… e del venerdì


Da Science:
– spettacolare paper di Aldo Antognini dell’ETHZ et al. con gli esperimenti su dimensione, livello di energia ecc. del protone di idrogeno muonico che correggono (per ora) i valori CODATA per le costanti fondamentali.

Ogni riferimento a recenti “teorie” fufreddiste è del tutto casuale.

Déjà vu
–  Emily Underwood scrive che le ricerche  sul gun control sono un “dovere” per gli scienziati della sanità pubblica, sennonché quasi tutte sono vietate per legge:

The 1996 legislation prohibited CDC and the National Institutes of Health from conducting research that might “advocate or promote gun control.”… As a result, from 1996 to 2010, academic papers published on gun violence fell by 60%, according to a review released last week by Mayors Against Illegal Guns, a coalition led by New York Mayor Michael Bloomberg and Boston Mayor Thomas Menino. … CDC and the teams it funded were not the only victims. Beginning in 2003, a series of riders on budget bills called the Tiahrt Amendments restricted the collection and distribution of gun-related crime data by the Department of Justice. Although some restrictions have since been removed, others remain. For example, the Naval Criminal Investigative Service must destroy background checks on gun buyers within 24 hours of using them, and journalists and researchers are not allowed to access data that the agencies collect.

Più stragi ci sono e più la gente compra armi per difendersi dalle stragi, proprio come raccomanda la National Rifle Association. Basta un annuncio di tentativo di aumentare i controlli sui clienti a provocare un boom di acquisti preventivi, meglio se da Wal-Mart che fa sconti quantità anche sulle munizioni.

Riuscirà il Potus a regolamentarne il (quasi) libero mercato nonostante il presunto diritto di ogni cittadino a un proprio arsenale che sarebbe garantito dal Secondo emendamento?

– Jennifer Couzin-Frankel racconta di Fang e Casadevall – rif. il loro paper sui PNAS – che cercano di trasformare il “sistema” della ricerca accademica, grants, tenure, misconduct, tutto l’ingranaggio burocratico e perverso denunciato anche da Roars per l’Italia. Ci sono tentativi analoghi perfino in Cina e in Giappone, tira aria di rivolta un po’ dappertutto.

– Richard Kerr riassume la ricerca (meno male, 232 pagine…) sull’effetto serra della fuliggine, circa il doppio di quella stimata fino a 6 anni fa, organizzata dall’International Global Atmospheric Chemistry Project. Ha fatto un bel po’ di rumore – anche se alcuni dati erano già stati usati da Drew Shindell et al. un anno fa – perché ridurre le emissioni di black carbon conviene anche alla salute e all’economia, al mercato no. Motivo per cui, salvo le Ong, i governi preferivano non pensarci.

11 commenti

  1. @Oca
    Io speravo che il lavoro di Antognini riuscisse a passare sotto silenzio negli ambienti fusiono-freddisti (BN nel seguito), ossia che non se ne accorgessero anche perché su Vortex l’annuncio era uscito mascherato (Mainstream scientific research is looking into LENR and doesn’t know it yet).
    Ora lo contrasti tu HT quando riporterà questo ulteriore punto all’attenzione di Camillo prima di sparire di nuovo di fronte alle domande dirette che gli verranno poste. Ma tu pensa che succederà quando dopo elettroni e muoni i BN scopriranno anche la terza generazione, quella dei tauoni, che data l’enorme massa non li costringerà ad inventare l’H- di Piantelli.

  2. @giancarlo
    da bimbo, scientificamente parlando, il mio papa’ , anche qui quello scientifico, mi raccontava la storia di quell’idea feconda e felice, rimasta sepolta per 40 anni in mezzo a cumuli di polverosi articoli riscoperta da un giovane fanciullo ricercatore che l’uso, dando onore a colui, ormai vecchio e sconosciuto, che l’idea ebbe, per costruire un meraviglioso castello teorico.
    E’ una favola anche se a me piace pensarla come reale.

  3. @Giancarlo
    speranza vana, hélas, ne sanno sempre di più loro – rif. Dunning-Kruger.
    HT te lo lascio, se la domanda la fa una donna, non risponde e continua a ripetere la stessa lagna – rif. il Bullo vittimista
    @neutrino
    è successo anche a De Vries con Mendel e i suoi piselli. Però nel caso della FF mi sembra di vedere gli stessi “ricercatori” ormai maturi fare castelli di sabbia da 23 anni, è un’impressione sbagliata?

  4. Sull’idrogeno muonico, il mio animo da spettroscopista si emoziana più per la tecnica che per qualche centesimo in meno di fm di raggio del protone e i problemi teorici che comporta.
    Su Fang e Casadevall, il meglio deve ancora arrivare. Un conto è trattare i casi di frode, anche se “It’s unrealistic to create a system that tempts people and expect them to behave very well”. Tutt’altra cosa è se arriveranno alla conclusione che “prizes are detrimental to science, because they foster a “winner take all” system and reward cutthroat behavior, rather than cooperation that might better advance knowledge.” Questo minerebbe alla base le politche della scienza degli ultimi vent’anni. Finalmente.
    Sulle armi in USA io, come immagino molti europei e probabilmente oltre, abbiamo grandi difficoltà a capire come sia possibile; si resta esterrefatti, a bocca a aperta senza riuscire a proferire verbo.

  5. @Riccardo
    da non spettroscopista la penso come te! Sono mesi che escono esperimenti stupendi, ci sarà un motivo
    Fang & Casadevall: sono contenta che ne parli Science, anche se per smuovere la comunità bio-med, servirebbe qualche editoriale su Cell. Adesso metto il link al loro paper sui Pnas anche qui.
    Armi: fosse solo un problema loro, ma pretendono che il Messico blocchi il traffico di droga verso nord e non fanno niente per bloccare quello delle loro armi verso sud.

  6. @Oca
    No l’impressione e’ giusta, sono prorpio sempre gli stessi e per questo che una volta diventati inattivi le loro ipotesi “scientifiche” cadranno nel dimenticatoio….

  7. @ocasapiens
    il lavoro di Bond et al. sul BC è un mattone micidiale. Ma è anche un potenziale breakpoint. E il bello è che me lo devo studiare per bene, per ragioni lavorative, oltre che di interesse. Se ho tempo, ci preparo anche un post.

  8. Ocasapiens, lei é al corrente del fatto che fino agli anni 50 negli stati uniti le armi si potevano comprare per posta senza documenti eppure non c‘erano massacri. Faccia un esempio a contrario se é capace. Forse ad essere cambiato é qualcos‘altro e questo qualcosa é la pscicologia di massa stravolta dai mezzi di comunicazione. Mezzi di comunicazione che sono controllati a livello mondiale dalla stessa tribù che oggi fa campagna per disarmare gli americani. Inutile dire che si tratta della tribù suprematista alla quale apprtiene il padrone di repubblica.

  9. @steph
    meno male (bis), un tuo post farà comodo non solo a me.
    @libero pensatore
    “fino agli anni 50… non c’erano massacri”: falso.
    “per posta”: falso, alcuni stati – non tutti – autorizzavano l’acquisto di rifles, hand guns e simili, non di assault/automatic/large capacity weapons.
    “mezzi di comunicazione”: falso, la NRA promuove la vendita in pubblicazioni proprie, nelle fiere e in negozi e supermercati.
    “suprematista”: unadulterated bullshit, come il resto…
    E torni pure a rigurgitare nazismo da 22 passi, qui non attacca.

  10. oca ci sono pensatori che sono liberi come il mercato, ossia sono schiavi del pensiero unico

  11. A proposito della vignetta di apertura, sembra che qualcuno l’abbia fatto sul serio mandando il figlio di dieci anni a scuola armato. A parte i risvolti legali (è vietato anche in USA), alla Preside che opinava quanto fosse inopportuno mandare in giro un bambino armato il genitore ha risposto di non preoccuparsi perchè suo figlio era perfettamente in grado di gestire un’arma dato che lui stesso l’aveva educato così sin da quando aveva sei anni.
    In USA, prima ancora di limitarne il possesso c’è da vincere l’idea che le armi siano oggetti come altri che si possono comprare, vendere e portare dietro come un televisore.
    Non c’è ragione per non regolamentarle come si fa per le automobili o per altri oggetti. Perchè ad esempio non regolamentare i passaggi di propietà fra privati (in alcuni Stati si fa) come per le automobili anzicchè perdere le tracce dei milioni (letteralmente) di nuove armi vendute annualmente? Perchè non regolamentare le modalità di trasporto come si fa per le bombole di gas? Perchè non regolamentare come vanno tenute in casa come si fa per le caldaie?
    In Giappone è del tutto vietato possedere armi da fuoco (e spade!) e anche i poliziotti fuori servizio non possono portarle. Pistole e fucili ad aria compressa sottostanno ad una ferrea regolamentazione. E ha fatto scandalo il 2007 con la “vertiginosa” cifra di 22 (ventidue) omicidi con armi da fuoco rispetto alle tipiche cifre di qualche unità. Per confronto, negli USA vengono uccise annualmente centinaia di persone solo per i colpi partiti accidentalmente e molti di più i feriti. I colpi sparati accidentalmente sono la prima causa di morte dei minori di 14 anni in casa.
    Anche a non aspirare ad essere come il Giappone, non c’è bisogno di ledere il diritto di possedere armi per regolamentarne almeno l’uso e la gestione. Se non lo si fa, non è per ragioni costituzionali (il famoso secondo emendamento, anche se forse sarebbe ora di contestualizzarlo storicamente), ma per la strana idea che un’arma da fuoco non abbia nulla di particolare rispetto agli altri oggetti di uso quotidiano, anche se queste provocano morti, feriti e sofferenze indicibili.

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