Bestiole

Orchmason
Oca’s digest del venerdì
– Syngenta e Bayer promettono di applicare un proprio piano di protezione delle api, nella speranza che la Commissione europea non sospenda (in parte) l’uso dei neo-nicotinoidi dal 1 luglio.
– Due ricerche sperimentali uscite in contemporanea su Nature Communications e sul Journal of Experimental Biology confermano i danni neuronali causati alle api dall’imidacloprid e dal clothianidin (neo-nic della Bayer, venduto come Confidor e Gaucho il primo, come Poncho il secondo), del coumaphos (Perizin, CheckMite della Bayer) usato contro la Varroa destructor, e, peggio ancora, dalla loro combinazione.

Modello animale sbagliato
Su Plos Computational Biology quattro cognitivisti costruiscono robo-formiche e le mettono in un formicaio dalle biforcazioni simmetriche e non. Come se non fossero simmetrici gli alveari e le api più belle, intelligenti, altruiste, pacifiste ecc. ecc. Pacifiste: dato l’inverno prolungato, Stefano, l’apicoltore di piazza W., è andato senza guanti a controllare se le “ragazze” avevano ancora cibo. L’avevano finito e parecchie glielo hanno rimproverato…

Da Science

– I cerchi magici – foto – che persistono per anni a dispetto della siccità nella parte orientale del deserto della Namibia sono creati da termiti della specie Psammotermes allocerus, scrive Norbert Juergens dell’univ. di Amburgo. La fisica quantistica e gli alieni non c’entrano nemmeno questa volta;
– gli antichi polimorfismi che abbiamo tuttora in comune con gli scimpanzé, scrivono Ellen Leffler et al., indicano che siamo attaccati dagli stessi patogeni da milioni di anni. Se non cambiano loro…
Sergio Ulgiati e due suoi amici cinesi propongono un indice “emergy” (una specialità di Sergio, ce ne sono parecchi e si stanno complicando insieme alla definizione di sviluppo sostenibile) per sostituire quelli della “economia circolare“. La strategia di sviluppo armonioso adottata nel novembre scorso dal nuovo Congresso del partito comunista cinese sarebbe infatti valutata con indici “incompleti”. Che tatto!
– Speciale gratis sulla genomica del cancro che devo ancora leggere.
*
BufalePesci anticipati
Da 22 passi Andrea Rampado a.k.a. Carneade a.k.a. Mistero infila perle sul clima. Se la prende anche con un articolo di Oggi Scienza e, come sandro75k, lancia accuse di incompetenza perché – a scelta:
a) non hanno letto l’articolo
b) non sanno che siamo nel marzo 2013
c) non sanno a cosa serve un link
d) sanno a cosa serve, ma non sanno l’inglese
e) non sanno che esiste un confine tra litosfera e astenofera, motivo per cui hanno nomi diversi

G. Guzzo infila perle sul preservativo e sulla presunta efficacia delle campagne a favore dell’astinenza nel prevenire il contagio da Hiv e l’Aids. Per chi fa voto di celibato e pratica la pedofilia, forse (h/t gvdr).  Come si addice a un fiero collaboratore del creazionista omofobo misogino xenofobo Roberto de MatteiRadici Cristiane, Corrispondenza romana ecc., il motto del giovane Guzzo è “crepino prima le donne e i bambini”.

Da Camillo, Andrea Rampado ammette di essere Andrea Rampado, il promotore del piezo, ma non Andrea Rampadoil venditore di “generatori di cavitazione” (da non chiamare sonotrodi o s’offende), e fa ridere più del venditore di scatolette che eliminano le ghiandole mammarie.

14 commenti

  1. Commenti flash.
    Mistero è riuscito a riesumare Steve Goddard citandolo indirettamente in italiano con una traduzione automatica. Il Goddard che era troppo anche per Mr Watt …
    Non ho capito il perchè dell’indignazione di sandro75k visto che linka un post che dice più o meno le stesse cose di quello di Oggiscienza. Ma non sono un geologo, titolo minimo richiesto per poter parlare, quindi sono di certo io a non capire. Mi astengo.
    Fuori tema. Si scopre che la condanna alla commissione grandi rischi si basa su una consulenza antropologico-culturale. Immagino che la disciplina sarà presto inclusa nei criteri minimi ANVUR per l’abilitazione in tutti i settori scientifici.

  2. @Riccardo
    Mistero- Goddard: good find!
    Antropo-cult: Oh my… No paper published, the all experts are incompetent cliché, simplified views of science communic, risk perception and analysis, facts are wrong, e.g.
    Galileo sarebbe stato dalla parte dell’accusa, ossia contro la pretesa infallibilità di un establishment di sapienti
    Tutti i “sapienti” hanno detto che non esiste un metodo infallibile.
    in un recente editoriale Nature (ha) cambiato opinione
    Non mi sembra, gli editoriali sono del 23/10/12 e del 30/10/12, di recente c’è solo una news sull’appello.

  3. Sto leggendo il pezzo sulle formiche di Garnier e Jost. La cosa è interessante (usare i robot per imitare le formiche!) ma non mi tornano alcuni punti. Usano due percorsi di complessità diversa per formiche e robot, e le formiche nel loro ambiente non hanno muretti di cartone a definire il percorso.
    Magari sono dettagli insignificanti, ma non lo spiegano nel papero. Qualcuno c’ha riflettutto?

  4. Mah, la pheromone trail la imitano “dentro” il percorso delimitato dai muretti. Ma la cosa che più mi suona strana è la diversa topologia del percorso per ants e bots: i bots hanno un unico percorso ottimale, le formiche tre distinti, e la distanza con il secondo è relativamente minore (dunque più difficile da distinguere) per le ants che per i bots. Credo che a livello di analisi statistica questo debba consigliare particolare attenzione.

  5. Senza polemiche inutili qualcuno mi spieghi il concetto/modello di “mare profondo”…. L’articolo in Inglese l’ho letto ed infatti non era quello che contestavo,contestavo la premessa in Italiano!
    Ho posto delle domande precise, se non ricordo male, ma nessuno a quanto pare ha risposto… E’ facile ricamare sulle altrui imprecisioni, più difficile su quelle proprie.
    Per quanto riguarda atenosfera e litosfera certo che esiste un confine dato che questi limiti sono simici e non di “composizione”: una parte della litosfera è contenuta nella porzione “crostale” ed un’altra parte, quella più profonda, in quella del mantello…. ma non poggia su un mare profondo, poggia su un sottile strato del mantello (evidenziato da una diminuzione della velocità delle onde sismiche causa diminuizione di rigidità) denominato appunto astenosfera. Questo è quello che si trova in tutti i libri di testo che mi sia capitato di leggere ma se ne avete di più aggiornati, per favore, citatemeli che sono un appassionato.
    Ripeto che mi piacerebbe discuterne “serenamente” con un geologo per chidergli quali prove petrografiche/vulcanologiche esistano a
    suffragio della ipotesi paventata dall’articolo pubblicato su Nature. Non penso abbiate difficoltà a trovarne uno!
    Grazie mille per l’ospitalità!

  6. @sandro 75k
    “Zattere galleggianti su un mare profondo” è l’analogia di Wegener, tuttora molto diffusa e che l’articolo corregge.
    La cosa che mi ha sorpresa è che lei abbia fatto accuse indignate e immotivate:
    Non vorrei fare il polemico ma questo articolo mi pare un po’ approssimativo… che dire? Ripassiamoci tutti cosa sia l’astenosfera e rifacciamo la tara… http://it.wikipedia.org/wiki/Astenosfera
    Le placche litosferiche come è noto, si muovono proprio sulla astenosfera che altro non è che una zona del mantello molto plastica semifusa compresa fra 100 e 250 km di profondità.
    Si mette in dubbio l’ipotesi della astenosfera??? Tutto può essere ma a questo punto si mette in dubbio mezza geologia non solo per quanto concerne la cinematica delle placche ma anche e soprattutto per quanto riguarda la vulcanologia e la petrografia

    Si rende conto anche lei di non fare domande perché dopo scrive:
    Gradirei una risposta alle mie affermazioni, meglio se da un geologo.
    Chi dovrebbe risponderle? Né Valentina né Piersanti mettono in dubbio “l’ipotesi dell’astenofera”, al contrario, e men che meno “mezza geologia”.

  7. @Ocasapiens
    la mia domanda è semplicissima: cosa si intende per “mare profondo”??? Io non lo vedo e non lo conosco un mare fuso profondo! Wegener è stato sorpassato da un secolo, ha ragione a sottolineare che siamo nel 2013 perchè io non ho mai letto che si dia credito o che sia così diffusa l’ipotesi di Wegegner da lei citata… si fidi di me, nessuna zattera in mare profondo…. il mantello è quasi completamente solido…

  8. @sandro75k
    Perfino una cronista ignorante e incompetente come lei mi ritiene – visto che mi ingiunge di fidarmi di uno sconosciuto – sa che l’analogia di Wegener è superata (la cita una collega, non io). Ma si usa tuttora nelle scuole, al bar sotto casa e altrove, per descrivere la deriva dei continenti. Come scrive la collega, appunto.
    Non so dove lei abbia visto l’espressione “mare fuso profondo”. Su Oggi Scienza è scritto più volte che si tratterebbe di “uno strato sottile fatto di materiale almeno parzialmente fuso”.

  9. @Ocasapiens
    Il termine “fuso” l’ho aggiunto io poichè mare sottende “liquido”. Non La ritengo ignorante, qualche volta La ritengo approssimativa, tutto qui.
    Sa qual è la differenza fra le sue riviste/rubriche e “22 passi”?
    La differenza è che Passerini non ha mai spacciato il suo blog come “scientifico”.
    Camillo Franchini , a livello scientifico, è di altra categoria, anche quando per specifici atteggiamenti può risultare non condivisibile, merita l’onore delle “armi”!!!
    Se la sua rivista si rivolge ai frequentatori di bar chiedo scusa e Le prometto di non intervenire mai più!
    Saluti!

    1. @sandro75k
      Grazie di precisare che è sua l’espressione per la quale ha accusato ingiustamente Valentina e Piersanti di mettere in dubbio “mezza geologia”.
      “approssimativa”: lo sono di sicuro, ma le segnalo che non sono né Valentina né Piersanti; Oggi Scienza non è una rivista mia, ma della SISSA; non ho mai spacciato il mio blog come “scientifico” proprio perché mi rivolgo anche ai frequentatori del bar sotto casa.
      Ne approfitto per ringraziarli di leggermi ogni tanto, malgrado le battute sulla prevalenza di informatici fra i creazionisti…

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