Per la Giornata mondiale contro lo sfruttamento dei bambini, a volte venduti come schiavi per pagare un debito, l’Organizzazione mondiale del lavoro pubblica Ending Child Labour in Domestic Work.
In Africa, Medioriente, Afghanistan, Nepal, India ecc.:
Six and a half million of these child labourers (stimati in 10,5 milioni, ndt) are aged between five and 14 years-old. More than 71 per cent are girls… Many might end up being commercially sexually exploited.
Lettura per soli adulti.
Sul mercato sottostante
Per tirarmi su di morale, passo da Jeff Beale dopo settimane senza fargli una visita. Update.
21 maggio: il capo dell’Omics Publishing Group gli ha fatto mandare una denuncia per diffamazione con richiesta di $1miliardo quale risarcimento. Motivo: il prof. si era chiesto se l’editore predone non avesse copiato gran parte di un capitolo uscito in Bioinformatics for Omics Data. Quindi il prof. fa la prova finestra… (1)
23 maggio: successo dell’Institute for Business & Finance Research, editore hawaiano specializzato in riviste e conferenze – a Honolulu, Las Vegas e amene località del Costa Rica – destinate al mercato latino-americano;
28 maggio: l’Open Research Network lancia 86 riviste con il titolo, salvo rara eccezione, di quelle dell’Academic Press (slogan: la quantità conta più della qualità), ma con il prefisso ORN;
30 maggio: Science Web Publishing va controtendenza e ne lancia solo 8;
4 giugno: Recent Science lancia 38 riviste già provviste di impact factor, copiando titoli delle inesistenti riviste di R&S Publications con sede in una casella postale delle Isole Vergini;
6 giugno: JsciMed Central lancia 32 riviste biomediche e fattura 1.000 dollari per pubblicare un articolo in farmacologia mentre cerca ancora vanesi creduloni per formare comitati editoriali;
11 giugno: International Journal Network lancia oltre 350 riviste “scientifiche” tra cui
- International Journal of Ayurvedic Medicine Research & Practice
- International Journal of Paranormal Investigation
- International Journal of Astrology
Come dice il prof. Beale, “basta mezza giornata per farsi un sito web”.
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Pay for portable peer review
Anche lo slogan di PLoS One sembra diventato “prima la quantità”: escono 4.000 papers/mese.
La privatizzazione della peer-review – Peerage of Science è pagato dalla rivista che pubblica il lavoro, Rubriq dagli autori – potrebbe alleviare lo stress dei reviewers, dice all’Economist, il direttore Damian Pattinson. He must be kidding.
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(1) Update per lettori di Climate Monitor
Lo statistico Edward Wegman è caro al ten. col. Guido Guidi per un rapporto del 2006 al Congresso USA che doveva demolire la mazza da hockey, poi risultato taroccato. L’alt.uff. rifiutava di ammetterlo e tutto speranzoso scriveva:
Può darsi che il rapporto Wegman ne esca ridimensionato, di sicuro l’Hockey Stick non sarà riabilitato, anche perché nel tempo i suoi stessi autori sono scesi a più miti consigli.
Gli autori non sono scesi a nulla; la reputazione loro e della mazza rimane integra al contrario di quella di Wegman e della sua dottoranda Yasmin Said. Malgrado l’insabbiamento della G. Mason University finanziata dai fratelli Koch, lui ci ha rimesso la direzione di una rivista importante e lei il posto di ricercatrice e di presunta prof. all’Università dell’Oklahoma.
E non è finita. Nella loro produzione, John Mashey ha trovato altri “misdeeds”. Il seguito qui, mentre l’alt.uff. continua “to hide the decline” dei suoi brocchi alla troupe.