Nasty & Cimpy, crononauti

Signora Sylvie,
che disastro! Siamo usciti con la Delorian, il Nasturzio ed io, e abbiamo messo la combinazione che avrebbe dovuto portarci dalle parti del 2015 o 2016, ma quella niente, non partiva.
Allora abbiam tirato fuori l’abaco (lo sa com’è fatto, il Nasturzio) e ci siamo rimmessi a fare i calcoli. C’era in effetti un errore, ma mi sa che erano almeno due (sa, a frequentare certi fusionisti, poi si disimpara..), così abbiamo messo la nuova combinazione e la Delorian è partita sì, ma non in avanti, all’indietro! Ci siamo ritrovati qui, nel luglio del 2010 addirittura, dove un tal Dufour cercava di spiegarci che nell’E-Cat di Rossi ci si aspettano “Strong nuclear signatures” ma anche un effetto che “strongly suppresses the gamma emission during the run” (che se poi non li trovi, come fai?) ma che comunque hanno da esserci “very low energy neutrons, subsequently captured by the nickel”.

Gli diciamo di sì per farlo contento ma quello non molla: “This does not suppress the emission after shut-down, which should be observed, together with the transmutations described above.” Poi insiste a voler fare anche i conti per la combinazione necessaria ad andare avanti di 6 anni almeno, assorbimento dei gamma e trasmutazioni permettendo. Noi gli abbiam fatto presente che quelle trasmutazioni, oggi non ci sono più come una volta, ma quello ci guardava come fossimo matti e ha insistito. Nasturzio non ne poteva più (e sì che sembra ben più resistente di me alle fusionate) e per sganciarci dal tipo ha preso la sua cabala e l’ha schiaffata così com’era nella pulsantiera della Delorian.

*

(dallo Sceicco della Brianza)

Ovviamente, non era corretta manco per niente, e infatti ci siamo ritrovati qui, dove il passato remoto del Rossi la faceva da padrone. Ci ha preso una tristezza e uno sconforto che ci siamo spostati poco più avanti senza grande sforzo, solo per scoprire che a metà del luglio 2010 si favoleggiava di un impianto da 1MW in quel di Bondeno, ma nessuno lo trovava. Ci ricordava troppo la storia del Gattone da 1MW venduto a un “secret customer” e perso per sempre, forse nella traversata oceanica, forse anche prima, insieme a qualche altro container di rumenta, abbandonato appena oltre il ciglio della strada.

Niente doni qui, ci siamo detti. Abbiam buttato giù due numeri a caso, “tanto” ci siamo detti “peggio di così”. Non l’avessimo mai fatto! Ci siamo ritrovati qui, fine marzo del 2011, dove un giovane milliWatt ci spiegava che era appena stata fatta una demo di quelle del Rossi e che però qualcosa non quadrava: la portata dell’acqua era costante? Il vapore era un vapore secco? Con cosa, poi, fosse stato misurato quel titolo lo sapevamo bene, il Nasturzio ed io, ce lo aveva spiegato qualche ora dopo Ascoli65, anche se poi, allora, gli abbiamo anticipato noi (cioè i noi di adesso in quel tempo hanno spiegato ad Ascoli65 che) il vero disastro era che quella cosa vista o quell’altra certificata non sarebbero state utilizzabili per quelle rilevazioni che si pretendevano di fare. Solo che né io né Nasturzio riuscivamo a spiegarci, ma sapevamo che tanto, poi, glielo avrebbe detto il milliWatt, quindi abbiam lasciato perdere.

(e-cat giallo canarino)

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Era una cosa troppo vicina alla recente scottatura con Defkalion, e io e Nasturzio, trattenendo a stento le lacrime all’idea che potesse non essere vero che la portata fosse costante o il titolo del vapore secco come dicevano (capiteci, la schiavitù energetica opprime tutti, mica solo i fusionisti!), abbiamo giocato nuovi numeri e abbiamo sbagliato ancora: ottobre 2011, altro luogo. Sembrava già più festoso del precedente però. Il Daniele di allora titolava: “Confutazione dell’accusa di truffa mossa da Krivit ad Andrea Rossi”. Ecco, confutazione ci piaceva. Truffa un po’ meno. Ma davvero a fine 2011 c’era chi parlava di truffa? Che malelingue, una cosa ignobile dir così. Meno male che c’era la confutazione. Però era strano, né io né il Nasturzio ci si ricordava di qualcosa che dimostrasse senza dubbio la natura nucleare dell’E-Cat. Eppure lì era scritto nero su bianco: “La fusione fredda è arrivata, e si chiama E-Cat”. Strano.

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(in mano a pirati somali?)

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Niente gadgets, comunque, ma ci è venuto incontro un certo Tizzie che ha esordito “Hank Mills e Sterling D. Allan si sono un po’ lasciati prendere dall’entusiasmo in questo articolo, e le argomentazioni che hanno contro Krivit personalmente le trovo piuttosto deboli”. Lo abbiam guardato cominciando a capire, poi è venuto Marco De Leonardis a dargli man forte: “Tutti questi dubbi/accuse si dissolverebbero immediatamente a seguito di una verifica indipendente della generazione di energia. Bastano pochissimi soldi e conoscenze da installatore di caldaie per verificare una volta per tutte quanta energia viene (se viene) prodotta”.
Non potevamo che essere d’accordo anche noi (non per nulla stiamo addirittura pensando di aiutare il Celani a dimostrare che in cella aperta l’idrogeno arriva nel palladio più vicino a 50 bar che a 1. Insomma, noi almeno ci proviamo). Il Rossi di allora niente, invece, non mollava “NDA o morte!” gridava. Come anche oggi, d’altronde. Era ben per quello si voleva andare avanti, mica indietro. Nasturzio già dondolava da un piede all’altro, le mani strette, la testa che ammiccava. “Va bene,” gli dico con un certo sprezzo del pericolo, “andiamo”.

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(M. Melis, a.k.a. techun trendsetter)

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E via, nuova combinazione, nuovo giro. I numeri questa volta ce li dà la Valeria, che era proprio lì accanto. Figurati: dalla padella alla brace! Dicembre 2011, stesso luogo. C’è Daniele che festeggia e ci dice sorridente “stasera alle ore 21 su Radio24, Maurizio Melis fornirà il suo aggiornamento sulla vicenda E-Cat con nuovissime interviste ad Andrea Rossi e Mats Lewan”! E, ancora più festoso: “Domani, stessa ora e stessa emittente, Melis affronterà il tema delle LENR in generale con nuove interviste a Emilio Del Giudice e Francesco Celani.” “Ohibò, aspetta,” mi dice il Nasturzio. “Che è questa storia che il Melis intervista il Lewan, il Rossi, il Celani, il Del Giudice? Ma quello stesso Melis che ha intervistato anche il Gamberale? E quell’altro, il Lewan, è lo stesso Lewan che ci ha fatto 10 ore di farsa con l’Hypercoso greco?”

(Hypercoso con greco)

Gli tremano le ginocchia, ha lo sguardo lucido, non posso rispondere onestamente. “No,” gli dico, “non essere sciocco, non sono gli stessi: questi sono tutti più giovani, e quelli di domani mica li conoscono. Dài, sali in macchina.” Gli ho dato una spinta a mo’ d’incoraggiamento, che mi è uscita un po’ forte anche a me (povero Lewan, quasi una terza parte. Dieci ore di autentica  farsa per esperti. E il Celani coi suoi eccessi di calore, basta che a misurarli non siano quelli dell’MFMP non europei e nessuno degli scettici, europei o meno…), lui era lì che ancora strabuzzava un po’ gli occhi e mormorava “Povero Melis… e povero anche il Gamberale…” e intanto io buttavo giù dei numeri a casaccio di nuovo, tanto per allontanarlo il più in fretta possibile.

(Andre “M... Ups, pardon)

(Andrea “Mistero-Armando de Para” Rampado, detto…)

*

Sgommo veloce nel tempo, ma tu pensa che rogna! Approdo proprio qui, 30 dicembre 2012 dove trovo Mistero che parla di palle (!) Però non sono quelle dell’Hermano Tobia di oggi, no, sono quelle che direbbero gli altri secondo lui. Ci accoglie allegro e sorridente, ma con gli occhi iniettati di sangue, mentre intona uno strano canto d’altri tempi, che suona tipo “Ochetta neraaaa, bella scribacchiiinaaa…” Esordisce secco: “Proverò a fare il punto tra verità e menzogne in merito alla vicenda piezonucleare, senza troppe pretese, riportando i fatti”.
“Ecco, sì, i fatti,” fa il Nasturzio con uno sguardo stranito. Il Mistero prosegue: “Prima favorite i documenti”. Lo guardo un po’ storto e gli dico “Scusa? Siamo appena arrivati…” e lui “Niente storie! Documenti, poi compilate il modulo: mail, cellulare, indirizzo, scuole frequentate dai figli. Firmate in fondo, vicino alla clausola sull’Nda prima, e dopo di fianco a quella sullo jus primae noctis delle primogenite. Non so cosa vuol dire, ma c’haveva un suono che mi piaceva. Poi vi regalo tre palle per un soldo. Avete capito benissimo: non sono su questa pubblica piazza per vendere, sior siore, ma per r-e-g-a-l-a-r-e. Forza, documenti.”

(… il techunter, nota 1)

Anche volendo, io non ce li ho, mannaggia. Per fortuna Nasturzio si riprende e con geniale lucidità gli chiede a bruciapelo: “Mostraci le palle, prima!” E’ fatta, il Mistero non resiste (come d’altronde neanche HT, quando si tratti di palle) e attacca feroce “Compaiono le prime palle… Sylvie Coyaud inizia il post scrivendo: Ieri l’Istituto Nazionale di Ricerca in Metrologia è stato commissariato!”

Mi scappa un “Lo sappiamo” flebile flebile; lo sappiamo che è stato commissariato, intendo, ma Mistero capisce che “sappiamo che è una palla”. Stranamente sembra felice e continua: “Riporta di nuovo la data falsa (24 Dicembre). La causa del (presunto) commissariamento sarebbero le ricerche sul piezonucleare che il prof. Alberto Carpinteri voleva imporre all’INRIM da lui diretto in qualità di presidente, altra palla clamorosa!!!”
Stavolta lo frego – penso, e dico forte “Sì, lo sappiamo! Ochettaaa neeeraaa,” intono. Nasturzio mi guarda stranito, ma io continuo imperterrito, dandogli di gomito. Mentre Mistero, tutto felice, si mette a cantare a squarciagola, io e Nasturzio cogliamo l’attimo e ci infiliamo nella Delorian. Guida lui stavolta, due numeri a caso e parte a tavoletta, mentre ancora risuonano gli echi di “bella scribacchiiiinaaaa…”

(Piezopoli, cap. 1)

*

Non ci diciamo niente. Sappiamo bene quanto fossero vere quelle palle, a differenza dei giocattoli che appassionano certi fusionisti…
La Delorian imbrocca una deviazione spaziotemporale (maledette cunette a gravità differenziale! Glielo giuro, Sylvie, neanche un graffio alla macchina. Eppoi guidava il Nasturzio, ecco!) e ci troviamo sbalzati indietro di brutto: maggio 2010, addirittura. Ma non è finita, c’è di peggio: c’è di nuovo il Mistero, che per l’occasione si è truccato come un famoso cantante credo boliviano (eppure non è carnevale) e si fa chiamare de Para.
Nonostante le vesti carnevalesche, è feroce tanto quanto lo era prima (cioè dopo abbiate pazienza, sono i soliti paradossi temporali), infatti come ci vede parte subito in quarta: “Le belle cose vengono rovinate per ignoranza e per avidità.”

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(belle cose)

A me viene subito una strana associazione, e gli rispondo stranito : “What’s this clownery?” ma lui non ci fa neanche caso e prosegue serio e bilioso: “nel caso di Lorenz1955 oltre a tutto questo ci potrebbe essere anche malafede, ma quest’ultima sarà messa al vaglio della magistratura”!
Ecco, sì, la magistratura. Però sembra che stavolta non ce l’abbia con noi o con lei Sylvie, glielo dico per tranquillizzarla, neanche un graffio alla macchina, gliel’ho detto. Poi mica l’abbiamo urtato, ci siam solo fermati lì vicino. Comunque io mi calmo un po’ e riesco a fare mente locale: lui ha lo sguardo assente, parla forte rivolto a qualcuno alle nostre spalle. Gli sta dicendo: “abbiamo sottoscritto un contratto di fornitura delle celle del sig. XXXXX (non è ingegnere come scrive repubblica), è stato PAGATO e poi oggi ha comunicato che non avrebbe consegnato più nulla.”
Non capisco, di che parla? Ha pagato? Non ha ricevuto? Lui va avanti “abbiamo registrato un nuovo sito progettoHHO.com” – ah, AccaAccaO’, dove l’ho già sentito? – “riprenderà in modo professionale le moltissime esperienze raccolte in giro per il mondo,” dice.
Poi prosegue “Abbiamo acquistato celle di vario genere in più parti del mondo.” “Bravo,” gli fa il Nasturzio, mentre io lo colpisco alle costole prima che prosegua con “merlo”. E lui “Grazie. Tutti questi sistemi verranno provati, misurati e certificati grazie alla collaborazione di un importantissimo centro ricerche italiano e di aziende specializzate.” “Bene”, dico io. “Quereleremo tutti,” fa lui. “Okay,” dico io, e intanto spingo Nasturzio più in là, dove incocciamo tal Mannadillo che esclama: “Non sono un suo amico!” “Tranquillo”, gli faccio, “neanche noi.”

*

(La Delorian, prima…)

Montiamo sulla Delorian e riaccendiamo i motori. Guida ancora il Nasturzio, che dei due ora è il meno sbalestrato: lui di quelle celle qualcosa sapeva. Però guidava ancora lui. Non è colpa mia, davvero, Sylvie. Siamo finiti qui, giugno 2010, non sappiamo neanche come, e c’è questo Shardanaelettronica, che ha una maglietta tutta nera con la scritta che recita “banned” a caratteri cubitali bianchi, che ci recita quasi un poema: “Armando descrittomi da Lorenz come persona munifica come alla corte dei Medici a Firenze, grandi attrezzature e personale qualificato a sua completa disposizione ed arbitrio. Bellissimo, Lorenz ha raggiunto il cielo prima di noi, mi ha offerto un posto di consulenza e collaborazione presso Armando che ho decisamente diniegato ben sapendo che Armando mi vorrebbe come suo collaboratore.”
“Ehm,” faccio, “non ho spicci. Poi non ho dietro nemmeno abbastanza serenas sigarette, mi spiace, devo andare a comprarle, ciao.” E via che ci defiliamo di nuovo.

*

(Vandali! Era l’o-cat Leonarda 3.0, sniff… sigh…)

Stavolta guido io, ne ho abbastanza del 2010, giuro. Infatti usciamo e sbuchiamo esattamente qui. Insomma, esattamente, quasi… ecco, Sylvie, nel parcheggiare non ho visto il gatto… non c’è un graffio, lo giuro. Però mi sa che il gatto è andato, ecco. E non abbiamo neanche un souvenir, niente proprio. Magari riproviamo un’altra volta, che di posti da visitare ce ne sono tanti.

Chissà, forse lo racconta il Nasturzio, il prossimo viaggio con la Delorian… Ce la presterà ancora, signora Sylvie? Glielo ricompro un gatto, giuro! Appena lo mettono in vendita per tutti  quelli che ne vogliono uno… Neanche un graffio alla macchina, giuro… poi ha guidato anche il Nasturzio…

***

Nota 1.

A proposito della sua réclame per la Chreos di Silex Power, rif. il commento di Gianfrancoprevisto.

29 commenti

  1. Grazie, non pensavo di meritare tanto, deve essere almeno un 8+!
    Se può, mi corregge “sgommo bel tempo” con “sgommo nel tempo”?
    Fantastico, il servizio fotografico.
    Scusi ancora per il qui pro quo col gatto, la prossima volta stiamo più attenti, promesso.

  2. Dài Cimpy,
    facciamola corta, era un gatto di stagnola.
    Un gatto finto, si potrebbe dire, in un certo senso, almeno.
    Mica lo sapevo che dentro c’era uno scaldabagno.

  3. Bellissimo Oca, ha superato se stessa.
    Andrea “Mistero-Armando de Para” Rampado, detto…il fascistone
    A quando la seconda puntata?
    Dopo possiamo andare a trovarlo?

  4. @Cimpy
    fatto, mi scusi, come correttrice di bozze non sono granché
    @Nasty
    Aveva lo scaldabagno fuori, sniff sigh
    @The punisher
    “ha superato se stessa”
    Per concisione, l’autore aveva scritto molto di più – per fargli l’editing ci ho messo una settimana…
    1. domanda: ci ho un po’ di creazionisti cui badare, ma se Cimpy&Nasty, lo Psicanalista o Giovanni Mele vogliono proseguire, lascio loro la Delorian.
    2. domanda: alla Kavital di cui è CEO, penso, altrimenti all’inaugurazione della sua nuova villa.

  5. DeLorean, cribbio! DeLorean!!!!!
    Non DeLorian!!!
    Per la prossima puntata, e’ d’obbligo una timeline interattiva che permetta agili salti temporali durante la lettura.

  6. Confermo, DeLorian. Cioè, così continuava a chiamarla Nasturzio, che io prima neanche sapevo cos’ era.
    Insomma, eravamo io e lui, quella sera, poco dopo cena. Lui continuava “e son tutti tristi…e son tutti mogi…e basterebbe abbracicare la Delorian per una sera… e c’ho il patentino…con la Delorian, li faremmo tutti più felici…”
    Vedete, non è che si voleva fare chissà che, solo riportare un po’ di speranza nel mondo tristo dei fusionisti. Poi, voglio dire, “abbracicare” , mi ha detto. E intanto mi guardava con gli occhioni grandi e lucidi che pareva il Gatto con gli Stivali di Shrek. Io neanche sapevo cosa potesse produrre “abbracicare” e “Delorian” insieme, altrimenti col piffero che ci sarei cascato.
    In più, continuava a fare quella cosa che riesce solo a lui: ammiccava con tutta la testa, e intanto ripeteva: “si guida facile, basta un abaco, non c’è traffico…la chiedi tu, che hai più appeal…”
    Ecco com’è andata, che dalle parti del post sul tech (h) unter gliel’ho chiesta. D’altronde Nasturzio ammiccava…

  7. azz Cimpy, sei un gran ruffiano leccaculo ma sta storia l’hai scritta con classe, bravo.

  8. Indopama però questa me la doveva, me lo lasci dire, signora Sylvie. Magari poteva scegliere significanti diversi, però ci eravamo promessi, al primo incontro, uno schiaffo per il passato e un abbraccio per il futuro: lo sa, è passato dal soggettivo all’oggettivo.
    Merito dello scaldabagno nel gatto greco che, stirato dalla Delorian, gli è caduto sul piede, dimostrandogli inequivocabilmente che l’oggettivo continua a fare l’oggettivo anche quando il soggettivo lo vorrebbe diverso.
    Aspetti che gli cada sull’altro piede pure la stufetta nella pancia di quello bolognese d’oltreoceano, e vedrà che bel giovanotto mi diventa, l’Indopama: le donzelle del quartiere faran la gara per farsi invitare al ballo del debutto, garantito.

  9. Complimenti a tutti.
    La cosa più importante da sottolineare e riconoscere, a mio giudizio, è il grande sforzo profuso
    da C&N nell’esaminare e confrontare tra di loro una grande quantità di informazioni disponibili in rete,
    e di enucleare le tappe più importanti della vicenda.
    Non dimentichiamoci del contatore dell’acqua, capolavoro di A65.
    Nasturzio ha interessi più antichi e vasti.
    Cimpy è arrivato dopo gli altri, ma in pochi mesi è diventato uno degli storici ufficiali dell’e-cat.
    E’ in grado di muoversi in tre anni di discussioni circa l’e-cat su Energeticambiente, come noi ci muoviamo nella cunina di casa nostra.
    quite good, go on.
    mW

  10. Grazie, mW, e ben tornato.
    Neanche tu ti muovi male tra le “cunine” del tempo.
    Certo, tra le cucine, è tutta un’altra storia.
    La prossima volta, potresti guidare tu? Che io e il Nasturzio c’abbiamo avuto dei problemi, con l’Abaco…

  11. @Cimpy,
    si, in cucina ci si muove meglio!
    Purtroppo sono senza patente a causa di un bar che ho involontariamente scambiato per un drive-in.
    Ma a chi non è capitato, almeno una volta nella vita?

  12. @Nasty & Cimpy
    In conclusione di una lunga risposta a una lunga mail – firmata da Ironia 0 con un nick – D. Passerini riassume, si fa per dire, la propria missione etica e sociale:
    È importante aprire gli occhi a più gente possibile. È importante che si capisca che di là [e ovviamente parlo del blog fusionefredda.wordpress.com di Camillo Franchini e del blog alleato Ocasapiens di Sylvie Coyaud] si recitano veri e propri teatrini, con più persone che indossano tutta una serie di nick diversi dandosi manforte tra loro… in fondo è una sorta di club di ghost writers, che sarebbe pure da ammirare se non avesse l’odiosissimo scopo di ostacolare il progresso della scienza e favorire interessi di parte… ma credo che a questo loro non ci pensino nemmeno, perché il loro scopo – parlo dei più accaniti tra loro – può essere solo l’ingrossamento del loro ego o quello del loro portafoglio. Perché quando osservi commenti lunghissimi, su chi devono avere lavorato ore ed ore (preparando pure finte repliche e finte risposte alle repliche), non si può che escludere di avere a che fare con meri fancazzisti alla “Amici miei”.
    Tutto il potere a Passerini! Basta settimana di ferie ad agosto!! Basta Nasturzi che si spacciano per Hortensi!!! Basta ostacolare il progresso della Leonardo Defkalion!!!! Basta gomblotto con BigOil & Kitegen per ingrossarsi l’ego o il portafoglio!!!!! Basta metterci 2 settimane a scrivere 5 cartelle in 10 ghost-writers!!!!! …e !
    Capito Cimpy? Il post non glielo pago! E la prossima volta che commenta veda di usare meno di 8 parole!!
    Silvia Quaiò, Cavaliera dell’Ordine della Drosophila melanogaster *
    * Il camerata “Giorgio” ha rivelato tutto a “Mistero“: non sono straniera!!! Non ho “titoli“!!!! Eppure scrivo su Repubblica (???) e sul Sole-24 Ore!!!!! Indignatevi!!!!! … e !!

  13. “…quando osservi commenti lunghissimi, su chi devono avere lavorato ore ed ore …”
    Si, è vero, di questi multinicchicchicchicchi non se ne può più, ma non è questo il punto, analizziamo un attimino la frase sopra citatatata -stasera saltella, proviamo con un calcione, STUM- o vediamo se la smette.
    Dicevo, non so gli altri me stessissississi STUM , ma io per fare un post di otto parole è capace che ci metto otto ore, cioè ne faccio uno di ottomila in dieci minuti, il resto del tempo serve a scalpellare via il di più, infatti glielo dicevo a Michelangelo, oh Mihe, gli dicevo, te tu sè un po’ giovane pé capire queste hose, ma se tu dà’ retta me, dentro a codesto blocco di marmo c’è un Davidde he aspetta di sortire, te basta tu levi la scorza, e i’ gioho è fatto, e difatti m’ ha dato retta e ha buttato via un monte di calcinacci inutili, anche troppi forse perché se gli aveva fatto un paio di mutande ci metteva tutti meno in imbarazzo.
    Visto con una bella pedata ha smesso di saltellare?
    Comunque, se quella frase la vede El Corregidor (a proposito, chi sarà mai costui?), con quel “chi” senza babbo né mamma, emette una fattura che nemmeno a un nababbo.
    Pizzino per Cimpy:
    psss. Cimpy, ma a te quanto ti dànno per denigrare affossare contrastare insommammammamma STUM -vai, ricomincia- tutte quelle cose lì’ ? Perché doverei recuperarererere STUM qualche keuro per un corso di decontestualizz mediante copiaicollallallalla STUM, non voglio mica fare la figura del dilettantetetetetete STUM STUM STUTUTUM no questa me la fai dire, a costo di farti a pezzi me la fai dire
    È importante aprire gli occhicchicchicchi STUM a più gentetetete STUM possibilelelelele” STUM SBRANG SBRADABANG CRASH l’hai visto STUM che me l’ hai fatto STUM dire? STUMP
    NaSTUM
    ———————-
    [disclaimer: la composizione di questo post ha richiesto 35 minuti]

  14. Signora Quaiò,
    Io sono un ghost writer prezzolato professionista.
    Infatti ho scritto dietro lauto compenso la maggior parte delle fregnacc parti scientifiche su jonp, in specie quelle senza errori.
    Ho anche scritto la tesi di laurea dei due laureati che fequentano quel tale che ha il sito per tordi.
    Si applicassero di più agli studi, potrei anche vivere più decentemente.
    Invece di là non si applicano, e io faccio la fame.
    Ecco perché già dopo neanche 6 mesi che scrivevo vaccat serissime ricerche di grande spessore per Kullander e per Essen, come quella >boiat fantastica ricerca sul rame da trasmutazione, che poi me l’hanno anche citata qui , mi son ridotto a scrivere cose finalmente purtroppo serie in tutt’altri lidi.
    Ora vengo a sapere che non prenderò alcun gabello per le mie fatiche, che oltretutto mi si pagava a battute sì, ma se non erano abbastanza divertenti, mi si dimezzava il compenso.
    Insomma, io faccio una vitaccia, per sbarcare il lunario devo scrivere tantissimo, con 10 nick diversi, su Jonp, su 22 passi, su fusione fredda, su Oca Quaiò Sapiens, su Cobraf e persino su Fantascienza.com.
    Devo scrivere con un nick da una parte, darmi dell’idiota dall’altra, scrivere una nuova fisica, contestarmi la nuova fisica, suggerire lavori di frontiera ai tord seguaci del Daniele, poi spiegarglieli anche, che sennò mi fanno brutte figure, specie quell’HT, che poi son sempre io che lo devo rimproverare, e anzi, ogni tre per due lo provoco, che quello s’ inalbera e mi permette di scrivere ancora qualcosa, così arrotondo, che poi lui viene da me (un altro “me”, mica questo) piangendo, che lo tratto tanto male (questo “me”, mica quell’altro), così io posso ricominciare il giro, passandogli una nuova dritta.
    Anche quella storia delle “palle”: un autentico colpo di genio! Io lo sapevo che gli sarebbero piaciute subito. E guardi il risultato: battute su battute senza fine…Certo, non è che poi siano molto danarose, che alla fine le battute ripetute son pagate un terzo, però almeno non si resta senza.
    Insomma, io sono un professionista, lavoro 18 ore al giorno, di cui 17 col Rossi, che anche lui, col suo inglese, voi capite…Io glielo avevo ben detto: “fallo in italiano, che sei meno incapac più portato”. Ma lui niente: “L’inglis’ fa mor scientis”.
    Sapeste che fatica spiegargli anche solo che “fa” non era inglese; non ci voleva credere, pensava fosse un vocabolo internazionale, come “pota” o “urka” o “ohi”…
    Insomma, dicevo, io sono un professionista, ma se lei, signora Quaiò, non mi paga, io torno subitissimo a lavorare in esclusiva per gli altri 15 o 16 blog che seguo, e qui non mi faccio più vedere, che è uno sconcio.
    Mistero, dài, ripassiamo insieme dalla terza strofa:
    “…Farfuglia e trema che il Rossi s’avviiiciinaaa”
    “Con il DePaaraaa vicino a teeee”
    “noi creeremo nuovi gatti e vivrem da re!”
    Ecco, signora Quaiò, così impara, cribbio!

    1. @Cimpy
      sbagliato thread di nuovo, ouf, non ho il suo talento per il multitasking. Cmq volevo solo avvisare che anche Pennetta ha la denuncia facile.

  15. Sì, ho visto, me ne starò buono a giocare nell’angolino.
    Ehm, ci sarebbe un errore nella terza strofa – fa nulla, non è importante, però per una questione anche di metrica storica, lo dico per i naviganti, sarebbe:
    “Farfuglia e trema che già il Rossi s’avviiiciinaaa”
    e per l’ultima invece, c’è una congiunzione sbagliata – mi pare ci voglia la virgola, non la “e”:
    “noi creeremo nuovi gatti, vivrem da re!”
    Ecco. Adesso Quaiò prenderà questa scusa della metrica storica per ridurmi ulteriormente la paga;
    ma siccome già prima pagava zero, va a finire che le devo dare dei soldi io per scrivere qui…(!)

  16. La metrica fa pena.
    Non ho cuore da emettere fattura, sarebbe infierire.
    Alla prossima però, cash, si ricordi: alla prima perdono*, alla seconda bastono.
    I M
    ……………..
    Come mi sta la barba finta?

  17. Signor Metricologo, la prego, non infierisca sulle mie povere casse, cge già son senza soldi e mi tocca pure pagare per lavorare. Sia clemente, in fondo non era una poesia, poi l’originale non è che avesse una “metrica” tanto migliore. Era più una mitragliatrice, mi pare. E si inceppava pure spesso…

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