Buoni esempi

Mentre l’affaire Snowden rendeva piuttosto tesi i rapporti diplomatici tra USA e URSS, i ricercatori NASA-SETI e di altri 8 paesi e quelli russi dell’Istituto di Dinamica della Geosfera andavano d’amore e d’accordo a raccogliere e analizzare con tecniche diverse i frammenti dell’asteroide – detti  “meteoroidi” – caduti attorno a Chelyabinsk in febbraio, e poi a confrontare i risultati. Anticipazioni del paper di Science dalla NASA.

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Vedo che qualcuno la riporta come news, anche se è dell’anno scorso, forse perché riguarda come si fa per identificare un nuovo batterio.
Il gruppo “darwinista” di Christine Moissl – già citato da 22 passi – aveva pubblicato “validamente” la scoperta di due ceppi di un genere e di una specie nuova, Tersicoccus  phoenicis, trovati in un locale sterile della NASA in Florida e in uno del Centre spatial di Kourou, dove si montano le sonde spaziali.

In realtà, la news è questa “microfoto” di T. phoenicis coltivate in vitro

Dalla “pubblicazione valida” su rivista darwinista:

The 16S rRNA gene sequences exhibited a high similarity when compared to each other (100%) and lower than 96.7?% relatedness with Arthrobacter crystallopoietes ATCC 15481TArthrobacter luteolus ATCC BAA-272TArthrobacter tumbae DSM 16406T and Arthrobacter subterraneus DSM 17585T. In contrast with previously described Arthrobacter species, the novel isolates maintained their coccidal morphology throughout their growth and did not exhibit the rod–coccus life cycle typically observed in nearly all Arthrobacter species, except A. agilis.

Le sequenze erano state depositate entrambe con il genere temporaneo Arthrobacter, ma vista la “pubblicazione valida” il batterio T. phoenicis esiste nelle banche dati.
Se un’oca “darwinista” osasse dare un suggerimento al dott. Celani et al. per la “pubblicazione valida” della R. detusculanense, attesa dal 2002, darebbe quello di usare come modello il paper di Moissl et al. e di seguire queste istruzioni. La “microfoto” della coltura non è indispensabile.

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La tassonomia è una branca della microbiologia” (copyright Andrea Rampado) cont.

Anche i generi che si riconoscono a occhio nudo sono soggetti a revisioni. Linneo stesso ha chiamato Elephas maximus (indiano) il Loxodonta africano, scrivono E. Cappellini et al. sullo Zoological Journal. La confusione era iniziata prima:

We further discovered that an additional E. maximus syntype, mentioned in a description by John Ray (1693) cited by Linnaeus, has been preserved as an almost complete skeleton at the Natural History Museum of the University of Florence. Having confirmed its identity as an Asian elephant through both morphological and ancient DNA analyses, we designate this specimen as the lectotype of E. maximus.

Complimenti, giovanotto

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Come direbbe Gavin S.,  la Schadenfreude non è un’emozione di cui vantarsi, ma nel caso della sconfitta di Ken Cuccinelli e del NutTea Party in Virginia, sono in molti a condividere quella – espressa con signorilità – di Michael Mann.

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E’ uscita la lista dei teorici in gara per il Fundamental Physics Prize 2014 da $3 milioni e di quelli ($ 300 mila) del New Horizons in Physics Prize 2014, teoria quantistica dei campi, soprattutto, e due per la gravità quantistica.

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Esempi così così

Nel Washington, come in California, è stato bocciato il referendum per rendere obbligatoria sulle etichette la quantità di Ogm presente nei prodotti alimentari; Big Pharma-governo britannico sul prezzo dei famarci: 1 a 0,  sigh. (h/t Nature)

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O’s digest

Il “Tipping” Point in copertina di Nature riguarda il gene SHANK3 collegato ad autismo, schizofrenia ecc., se ha sequenze duplicate – come succede negli umani – provoca comportamenti maniacali e ipercinetici nei topi:

The mood-stabilizing drug valproate, but not lithium, rescues the manic-like behaviour of Shank3 transgenic mice raising the possibility that this hyperkinetic disorder has a unique pharmacogenetic profile.

– Lasciamo perdere gli aerosol antropogenici e i loro effetti sulla formazione delle nubi, scrivono Carslaw et al. in una metanalisi dei modelli, conta l’accumulo di quelli naturali e qui – refrain – mancano dati robusti:

Our results show that 45 per cent of the variance of aerosol forcing since about 1750 arises from uncertainties in natural emissions of volcanic sulphur dioxide, marine dimethylsulphide, biogenic volatile organic carbon, biomass burning and sea spray. Only 34 per cent of the variance is associated with anthropogenic emissions. (…)  improved measurements and evaluation of simulated aerosols in polluted present-day conditions will not necessarily result in commensurate reductions in the uncertainty of forcing estimates.

Molte news e papers di neuroscienze, rimando a domani

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Esempio kafkiano
L’articolo di Declan Butler riguarda, non la ricerca di Ron Fouchier et al. su come diventa più trasmissibile tra i mammiferi il virus dell’aviaria H5N1 che aveva suscitato polemiche e una moratoria 2 anni fa, ma il paper per il quale, diceva la sentenza emessa da un tribunale olandese a settembre, Fouchier doveva ottenere una speciale “autorizzazione all’esportazione” prima di sottoporlo a una rivista straniera.

Prima dell’appello, la Società  europea di virologia ha mandato una lettera di protesta al presidente Barroso, perché la sentenza viola l’esenzione UE sulla ricerca scientifica di base:
Giorgio Palù, a virologist at the University of Padua in Italy and president of the ESV, finds it particularly unsettling that the court also ruled that it was not up to Fouchier himself to decide whether to apply for an export permit. Palù thinks this could mean that researchers working on any of the listed dangerous pathogens in the Netherlands, and perhaps in the whole of the EU, might automatically have to request export permits if they intend to publish papers on them.
Rif. anche Science

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Buon esempio finale

Sul Fatto Q., Ugo Bardi avvisa che domattina i parlamentari M5* incontreranno scienziati mainstream per discutere di fusione fredda. E’ la prima volta che il M5* incontra esperti che non hanno niente da vendere, o sbaglio?

Immagine del giorno: Asteroide P/2013 P5