Modesta proposta (di legge)

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Cara Ministra Carrozza,
Non so se ha letto il blog di Paolo, ma i giovani ricercatori italiani hanno vinto una quantità pazzesca di Consolidator Grants 2013. Ha presente quelli distribuiti dallo European Research Council? Ne hanno presi 46, battuti per 2 miseri punti solo dalla Germania che però ha tre volte più ricercatori.

No, scusi, rimetta in frigo la bottiglia, 26 tagliano la corda col bottino e lo portano in un altro paese.

Sono per la mobilità anch’io, però sostenibile. Quei 26 sono costati la peau des fesses come si dice alla Sorbona. Tra studi, strumenti e contratti, da fame ochei ma per una media di 10 anni, sul mezzo milione di euro/cad. Che moltiplicati per 26 fanno … je retiens trois…

Brava, più un paio di milioni Consolidator/cad. Li vuol buttar via?

Qua i cervelli non servono, all’estero sì, li esporti lei. Così raddrizza la bilancia commerciale e riduce il debito dello Stato. Guardi, Ministra, ci ho giusto una modesta proposta, copiata su quella del giudice Posner. Adesso non ricordo se per gli embrioni in soprannumero o gli orfani, comunque ci pensa il mercato.

La legge sarebbe così:
Art. 1
L’Italia è per la mobilità però sostenibile dei cervelli formati con fondi pubblici
Art. 2
La loro titolarità è in capo al Ministero. Questa l’ho presa dall’interrogazione del M5*, carina vero?
Art. 3
I cervelli che vincono finanziamenti internazionali e vogliono spenderli all’estero, che ingrati, saranno messi all’asta trimestralmente sul sito del Ministero http://www ecc.
Art. 4
Gli istituti stranieri interessati ad acquistarli, preferisce acquisirli? avranno 1 settimana per presentare la propria offerta.
Art. 5
Base d’asta: mezzo milione + un tot per cento del grant come interessi
Art. 6
Entro 1 settimana il ministero provvederà a recapitare il cervello al miglior offerente, pagamento pronta consegna.
Moltiplicati per una media annua di 8-10 mila fanno…

Brava, una bella cifra. Certo, da qui al 2030 non ci saranno più prof capaci di entusiasmare gli studenti più brillanti, i cervelli da esportazione si esauriranno. Ma piuttosto che ridurli a emigranti, disoccupati o precari a vita, no? E quando saranno finiti, potrà mettere all’asta le università e i centri di ricerca.
(h/t neutrino)

2 commenti

  1. La proposta, questa va senza dirlo, mi piace. Mi piace soprattutto perche’ potrebbe essere anche una speranza di maggior dignita’ per i “cervelli” costretti all’espatrio: magari con i soldini dell’asta lo stato potrebbe dare un biglietto aereo/treno o un paio di scarponi pesanti agli emigranti. Per ora l’unico “incentivo” a restare e’ la mancanza di qualsivoglia agevolazione alla partenza (che sia burocratica, economica o semplicemente informativa).

  2. Assioma: Proposizione, posta a base di un ragionamento, che non ha bisogno di dimostrazione perché evidente di per sé.
    Esempio
    Assioma: L’Università italiana fa schifo
    Ragionamento: Non potendo essere stata l’Università a formare questi validi ricercatori, i successi che raccolgono devono essere dovuti a fattori genetici e/o ambientali. Spendere soldi per l’Università è quindi inutile, meglio fare soldi vendendo il genio italiano al miglior offerente, tanto il Paese e la sua asfittica industria non sanno cosa farsene.

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