Lo yogurt del prof. Ruggiero, cont.


Giuseppe segnala una lettera sul Guernsey Press, seguita da replica dell’Immuno Biotech che aggiorna sulle credenze e le attività del prof. Marco Ruggiero, direttore scientifico della ditta.
La replica contiene falsità palesi, tra le quali:

Of the 22 research papers published by Immuno Biotech Ltd, our Guernsey company, six are clinical results papers. Four cover our German and Swiss clinics, where we reduce cancer tumour size by 25% a week, of course without side effects. These are also all peer reviewed and published in the world’s most prestigious scientific journals. See www.gcmaf.eu for links to the papers.

Come chiunque può vedere sul sito, Immuno Biotech non ha mai pubblicato nulla. Di due articoli su rivista peer-reviewed, che riportavano i risultati di un esperimento clinico, il primo è appena stato ritrattato perché i dati erano dubbi, l’ipotesi che dovevano dimostrare infondata, gli autori morti o irrintracciabili, i loro enti di ricerca svaniti nel nulla.

Prof Ruggiero effectively proved these chemo companies were selling a fraud.

In Italia come nel resto dell’UE, la chemioterapia è gratuita, invece di 60-100 euro la dose giornaliera del loro yogurt.

Their response was to ask the University of Florence to withdraw his professorship. Worrying times, but the university reviewed his research papers, concluded that Prof Ruggiero was completely right, and flatly refused to withdraw his professorship. There is some justice in the world.

L’università di Firenze ha dato torto al prof. Ruggiero e gli ha tolto il lab e due corsi su tre. Non può togliergli il titolo di “professore” prima della conclusione dell’inchiesta del tribunale di Sassari, processi, prescrizioni, amnistie, condoni e sentenza di ultimo grado. Se ne riparla nel 2022.

Quest’anno, il prof. Ruggiero ha acquisito di botto un’altra specializzazione e si dedica alla ricerca in neurologia, in particolare sull’autismo. Di recente si è comprato questo paper su Frontiers in Neuroscience, una delle riviste fondate e dirette da Henry Markram. Come lui e Jeff Bradstreet, il quack-in-chief creazionista di un centro di presunte terapie pediatriche e prof in università non riconosciute, la sua collaboratrice abituale Stefania Pacini in Ruggiero si compra da Frontiers papers decisamente “problematici“.

*

Se per la peer-review, Frontiers usa gli algoritmi brevettati da Henry Markram, la rivolta dei 700 e passa neuroscienziati contro la sua “leadership autocratica” dello Human Brain Project mi sembra tempestiva… Tanto più dopo il redditizio Losadagate, detto l’affaire Sokal II, dal nome di uno dei due Losada busters.

*

Grazie di nuovo a Giuseppe d’avermi corretta. Il prof. Ruggiero si dedica tuttora alla ricerca in oncologia e, in segrete cliniche di Svizzera e Germania, a salvare pazienti terminali con supplementi dietetici lucrosi e a prevenire le neuropatologie con questo cocktail:

Ricetta di neurocibo – sapore pina colada

Miscelare in un frullatore:
220gr (mezza libbra) di cervella di maialino, preferibilmente in scatola 
(1)
Un’arancia sbucciata intera senza semi
2 banane
il succo di un lime
2-3 cucchiai  di marmellata d’arancia
200ml di latte di cocco
100ml di vaniglia
20 ml  di rum Malibu
20ml di Cointreau

(1) Prima di provare conviene leggere questo paper o almeno guardare l’immagine.
Foto: Marco Ruggiero e Stefania Pacini in Kansas nel 2012, con un promotore di panacee a base di ormoni e vitamina C…

***

p.s. per Camillo
Invece di scrivere parolacce, non vuoi rileggere i commenti di FermiGas che prima ritenevi “validissimi”?

36 commenti

  1. ottimo articolo, sylvie, grazie.
    vedo che all’universita’ di firenze hanno un problema sempre piu’ serio, con ruggiero e consorte, che insieme a gulisano piu’ studenti che sono stati fatti laureare con tesi copiate da materiale reperito nel web (Branza, ad es.), pubblicano su notori “predatory journals”, dalle credenziali scientifiche sempre piu’ dubbie (e gia’ l’Italian Journal of Anatomy and Embriology pubblicato dall’universita’ di firenze stessa ci aveva dato diversi esempi di una peer review gestita in modo “predatorio”).
    vien da chiedersi se non sarebbe opportuno che l’universita’ riprendesse e portasse a termine l’opera di pulizia inziata nel 2012.
    abbiano il coraggio di rendersi finalmente conto di quanto hanno permesso che la pseudoscienza di ruggiero et famiglia dilagasse al loro interno, suvvia.

  2. @Ocasapiens: se avesse un po’ di tempo, potrebbe in futuro approfondire il discorso sul publisher “Frontiers”? Da come ne parla qui sembrerebbe che si tratti anche in questo caro di un “editore predone”. Mi pareva però di aver capito (ma potrei aver preso un abbaglio) che avesse un qualche collegamento col gruppo di Nature. Inoltre, mi pare che qualcuno dei loro giornali abbia degli impact factor medi, ne troppo alti ne troppo bassi. Confesso la mia poca informazione in proposito.
    Grazie e saluti.

  3. L’ho appena letto, grazie. Conferma quanto avevo sopra anticipato sl legame col gruppo Nature, e questo mi pare abbastanza strano, soprattutto che Nature accetti il nuovo tipo di “peer review”.
    Grazie ancora, saluti

    1. C. Corda,
      In realtà, il gruppo Nature comprende varie case editrici, tutte indipendenti:
      NPG and Frontiers will work together to empower researchers to change the way science is communicated, through open access publication and open science tools. Frontiers, led by CEO and neuroscientist Kamila Markram, will continue to operate with its own platform, brands, and policies.

  4. Chi le commissiona questi pseudo articoletti da mercato del pesce? Lei non è un’oca, è una emerita ignorante. E visto che ha qeste grandi doti investigative, invetighi un pò sul sito hivforum.info che è monitorato dalla polizia postale ed è intestato alla Bruno Farmaceutic SPA. COnsiderando che siete due malate di mente, lei e “Dora” vi conoscerete di sicuro.
    E dire che siete da ricovero urgente in psichiatria è dire poco. Torna a zappare capra.

  5. “In Italia come nel resto dell’UE, la chemioterapia è gratuita, invece di 60-100 euro la dose giornaliera del loro yogurt.”
    Gratuita per chi? Nessuna la paga? E’ un dolce dono del Signore?
    Ridicola. O in mala fede. Magari entrambe.

    1. Gratuita anche per i pazienti che non hanno mai versato un centesimo alla mutua, a cominciare dai bambini. Non a caso siete andati a spacciare il vostro yogurt dove non rischia di farvi finire in carcere per omicidio.

    1. Oscar,
      Difficile fare di meglio, gli unici studi “scientifici” sui quali si basano le panacee spacciate da Ruggiero & Co. sono stati ritrattati per falsificazioni e frodi. Erano inventati perfino i pazienti. Meglio così, almeno nessuno li ha uccisi…
      Per la pseudoscienza di Ruggiero, ampiamente documentata dal 2012, raccomando questo riassunto.

  6. Per fare di meglio bisognerebbe riaffiorare la metodica per l’isolamento del retrovirus che non fu realizzata secondo i canoni redatti dall’Istituto Pasteur di Parigi. Montagnier docet.

    1. Certo, a difesa di Ruggiero lei cita solo bufale. Come a lui, non le importa nulla dei pazienti che le vostre bufale uccidono. Q.E.D….

  7. Questa allusione è frutto della sua fantasia, inoltre ci sono industrie farmaceutiche che producono e producono per miliardi ma in questo caso non si parla di lucro naturalmente. E’ sufficiente il benestare dei più e si può fare tutto.
    Concludo postando una lista che giorno dopo giorno sembra essere sempre più consistente: http://www.mednat.org/aids/dissidenti.htm
    Saluti a lei e al suo site.

    1. Altro che allusione: nella falsa clinica svizzera di Ruggiero & Co. invece di essere “salvati” 5 pazienti sono morti.
      non si parla di lucro
      Le sfugge la differenza fra truffa e profitto, anche spropositato come quello di certe BigPharma. E di nuovo, complimenti per il link a quelli che raccomandano la “cura” di uno psicopatico pluriomicida. Non poteva scegliere associazione migliore per la “cura” di Ruggiero…

    1. privo di qualsiasi interesse. Forse le converrebbe aggiornarsi, Ruggiero spaccia yogust al GcMAF per curare cancro, autismo, malattie neurodegerative varie, non l’AIDS.

  8. Scommetto che lei neanche sa cosa sia GcMaf. E il bello è che neanche sa quale sia lo scopo del GcMaf. Sono i suoi interventi ad essere totalmente privi di interesse.

    1. Grazie di darmi ordini, ma sono tardivi: sulla frode di Andrew Wakefield scrivo da anni e ho già segnalato che Ruggiero cerca di lucrarci pure lui. Se un giorno volesse informarsi, potrebbe iniziare da qui.
      Mi delude un po’ che per meglio difendere Ruggiero, lei non abbia messo un link al suo socio in affari, suicidatosi quando i Fed ne hanno scoperto le truffe, che usava “curare” i bambini autistici con gli esorcismi.

  9. Beh, anacronismo, non è questo il caso le pare ? Nei link si parla d’altro e soprattutto di altri. Stimati medici olistici che improvvisamente la natura porta via quasi all’unisono.
    Ma lei sa che gli studi scientifici notoriamente vengono portati avanti e tralasciati per essere poi ripresi e nuovamente resi oggetto di studio scientifico non appena lo scibile umano evolve nel tempo e nelle tecniche ?
    Ma il punto centrale a lei sfugge o forse se lo fa sfuggire volutamente. Chissà !

    1. questo sterile dialogo
      Dialogo è dir molto visto che lei sa solo copiare link in cui “si parla d’altro”, ma a parte questo sono d’accordo con lei e la ringrazio di aver contribuito a discreditare ulteriormente Ruggiero.

  10. Ahhh bene, adesso non pubblica neanche i link che lei ritiene scomodi. Questo la dice lunga sull’attendibilità dei suoi interventi. Lei non ha argomenti per smentire dei fatti scientifici consolidati. Adios.

    1. tutti,
      wordpress ha un filtro antispam. Meno male, visto che Oscar sfrutta il mio blog per fare la réclame a ciarlatani.
      Oscar,
      se intende continuare, deve cliccare su “pubblicità” in fondo alla pagina e chiedere un contratto.
      p.s. Le conviene usare il solito indirizzo mail, WordPress filtra anche “coglioni @ xxx.xx”

  11. Guardi queste sue uscite gratuite sono talmente ridicole che non meritano nessuna replica. I suoi lettori la giudicheranno.

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