Neuromanti, cont.

Nove anni fa, John Ioannidis et al. pubblicavano “Why most published research findings are false“, cinque anni fa Ed Vul et al. pubblicavano “Voodoo Correlations in Social Neuroscience“, due classici molto citati, ma forse poco letti.

Su Science di venerdì, Joel Voss et al. scrivono di aver migliorato del 20-25% della memoria associativa (collegare nomi a fotografie) di 8 volontari sani tra 21 e 40 anni, rispetto agli 8 del gruppo di controllo, con la stimolazione elettromagnetica dell’ippocampo e delle “regioni corticali della sua rete”, per 20 minuti al giorno e per soli cinque giorni.
Il tutto accompagnato da un commento e da un com. stampa inflazionati, ripresi sulla fiducia anche in Italia.

Oh really? chiede David Colqhoun, autore di “An investigation of the false discovery rate and the misinterpretation of P values“, sul sito NHS Choices piuttosto scettico di suo:

  • I think you are quite right to be critical of the conclusions about memory. There are several more problems which you don’t mention. There seems to have been no randomisation and there was enormous variability. You say “TMS improved people’s ability to remember the association between a word and a face by more than 20%, whereas sham treatment caused no significant performance change” but fail to mention that the error limits come very close to including zero effect.  The P value for comparison of stimulation and sham was 0.043. Given that the study was clearly under-powered that means that the odds are that the discovery is false 

Grassetto mio. Stesse pinze da usare per la scoperta, su PLoS Biology, che i macachi dominanti hanno un’organizzazione cerebrale diversa da quella dei dominati. Possibile che non ci siano “fattori di confusione” dovuti per es. alla differenza nel tempo trascorso in cattività, la partecipazione abituale o meno a esperimenti, la dimensione, durata, composizione del “gruppo sociale”:

  • groups of five, four, three, and two individuals (five, twelve, one, and seven animals in each case) after assigning each animal a cardinal index of dominance on the basis of its behavioral interactions …  the association was much stronger in these brain areas than in other brain areas underlines the importance of particular neural processes and argues against all neural processes being equally predictive of dominance.

Ugualmente no, ma questo sarebbe predittivo?

  • Nevertheless there are a number of other factors that are likely to influence dominance that we were not able to examine in this study. For example, personality types varying in extraversion have been identified in female baboons and have been related to position in the social hierarchy

Trovo più convincenti gli studi sugli ormoni cerebrali da stress e da “premiazione” nei babbuini in libertà, a cominciare da quelli di Bob Sapolsky.

***

Altra post-peer review per un paper piuttosto ambizioso (un modello generale) in biofisica e neuroscienze della Drosophila melanogaster, uscito sui PNAS, su come il cervello della moscerina reagisce all’anestesia.  Conosco il primo autore, Luca Turin, che ha accettato il confronto e pare (non – ci ho ripensato, rif. sotto) prendere le critiche nel verso giusto.

***

I neuroni specchio sono stati scoperti da Giacomo Rizzolatti et al. 22 anni fa. In breve, si attivano quando vediamo altri compiere movimenti e quindi determinerebbero empatia, apprendimento, teoria della mente ecc. Hanno riscosso un grande successo, facilitato dalle trovate pubblicitarie di Marco Iacoboni. Ma ricordo le obiezioni immediate di Evelyn Fox Keller: riteneva improbabile la validità statistica di osservazioni compiute su due macachi. Da allora gli increduli si sono moltiplicati.

Gregory Hickok ha raccolto i motivi di scetticismo, spesso espressi sul suo blog, nel saggio The Myth of the Mirror Neurons. Quei neuroni dovrebbero suscitare un’imitazione motoria ed emotiva virtuale e questa generare una corretta interpretazione dei comportamenti e delle motivazioni altrui e questa, a sua volta, il comportamento corretto dell’osservatore. In realtà, non basta guardare un ciclista per imparare ad andare in bici.

Come scrive Hickok, il suo cane intercetta il frisbee anche se non può imitare né virtualmente né realmente il movimento con il quale viene lanciato. Detto questo, magari i neuroni specchio esistono e contribuiscono alla comunicazione e all’empatia – come tante altre reti neuronali.

 ***

Oh my… ci si mette anche Scienza in rete!
A proposito dell’ultimo Galileo-Marconi-Tesla redivivo, Filippo Bonaventura scrive

  •  Per dimostrare al mondo che il suo motore funziona davvero, Fetta convince la NASA ad analizzarlo. E qui si arriva al 2014. Nei laboratori dello Johnson Space Center, cinque scienziati dell’agenzia spaziale americana esaminano da cima a fondo il motore di Fetta per otto giorni. Il verdetto? Cannae Drive funziona.

Leggere quella paginetta, no? Il verdetto è che non c’è differenza tra la propulsione del Cannae Drive e di un tubo metallico uguale:

  • La spinta è stata osservata in entrambi gli articoli testati sebbene uno di essi fosse stato progettato per non produrre spinta. In specifico, uno di essi conteneva modifiche fisiche interne progettate per produrre spinta e l’altro no (quest’ultimo detto articolo “nullo”) 

Non solo “la NASA” – nel senso di due che si occupano d’altro e i tecnici del lab – non ha misurato alcuna propulsione, ma siccome questa assenza

  • non è attribuibile a un fenomeno elettromagnetico classico, potenzialmente (l’articolo non “nullo”) dimostra un’interazione quantistica con il plasma virtuale del vuoto

Filippo, avrei da vendere un’o-cat Leonarda.

***

Per chi se lo chiede, il “caso Kanzius” era uno dei tanti  procedimenti per ricavare idrogeno dall’acqua, però salata, con le stesse radiofrequenze che stando all’inventore curavano il cancro

36 commenti

  1. Normalmente non intervengo sul suo blog, ma quando il livello delle sue bufale supera una certa soglia, penso sia opportuno evidenziarlo per evitare che i lettori occasionali possano cascarci.
    Se lei avesse letto e/o capito il paper in questione, disponibile qui (1), avrebbe notato che lo scopo dello studio era duplice:
    1) verificare la presenza della spinta anomala
    2) verificare la teoria proposta dall’inventore per spiegare tale spinta
    Il punto 1) è stato verificato positivamente ( i dettagli nel paper), mentre il punto 2) no: un reattore modificato che secondo l’inventore non avrebbe dovuto funzionare ( null drive ) invece spingeva lo stesso.
    Come controprova è stata verificata la spinta su un semplice carico resistivo e come ci si aspettava tale spinta è risultata nulla.
    In conclusione: la spinta anomala sembra esserci, mentre la teoria proposta dall’inventore è sbagliata. Gli autori sono giustamente molto prudenti e propongono di fare ulteriori verifiche indipendenti per confermare i loro risultati.
    Complimenti vivissimi per l’impeccabie divulgazione scientifica.
    (1) http://nextbigfuture.com/2014/08/full-nasa-cannae-drive-and-emdrive-test.html

    1. passanti occasionali,
      per dare un idea del pulpito, Hermano Tobia crede io sia una crononauta, che la “truffa della Defkalion” produca un campo magnetico da 2 tesla e che Andrea Rossi dica la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità.
      Hermano Tobia,
      Per quanto riguarda le sue affermazioni, basta fare la prova finestra con l’originale “della NASA”. E grazie del link, ma è già nel post che lei commenta senz’averlo letto.

  2. Scienza in Rete mi ha deluso, l’ articolo accumulava una bischerata sull’ altra lasciando presagire un finale demolitorio, quando è partito l’ uno-due micidiale:
    1- profondo interrogativo: “Cosa dovremmo pensare di questa vicenda?”
    1 bis- interrogativo di rincalzo e ampliamento: “Insomma, è una scoperta sensazionale, una bufala o è tutto frutto di qualche errore umano?”
    2- la Risposta: “È presto per dirlo”.
    Ha ragione, sono appena le 23:40.

  3. Pardon, dimenticavo:
    il propulsore spazziale è su Peswiki, quindi è certo che non funziona.

  4. HT, bentornato. Come va con l’E Cat? Trovato qualche improbabilissimo madornale errore? Tipo credere a Rossi & co., per dire? Lo sai che adesso non si parla più di LENR ma di Quantum Reaction?…
    😀

  5. @ocasapiens
    per dare un idea del pulpito, Hermano Tobia crede io sia una crononauta, che la “truffa della Defkalion” produca un campo magnetico da 2 tesla e che Andrea Rossi dica la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità.
    Ah si ? E quando avrei detto queste cose ? Bisognerebbe documentare le proprie affermazioni, come faccio io nel seguito, a proposito di alcune sue recenti mitologiche perle:
    – scambio informazioni con fonti altamente qualificate (setta di visitati dagli alieni) (1)
    – grande competenza nella citazione e comprensione degli articoli altrui (2)
    – bufale varie (3)
    Per quanto riguarda le sue affermazioni, basta fare la prova finestra con l’originale “della NASA”.
    Vuole forse dire che l’articolo (4) presentato alla AIAA/ASME/SAE/ASEE Joint Propulsion Conference ( firmato da David A. Brady, Harold G. White, Paul March, James T. Lawrence, and Frank J. Davies afferenti al NASA Lyndon B. Johnson Space Center, Houston, Texas 77058) dove vengono elencati i tre esperimenti (pagine 9 e 10):
    1. Cannae Slotted Cavity (Test Article #1) Testing (40 microNewton)
    2. Cannae Unslotted Cavity (Test Article #2) Testing (40.7 microNewton)
    3. Systemic Effect Evaluation (using RF Load) (0 microNewton)
    è una patacca ?
    Non ha più lo smalto di un tempo, una volta infatti aveva più fantasia nel difendere le sue posizioni indifendibili, adesso passa direttamente alle frasi senza senso. Ma non era più dignitoso rettificare e scrivere “scusatemi anche questa volta non avevo capito niente” ?
    (1) http://22passi.blogspot.it/2012/11/che-giustizia-sia-fatta-sylvie-coyaud_5.html
    (2) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/07/23/efficienza-energetica/comment-page-1/#comment-588663
    (3) http://22passi.blogspot.it/2014/05/miracoli-della-meritocrazia-italiana.html
    (4) http://www.libertariannews.org/wp-content/uploads/2014/07/AnomalousThrustProductionFromanRFTestDevice-BradyEtAl.pdf

    1. Hermano Tobia,
      ma che bello, lei non perde né lo smalto né la fede, in ordine di link
      (1) quella “setta” esiste solo nelle vostre fantasie su accoppiati con gli alieni
      (2) lei ha preso l’ennesima cantonata, bravo
      (3) la sua solita fonte di bufale
      (4) patacca ammessa a p. 11
      the single data point for each test article is insufficient to allow comparative conclusions (between slotted and unslotted) to be drawn
      Nasty & Cimpy,
      QED…

  6. @ocasapiens
    (4) patacca ammessa a p. 11 the single data point for each test article is insufficient to allow comparative conclusions (between slotted and unslotted) to be drawn
    Soliti problemi con l’inglese, con i ragionamenti logici elementari o con entrambe le cose ?
    “I dati non consentono conclusioni comparative tra il drive slotted e unslotted”: ovvero la spinta anomala c’è in entrambi i casi, ma non è un errore di misura in quanto nel caso del carico RF non c’è nessuna spinta. Ergo, le patacche sono solo nella sua testa.
    Provi a meditarci un po’ su, magari applicandosi un po’ ci arriva. Eventualmente può sempre chiedere aiuto sui sistemi di propulsione spaziale ai suoi amici visitati dagli alieni, non è carino rinnegarli dopo aver chiesto loro informazioni per le sue pseudoinchieste.

    1. Hermano Tobia,
      inglese
      pulpito bis, rif. la domanda che le fa Giancarlo su was e would.
      patacca
      confermata: stessa spinta misurata in entrambi i casi, in condizioni sbagliate, aggiustamenti manuali, valore ampiamente entro il margine d’errore ecc.
      alieni
      lei continua a confondermi con Andrea Rossi, temo. Diversamente da lui, ai rapiti da alieni non chiedo nulla. Come lei e altri FuFisti, vengono spontaneamente a raccontarmi i fatti loro.

  7. @Hermano Tobia
    Ciao Hermano, ben tornato, anzi ben trovato.
    Vacuum compatible RF amplifiers with power ranges of up to 125 watts will allow testing at vacuum conditions which was not possible using our current RF amplifiers due to the presence of electrolytic capacitors.
    Non ho capito questa frase che compare a metà del testo sopra la figura 26. Tu come la interpreti? non mi fido molto del mio inglese.

  8. per dare un idea del pulpito, Hermano Tobia crede io sia una crononauta, che la “truffa della Defkalion” produca un campo magnetico da 2 Tesla e che Andrea Rossi dica la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità.
    Ah si ? E quando avrei detto queste cose ?

    HT, che fai, ritratti?? Non dirmi che non credi più a Rossi e alla FF nel suo E Cat – sai come ci resterebbero male su 22 Passi e su Cobraf…E guarda che non è passato così tanto tempo da quando hai sostenuto che i Tesla dichiarati prodotti dall’Hyperion erano una cosa possibile, ce lo ricordiamo tutti: solo AlainCo lo ha capito dopo di te…

  9. @Giancarlo
    Carissimo, ben trovato anche a te.
    La frase che riporti è molto chiara, peccato però che sia riferita ai test dei “next generation tapered test article” il cui fattore di forma è stato ottimizzato con COMSOL e che dovrebbero produrre una spinta attorno ai “0.1 newton per kilowatt”, lavorando a potenze maggiori ( fino a 125W, e quindi con amplificatori più potenti, nei test attuali la potenza massima è stata invece di 17W).
    Il procedimento seguito per fare il vuoto spinto nella camera ( 5x10E-6 Torr) è descritto a pagina 4.
    E’ chiaro che in presenza di aria non servirebbe scomodare il “quantum vacuum” ma basterebbe un semplice lifter a propulsione ionica, che senza nessuna parte in movimento produce spinte oltre 100 volte maggiori dei 0.1 N/kW.
    Inoltre in presenza di aria, le sole correnti convettive dovute al riscaldamento del reattore avrebbero prodotto ben più di 40 microNewton, anche sul carico RF, non trovi ?
    PS: Mi è giunta voce che il tuo mitologico modello sul duty cycle dell’e-cat è stato demolito da fuoco amico … se è così, mi dispiace, una fine davvero ingloriosa ! Io comunque la presenza del bacarozzo l’avevo avvertita fin da subito …

  10. @Hermano Tobia
    Quindi secondo te quel “was” non significa che con l’amplificatore utilizzato non è stato possibile fare il vuoto per via degli elettrolitici nell’esperimento descritto e la procedura di vuoto è solo stata ben descritta ma non attuata. Io credo che allora sarebbe stato meglio mettere “would not be”. Anche perché “was” non può essere congiuntivo. Concordi su questo?
    PS: Mi è giunta voce che il tuo mitologico modello sul duty cycle dell’e-cat è stato demolito da fuoco amico … se è così, mi dispiace, una fine davvero ingloriosa ! Io comunque la presenza del bacarozzo l’avevo avvertita fin da subito …
    Il mio mitologico modello ha preso atto del fatto che le resistenze potevano non essere a diretto contatto con la corteccia esterna (fuoco amico) come le immagini dei reofori lasciavano presupporre. E’ stato quindi modificato per contemplare le due ipotesi e ha seguito il suo corso naturale; può darsi pure che prima o poi ne sentiremo riparlare. In ogni caso il fuoco amico non ha messo in dubbio che la corteccia esterna agisca da filtro passa basso e si possa quindi trascurare ogni non linearità interna secondo il metodo della funzione descrittiva. E che necessariamente anche il fenomeno ignoto sia periodico con lo stesso periodo e fase costante nel tempo.
    In ogni caso l’antica saggezza della razza umana non sarà scossa neppure da ciò che accadde alle Officine Ghizzoni (copyright A. Schopenhauer). Chi vivrà vedrà.

  11. @Giancarlo
    L’articolo non è chiaro su quel punto. Questi sono madrelingua inglesi (1).
    Al punto 2 sbugiardano le bufale dell’oca, al punto 3 scrivono che l’esperimento è fatto nel vuoto.
    Su wikipedia invece scrivono:
    The experiment was criticized for not having been performed in a vacuum because of the realized vulnerability of some of its minor components and connections. It was believed that this could potentially allow air currents to compromise results. This criticism was partly allayed, however, by experimenters recording that the directional thrust measured began and ended immediately upon the application and disconnect of power, not leaving enough time for air currents to develop or dissipate. The researchers plan to replace incompatible components so that full-power vacuum testing can be later conducted.
    Alla luce di questo non resta che aspettare le verifiche indipendenti, caldeggiate dagli autori stessi, tenendo comunque presente che ci sono già state repliche positive (3).
    @ocasapiens
    stessa spinta misurata in entrambi i casi, in condizioni sbagliate, aggiustamenti manuali, valore ampiamente entro il margine d’errore
    Si certo, fra lei (che non ha la benché minima preparazione tecnico/scientifica) e 4 ingegneri aerospaziali della NASA, non c’è alcun dubbio su chi conosca i margini di errore e le condizioni di misura corrette. Ma almeno si è resa conto di non aver capito nulla dell’articolo in questione ?
    . Diversamente da lui, ai rapiti da alieni non chiedo nulla.
    La mail che lei ha scritto al capo della setta di visitati dagli alieni per chiedere informazioni è visibile a tutti.
    (1) http://www.wired.co.uk/news/archive/2014-08/07/10-qs-about-nasa-impossible-drive
    (2) http://en.wikipedia.org/wiki/EmDrive
    (3) http://www.emdrive.com/yang-juan-paper-2012.pdf

    1. Hermano Tobia
      appunto, come tutti possono vedere ho scritto a un giornalista dopo aver pubblicato la mia “pseudo-inchiesta” e la setta esiste solo nelle vostre fantasie sessuali su una donna di cui non sapete nulla.
      preparazione tecnico/scientifica
      appunto, io lo riconosco e m’informo da chi ce l’ha – a differenza di lei che si crede onnisciente e abbocca a ogni bufala che trova in rete, dai 2 tesla dell’Hyperion al vuoto quantistico virtuale, passando dalla ZEP di quelli che sostenevano di far esplodere i criceti con la mente.

  12. @Hermano Tobia
    Alla luce di questo non resta che aspettare le verifiche indipendenti, caldeggiate dagli autori stessi, tenendo comunque presente che ci sono già state repliche positive.
    Io mi limiterei a leggere quello che scrivono gli autori stessi nell’extended abstract che si trova sul sito NASA
    Testing was performed on a low-thrust torsion pendulum that is capable of detecting force at a single-digit micronewton level, within a stainless steel vacuum chamber with the door closed but at ambient atmospheric pressure.
    eppure Sylvie il link te lo aveva fornito [clicca su “quella paginetta” nell’articolo].
    Ma ci sono pure cose molto carine, niente male per l’esperimento del secolo:
    Approximately six days of test integration were required, followed by two days of test operations
    Thrust was observed on both test articles, even though one of the test articles was designed with the expectation that it would not produce thrust.
    Che fortuna!
    Avendo constatato che nella versione della conferenza fanno di tutto per nascondere la storia del vuoto, sono dei veri e propri banditi della scienza (?). Che stima ne posso avere? Mi ripeteresti ora la storia della forza che in aria doveva essere ben maggiore? Secondo te perché non l’hanno misurata?
    Altra curiosità: che cosa è il vacuum plasma? E’ la prima volta che ne sento parlare.
    =======================================
    rèplica s. f. [der. di replicare]. –
    1. L’azione, il fatto di replicare; la cosa stessa replicata: r. di un tentativo fallito; oggi, alla Camera, vi sarà la r. del discorso già fatto ieri al Senato dal presidente del consiglio; il medico gli ha ordinato la r. della cura termale (più com., in questi usi generici, ripetizione). In musica, è didascalia che prescrive la ripetizione di un periodo o di una sezione. [Treccani]
    Sulla freccia del tempo hai idee un po’ confuse: la replica dei cinesi precede di almeno un anno l’esperimento NASA. Forse ha ragione Oca.

    1. Giancarlo,
      forse potresti chiedere a HT dall’indubbia “preparazione tecnico/scientifica” come si misura una differenza di 0,7 con uno strumento che riesce a misurare “up to a single digit”.
      Vacuum plasma
      banditi della scienza (?)
      il capo è noto per le idee bizzarre.

  13. @Giancarlo
    Thrust was observed on both test articles, even though one of the test articles was designed with the expectation that it would not produce thrust.
    La storia dei due setup ho cercato di spiegarla più volte, la spiega bene e con parole semplici anche wired.uk, mi stupisce che anche tu hai difficoltà a comprenderla.
    Sulla freccia del tempo hai idee un po’ confuse: la replica dei cinesi precede di almeno un anno l’esperimento NASA.
    Io invece penso che sei tu ad avere le idee confuse, visto che i cinesi replicano gli esperimenti di Shawyer che iniziarono nel 2002.
    Il fatto che l’esperimento sia fatto in atmosfera pone sicuramente dei punti interrogativi. Gli sperimentatori sostengono che:
    “This criticism was partly allayed, however, by experimenters recording that the directional thrust measured began and ended immediately upon the application and disconnect of power, not leaving enough time for air currents to develop or dissipate. ”
    Se questo può portare a pensare che i moti convettivi non possano giocare un ruolo importante, non credo si possa escludere una (ovviamente minima e non voluta) propulsione ionica, ma di più non saprei, e mi sarei aspettato anche la rilevazione di un transitorio sul carico RF dovuto alle correnti convettive, che invece non c’è. Forse hanno ragione gli sperimentatori e l’esperimento dura troppo poco per consentire tali effetti ?
    PS: mi sembrava di aver capito che il fuoco amico avesse ridotto in brandelli il tuo mitologico modello, e non gli avesse dato un semplice buffetto, ma sicuramente avrò capito male …

  14. @ocasapiens
    forse potresti chiedere a HT dall’indubbia “preparazione tecnico/scientifica” come si misura una differenza di 0,7
    Forse una spiegazione adatta al suo livello di conoscenze può trovarla qui

    1. Hermano Tobia,
      Wrong again. All calibrations and inputs are stated as “approximately” or “~” and error margins are not reported. The average is worthless and cannot be compared with a single data point anyhow.
      A proposito: “was” secondo lei è un condizionale?

      Giancarlo,
      An expert opinion. Altre, a richiesta.
      D’altronde il plasma del vuoto è solo virtuale, il vuoto pure:
      within a stainless steel vacuum chamber with the door closed but at ambient atmospheric pressure
      Hilarious

  15. @Hermano Tobia
    To simulate the space pressure environment, the test rig is rolled into the test chamber. After sealing the chamber, the test facility vacuum pumps are used to reduce the environmental pressure down as far as 5x10E-6 Torr.
    Two roughing pumps provide the vacuum required to lower the environment to approximately 10 Torr in less than 30 minutes. Then, two high-speed turbo pumps are used to complete the evacuation to 5x10E-6 Torr, which requires a few additional days. During this final evacuation, a large strip heater (mounted around most of the circumference of the cylindrical chamber) is used to heat the chamber interior sufficiently to emancipate volatile substances that typically coat the chamber interior walls whenever the chamber is at ambient pressure with the chamber door open. During test run data takes at vacuum, the turbo pumps continue to run to maintain the hard vacuum environment. The high-frequency vibrations from the turbo pump have no noticeable effect on the testing seismic environment

    Banditi allo stato puro che andrebbero cacciati immediatamente. Tu ovviamente li difendi, è nel tuo DNA autoilluderti. Ma la conservazione della quantità di moto è più forte di voi. Ne sono certo.
    La storia dei due setup ho cercato di spiegarla più volte, la spiega bene e con parole semplici anche wired.uk, mi stupisce che anche tu hai difficoltà a comprenderla.
    Invece la comprendo perfettamente. Tutti i ricercatori che piacciono a te hanno un culo spaventoso e i risultati gli vengono gratis e inaspettati: così abbiamo un trust che non ci dovrebbe essere, un batterio che mangia il mercurio, i nanodiamantoidi dopo aver bruciato il rivestimento della costantana. Dài, che Natale è vicino. Secondo me se ci mettono una banana 40 micronewton li misurano lo stesso. Inaspettati.
    Qualcuno qui recentemente ha commentato che prima o poi di queste faccende si dovranno occupare psicologi e sociologi. Io ci metterei anche esperti di DNA, così analizzano il vostro e trovani il gene mutante.
    Sulla storia dello 0,7 non so se ho capito bene: ma se la risoluzione è 1 micronewton come se ne possono misurare 31,7 o 45,3 puntuali e non medi? Mi sono perso qualcosa? Ma non mi pare fondamentale dopo tutto il resto.
    PS: nella teoria di Shawyer presentata a Tolosa c’è una cazzata micidiale in una delle formule che gli servono per calcolare la spinta. Vediamo se la trovi in meno di tre minuti.

  16. @Giancarlo
    Banditi allo stato puro che andrebbero cacciati immediatamente.
    Giancarlo, sono d’accordo che potevano essere più chiari sul discorso del vuoto (anche se mi sembra di capire dai commenti che nell’articolo paywalled la questione è discussa in dettaglio), ma il tuo giudizio mi sembra un po’ eccessivo considerando che:
    – gli autori considerano preliminari i risultati ottenuti
    – si ripropongono di fare in fretta misure più accurate
    – invitano altri laboratori a fare le stesse misure per confermare o meno le loro
    Se tutti i banditi fossero così …
    Approfitto per una domanda: se tu li consideri comunque dei banditi, utilizzando lo stesso metro di giudizio, come consideri questi comportamenti nell’ambito di temi spesso discussi su questo blog:
    a) la previsione allarmistica di scioglimento dei ghiacciai himalayani entro il 2035 (1)
    b) l’invenzione di “one theory per week” (se ne contano circa 40 mi sembra, i fuffisti sono dei dilettanti al confronto) per cercare maldestramente di salvare modelli previsionali traballanti (2)
    c) lo svolgimento di esperimenti farlocchi sia in TV che nelle scuole (meglio indottrinarli da piccoli) per convincere il pubblico credulone del ruolo della CO2 nell’effetto serra (3 la storia, 4 il paper peer-reviewed che rivela la patacca)
    La c) è clamorosa, è andata in onda sulla BBC, non trovi strano che l’oca, sempre attenta alle bufale, non ne abbia mai parlato ?
    Mi fermo qui e chiudo la parentesi, non vorrei beccarmi anch’io una fatwa come è successo al povero Camillo.
    Tutti i ricercatori che piacciono a te hanno un culo spaventoso e i risultati gli vengono gratis e inaspettati
    Ti rispondo con una domanda. Ne avevamo già parlato comunque. Dopo aver letto questo articolo di Nature (5), ne deduco che tutti quelli che hanno provato ad usare il sifone sono dei millantatori e che quindi non può funzionare. Siccome la prossima settimana devo travasare il vino, cosa mi consigli di usare in alternativa ?
    Sulla storia dello 0,7 non so se ho capito bene: ma se la risoluzione è 1 micronewton come se ne possono misurare 31,7 o 45,3 puntuali e non medi? Mi sono perso qualcosa?
    Direi proprio di si, ad esempio la differenza tra risoluzione (0.1 uN in questo caso) e sensitività (up to a single digit uN). Per rinfrescarti la memoria puoi leggerti questa pagina di NI (6):
    For example, an AC meter with a lowest measurement range of 10 V may be able to measure signals with 1 mV resolution but the smallest detectable voltage it can measure may be 15 mV. In this case, the AC meter has a resolution of 1 mV but a sensitivity of 15 mV.
    Concludo con una domanda. Qui (7) trovi un articolo molto interessante (secondo me) che mette in luce uno dei problemi principali della ricerca scientifica, ovvero il fatto che il sistema di attribuzione dei fondi che porta a finanziare ricerche poco “creative” e quindi dai risultati quasi sempre modesti. La mia domanda è la seguente: secondo te è meglio rischiare di finanziare 100 ricerche borderline nella speranza che 1 o 2 diano risultati (che magari ripagano abbondantemente i fallimenti delle altre 98), oppure continuare così ?
    E già che ci sono: dal punto di vista mediatico, il fatto di dispensare patenti di bufalaro a chiunque si arrischi in ricerche borderline contribuisce o no, secondo te, ad aggravare il problema di cui parla l’articolo che ti ho segnalato ?
    (1) http://www.theguardian.com/environment/2010/jan/20/ipcc-himalayan-glaciers-mistake
    (2) http://www.washington.edu/news/2014/08/21/cause-of-global-warming-hiatus-found-deep-in-the-atlantic-ocean/
    (3) http://hockeyschtick.blogspot.it/2014/08/paper-proves-bill-nyes-faked-greenhouse.html
    (4) http://www.tufts.edu/~rtobin/Wagoner%20AJP%202010.pdf
    (5) http://www.nature.com/srep/2014/140422/srep04741/full/srep04741.html
    (6) http://www.ni.com/white-paper/4439/en/
    (7) http://arstechnica.com/science/2014/09/is-there-a-creativity-deficit-in-science/

    1. Hermano Tobia,
      b) le sembrerà strano, ma ogni giorno ci sono milioni di bufale che non segnalo.
      (2) confonde le teorie con le analisi di nuovi dati – circa 40 alla settimana perché molte discipline -dall’astronomia alla zoologia – contribuiscono a fornire dati sul clima.
      (3) hockey shtick, cioè Andrew Bolt è pagato per spacciare bufale, sul clima in particolare
      (5) come spiega il paper, il dibattito verte sul contributo della coesione e non sul modus operandi del sifone, il cui principio è noto dai tempi di Pascal.
      (6) confonde uno strumento fabbricato in serie con uno sperimentale che si riesce a calibrare solo “approximatively”
      (7) le priorità sono dettate dai governanti, e su 11 milioni di scienziati è escluso che tutti ottengano risultati clamorosi.
      non vorrei beccarmi anch’io una fatwa come è successo al povero Camillo.
      Camillo commina fatwa, qui ha sempre commentato liberamente
      dispensare patenti di bufalaro a chiunque si arrischi in ricerche borderline
      io le dispenso agli autori di bufale
      La mail che lei ha scritto al capo della setta di visitati dagli alieni per chiedere informazioni è visibile a tutti.
      Sbaglia di nuovo. Secondo i bufalari che l’hanno imbeccata, il capo della setta (inesistente) dei (mai) visitati da alieni sarebbe una donna.

  17. @Hermano Tobia
    non vorrei beccarmi anch’io una fatwa come è successo al povero Camillo.
    Se questo e’ il suo modo di interpretare quanto e’ avvenuto nelle ultime settimane, non deve stupirsi se qui non riusciamo a prenderla sul serio quando lei cerca di difendere la credibilita’ della Fusione Fredda.
    E’ anche lei qui per unirsi ai creazionisti o e’ venuto solo a difendere il diritto di Franchini a farlo?
    In entrambi i casi, ha il mio appoggio: anche per giustificare il nomignolo che Franchini mi ha affibiato, approvo e appoggio incondizionatamente il vostro passaggio al creazionismo.
    Scherzi a parte, e in attesa che Giancarlo lo faccia personalmente (se desidera), mi permetto di commentare la sue seguenti domande, che trovo particolarmente interessanti.
    è meglio rischiare di finanziare 100 ricerche borderline nella speranza che 1 o 2 diano risultati (che magari ripagano abbondantemente i fallimenti delle altre 98), oppure continuare così ?
    E già che ci sono: dal punto di vista mediatico, il fatto di dispensare patenti di bufalaro a chiunque si arrischi in ricerche borderline contribuisce o no, secondo te, ad aggravare il problema di cui parla l’articolo che ti ho segnalato ?

    Quanto lei scrive mi sorprende alquanto.
    Perche’, anche se pone il problema sotto forma di domanda e non propone esplicitamente una soluzione, mi sembra di capire che lei propenda per finanziare il rischio: puntare a 100 ricerche borderline nella speranza che 2 di loro diano risultati entusiasticamente positivi.
    Mi sorprende perche’ ricordo un suo intervento in cui scriveva
    la ricerca deve tornare ad essere vista per quello che è, ovvero un investimento: i soldi pubblici vengono spesi ora in aspettativa di un risultato futuro, risultato che sia tangibile ed utile per coloro che la hanno finanziata
    Lei mi spieghera’ che ho torto, ma trovo contrastanti queste due sue affermazioni (se ho ben interpretato la prima). O, se non proprio contrastanti, almeno fortemente dissonanti.
    Perche’ se, per finanziare una ricerca, dobbiamo ragionevolmente aspettarci un risultato tangibile e utile, le ricerche border line ce le scordiamo ancor prima di proporle.
    Comunque, per rispondere alla sua prima domanda, penso che si debbano evitare soluzioni estreme.
    Ovvero che si debba sia evitare di finanziare solo ricerche delle quali si abbiano ottime probabilita’ di riuscita (quindi, il piu’ delle volte, poco innovative), sia evitare di finanziare solo ricerche border line o ricerche completamente campate in aria. Un minimo di credibilita’, da parte di chi propone una ricerca, credo debba essere richiesta. Con criteri diversi da quelli attuali (su questo possiamo essere d’accordo) e cercando di dare maggior spazio ai giovani (i piu’ creativi, come giustamente ricorda l’articolo che segnala). Ma non senza, ricerca per ricerca, un’attenta analisi costi/benefici.
    Credo che la soluzione corretta sia quella di finanziare una grossa parte di ricerche poco innovative, dalla quale ci si attende risultati certi, tangibili e immediati, sia una consistente parte di ricerche dalla quale non si attendono risultati immediatamente utili (la cosiddetta “ricerca di base”), sia una piccola parte (pur rimanendo al di qua del confine) di ricerche border line.
    E non credo che qui — tra gli abituali frequentatori non fatwati di questo blog — trovera’ una diffusa ostilita’ di principio alla sua idea di finanziare anche ricerche border line, nella speranza che alcune di loro diano risultati interessanti.
    Il problema tra noi, secondo me, non e’ di principio.
    Il problema e’ di calibrazione: decidere cosa e’ border line e finanziabile con una speranza — anche bassa, ma non irragionevole — e cosa e’ irragionevole e basta.
    Lei e io, credo, saremo spesso in disaccordo nella calibrazione.
    Perche’ se lei continua a ritenere credibili Andrea Rossi e il suo ECat, e’ evidente che abbiamo modi radicalmente diversi per valutare cosa e’ credibile e ragionevole e cosa non lo e’.
    E qui veniamo alla sua seconda domanda: puo’ fare danni definire “bufalaro” qualunque ricercatore border line?
    Certo che si’ (anche se solo la sua personalistica ostilita’ a Oca Sapiens le puo’ far insinuare che qui si da del “bufalaro” a qualunque ricercatore border line).
    Allo stesso modo in cui puo’ fare danni *non* definire “bufalaro” — e continuare a sostenere — chi si dimostra tale.
    Chi, come lei, pone fiducia in discipline con cattiva fama (che, in verita’, e’ altra cosa dall’essere “border line”) come la Fusione Fredda, dovrebbe essere attento e spietato nell’individuare e denunciare gli incompetenti, gli sciroccati, i truffatori e, piu’ in generale, a coloro che (giusto o sbagliato che sia) tolgono credibilita’ alla disciplina nel suo complesso.

  18. @Hermano Tobia
    Reputo la scienza del clima cosa troppo difficile per me che faccio tutt’altre cose. Meriterebbe un lavoro a tempo pieno. Sui blog non trovi un singolo commento mio su questa materia, non intendo iniziare ora. Conosco i miei limiti. A naso mi sono formato l’idea che le attività umane siano dannose per il clima: fortunatamente il sistema terra da ampi margini di feedback e molta della CO2 generata è neutralizzata dalla nascita di nuovi alberi e dall’aumento della fotosintesi.
    Per quello che concerne la teoria dell’EMDrive e del sifone fai una confusione impressionante: il sifone funziona e se ne fanno miliardi di esemplari, ci faremo una ragione del fatto che ancora non sappiamo perché funziona.
    L’EMDrive è stato progettato a tavolino, non è un caso di serendipity: solo che la teoria è demenziale e molto pericolosa per la salute del lettore. Leggendo la versione 9.3 si rischia la morte per riso eccessivo. Ti invito a leggerla, così forse ti togli di mezzo.
    Quel dispostivo, oltre che dall’oste, è stato provato dai cinesi e dalla NASA. I cinesi dopo i meravigliosi risultati ottenuti non commentano più e non rispondono alle domande: si sono accorti dell’importanza militare della cosa; mi sa di cosa già sentita. La NASA ha provato l’EMDrive per ben 5 ore e 20 minuti e ha scritto quel meraviglioso lavoro che conosciamo. Se son rose fioriranno, sperando che Newton non si accorga di nulla, poveretto.
    Ricerca border line: sfondi una porta aperta; alla UE dove sono di casa e ogni tanto collaboro pure alla scrittura dei programmi quadro, la cosa è in vigore già da anni per quote. Ovviamente solo una piccola parte del finanziamento finisce alla border line per salvaguardare il contribuente. Quest’anno andavano molto di moda due programmi di ricerca molto ben scritti sullo sfruttamento del momento angolare orbitale. Ricordi se ne parlò su 22passi? Tamburini, ricordi? Niente preclusioni ideologiche. Se i tuoi eroi sono dei peracottari non in grado di scrivere una proposta seria da farsi finanziare dalla UE e preferiscono cercare scorciatoie politiche perché te la prendi con me (noi)? Hai provato a leggere le proposte di progetto interne INFN? Provaci, poi ne riparliamo. E’ soprattutto un problema di sanità mentale non di border line. De hoc satis.
    I bufalari sono bufalari perché qualunque cosa propongano sconvolge le leggi della fisica. Piccoli Einstein alla ennesima potenza. Si fonde con qualunque metallo o lega, con qualunque gas, si scinde miracolosamente idrogeno. Ogni cosa cura il tumore tranne le medicine reali: bicarbonato, pipì, ipoclorito di sodio, viacal, tè al ginseng con ali di pipistrello, tachioni, fermioni e bosoni, spirulina e acqua che conserva memoria solo di quello che serve. Ogni esperimento che si tenta porta risultati eccezionali. Quando dalla carta si passerà a fatti concreti sarà un gran giorno.
    Stammi bene e leggi la teoria dell’EMDrive, con la cassetta del pronto soccorso accanto, mi raccomando. E un libro di Campi elettromagnetici.
    Uno dei massimi esponenti scientifici della FuF era presente all’esperimento che ha sbugiardato Defkalion. Ne ha preso atto. Ho le sue mail; come mai non ha detto nulla dopo più di un anno? Come possiamo darvi fiducia se siete così disonesti?

    1. Giancarlo,
      molta della CO2 generata è neutralizzata dalla nascita di nuovi alberi e dall’aumento della fotosintesi.
      il pianeta se la caverà senz’altro, ne ha viste altre, ma non c’erano 7 miliardi di umani e la deforestazione non superava la ri-forestazione.
      Cmq sono gli oceani ad assorbirne di più, ma si stanno sia scaldando che acidificando (tabella 3) e sembra che stiano facendo fatica…
      ricerche border line
      esistono agenzie governative e fondazioni che le finanziano, google “blue skies research funding”

  19. “(…)secondo te è meglio rischiare di finanziare 100 ricerche borderline nella speranza che 1 o 2 diano risultati (che magari ripagano abbondantemente i fallimenti delle altre 98)(…)”
    Alla fine tutto si riduce al solito discorso: “date dei soldi anche a quei poveri 100 o 200 che non sanno come fare per arrivare a (per dire) Dubai a passare le vacanze”
    E’ inutile, HT, i bufalari non prendono, qui. Poi davvero, dovresti imparare a distinguere tra poco probabile e clamorosamente falso. Capisco che sia un’impresa ai limiti delle tue capacità, se è vero che per te tutto è possibile, persino che Rossi sia in realtà un…Archimede Pitagorico (!) di disneyana memoria, che racconti solo qualche piccola bugia a fin di bene (mica del suo, eh?!) e che il suo gatto fonda che è un piacere, e in modo certo, ma solo a tratti, che sennò come si fa a dire che non si va sul mercato? O che, se persino in un sifone ci può essere un mistero (ma lo sciacquone di casa ti funziona, vero?), allora l’Hyperion potrebbe generare campi magnetici da 1,8 Tesla. In scatola di cartone. E le palle di Cravens, HT? Non ci giochi più? Meno male che la Ralstonia è in viaggio, vero? Chissà se arriverà mai a destinazione…Quanti anni sono che si aspetta di vederla in azione? Massì, che importa: tanto c’è tempo, no? Tanti anni ancora davanti, tante ricerche interessantissime in tutto il mondo, tanti prototipi di macchine quasi pronte, a cui manca solo un piccolo finanziamento. E chi siamo noialtri per dire che sono patacche? Lo dice Rossi, che funziona, e pure i giapponesi sono d’accordo, no? A proposito, ma di quel che ha fatto Pons alla Toyota per 10 anni, nessuno sa niente? Fonde, la Toyota? Perché a lui di fondi ne hanno dati anche parecchi no?
    Che cosa divertente: “è meglio rischiare di finanziare 100 ricerche borderline”. Oppure magari anche una sola, ma in modo cospicuo, che a (per dire) Dubai gli alberghi sono costosi. L’importante è che poi nessuno chieda risultati veri: ci si deve accontentare di quelli interessanti che, cioè, stimolino nuovi finanziamenti (in cambio di pdf o fogli excel), che la via alla pensione è lunga…

  20. Ciao Sylvie. Mi sembra invece di aver preso le critiche sul verso giusto appena sono diventate specifiche, e di aver risposto in mode preciso e cortese. La mia reazione iniziale era in rapporto a commenti generici di tipo “quest’articolo fa schifo”, ed ho invitato chi li scriveva a mandare una lettera a PNAS alla quale avremmo volentieri risposto. OK?

    1. Ciao Luca,
      sì, è OK. Pensavo che se non volevi rispondere ai commenti anonimi, era meglio se ignoravi le provocazioni di Shea e aspettavi la sua lettera su PNAS. Da come si è fermata la discussione su PubPeer, ci ho in parte ripensato. Hai fatto bene a non lasciarle passare, ma continua a sembrarmi una contraddizione – non solo tua, in realtà, ma di tutti quelli che commentano in pubblico. Perché le critiche firmate sì e quelle anonime no anche se sono utili o sensate?

  21. Ciao Sylvie. Effettivamente pensavamo lasciare stare le provocazioni di Shea, finchè rimanevano confinate al suo bloguscolo ed a Twitter. Una volta passate su PubPeer, però, la cosa diventa diversa perchè PubPeer è referenziato da PNAS stessi via Altmetrics! Non volevamo dare l’impressione di voler fuggire al dibattito, che tra l’altro sembra essersi calmato. Per quanto riguarda l’anonimato su PubPeer, per me la cosa è semplice: i “peers” si auto-selezionano, e nessuno sa se siano autorevoli o meno se non firmano i commenti. PubPeer è una versione scritta di un qualsiasi seminario, ecc. dato davanti ai colleghi: chi si sognerebbe di venire in maschera e far domande?

    1. Luca,
      PubPeer-PNAS-Altmetrics: eh già, se ne parla parecchio anche qui. Da quello che ho letto mi sembra prematuro.
      Ti capisco, anche perché le spiegazioni che dai dipendono dal tuo interlocutore. Nell’insieme, trovo l’anonimato su PubPeer sia il solito prezzo da pagare per la libertà di parola. C’è chi ne approfitta, però protegge i whistleblowers dalle ritorsioni e più gente partecipa alla discussione.
      La cosa che mi disturba è l’uso che fa dei commenti un’azienda che vende valutazioni come Altmetrics.

  22. Pur non avendo seguito questa specifica vicenda, in generale non sono daccordo – ci possono essere sempre buoni motivi per gradire l’anonimato, soprattutto quando si dibatte di scienza. Semmai l’importante è che il contenuto abbia un senso.
    Anche il contrario vale: non è che se una domanda non pertinente gliela fa qualcuno che usa un nome e un cognome che sia a lei noto, solo per questo meriti una risposta circostanziata a quel che chiede, dico bene?

  23. @Cimpy OK, non cerco a farne necessariamente un principio generale: per quanto _mi_ riguarda rispondo solo a commenti firmati. Chi la vede diversamente faccia diversamente.

  24. Sylvie
    Interessante storia su Altmetrics. Difficile giudicare dell’utilità eventuale, bisogna dare un po di tempo a tutte queste novità.
    Anonimato: mi sembra che un whistleblower che ha dei dati solidi da presentare sia altrettanto o più protetto [a lungo termine] firmando i commenti che no. In genere comunque mi sembra che l’anonimato sul web protegga sopratutto codardi e imbecilli. Dio sa che la scienza ne contiene la percentuale consueta, inutile facilitar loro la vita.

  25. mi sembra che l’anonimato sul web protegga sopratutto codardi e imbecilli
    A volte invece rende la vita più difficile a prepotenti, violenti, psicopatici e delinquenti vari.
    E’ anche una questione di punti di vista e di personaggi, pure non anonimi, che si incontrano.
    Poi sicuramente dipenderà anche dall’oggetto del contendere e dal luogo virtuale in cui si contende.
    Quando però il luogo non sia privato, a me pare che le statistiche siano dalla mia parte.
    Sbaglierò sicuramente.

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