Bollettino dei gas serra


Il gruppo Global Atmosphere Watch dell’Organizzazione meteorologica mondiale pubblica il suo bollettino annuale, con le misure della concentrazione atmosferica di anidride carbonica, metano e ossido d’azoto nel 2013:

  • The latest analysis of observations from the WMO Global  Atmosphere Watch Programme shows that the globally averaged mole fractions of CO2, CH4 and N2O reached new  highs in 2013, with CO2 at 396.0±0.1 ppm, CH4 at 1824±2 ppb and N2O at 325.9±0.1 ppb. These values constitute, respectively, 142%, 253% and 121% of pre-industrial (before 1750) levels. The atmospheric increase of CO2 from 2012 to 2013 was 2.9 ppm, which is the largest year to year change from 1984 to 2013.

Notizia un po’ migliore per l’ossido d’azoto:

  • For N2O the increase from 2012 to 2013 is smaller than the one observed from 2011 to 2012.

Chissà se non c’era la crisi economica…

Anche l’anno scorso il bollettino era “da record,” questo però ha una parte nuova che riguarda gli oceani (pp. 4-5):

  • The ocean’s acidity increase is already measurable as oceans take up ~4 kg CO2 per day per person. The rate of acidification is limited by the presence of carbonate ion (CO3 2–), which binds up most of the  newly formed H+, forming bicarbonate. Yet that buffering reaction consumes CO3 2–, reducing the chemical capacity of the near-surface ocean to take up more CO2.

Con i debiti margini di incertezza:

  • Currently that capacity is only 70% of what it was at the beginning of the industrial era, and it may well be reduced to only 20% by the end of the twenty-first century. The current rate of ocean acidification appears unprecedented at least over the last 300 million years, based on proxy-data from paleo archives.

Per farsi un’idea degli scenari, si può usare lequazione di Kaya

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Un po’ come l’anno scorso e nel 2011 con Kevin Trenberth, su Nature Climate Change  Gerarld Meehl (et al.) cerca di emulare i pochi modelli che hanno previsto “per caso” l’andamento dell’ENSO e il rallentamento attuale del risc. globale (atmosferico). Adesso ha provato a mettere osservazioni dal 1960 al 1991, non utilizzate, in nuovi modelli  oceano-atmosfera che dovrebbero simulare meglio le oscillazioni decennali oceaniche e i cicli solari, per vederne le proiezioni a 3 – 7 anni.

Risultati da perfezionare parecchio, ma se quei modelli che danno più peso agli oceani – e i computer sui quali girano – fossero stati disponibili vent’anni fa, scrive, le proiezioni sarebbero state più azzeccate. E comunque i modelli vanno collaudati più attentamente con l'”hindcasting” (retrodizione?).

Non nuocerà, e le previsioni per l’oscillazione dell’ENSO continuano a migliorare. Però anche Meehl e altri che ci lavorano condividono lo scetticismo sull’affidabilità dei modelli a breve, quelli più richiesti dai governi e se possibile su scala locale. Quasi dei bollettini meteo, insomma, but weather is what you get, climate is what you expect…

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Bufale
Oggi niente,  per gli assuefatti l’avvenente collega ne ha raccolte un bel po’ su Wired

3 commenti

  1. Non c’e’ nulla da temere,il buon gesu’ ci ha dato la terra per sfruttarla a piacimento. Si tratta di un complotto mainstream pluto-giudaico massonico laicista. Parola di un imbecille.

  2. Brutta notizia l’aver superato il record di aumento annuale del mitico ’98 con un ENSO particolarmente intenso. E dire che solo due giorni fa riportavi di Spencer che non riesce a comprendere come si fa il bilancio di massa della CO2 atmosferica.

  3. Questa è una conferma di come i conti tornino:
    nell’ ultimo trentennio in pratica le attività di riduzione dei gas serra sono state negative, e quelle di mitigazione climatica nulle.
    Tra parentesi nemmeno la recessione globale del 2009 ha avuto il benchè minimo effetto come evidenziato dai grafici.
    L’ esperimento di fisica-chimica più grande mai realizzato dall’ uomo continua …

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