Storia aggiornata della penetrazione

Fossil of male Microbrachius dicki.
Quattro anni fa John Long, Kate Trinajstic e Katina Johanson, del Museo Victoria, rivelavano su Nature che nei vertebrati la fertilizzazione interna era stata inventata circa 380 milioni di anni fa da pesci placodermi – gli antenati putativi di tutti noi animali provvisti di mascelle – di nome Incisoscutum ritchie.

All’inaugurazione, ieri, di una mostra al South Australian Museum di Victoria, i tre paleontologi rivelavano che, in realtà, è stata inventata circa 385 milioni di anni fa da placodermi che vivevano nei laghi scozzesi, del genere Microbrachius. Una specie dei quali ha il nomignolo dicki più evocativo e i media anglofoni ci vanno a nozze.
La posizione era questa:
Artist impression of Microbrachius dicki
Più efficiente, ma forse poco soddisfacente perché molti discendenti la abbandonarono e lei tornò a disseminare le uova e lui lo sperma nell’acqua.

Comunque, spiega Daniel Cressey sotto il video intitolato “Amore placodermico” in cui il metodo viene simulato in modo realistico,

it suggests that all placoderms reproduced through internal fertilization using claspers.

Cede anche lui alla tentazione:

But the implications of this finding are even more penetrating. Long says that the oldest bony fishes, which follow placoderms in the evolutionary tree, show no evidence for internal fertilization. Thus, at some point, early fishes must have lost the internal fertilization method seen in placoderms, before some of their descendants ‘re-invented’ organs with a similar function — ranging from similar claspers in sharks and rays today to the penises of modern humans, suggest the authors.
Avrei messo “penis” al singolare.
Foto: South Australian Museum

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E’ il giorno degli australiani: su Nature Photonics, Vladien Shledov et al. spiegano come hanno costruito un raggio traente galattico. Al posto dei gravitoni, hanno usato un fascio laser fatto a ciambella che scalda il bersaglio dentro il buco:

we demonstrate the stable transfer of gold-coated hollow glass spheres against the power flow of a single inhomogeneously polarized laser beam over tens of centimetres. Additionally, by varying the polarization state of the beam we can stop the spheres or reverse the direction of their motion at will.

Be’, se le galassie sono piccoline e un po’ pigiate…

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Alcuni siti meteo privati soffrono di allucinazioni. Alessio Grosso vedere crescere “il numero degli scienziati che credono nell’imminenza dell’era glaciale” ipotizzata da Abdussamatov. Su circa diecimila, sono già diventati 10

David Hathaway*, Neil Snyder**, Don EasterbrookNicola Scafetta*, James Overland*, George Kukla, Vladimir Paar, Timo Niroma***, Dr. Vladimir Kaftan, George Moore (???)

quattro (h/t Riccardo Reitano) cinque dei quali non ci credono*, non sono scienziati** o sono morti***.  Come i sei cinque rimasti fanno da 15 anni a questa parte, il signor Grosso dice che

la  possibilità di un raffreddamento globale è altissima, siamo oltre il 90%… Inoltre le eccezionali basse temperature dell’Antartide e la crescita dei suoi ghiacci fanno almeno dubitare che tutto stia andando verso un caldo senza fine, o no?

Per non essere da meno, da un sito concorrente Pepe Caridi lancia una

Allerta Meteo: caldo inquietante al centro/sud, l’arrivo dell’uragano Gonzalo sarà un disastro! (…) L’attesa è angosciante, come questo caldo anomalo tipico di luglio o agosto e assolutamente fuori stagione. Lo scriviamo da giorni che è un caldo preoccupante, che pagheremo con gli interessi. E questi interessi li sconteremo la prossima settimana, tra giovedì 23 e sabato 25 ottobre. Massima attenzione per fenomeni di maltempo molto violenti al Sud.

Link miei alla realtà.

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La NOAA ha aggiornato i dati:

The average global sea surface temperature was the highest for January–September in the 135-year period of record, while the average land surface temperature was the sixth highest on record.

Stefan Rahmstorf spiega perché il contenuto di calore degli oceani preferito da Victor  & Kennel al limite di + 2°C è un “lousy policy target”.

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Anche Science ha messo in open access articoli e paper su Ebola.

7 commenti

  1. Toglierei Scafetta da quelli che credono in una prossima glaciazione. Il suo modello astronomico ridimensiona la sensitività climatica e riduce il riscaldamento previsto, non prevede alcuna una glaciazione.

  2. >Avrei messo “penis” al singolare
    Ehm …
    scusi sa, ma di umani ce ne è tanti … dover condividere uno solo di quei cosi con tre o quattro miliardi di miei congeneri … non so, mezzo secondo ogni cinquanta anni … insomma, anche l’ altra metà del cielo, magari non ho capito niente, ma immagino che forse troverebbe da ridire … per quanto, si può compensare in tanti modi … beh, certo che, in caso di condivisione di un … ehm … pezzo unico, di umani ce ne sarebbero molti di meno … tutto sommato non è una cattiva idea, anche perché gran parte del tempo il … ehm … il de quo è parecchio … ehm … sottoutilizzato.

  3. @Nasturzio
    scusi sa, ma di umani ce ne è tanti … dover condividere uno solo di quei cosi con tre o quattro miliardi di miei congeneri … non so
    E’ un po’ il problema che abbiamo avuto con l’introduzione della moneta unica; a parte i dubbi sulla praticita’, io non ho ancora capito chi se l’e’ intascata.

  4. …dico, e di quella meraviglia del raggio traente, nessuno dice nulla??
    Scotty, beam me up!
    (è il minimo sindacale… 🙂 )

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