Umorismo svizzero

Chez-le-Bart

Il cratere Chez-le-Bart (“Crazy crater”) ha un diametro di 160 m, è profondo 10 metri ed è il più grande scoperto finora in un lago d’acqua dolce (immagine Reusch et al. 2015).

A differenza di Steph, i suoi amici dell’ETH lavorano indefessamente. Sulle Geophysical Research Letters, la dottoranda Anna Reusch et al. scrivono di essere rimasti stupiti nello scoprire che il fondale del lago di Neuchâtel è un grovie butterato di crateri recenti, nel senso che si sarebbero formati negli ultimi 12 mila anni. Sotto il fondale, scorrono acque venute dalle montagne del Giura che ogni tanto riescono ad emergere. Non c’entrano i vulcani, anche se la configurazione fa pensare alle fonti idrotermali. Il “Crazy crater” è in cima a una sorgente profonda 60 metri, dove l’acqua e i sedimenti hanno una temperatura superiore di circa 3° C a quella circostante. Com. stampa.

Il programma di ricerca, finanziato dalla Science Foundation elvetica, si chiama “Dynamite”, un nome che rassicurerà poco la popolazione, penso: ogni tanto nei laghi svizzeri avvengono eventi catastrofici.

There’s a buzz in Washington

La Casa Bianca ha annunciato la sua strategia per “promuovere la salute delle api mellifere e altri impollinatori

1. Reduce honey bee colony losses during winter (overwintering mortality) to no more than 15% within 10 years.

2. Increase the Eastern population of the monarch butterfly to 225 million butterflies occupying an area of approximately 15 acres (6 hectares) in the overwintering grounds in Mexico, through domestic/international actions and public-private partnerships, by 2020.

3. Restore or enhance 7 million acres of land for pollinators over the next 5 years through Federal actions and public-private partnerships.

La settimana scorsa aveva pubblicato la guida delle “Best Management Practices for Federal Lands“. Aumentano i fondi per la ricerca sul declino degli impollinatori, ma come il piano del ministero britannico per l’agricoltura l’anno scorso, non ci sono strategie per limitare l’uso dei neonicotinoidi, ma è detto che l’EPA deve valutarli e pubblicare linee-guida entro il 2017.

Oggi su Nature, esce un inserto gratuito sulle api. 

Notizie sparse 

FermiGas segnala il MOOC dell’università del Queensland, “Making Sense of Climate Science Denial”, tanta bella gente – compresi i mitici Cowtan e Way – che collabora a Skeptical Science.

Tamino torna sulla tendenza significativa o meno delle temperature mensili e s’arrabbia con uno che non capisce “l’evidenza statistica“:

The longer you persist in posting nonsense with an air of confidence, the harder it will be when the truth finally dawns on you.

Climalteranti ha pubblicato un resoconto dell’Alpine Glaciology Meeting 2015. Estratto:

Il nuovo Catasto dei ghiacciai italiani mostra come la superficie dei ghiacciai italiani è passata dai 519 km2 del 1962 (Catasto CGI-CNR), ai 609 km2 del 1989 (catasto prodotto nell’ambito del World Glacier Inventory WGI, con dati raccolti negli anni ’70-80), agli attuali 368 km2, pari al 40% in meno rispetto all’ultimo catasto. Contemporaneamente, il numero dei ghiacciai è passato oggi a 900, contro 824 nel 1962 e 1381 nel 1989, ove l’aumento è dovuto all’intensa frammentazione che ha ridotto sistemi glaciali complessi a singoli ghiacciai più piccoli. 

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Ed Wegman & Yasmin Said hanno provato a querelare John Mashey che ne aveva documentato plagi e falsi con l’abituale pignoleria, chiedendogli $ 2 milioni di risarcimenti:

They had started organizing this legal case in March 2014, a year before I was informed. Johns subpoenaed Wiley in April 2014 and Georgia M. University in June 2014, also without informing me, a legal no-no.  He then threatened DeSmog with legal action, but rather vaguely, and finally escalated by copying Wegman’s complaint for Yasmin Said, thus doubling the demands and paperwork. …  On 04/30/15, before the first hearing, Milt Johns ended the case with voluntary dismissals by Wegman and Said.

Keep up the good work, John.

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Ieri si parlava – forse è dire un po’ troppo – di buchi neri, gravità quantistica e relatività generale, proprio mentre a Hanford c’era una festa per celebrare l’Advanced LIGO, l’upgrade che ha reso dieci volte più sensibile il rilevatore di onde gravitazionali LIGO. FermiGas scrive:

A proposito di LIGO, segnalo che chiunque può donare parte della capacità di calcolo dei propri elaboratori al progetto Einstein@Home, contribuendo così alla ricerca sulle onde gravitazionali continue.

8 commenti

  1. scusa sylvie ma “max” in diretta dal maso chiuso di Trento ti confuta ampiamente.
    guarda qua :
    http://www.enzopennetta.it/2015/05/global-warming-scienziati-sullorlo-di-una-crisi-di-nervi/
    “gli scienziati” diffondono notizie cosi,per vedere che effetto fa.
    e il buon gesu’ ci ha dato la madre terra per sfruttarla quando e come vogliamo,dopo che l’avremo distrutta tornera’ e ce ne dara’ un’altra.
    ps-devo iscrivere mio figlio a un liceo a Roma e vorrei una relativa garanzia della promozione -statistica al 100% (vedete come i pargoli siano seguiti bene in certe scuole,e arrivino ai risultati sperati) – sapete darmi un consiglio?

    1. M’arrazzo,
      che carino, continua a credere all’alt.uff. della FFAA che crede a Watts. Nel paper di Lewandowsky et al. gli “scienziati sull’orlo della crisi di nervi” sono gli unici ai quali “credono”: Scafetta, Curry et al. che si son buttati sulla presunta “pausa” per sostenere che era iniziato il global cooling, e i politici che hanno rivisto il summary del V rapporto IPCC.
      Belle anche le cantonate sull’hot spot, capiscono il contrario di quanto c’è scritto nel paper. Dall’abstract:
      Tropical warming is equally strong over both the 1959–2012 and 1979–2012 periods, increasing smoothly and almost moist-adiabatically from the surface (where it is roughly 0.14 K/decade) to 300 hPa (where it is about 0.25 K/decade over both periods), a pattern very close to that in climate model predictions. This contradicts suggestions that atmospheric warming has slowed in recent decades or that it has not kept up with that at the surface.

  2. A proposito di LIGO, segnalo che chiunque può donare parte della capacità di calcolo dei propri elaboratori al progetto Einstein@Home,
    http://einstein.phys.uwm.edu/
    contribuendo così alla ricerca sulle onde gravitazionali continue.

  3. Steph lavora dietro le quinte. Ça va sans dire. 😀
    Ho tutto l’intero 2015 per parlare del Tambora ;-D
    Nel frattempo mi han preso per l’ennesima volta per le stagionali, uff…

    1. Steph,
      Le stagionali?
      Knutti è stato debitamente elogiato, e se guardi sotto, con M’arrazzo si commentava le cantonate prese da Guidi & Pennetta sul paper di Sherwood – entre nous, le kriging normal me dépasse, ne parlons pas de l’IUKv2! Mi fido…

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