Le oche 14 e i sassi

Cari orecchietti di radiopop,

Oggi dalle 13 alle 13.30, a Telmo Pievani, professore di filosofia delle scienze biologiche all’università di Padova, autore di numerosi libri su Darwin, l’evoluzione
– Che c’entra con i sassi?
Momento, libri tra i quali Homo sapiens. La grande storia della diversità umana (Codice Edizioni, 2011) insieme a Luigi Luca Cavalli Sforza, e curatore della famosa mostra con lo stesso nome
– Cavalli Sforza è un genetista, mica un geologo.
Un po’ di pazienza. Facciamo le domande che in Letture facoltative  Wislawa Szymborska, la poetessa polacca premio Nob
– E sarebbe una rubrica sulla ricerca scientifica?

Oggi un po’ sì un po’ no. A Telmo chiediamo che cosa ha provato quando – in anteprima un mese fa  – ha saputo della scoperta, vicino al lago Turkana, in Kenya, di strumenti fatti da una specie sconosciuta

– Gli extraterrestri, lo sapevo!

Senta lei, la smetta di interrompere o cambi canale.

Orecchietti, l’abbiamo letto su Nature ieri e siamo ancora emozionati: 3,3 milioni di anni fa, prima dell’evoluzione degli Homo qualcosa, c’era qualcuno che faceva i gesti che abbiamo fatto anche noi, magari da bambini, per procurarsi del cibo, per migliorare la tecnologia che passava il convento.

Artigiani che ragionavano, progettavano, facevano ipotesi sulla forma e lo scopo dello strumento che serviva e quella della propria mano… Insomma Sonia Harmand del West Turkana Archeological Project e un folto gruppo di paleo-archeo-antropologi hanno gettato un sasso

– Pietà!

nella piccionaia della nostra storia, con quasi 150 schegge, lame, asce senza il manico, trovate sul sito Lomekwi 3, e per alcune anche il sasso dal quale sono state ricavate. Bref, non abbiamo inventato gli attrezzi noi Homo. Ma allora chi? Un discendente di Toumai, foto sotto, il Sahelanthropus tchadensis che viveva 7 milioni di anni fa sulle sponde allora verdeggianti del lago Ciad, con un grande cervello nel più bel cranio della paleoantropologia?
Toumaï, our earliest relative, at the ESRF
– Il più bello è quello di Dmanisi!
– No, quello di Ceprano!

Li ha inventati un parente di Lucy, l’Australopitheca
– cus!

ca, dico, se si chiama Lucy…  afarensis vissuta 3,2 milioni di anni fa in Etiopia? Il Kenyanthropus platyops?

– E i link?

Google c’est pas fait pour les chiens.

Abbiamo sbagliato la classificazione, e i generi degli ominidi/ominini sono mere variazioni sul tema dei Primati? Anche i cebi dai cornetti studiati dalla grande Lilli Visalberghi si portano appresso i sassi adatti quando vanno a cercare cibo nella foresta brasiliana.

A ben pensarci, anche i corvi della Nuova Caledonia si costruiscono degli uncini per pescare larve dietro la corteccia degli alberi. E i delfini si fanno una maschera di spugna da mettersi sul naso per stanare le sogliole nella sabbia senza farsela salire su per le narici. E…

E Telmo Pievani ci fa da inviato sentimentale – per dirla con Doris Lessing, premio Nob
– Bastaaa!!!

nel tempo profondo dell’evoluzione umana.

Se resta qualche minuto, vi segnaliamo un bel supplemento sulle api, di Nature; una discussione affascinante sulla realtà o meno in fisica quantistica; che  “Si può fare anche con (lievito di) birra”; e che al CERN, il collisorone di adroni ha raggiunto un’energia pazzesca: 13 teraelettronvolt.
– Terra che?
Tera, sta per 10 alla dodicesima che fanno 13 mila miliardi.
– Oh mamma, aiuto, adesso salta tutto!
Bibliografia:

Per dircene di tutti i colori: oche- at – radiopopolare.it
Streaming e podcast dopo.

3 commenti

  1. Bellissimo, ma ho paura che l’articolo di Harmand sia gratis solo per gli abbonati. Ci vorrà ben altro che ascie senza manico per tirare giù i paywall…

  2. P.S. Louise Leakey, nell’articolo di Sonia, pare proprio essere di “quella” stirpe…

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