Bravo, il meteorologo del Potus

Il “Clean Energy Plan” doveva essere lanciato dal prato della Casa Bianca, ma dato il caldo previsto e la presenza di bambini e anziani, sabato i giornalisti accreditati sono stati avvisati che si sarebbe tenuta in un salone con l’aria condizionata.

I neghisti sono unanimi nel dargli dell’anguria catastrofista e il candidato alla Casa Bianca di famiglia Jeb Bush cerca di non deludere il Tea Party, ma il Potus (happy birthday, Sir) ha scelto bene il suo momento:

– finora il 2015 è il più caldo registrato in un secolo e mezzo;

– il 30 luglio usciva in open access su Glaciology “Declino globale storicamente senza precedenti dei ghiacciai all’inizio del XXI secolo”, a firma dei ricercatori del World Glacier Monitoring Service, tra cui Mauri Pelto e Carlo Baroni. Come al solito ci sono ghiacciai che fanno i bastian contrari, ma ricrescono di pochissimo:

Glaciological and geodetic observations (~5200 since 1850) show that the rates of early 21st-century mass loss are without precedent on a global scale, at least for the time period observed and probably also for recorded history, as indicated also in reconstructions from written and illustrated documents. This strong imbalance implies that glaciers in many regions will very likely suffer further ice loss, even if climate remains stable.

– ieri Nature Climate Change pubblicava un modello di Sabine Mathesius, Ken Caldeira et al. sull’efficacia delle (eventuali) tecniche di Carbon Dioxide Removal nel riportare la CO2 atmosferica a livello preindustriale o nel rimuovere quella emessa al ritmo attuale per stabilizzarla attorno a 400-450 ppm. Risultato:

CO2 emissions with subsequent CDR leaves a long term legacy in the oceans and thus … should not be considered the equivalent of an avoided emissions.

C’è stata anche una congiura delle statistiche:
– sulle Environm.  Res. Lett., in open access, Stefan Rahmstorf et al. confermavano con una change point analysis che la “pausa” o “Verlangsamung” del risc. glob., era un’illusione

Recent variations in short-term trends are fully consistent with an ongoing steady global warming trend superimposed by short-term stochastic variations. …  We conclude that, based on the available data, the use of the terms ‘hiatus’ or ‘pause’ in global warming is inaccurate.

– Grant “Tamino” Foster e John Abraham idem, ma con una serie di tecniche e analizzando anche i residui, per una conferenza del Climate Variability and Predictability Program

A barrage of statistical tests was applied to global surface temperature time series to search for evidence of any significant departure from linear increase at constant rate since 1970. In every case the evidence not only failed to establish a trend change with statistical significance, it failed by a wide margin. …

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“Abbiamo ritirato le truppe dall’Iraq”, diceva ieri il Potus,. Con 47-50° C per una settimana, rischiavano di restarci per sempre.

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Per l’occasione, Steph è uscito dal letargo estivo.

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