Il prezzo della disinformazione

Casi di polio in Ucraina, una bambina di un mese che muore di pertosse in Emilia-Romagna, epidemia di meningite in Toscana dove la campagna di vaccinazione non fa l’unanimità:

Per fronteggiare il meningococco, la sanità toscana sta compiendo un grande sforzo economico e organizzativo, coinvolgendo anche molti pediatri e medici di famiglia. Oltre il 70% i pediatri e oltre il 55% i medici di famiglia che hanno aderito alla campagna.

In una Regione che paga “terapie” molto alternative, sarebbe interessante capire quali sono quelle praticate dal 30% dei pediatri e dal 45% dei medici di famiglia che non hanno aderito.

Mi ha colpita perché oggi, in un’opinione su Nature, la giornalista scientifica Jo Marchant trova giusto che un ospedale assuma un “terapista reiki”, anche se

Let’s be clear, I don’t buy into the pseudoscientific claims of reiki and spiritual healers. There is no evidence that they can tap into and manipulate human ‘energy fields’ to clear blockages and heal the body. Like many alternative therapies, these practices perform no better than placebos in clinical trials.

Riconosce – come tutti – che non tutti i placebo sono uguali, che su alcuni pazienti la finta agopuntura è più efficace di un finto farmaco. Ma se la finta agopuntura può essere somministrata da infermieri debuttanti, perché mai assumere un “terapista reiki” le cui frottole possono indurre i pazienti a cessare terapie indispensabili?

conventional medicine, with its squeezed appointment times and overworked staff, often struggles to provide such human aspects of care. One answer is to hire alternative therapists.

Più che una risposta, sembra un modo per impedire ai medici di fare bene il proprio lavoro.

*

Secondo Elizabeth Gibney, il gruppo internazionale di metrologi coordinato da Giovanni Mana dell’INRiM ha raggiunto la precisione necessaria per definire il chilogrammo, mettendo fine a margini d’incertezza contrastanti e consegnando alla pattumiera della storia il glorioso étalon nato dalla Rivoluzione francese che vedete a destra sotto doppia cloche à fromages.

Nel caso fosse sfuggito, me la son legata al dito perché il perfido Mana ha pubblicato il paper risolutivo il 14 luglio.

Moi, j’lui cause plus.

13 commenti

  1. VACCINAZIONI: contro disinformazione e dilagante ignoranza dovremmo adottare la soluzione dell’Australia che da gennaio 2016 negherà assegni familiari e aiuti statali in materia sanitaria a chi rifiuti i vaccini. Non vaccini tuo figlio? E allora non lo porti nella scuola pubblica!!!

    1. S. Cosmaro,
      in Italia lo stato finanzia ciarlatanerie, per quale motivo potrebbe escludere dei bambini dalla scuola pubblica se i genitori hanno scelto “terapie” di stato?

  2. Povero Onorevole Vatinno. Il 20 maggio 2015, in pausa tra un rapimento alieno e l’altro, incappa per sbaglio nel blog22, dove apprende che Sylvie Coyaud è una cattiva giornalista che bisogna diffamare a tutti i costi. E infatti si autoinvita nel suo blog e la insulta, forte del consiglio passeraceo.
    E come lo ricambia oggi Dany?
    «francamente non so nulla di Vatinno a parte il fatto che ha scritto cose molto condivisibili su una certa “non giornalista”»
    Che bella riconoscenza. Chissà perché le cose che Vatinno ha scritto gli sembrano tanto condivisibili… Devono essere vere per forza.

  3. Povero Onorevole Vatinno
    E’ che adesso non è più Onorevole (poffarbacco!)
    Quindi l’Onestissimo(che non ne sapeva A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E niente) lo scarica, nonostante condividano la fede negli Ufo visitanti, l’ex Onorevole, il Pulitzer e il Canino. Canino resiste, però, perché pare che in Levi creda [almeno finché Rossi non lo scarica, che lui crede a Rossi, anzitutto, perché glielo hanno detto i Sumeri]
    R-Amen.
    ps:
    Sic transit gloria mundi

    1. Riccardo,
      sarebbe coerente se le regioni – tutti noi in realtà – non pagassero i terapeuti “alternativi” che fanno disinformazione. Risultato, in Toscana il 45% dei medici di famiglia non aderisce nemmeno a una vaccinazione d’emergenza contro la meningite.

  4. sono d’accordo sull’escludere i bambini non vaccinati dalle scuole, ma prima bisognerebbe rendere TUTTE le vaccinazioni raccomandate obbligatorie e in tutte le regioni. altrimenti sulla base di cosa escludiamo questi bambini? il vaccino per la pertosse per dire non è obbligatorio. e così quello per morbillo, parotite e rosolia. tutto questo crea confusione e disorienta le famiglie. prima vaccini obbligatori e controllo a tappeto che vengano fatti, poi eventualmente li escludiamo anche dalle scuole.

  5. Non avevo mai approfondito la personalità dell’ ex on. Vatinno.
    Seguendo i vari link all’ interno di questo blog ( e poi a giornalettismo, e poi sulla pagina di Paolo Attivissimo) sono rimasta strabiliata.
    Ero convinta che per laurearsi in fisica ci volesse cervello!
    Ma poi mi viene un dubbio: non è che questo Vatinno una volta fosse una persona normale e a un certo punto abbia seguito una deriva?
    Oggi una collega mi ha raccontato la triste storia di un suo amico, stimato medico, ultracinquantenne, che una domenica in chiesa si è spogliato quasi nudo urlando a tutti di uscire perché lui era Gesù. La moglie lo ha portato rapidamente a casa (pare che nessuno abbia proposto un TSO -trattamento sanitario obbligatorio in psichiatria- forse per non rovinargli la reputazione). Pochi giorni dopo il medico si è lanciato a 180 all’ ora per le strade del centro della sua città, sfasciando un po’ di macchine, facendo 9 feriti (per fortuna nessun morto) oltre a sè stesso e adesso è in ospedale e non capisce perchè lo tengono segregato qaundo lui “non ha fatto nulla di male”.
    Insomma, le psicosi acute possono colpire a qualsiasi età!

  6. Chiara
    ho firmato, grazie per la segnalazione.
    Vorrei solo aggiungere che ritengo migliore l’obbligo alla vaccinazione in sé. Lo so che si parla molto di diritti contrastanti ma comunque credo che bisogna proteggere i bambini dalle “malefatte” dei genitori e che sarebbe anche giunto il momento che si parli anche di doveri oltre che di diritti. Vaccinare i propri figli dovrebbe essere un dovere, verso di loro e verso gli altri.

  7. Riccardo,
    anche io sono per l’ obbligo. Il fatto è che ci possono essere bambini che comunque scivolano fuori dalle maglie, anche in buona fede (p. es. il bambino era malato il giorno della vaccinazione, che è stata rimandata e poi i genitori si sono dimenticati. Io stessa, per alcune vaccinazioni in tre fasi mi sono ricordata il richiamo dopo un mese ma non quello dopo un anno. Così l’ antitetanica -che andrebbe ripetuta ogni 10 anni- l’ ho fatta più volte in modo incompleto). Ho conosciuto una giovane che ha avuto la difterite (ed è stato un bel rischio, perché nessuno ci aveva pensato) perché era figlia di emigranti e da bambina aveva vissuto alcuni mesi all’ anno in Belgio e alcuni in Italia, facendo i vaccini un po’ qui e un po’ lì, con calendari vaccinali diversi nei due paesi. Così ha finito per saltare l’ antidifterica.
    Il certificato di vaccinazione chiesto al momento di iscriversi alle medie o alle superiori (come era 40-50 anni fa) permette di individuare chi per i più vari motivi abbia saltato qualche vaccinazione.

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