Allarmati come un portone

Da Climalteranti, si parla dell’Accordo di Parigi, inevitabilmente nei commenti si legge:

Non ho sentito parlare nemmeno una volta, nei vari resoconti, del problema demografico.
La crescita demografica e lo sviluppo economico sono le terribili malattie della Terra.
e’ incredibile (comodo?) che la forzante demografica (alla radice di tutti problemi ambientali) non sia discussa.

Mi sale una senape al naso…

Il controllo dei gas serra spetta all’UNFCCC, quello delle nascite agli Scopi del millennio approvati nel 2000 e per lo sviluppo sostenibile approvati nel 2015 (sunto). Per non irritare i fondamentalisti e misogini di ambo i sessi, lo scopo dichiarato è quello di migliorare la salute materna, dalla quale dipende quella dei figli di ambo i sessi, e che gli aborti illegali tendono a compromettere sempre che la madre sopravviva.

Dal 1948, i paesi firmatari della Carta dei diritti dell’uomo garantiscono loro la libertà di disporre del proprio corpo. Non alle donne, bambine stuprate comprese, costrette a concepire tra 80 e 85 milioni di figli indesiderati/anno. (Non solo in Africa, in USA i figli indesiderati sono il 49%).

Al netto degli aborti legali e illegali, sono circa 65-75 milioni, rispetto a un aumento attuale della popolazione di 75 milioni/anno (1,1%), causato innanzitutto dalla riduzione della mortalità infantile e dalla maggiore longevità. Dal 1995 infatti, il tasso di fertilità declina in tutto il mondo:
World Fertility Rates
Rassicurerà i malthusiani allarmati da questi miglioramenti sapere che nello stesso periodo i paesi dove si pratica l’aborto selettivo delle femmine, oltre al loro infanticidio, sono passati da 5 a 21, e che oltre a Cina, India e altri patriarcati del sud-est asiatico, comprendono anche paesi europei e africani.

Avanti così e nel 2050 il problema demografico è risolto.

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Letture in italiano
Perché certi farmacisti che non vendono un anticoncezionale da banco (a Milano, mica in Vaticano)

La cultura per Renzi: più yacht, meno ricercatori” (cari ruggenti, vi siete dimenticati “più fusione fredda”)
Il governo Renzi, e il Pd, la pensano come i baroni dell’università: i precari che versano i loro contributi all’Inps sono controfigure che svolgono funzione da soprammobile, mentre in realtà tengono in vita i corsi di laurea. Mai riconoscere diritti nel basso impero renziano.

Domande sulla gestione dell’Istituto Italiano di Tecnologia” (senza risposta dal 2004…)

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ADR
L’oca s. (refrain dal 1989): non escludo l’esistenza della fusione fredda e sarei felicissima se un giorno se ne ricavasse energia pulita a basso costo.
Il dott. F****i: Quali altre fusioni fredde si possono prendere in considerazione?
L’oca s.: mi vien in mente deuterio-trizio perché non escludo che si trovi un sistema a basso costo per produrre muoni a palate.
Il dott. F****i: Conosci qualcuno (Idini?) che sia in grado di fare un elenco di reazioni da considerare LENR, che cioè avvengano ad energie di frazione di eV?
L’oca s.:  io no. Se Andrea non lo sa, per la ff muonica magari può chiedere a Brian Naranjo o al Rutherford Appleton.

10 commenti

  1. uhm … forse dovrei fare un corso accelerato di immaginazione applicata alle stranezze umane

  2. Grazie per aver posto la questione demografica sotto una luce diversa, confesso che anch’io in passato l’avevo valutata più superficialmente (allucinante il dato sugli States, ma non del tutto inaspettato…).

    1. CimPy,
      ma no, semmai è occupato a prendere in giro la troupe del Pio P.
      Negli anni ’50 i fisici dicevano che l’energia da ff muonica era “improbabile” e non mi sembra cambiato niente, ma Andrea legge le riviste specializzate, immagino, e io no.

      Paolo C.,
      un po’ superficialmente
      Almeno avevi provato a valutarla! Sono tutte stime e ci va un bel margine d’incertezza, ma anche così se il birth control non fosse vietato in tanti paesi saremmo meno di 7 miliardi.

  3. Idini non ha tempo di occuparsi di possibili EffeEffe: sta studiando il KiteGen di Ippolito…

  4. Avevo fatto un commento già da franchini in cui parlavo di reazioni muoniche, e ne ha fatto un blogpost.
    Il problema è sempre l’efficienza di produzione del muone.
    Anche prendendo le specifiche gli acceleratori più efficienti presenti, RIKEN e TRIUMF, la fisica muonica è ininfluente perché siamo ordini di grandezza sotto un ritorno energetico proprio lato produzione.
    Oltre a tutti gli altri requisiti, tipo densità di fascio…etc…
    Quindi a meno di breaktrough in tal senso non ci può essere progressione. Ci si spera e ci si muove in tal senso, per migliorare gli acceleratori protonici, non tanto per una fusione che rimane improbabile, ma quanto perché il “puzzle del raggio protonico” richiede misure di precisione con fasci muonici ed è un problema di fisica molto importante che non può essere affrontato a forza bruta.

    1. Andrea,
      grazie, sembrava anche a me. Cmq volevo distinguere tra “il fenomeno non c’è” (FuF, moto perpetuo ecc.) e il fenomeno c’è ma per trarne energia ci vorrebbe una serendipity della madonna.

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