Le Oche nelle cascate di fotoni

Cari orecchietti di radiopop,

Dopo le news, chiamiamo Paolo De Natale, il capo dell’Istituto Nazionale di Ottica per sapere com’è il loro nuovo tubo, dopo quello di cinque anni fa per datare qualunque roba con dentro del Carbonio-14 che è radioattivo…

Orecchietto A: Oh bella, hanno inventato il contatore Geiger nel 2011?
Orecchietto B : Nooo, questo è come un acceleratore per la spettrometria di massa senza l’acceleratore. Si chiama Scar, punta un laser a luce infrarossa su un pezzettino di dente fossile o di tessuto 
Orecchietto A: La Sindone!
Orecchietto B: Sì, certo, intrappolato in una cavità con degli specchi. I fotoni del raggio laser rimbalzano dalla trappola sugli specchi e ritorno e dopo chilometri di zig zag, dall’energia che hanno perso per la strada si sa che la Sindone ha 692 anni.
Orecchietto A: Seee, e quattro mesi…
Orecchietto B: I mesi forse no, l’avevano provato con l’anidride carbonica dell’aria.
Orecchietto A: Per datarla?
Orecchietto B: No, però fa vedere se il suo carbonio è l’isotopo 13 delle piante fossili che in milioni di anni sono diventate petrolio o carbone e che è tantissimo, per ogni milione di isotopi in un centimetro cubo d’aria ce ne sono 406, a trovarlo ci vuol poco. Oppure se è l’isotopo 14 come quello dei biocarburanti o delle bombe atomiche che è rarissimo, e che Scar trova lo stesso perché è super-accurato.
Orecchietto A: E tu come lo sai?
Orecchietto B: L’ho letto su Science.

Anche su Nature. Poi lo Scar è andato dovrebbe andare in Antartide con l’Orca, se c’è tempo chiediamo a che scopo a Paolo De Natale, ma è ormai è superato. Marco Prevedelli, un fisico del nostro comitato scientifico e dell’università di Bologna, ci ha segnalato la settimana scorsa che sulla rivista Optica, è uscito

Spectroscopic detection of radiocarbon dioxide at parts-per-quadrillion sensitivity

di Iacopo Galli, Saverio Bartalini, Riccardo Ballerini, Marco Barucci, Pablo Cancio, Marco De Pas, Giovanni Giusfredi, Davide Mazzotti, Naota Akikusa e Paolo De Natale. Tutti dell’INO o del LENS di Firenze, meno Naota Akikusa che lavora all’Hamamatsu Photonics di Shizuoka, oka? in Giappone.

Hanno inventato lo Scar2, ancora più preciso, economico e veloce, fatto così


Magari servirà a controllare se i paesi che hanno firmato l’Accordo di Parigi a dicembre riducono davvero le loro emissioni di gas serra. E forse si può usare per altre sostanze, anche se sono una manciata su 1.000.000.000.000.
Ehm… su 1.000.000.000.000.000.

Dalle 12.50 alle 13.27 anche in streaming, podcast, sms 331 62 14 013, FaceBook e mail oche at radiopopolare.it

post-scriptum
Coincidenza, le ricerche della settimana che troviamo interessanti sono tutte analisi di Big Data:
Ian, il giovane paralizzato che muove la mano (neuroscienze)
I super-eroi genetici (genomica comparata)
Il rapporto di Oxfam sull’evasione fiscale delle 50 principali corporation americane; per i Panama Papers, orecchietti, credo che radiopop vi tenga aggiornati (scienze forensi?)

4 commenti

  1. @ocasapiens
    ho provato un tuffo al cuore: leggendo il post sono tornato indietro di 10 anni, a quando adottammo la stessa tecnologia (cavity ring down) per discriminare gli esplosivi in tracce infinitesime all’interno del progetto europeo ISOREX con capofila ENEA
    http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=comunicatodetail&id=195
    E’ incredibile quanto il sistema sia accurato. Che possa discriminare tra isotopi mi ha molto sorpreso. Capisco le differenze tra trinitrotoluene e dinitrotoluene ma tra C14 e C13 sono molto sorpreso.
    Ora li leggo il lavoro per vedere se ho capito bene quello che hanno fatto.

  2. Se ho capito bene, con lo SCAR2 è possibile rilevare tracce infinitesimali di elementi chimici in aria: allora potrebbe essere usato come un compatto naso elettronico per rilevare mine, inquinanti chimici, malattie polmonari con il respiro, feromoni, ecc.

    1. domenico,
      se ho capito bene io, funziona con gli isotopi del carbonio stabili o che ci mettono molto a decadere in azoto come C-11, 12, 13, 14 e forse ne dimentico qualcuno, ma non sono presenti in tutte le molecole.

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