Gechi, lontre e passeri

A Manchester Andre Geim raccontava dei suoi esperimenti del “venerdì sera” quando va a bere una birra con i colleghi e scambiano idee improbabili sui materiali a due dimensioni. Di come aveva cercato di sfruttare le forze di van der Wals che fanno camminare i gechi sui soffitti e dei fallimenti dovuti al fatto che la disposizione degli strati si disorganizzava ogni volta che “il geco staccava una zampa” – nel senso dello studente il guanto.

Coincidenza, oggi su Science Konstatin Novoselov (et al.), il suo compagno di Nobel e di istituto, pubblica una rassegna delle ricerche sul tema. Non siamo ancora al livello di Fred Astaire, ma ci sono strati di cristalli promettenti, se solo si riuscisse a teorizzarne le proprietà invece di procedere per tentativi ed errori…

Nelle news ci sono articoli sconfortanti sulla repressione in Turchia e le prime ripercussioni della Brexit in UK; nei paper uno incoraggiante su una proteasi del virus Zika che si potrebbe forse bloccare, uno inquietante sulla Yersinia pseudotuberculosis che quando trova l’ospite moltiplica i plasmidi e la virulenza, una spiegazione delle epidemie nei roditori. Se la Y. pestis fa la stessa cosa però…

Thomas Breda e Mélina Hillion hanno analizzato i risultati degli esami orali dati da 100 mila candidati docenti francesi tra il 2006 e il 2013, e trovato che erano un po’ favoriti gli uomini in lettere e lingue straniere e di più le donne in filosofia e in fisica.

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Nature e Scientific Reports hanno deciso di calcolare la mediana dell’impact factor, oltre alla media, per

to militate against such a metrics-obsessed culture…  Providing these extra metrics will not address the problem mentioned above of the diversity in citation characteristics between disciplines. Nor will it make much of a dent in impact-factor obsessions. But we hope that it will at least provide a better means of assessing our output, and put the impact factor in a better perspective.

Ma

whether you are assessing journals or researchers, nothing beats reading the papers and forming your own opinion.

Jeff Tollefson paragona le idee di Hillary Clinton e di Donald Trump su questioni scientifiche: Ewan Callaway è andato nel lab di Kevin Verstrepen all’università di Lovanio dove i genetisti migliorano la birra con nuovi lieviti. Poi leggo i paper.

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Facepalm del venerdì

Da Climalteranti, il fisico del CERN “RobertoK06” impartisce lezioni, sciorina i soliti cliché negaioli, sostiene che le bufale di Franco Battaglia sono corrette, che i climatologi truccano i dati per adattarli ai modelli, che la fisica dell’atmosfera e le altre scienze dei modelli non sono “discipline esatte”. E lui lo sa perché

Il settore lo conosco, non si preoccupi.

dopo aver dimostrato il contrario con una sfilza di sciocchezze

L’IPCC/UNFCCC e’ un’entita’ sovranazionale che e’ stata diretta per molti anni da un politico di mestiere con laurea in legge (la Figueres), che all’ultima COP21 aveva a capo dell’organizzazione due laureati in materie non scientifiche (Segolene Royale e Laurent Fabius) due “esperti” che non sono rimasti solo alla parte organizzativa, hanno anche ampiamente fatto raccomandazioni politiche basate sulla loro “scienza”.

Cita la fig. 9-8 (scendere a pag. 768) del rapporto IPCC in cui “le righe nere” mostrerebbero le osservazioni, quando nella didascalia c’è scritto che l’unica riga nera è la serie HadCrut, e dove “tutti i modelli” sarebbero “troppo caldi” quando si vede benissimo che alcuni lo sono e altri no.

Ignora uno, due, tre studi che trovano una buona concordanza fra le proiezioni dei modelli e le misure della temperatura, quella degli oceani compresi, ma a suo avviso i dati sarebbero omogeneizzati “al rialzo”, insulta, sbruffoneggia e, bref, incarna del suo meglio il fisico delle barzellette.

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Da Cobraf, dove due poeti intrattengono i fedeli sopravvissuti con la Passerina Commedia (h/t CimPy), the Schnibble rimembra un terzo poeta

Faccio una promessa: quando sarà chiaro ed evidente a tutti come e quanto l’Italia abbia perso nella vicenda E-Cat, farò in modo che gli artefici di tale esito e tutti coloro che si sono fatti vanto di “salvare il mondo da una bufala” verranno proverbiamente ricordati, almeno per le prossime sette generazioni, come sommo e insuperabile esempio dell’idiozia umana.

Daniele Passerini, 29/11/2012

Commento in rima al sommo e insuperabile delirio di onnipotenza, di uno dei primi due poeti.

4 commenti

  1. avendo tempo da perdere credo che spulciando nei commenti di 3-4 anni fa dai passeri saltino fuori perle mica da poco…

  2. Ad esempio:
    Nuovo test E-Cat il 6 Ottobre
    Stamattina, sulla mailing list del CMNS, il premio Nobel Brian Josephson ha diffuso il seguente annuncio.
    (…)
    “Ho ricevuto questa informazione dal Prof. Levi:
    Il 6 Ottobre avremo l’opportunità di fare un lungo test (più di 12 ore) di uno dei moduli del generatore da 1 MW di Rossi. Il modulo ci sarà aperto e avremo l’opportunità di verificare volumi e pesi dei componenti interni.
    La misura del calore sarà fatta condensando tutto il vapore prodotto nello scambiatore di calore e in un circuito secondario dove l’acqua non verrà vaporizzata.
    Non si tratta di un test ufficiale dell’Università di Bologna in quanto il contratto non è ancora attivo.”
    Ero al corrente di tutto ciò da mercoledì scorso e ho rispettato la richiesta di riservatezza che mi era stata fatta in cambio della confidenza. Poche ore fa, visto che dal CMNS di solito le notizie si diffondono in fretta, ho scritto a Rossi chiedendogli se potevo citare il comunicato di Josephson qui su 22 passi prima che qualcun altro lo facesse altrove.
    Rossi mi ha autorizzato lo “scoop”, dandomi di pubblicare anche questa sua postilla a scanso di equivoci:
    (…)
    “La misura dell’energia non sarà quindi fatta sul vapore, per evitare tutte le questioni relative alla qualità del vapore, le misure di energia saranno invece fatte sul delta T dell’acqua del circuito secondario scaldato dal vapore! in questo modo, la quantità di energia prodotta sarà calcolata in modo incontrovertibile. Il vapore circola in un circuito primario, che è un sistema chiuso, dove il vapore si condensa dopo lo scambio di calore con l’acqua del circuito secondario, che non evapora mai. Pertanto, l’energia è calcolato sulla base del delta T dell’acqua riscaldata e della sua portata, indipendentemente dalla temperatura del vapore, che non entra nei parametri di calcolo dell’energia.”
    Mi sembra giusto sottolineare che trattasi esattamente del setting sperimentale che Giuseppe Levi, già a febbraio, mi spiegò di avere pensato per i test ufficiali sull’E-Cat programmati all’UniBO, setting in seguito convalidato assieme ai professori dell’Università di Uppsala. Questo lo dico per rispondere a un altro fisico, noto in ambito LENR e con lo stesso nome di battesimo di Josephson, che esprime, sempre sulla mailing list del CMNS, dubbi sulla competenza di Levi. Parlo di Brian Ahern ovviamente.
    A ottobre darò qui sul blog, la massima copertura sull’effettuazione del test con Brian Josephson… e per ora non dico altro. Aggiungo solo che l’espressione “more then 12 hours” pone un limite inferiore, ma non certo superiore: insomma, stavolta confido in una bella 24 ore!
    Il post precedente è stato pubblicato da Daniele Passerini alle 00:22
    lunedì 26 settembre 2011

    Lo sapeva già, bravo!
    Poi l’ha detto pure un premio Nobel – mica pizza e fichi – e fa niente che fosse DOPO il suo incidente: sempre premio Nobel rimane.
    Certo, ultimamente la copertura mediatica sull’E Cat è un po’ in ribasso, ma, in fondo, chi doveva incassare ha incassato, quindi perché insistere?
    Adesso non è che si possa correre dietro a tutte le sparate di Rossi, no?
    Anche perché le ultime, giusto passeri estremi se le possono bere

    1. CmPy,
      che nostalgia, “Fatti non parole! L’ora della verità per l’e-cat,” annunciava giulivo il 31 settembre e il 6 ottobre al posto del Nobel e dei prof di Uppsala c’era il trio dei Pulitzer: Melis, Mats Lewan e lui.

      Shine,
      se non sbaglio il 5 agosto i querelati presentano le proprie accuse, poi le due parti scelgono un mediatore e se ne riparla tra un anno.

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