"Interessante…"

Il 12 agosto, ricopiavo una lettera spiritosa di Marco Cattaneo, direttore di Le Scienze e National Geographic Italia, al direttore di Affaritaliani, Angelo Maria Perrino, con l’elenco delle bufale diffamatorie di Giuseppe Vatinno. Meno male, perché la lettera scompariva poche ore dopo da sotto l’articolo, chiamiamolo così, di Vatinno che la sostituiva con:

Dopo aver scritto l’articolo è arrivata, tra le altre, la reazione scomposta di “Oca Sapiens” al secolo Sylvie Coyaud.
Significa che abbiamo colto nel segno.

Sono scomparsi anche i commenti, meno questi:

12 agosto 2016 6:01 In 16 ore spariti i commenti (stranamente tutti negativi) e risposta del direttore Cattaneo. Interessante…

13 agosto 2016 17:12  Ma avete tolto la rettifica del direttore e tutti i commenti? Mamma mia che vergogna!! Che razza di modo di fare giornalismo!! o.O

Su Affaritaliani, il giornalismo si fa così da 20 anni:

Sebbene l’intestazione reciti “il primo quotidiano on-line”, tale primato appartiene ad altre testate: prima di Affari Italiani, registrato il 16 aprile 1996, sono stati pubblicati sul Web L’Unione Sarda, come compendio delle notizie più importanti già dal 31 luglio 1994, e in particolare, in forma completa e con cadenza giornaliera, il quotidiano Punto Informatico, nato sin dal 1995 come BBS e registrato come testata il 7 febbraio 1996.

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Mal comune
Come tutti i media di Rupert Murdoch, The Australian paga opinionisti che negano l’effetto serra dei gas. Forse gratuitamente, ha pubblicato lettere deliranti di Malcolm Roberts, neo senatore di un partito simil-Lega e membro di svariate lobby pro-carbone.  Nonostante tutto, subito dopo lo show televisivo in cui Roberts ha fatto ridere gli anglofoni, nella rubrica “Higher Education” dell’Australian, è uscito un articolo ehm…  poco lusinghiero:

Obviously someone who believes NASA is manipulating climate data is a complete nutter. Just how much so is evidence here, on his website – ‘tenti al rimmel – for all to see. Contained in here are dozens of letters to climate scientists, including UQ’s Ove Hoegh-Guldberg, journalists, politicians, Ian Chubb, and so on. It’s all a bit dated, but gives an insight into the mind of the man. He’s nothing more than a climate troll. And we could be looking forward to nine years of his as an Australian Senator.

(h/t Graham Redfearn)

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Male locale 

Oltre alla Regione Marche che fa distribuire ai terremotati rimedi omeopatici che nessuno pagherebbe poiché

sono offerti a titolo completamente gratuito dall’ospedale di Pitigliano (in Toscana, ndr), come già avvenuto durante il sisma dell’Aquila. I farmaci saranno distribuiti ai pazienti che ne faranno richiesta, senza nessun aggravio per il sistema sanitario regionale

il Comune e la Biblioteca civica di Novi  Ligure sponsorizzano la ciarlataneria dei “Fiori di Bach… Rimedi per l’anima” dell’infermiera naturopata Stefania Magnone con l’infermiera Nevina Traverso, docente di “Naturopatia ed energia vitale” per conto di un collegio IPASVI. (h/t C. Casonato).

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Il n. di telefono per donare 2 euro alla Protezione civile è sempre 455 00 e l’appello di Action Aid è sempre qui.  Per la raccolta di informazioni, il monitoraggio e il coordinamento degli  aiuti, servirebbero anche “civic hacker“, se ne conoscete fate passare questo link?

Tra un mese, diventa operativo anche Sentinel 1B, così si potranno mappare più precisamente i rischi e pianificare la  ricostruzione. Ieri mattina, i dati di Sentinel 1A  per Accumori erano arrivati all’IREA, dice l’uff. stampa del CNR.

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Omid Kokabee chained to a hospital bed before cancer surgery

In cambio di $165.000 per la cauzione, il governo iraniano ha confermato la libertà condizionale per Omid Kokabee, dottorando in fotonica all’università del Texas, arrestato 5 anni e mezzo fa e condannato nel maggio 2012 a 10 anni di carcere per “comunicazioni illegali con un governo straniero” e “guadagni illeciti e illegali” (la retribuzione di dottorando). In realtà, perché aveva rifiutato di lavorare per i militari iraniani:

Last April, Kokabee was moved to hospital to have a kidney removed due to cancer. He was then granted a temporary medical leave and released after his friends posted a bail for him of 5 billion Iranian rials (US$165,000). But that status had to be renewed every two weeks.

Having already served more that one-third of his sentence, he was eligible for parole according to the Iranian law. The head of the judiciary has allowed it now, after turning down several previous requests from Kokabee’s attorney. If the judiciary decided to revoke the parole for some reason, he could be brought back to prison to serve the remaining three years of his sentence. However, sources in Iran who are familiar with his case told Nature that Kokabee will be allowed to leave the country while he is on parole.

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Su Science, c’è un articolo di Kai Kupferschmidt sull’infezione da epatite E nella UE, che non si sa come fermare :

An estimated 300,000 people get infected annually in Germany alone, and although the vast majority clears the infection easily and without symptoms, the virus persists in the liver of people with weakened immune systems, eventually killing them. Some people get infected through blood donations, but most infections come from eating contaminated pork…

Avevo visto che in Francia il 52% dei donatori di sangue è portatore del virus, senza causare tante infezioni. In Italia è presente in chi è stato in paesi dove il virus è endemico e in più o meno in tutta la UE, in chi lavora negli allevamenti suini. Ma in Germania ci sono meno suini per abitanti che in Danimarca o nei Paesi Bassi, eppure il 17% della popolazione sarebbe infetta.

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Altro tipo di protesta all’università del Texas, contro una legge statale: Cocks not glocks.

2 commenti

  1. Sulla vicenda della distribuzione di cosiddetti “medicinali omeopatici” distribuiti ai terremotati segnalo questa sottile questione. I medicinali omeopatici non hanno bisogno della ricetta (sono acqua e palline di zucchero indistinguibili da altra acqua e altre palline di zucchero).
    La pubblicità di specifici prodotti non è permessa, ma questo divieto è aggirato pubblicizzando in modo indiretto l’omeopatia in generale.
    Se io, che medico non sono, eseguissi una diagnosi e prescrivessi un qualsiasi medicinale omeopatico (non importa quale, tanto sono essenzialmente tutti la stessa cosa…) sarei passibile di denuncia per esercizio abusivo della professione medica. Idem se lo facesse un farmacista.
    Tuttavia, se colpito da una forma di allergia con i miei soldi andassi a comprare un qualsiasi rimedio omeopatico, non ci sarebbe alcun problema.
    http://www.utifar.it/index.php?id=38&itemid=606
    In questo senso, la distribuzione (gratuita per i terremotati ma a spese della collettività perché provenienti da un ospedale pubblico) di cosiddetti “medicinali omeopatici” è formalmente accettabile, ma sicuramente riprovevole sul piano morale, perché rappresenta una forma di pubblicità occulta.

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