"Quelli dell'Artemisia annua"

Sotto “L’Ordine dei ciarlatani™”, Daniela Ferrari scrive del gruppo FaceBook “Quelli dell’Artemisia annua”:

è composto da medici oncologi specializzati in pratiche pseudo-scientifiche (omeopatia, naturopatia, dieta del sangue) che vuole convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche a base di improbabili composti fitoterapici, in particolare estratti idroalcolici dell’Artemisia annua (che è illegale da importare e vendere in Italia).

L’aspetto più agghiacciante è che tale gruppo sta facendo “sperimentazione umana” di alcuni di questi composti fitoterapici su pazienti oncologici senza alcuna autorizzazione ministeriale, e senza alcuna supervisione professionale da parte delle autorità preposte. […]

I medici che stanno portando avanti la sperimentazione sono [un erborista di Brisighella, in realtàDr. Andrea Passini (sponsorizzato da AMIOT), e [l’omeopata di Ferrara] Dr. Ivano Ferri Hammarberg (sponsorizzato ARTOI). Esiste anche una loro intervista su Telecor dove ammettono candidamente tutto.

Tale gruppo convince i pazienti oncologici sostenendo che esista una sorta di convenzione con l’Università della Sapienza di Roma, e che quindi sia tutto quanto legale, ma non sono riuscita a trovare conferma di tale convenzione. L’unica informazione a riguardo si trova sul sito stesso dell’associazione, dove si parla di un certo “Prof. Mariano Bizzarri e dei membri del suo staff” […]  un sostenitore del Metodo Di Bella. […] Dubito fortemente che ci sia l’approvazione dei comitati etici, o che sia stata fatta sperimentazione animale per determinare la tossicità di tali composti fitoterapici.

La sperimentazione animale è stata negativa. Nessuna ricerca ha confermato un’efficacia antitumorale dell’Artemisia annua; gli esperimenti clinici riguardano la compatibilità e la tossicità dell’artemisinina o dell’artesunato preso come complemento di altri interventi; secondo tutti gli istituti di ricerca oncologica e perfino il CAM statunitense

nessun medico oncologo e ricercatore può consigliare una dose, un preparato specifico e una schedula di somministrazione dell’Artemisia Annua che possa essere, su solide basi scientifiche, efficace e sicuro. Inoltre, le interazioni con alcuni farmaci biologici o chemioterapici non sono completamente note quindi si sconsiglia vivamente ai pazienti che fossero in trattamento con terapie standard, l’assunzione di parafarmaci o prodotti erboristici a base di Artemisia Annua senza informare i medici curanti. (grassetto nell’originale)

L’Associazione Medica Italiana di Omotossicologia (Amiot) e l’Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate (Artoi) sono gruppi di “ciarlatani” per dirla con il presidente della Federazione degli Ordini dei medici?

Ho chiesto lumi all’uff. stampa AIFA, Ministero della salute, La Sapienza e Fnomceo c.c. IRCCS. Rif. anche Butac 2014, Butac 2015.

Aggiornamento
Fnomceo segnalerà l’erborista e l’omeopata ai rispettivi ordini provinciali; La Sapienza sta cercando la “convenzione” con il prof. Bizzarri; finora il ministero e l’AIFA non mi hanno mai risposto, ma non dispero…

***

Shoe-string Theory (video)

Christopher Daily-Diamond, Christine Gregg (è lei che corre nel film) e Oliver O’Reilly dell’UC-Berkeley hanno scoperto perché i lacci delle scarpe si snodano – in open access sui Proc. Royal Soc. A

First, the repeated impact of the shoe on the floor during walking serves to loosen the knot. Then, the whipping motions of the free ends of the laces caused by the leg swing produce slipping of the laces.

As demonstrated using slow-motion video footage and a series of experiments, the failure of the knot happens in a matter of seconds, often without warning, and is catastrophic. The controlled experiments showed that increasing inertial effects of the swinging laces leads to increased rate of knot untying, that the directions of the impact and swing influence the rate of failure, and that the knot structure has a profound influence on a knot’s tendency to untie under cyclic impact loading.

Ma a volte non si snodano:

More research is needed to tease apart all the variables involved in the process.

***

Real Climate confronta le proiezioni dei modelli di James Hansen et al. 1981, 1988, i CMIP3, i CMIP5  e le temperature osservate fino a dicembre 2016.

Vince Hansen.

70 commenti

  1. Questo articolo è vergognoso. Fate disinformazione su cose di cui non avete nessuna formazione, nessuna informazione e vi permettete di calunniare professionisti seri e preparati. STUDIATE prima di parlare o scrivere. esisto centinai, migliaia di articoli sulla cura UMANA e VETERINARIA tramite artemisia annua o preparati fitoterapici a supporto delle terapie ospedaliere. Siete voi dei mendicanti di notorietà e fate disinformazione totale. Se non fosse stato per l’uso di artemisia mia zia sarebbe stata lasciata morire anzi tempo senza nessun tipo di supporto perché in ospedale non sapevano più cosa fare, grazie a questo è stata con noi per un anno più di quanto detto in ospedale. VERGOGNATEVI e sperate di non avere mai bisogno di loro!!!

    1. Martina,
      STUDIATE prima di parlare o scrivere.
      forse lei dovrebbe “studiare” come si clicca sulle parole in grassetto (link) prima di scrivere? Scoprirebbe che gli studi sono stati fatti da oncologi “seri e preparati” e che nessuno ha dimostrato un’efficacia dell’A. annua o di un suo derivato nelle persone e negli animali malati di tumore.
      vi permettete di calunniare professionisti seri e preparati
      Quale calunnia? E quali “professionisti seri e preparati“?
      esisto centinai, migliaia di articoli sulla cura UMANA e VETERINARIA tramite artemisia annua
      Per favore, studi come si clicca sui link. Vedrà che nella letteratura scientifica ne risulta soltanto uno . Come tutti quelli che hanno imparato a cliccare possono vedere, dice solo che in pazienti affette da un certo tipo di tumore, le vertigini causate dall’artesunato finiscono quando non è più assunto.

  2. Gentile Sylvie,
    navigando nel web mi imbatto nell’articolo pubblicato da te su questo blog.
    Un articolo scritto da una certa Daniela Ferrari decisamente offensivo per i membri dell’associazione Quelli dell’Artemisia Annua ONLUS.
    Ed è proprio a lei che mi rivolgo con questa risposta.
    Daniela sostiene che l’omeopatia è una pseudo-scienza (ma non puoi specializzarti in omeopatia se non sei laureato in medicina) e anche fosse così, a parere mio, la gente è libera di curarsi come meglio crede.
    Sempre Daniela ci va giù pesante dichiarando che l’Artemisia Annua ONLUS “vuole convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche a base di improbabili composti fitoterapici, in particolare estratti idroalcolici dell’Artemisia annua (che è illegale da importare e vendere in Italia)”
    O mio Dio!!!!! Ma sono pazzi questi dell’Artemisia Annua!!!
    Vado a vedere sul sito della Onlus e leggo “I consigli forniti all’interno del sito sono esclusivamente il frutto dell’esperienza personale vissuta dal Sig. Amedeo Gioia. Esiste un protocollo nazionale per i pazienti oncologici ed il seguire i consigli contenuti all’interno del presente sito non rappresenta un invito ad abbandonare le cure previste dal protocollo.”
    Ah menomale, allora non cercano di convincere i pazienti ad abbandonare le cure tradizionali.
    Ahi Ahi Ahi Daniela, mi hai fatto prendere un colpo!
    Ma andiamo avanti, poca informazione, un errore o una svista, possono accadere a chiunque.
    Continuo a leggere e finalmente trovo i nomi delle persone che collaborano con l’Associazione Artemisia Annua.
    Daniela ma che combini? Il Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!
    Ma leggo ancora e scopro sempre dalla penna frizzante di Daniela Ferrari che la vendita dell’Artemisia Annua è illegale.
    Come illegale? Faccio una ricerca e trovo il testo citato da Daniela.
    E’ su una pagina di Confesercenti effettivamente trovo scritto che “non essendo la pianta in questione ricompresa né nell’allegato 1 al D.M. 9 luglio 2012 (Disciplina dell’impiego negli integratori alimentari di sostanze e preparati vegetali), né nella cosiddetta “lista Belfrit”, di cui al Decreto dirigenziale 27 marzo 2014, recante aggiornamento del predetto Decreto ministeriale, si ritiene che il relativo commercio come componente vegetale ammessa all’impiego in integratori alimentari non dovrebbe essere consentito sul territorio nazionale, né on line, né in erboristeria, né in qualsiasi altro esercizio commerciale”.
    NON DOVREBBE non significa NON E’, ma l’italiano si sa è una lingua difficile e piena di sfumature, forse Daniela ha dato la sua interpretazione al testo.
    Confesercenti chiede una risposta al Ministero, ma di questa non c’è traccia per il momento. Approfondirò e vi saprò dire.
    Nell’articolo leggo “Fnomceo segnalerà l’erborista e l’omeopata ai rispettivi ordini provinciali; La Sapienza sta cercando la “convenzione” con il prof. Bizzarri; finora il ministero e AIFA non mi hanno mai risposto, ma non dispero… “
    Ecco, non dispero nemmeno io, sono convinta che riusciremo a fare un gran lavoro Daniela! Tra le tue informazioni e le mie ricerche potremmo davvero fare un bel lavoro! Magari anche veritiero!
    Una cosa è certa: l’esperienza di Amedeo Gioia vale la pena di conoscerla. Il gruppo nato per divulgare quanto accaduto ad Amedeo non grida ai miracoli e non sollecita in alcun modo di interrompere le terapie convenzionali. Chi gestisce sito e pagina facebook non può essere responsabile di commenti di terzi. E cosa non trascurabile nessuno di loro si spaccia per quello che non è. Anzi, per non commettere sbagli si sono affidati a dei medici che a prezzi assolutamente ragionevoli possono visitare persone che soffrono di questo brutto male. Tali medici, ti prego di verificare, non consigliano di smettere le terapie convenzionali.
    Per tutto il resto restiamo in contatto!

    1. Alessandra,
      La mia risposta.
      Daniela sostiene che l’omeopatia è una pseudo-scienza
      Non lo sostiene Daniela, ma la comunità medico-scientifica
      Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!
      ho messo il link al sito dove scrive di essere un omeopata. Come si vede dal link a Scholar, non ha mai fatto ricerca in oncologia
      non dovrebbe essere consentito
      Nemmeno l’omicidio colposo “dovrebbe essere consentito”, purtroppo viene commesso dagli omeopati che sostengono di curare il cancro.
      Tali medici, ti prego di verificare, non consigliano di smettere le terapie convenzionali.
      Non consigliano neppure di farle e vantano benefici terapeutici smentiti dalla letteratura scientifica. L’erborista dott. Passini sostiene per esempio:
      Personalmente, viste le esperienze delle persone e i risultati che hanno avuto nel curare il tumore con l’Artemisia Annua, la considero un’arma potentissima contro il cancro. […] Ad esempio noi sappiamo che l’infiammazione favorisce il cancro. La soluzione idroalcolica ha la capacità di levare l’infiammazione. In questo caso quindi l’Artemisia ha un effetto curativo.
      L’italiano ha molte sfumature, certo, secondo lei cosa vuol dire “curare”, “arma potentissima contro il cancro”, “effetto curativo”?
      l’esperienza di Amedeo Gioia
      Il sig. Gioia ha detto in tv di essersi fatto asportare chirurgicamente neoplasie alla prostata. Quindi è sopravvissuto come il 90% dei pazienti che non prendono né un cocktail di antiossidanti – come dice di aver fatto – né A. annua in pasticche o in soluzione idroalcolica. Questa è illegale: per vendere/somministrare superalcolici serve un’autorizzazione.
      Se non ci crede provi a vendere per strada grappa d’artemisia o di prugnolo fatta in casa, meglio se davanti a un bar.
      Se le capita, per favore, potrebbe spiegare al presidente dell’associazione di cui lei cura le pubbliche relazioni la differenza tra malaria e tumore, e tra una pianta e una molecola?

  3. @ Alessandra
    non puoi specializzarti in omeopatia se non sei laureato in medicina
    Forse ha ragione.
    Ma la Boiron non sembrerebbe d’accordo con lei.
    Non solo non chiede la laurea, ma non pretende neppure la reale esistenza, come ha mostrato Medbunker.
    a parere mio, la gente è libera di curarsi come meglio crede
    A parer mio, le persone (perche’ un’espressione singolare e collettivizzante come “la gente”? non e’ meglio un termine plurale che mette in evidenza la scelta individuale come “le persone”?) dovrebbero anche essere libere di non curarsi.
    Quindi non ho problema ad ammettere l’uso dell’omeopatia.
    Pero’ non sarebbe male se potessero scegliere *sapendo* che non e’ adeguatamente provata l’efficacia (effetto placebo a parte) dell’omeopatia.
    Il Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!
    Davvero?
    Eppure il dott. Ferri sostiene di essere anche un omeopata.
    Ma presumo lei ne sappia di piu’ dello stesso dott. Ferri.
    Ma leggo ancora e scopro sempre dalla penna frizzante di Daniela Ferrari che la vendita dell’Artemisia Annua è illegale. Come illegale? Faccio una ricerca e trovo il testo citato da Daniela. E’ su una pagina di Confesercenti effettivamente trovo scritto che “[…]si ritiene che il relativo commercio come componente vegetale ammessa all’impiego in integratori alimentari non dovrebbe essere consentito sul territorio nazionale, né on line, né in erboristeria, né in qualsiasi altro esercizio commerciale”. NON DOVREBBE non significa NON E’, ma l’italiano si sa è una lingua difficile e piena di sfumature, forse Daniela ha dato la sua interpretazione al testo.
    Scusi: dove sarebbe la citazione di un testo, a riguardo, da parte di Daniela? Per quale motivo ritiene si tratti di quella pagina di Confesercenti?
    Come che sia, magari Daniela non ha dato una sua interpretazione del testo in questione ma ha fatto una ricerca piu’ approfondita e ha trovato anche la risposta del Ministero dove trovo scritto
    L’Artemisia annua non risulta ammissibile all’uso alimentare
    Quindi, cosi’ a occhio, sembrerebbe aver ragione Daniela.
    Del resto, lei puo’ affermare che “sembrerebbe aver” non vuol dire “ha”.
    In ogni caso, nella lettera del Ministero della Salute trovo anche scritto
    si e’ gia’ a conoscenza della pubblicizzazione di tale pianta a fini di vendita su siti on line […] dove alla stessa e ai suoi derivati vengono attribuite proprietà di tipo terapeutico nei confronti di varie patologie, compreso il cancro, e delle informazioni divulgate in materia dall’Istituto Nazionale dei Tumori a seguito delle speranze di guarigione suscitate nei pazienti oncologici da comunicazioni del genere.
    Conseguentemente, e’ gia’ stato invitato il Comando NAS a mettere in atto le azioni affinche’ cessi la commercializzazione della pianta e la divulgazione delle comunicazioni in questione.

    Interessante, non trova?
    Confesercenti chiede una risposta al Ministero, ma di questa non c’è traccia per il momento.
    Ma davvero?
    Com’e’ che io ho trovato la risposta in 30 secondi, cercando con google?
    Non c’era quando ha cercato lei?
    O forse la ricerca con i motori di ricerca ha delle sfumature che neppure la lingua italiana?
    [Daniela, ] Tra le tue informazioni e le mie ricerche potremmo davvero fare un bel lavoro! Magari anche veritiero!
    Forse e’ meglio che Daniela si occupi anche delle ricerche; altrimenti il lavoro potra’ essere anche veritiero ma certo non completo.

  4. “STUDIATE prima di parlare o scrivere”
    Non c’è niente da fare: più dimostrano ignoranza, più chiedono agli altri di studiare. Ovviamente, solo fuffa.

  5. Sylvie,
    la mia risposta
    Daniela sostiene che l’omeopatia è una pseudo-scienza 
    Non lo sostiene Daniela, ma la comunità medico-scientifica
    E’ vero, puntualizziamo e spostiamo l’attenzione.
    Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!
    ho messo il link al sito dove scrive di essere un omeopata. Come si vede dal link a Scholar, non ha mai fatto ricerca in oncologia
    Sul suo sito si legge anche che è un oncologo. Non lo conosco personalmente, lei si?
    non dovrebbe essere consentito
    Nemmeno l’omicidio colposo “dovrebbe essere consentito”, purtroppo viene commesso dagli omeopati che sostengono di curare il cancro.
    E non è questo il caso dell’Associazione, che peraltro è stata costituita da Emiliano Gioia, precisando sempre di non essere un medico.
    Tali medici, ti prego di verificare, non consigliano di smettere le terapie convenzionali.
    Non consigliano neppure di farle e vantano benefici terapeutici smentiti dalla letteratura scientifica.
    Ed è qui l’errore. Nessun medico all’interno dell’Associazione spinge le persone a lasciare o a non sottoporsi alle cure tradizionali.
    L’erborista dott. Passini sostiene per esempio:
    Personalmente, viste le esperienze delle persone e i risultati che hanno avuto nel curare il tumore con l’Artemisia Annua, la considero un’arma potentissima contro il cancro. […] Ad esempio noi sappiamo che l’infiammazione favorisce il cancro. La soluzione idroalcolica ha la capacità di levare l’infiammazione. In questo caso quindi l’Artemisia ha un effetto curativo.
    L’italiano ha molte sfumature, certo, secondo lei cosa vuol dire “curare”, “arma potentissima contro il cancro”, “effetto curativo”?
    Il Dr. Passini è un erborista. La risposta l’ha data lei stessa. Non promette guarigioni, esprime solo la sua opinione riguardo la pianta.
    l’esperienza di Amedeo Gioia
    Il sig. Gioia ha detto in tv di essersi fatto asportare chirurgicamente neoplasie alla prostata. Quindi è sopravvissuto come il 90% dei pazienti che non prendono né un cocktail di antiossidanti – come dice di aver fatto – né A. annua in pasticche o in soluzione idroalcolica.
    Riporto fedelmente l’esperienza di Amedeo Gioia verificabile sul sito della ONLUS: “A Settembre 2013, Amedeo Gioia veniva colpito da un infarto e ricoverato al San Filippo Neri dove venivano applicati 3 by pass coronarici. A causa di tracce ematiche nel catetere veniva sottoposto a visita urologica la quale diagnosticava la presenza di un papilloma molto grande che non poteva essere asportato a causa delle gravi condizioni fisiche.
    Finita la degenza e la riabilitazione durata due mesi, l’urologo Dott. Serafini praticava una TURB pulendo la vescica, e l’esame istologico effettuato riscontrava cellule tumorali ad alto grado nucleare.
    Dopo 15 giorni si eseguiva un’altra TURB a causa di nuovo sanguinamento e, di conseguenza, veniva ricoverato all’INI di Grottaferrata per fare delle infiltrazioni in vescica.
    Dopo una settimana di ricovero l’Oncologo prof. Lanzetti gli comunicava che le infiltrazioni sarebbero state inutili in quanto il cancro era passato alla prostata ed era uscito nel peritoneo poggiandosi all’ilio e che l’unica soluzione sarebbe stata l’asportazione totale degli organi compromessi.
    La sentenza era chiara: sia il dott. Serafini che il prof. Lanzetti annunciavano apertamente che la situazione clinica era critica.
    Ricoverato al San Filippo Neri, reparto Urologia, dopo tutti gli accertamenti del caso, il prof. Piccone informava Amedeo e la famiglia che avrebbe tolto la vescica, la prostata e un tratto d’intestino, e che avrebbe messo 2 sacchette per la gestione delle urine e delle feci.
    L’operazione però non venne eseguita in quanto la massa tumorale era troppo estesa ed anche a causa dei suoi problemi cardiaci.
    Così Amedeo veniva dimesso con la sentenza che sarebbe vissuto una settimana o massimo 2 mesi e con la raccomandazione ai familiari di far seguire dei cicli di chemioterapia associata ad una terapia del dolore poiché, nel frattempo, la sofferenza era insostenibile. Inoltre veniva consigliato di trasportare Amedeo al Pronto Soccorso qualora si fosse bloccata la minzione, per asportare gli organi.
    Questa è illegale: per vendere/somministrare superalcolici serve un’autorizzazione.
    Se non ci crede provi a vendere per strada grappa d’artemisia o di prugnolo fatta in casa, meglio se davanti a un bar.
    La fiera dell’ovvio.
    Se le capita, per favore, potrebbe spiegare al presidente dell’associazione di cui lei cura le pubbliche relazioni la differenza tra malaria e tumore, e tra una pianta e una molecola?
    Se le capita, per favore, può spiegare a Daniela (o a chi per lei) che l’Associazione non vuole convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche?
    non puoi specializzarti in omeopatia se non sei laureato in medicina
    Forse ha ragione.
    Ma la Boiron non sembrerebbe d’accordo con lei.
    Non solo non chiede la laurea, ma non pretende neppure la reale esistenza, come ha mostrato Medbunker.
    Che vuole farci? Anche il nostro Governo non richiede la laurea in medicina al Ministro della Sanità.
    a parere mio, la gente è libera di curarsi come meglio crede
    A parer mio, le persone (perche’ un’espressione singolare e collettivizzante come “la gente”? non e’ meglio un termine plurale che mette in evidenza la scelta individuale come “le persone”?)
    ma che domande sono? Comunque se le fa piacere userò “le persone”
    dovrebbero anche essere libere di non curarsi.
    Quindi non ho problema ad ammettere l’uso dell’omeopatia.
    Pero’ non sarebbe male se potessero scegliere *sapendo* che non e’ adeguatamente provata l’efficacia (effetto placebo a parte) dell’omeopatia.
    Dalla mia esperienza chi usa l’omeopatia lo sa. E sceglie di crederci.
    Il Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!
    Davvero?
    Eppure il dott. Ferri sostiene di essere anche un omeopata.
    Ma presumo lei ne sappia di piu’ dello stesso dott. Ferri.
    Il DR. Ferri sostiene anche di essere un oncologo (www.dottorivanoferri.it). Ma presumo lei ne sappia più del Dr. Ferri.
    Ma leggo ancora e scopro sempre dalla penna frizzante di Daniela Ferrari che la vendita dell’Artemisia Annua è illegale. Come illegale? Faccio una ricerca e trovo il testo citato da Daniela. E’ su una pagina di Confesercenti effettivamente trovo scritto che “[…]si ritiene che il relativo commercio come componente vegetale ammessa all’impiego in integratori alimentari non dovrebbe essere consentito sul territorio nazionale, né on line, né in erboristeria, né in qualsiasi altro esercizio commerciale”. NON DOVREBBE non significa NON E’, ma l’italiano si sa è una lingua difficile e piena di sfumature, forse Daniela ha dato la sua interpretazione al testo.
    Scusi: dove sarebbe la citazione di un testo, a riguardo, da parte di Daniela? Per quale motivo ritiene si tratti di quella pagina di Confesercenti?
    Come che sia, magari Daniela non ha dato una sua interpretazione del testo in questione ma ha fatto una ricerca piu’ approfondita e ha trovato anche la risposta del Ministero dove trovo scritto
    L’Artemisia annua non risulta ammissibile all’uso alimentare
    Quindi, cosi’ a occhio, sembrerebbe aver ragione Daniela.
    Guardi che qui nessuno vuole aver ragione a tutti i costi. Non è questo il punto.
    Del resto, lei puo’ affermare che “sembrerebbe aver” non vuol dire “ha”.
    Posso sicuramente affermare che il post pubblicato HA sostenuto erroneamente che l’Associazione Artemisia Annua Onlus vuole “convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche” .
    In ogni caso, nella lettera del Ministero della Salute trovo anche scritto
    si e’ gia’ a conoscenza della pubblicizzazione di tale pianta a fini di vendita su siti on line […] dove alla stessa e ai suoi derivati vengono attribuite proprietà di tipo terapeutico nei confronti di varie patologie, compreso il cancro, e delle informazioni divulgate in materia dall’Istituto Nazionale dei Tumori a seguito delle speranze di guarigione suscitate nei pazienti oncologici da comunicazioni del genere.
    Conseguentemente, e’ gia’ stato invitato il Comando NAS a mettere in atto le azioni affinche’ cessi la commercializzazione della pianta e la divulgazione delle comunicazioni in questione.
    Interessante, non trova?
    Molto, certo.
    Confesercenti chiede una risposta al Ministero, ma di questa non c’è traccia per il momento.
    Ma davvero?
    Com’e’ che io ho trovato la risposta in 30 secondi, cercando con google?
    Non c’era quando ha cercato lei?
    O forse la ricerca con i motori di ricerca ha delle sfumature che neppure la lingua italiana?
    Quanta stizza! Ma non la prenda così sul personale!
    [Daniela, ] Tra le tue informazioni e le mie ricerche potremmo davvero fare un bel lavoro! Magari anche veritiero!
    Forse e’ meglio che Daniela si occupi anche delle ricerche; altrimenti il lavoro potra’ essere anche veritiero ma certo non completo.
    Bene. Allora mi affido a Daniela per le ricerche. Mi accontenterò della parte veritiera.
    In ogni caso la ringrazio moltissimo della risposta. E’ stato un piacere.

    1. Alessandra,
      in rete si può scrivere di tutto, compreso che il mondo è finito nel 2012. Per ora lei non ci ha dato alcun motivo di pensare che i suoi racconti siano più veritieri.

      passanti occasionali
      l’omeopatia non è l’unica pseudo-scienza praticata dal dott. Ferri. Raccomando quella dei cerotti bionanotech (‘tenti al rimmel).
      passanti abituali,
      una quackery vista e stravista.

  6. @ Alessandra
    Forse e’ difficile capirlo ma… a identificativi diversi corrispondono, il piu’ delle volte, persone diverse.
    Come in questo caso: io non sono Sylvie Coyaud.
    Un’altra cosa: nelle repliche sarebbe opportuno far capire quali parti sono citazioni dell’interlocutore e quali sono osservazioni proprie. Nel suo ultimo commento erano sostanzialmente indistinguibili.
    Personalmente uso il tag html “i”; ci sono anche altri modi ma le chiedo il favore di adottarne uno poiche’ il suo ultimo intervento era faticoso da interpretare.
    Comunque…
    Che vuole farci? Anche il nostro Governo non richiede la laurea in medicina al Ministro della Sanità.
    Cosa voglio farci?
    Riderci sopra e ribadire che, contrariamente a quello che afferma lei, l’uso del termine “pseudo-scienza” per l’omeopatia e’ decisamente adeguato.
    Dalla mia esperienza chi usa l’omeopatia lo sa. E sceglie di crederci.
    Dalla mia esperienza chi usa l’omeopatia ci crede e non lo sa.
    Il DR. Ferri sostiene anche di essere un oncologo (www.dottorivanoferri.it). Ma presumo lei ne sappia più del Dr. Ferri.
    Le ricordo la sua affermazione: “Il Dr. Ivano Ferri Hammarberg è un oncologo non un omeopata!” (con tanto di punto esclamativo!)
    La ricordo la mia affermazione: “il dott. Ferri sostiene di essere anche un omeopata.” (ho evidenziato l'”anche”, nel caso le fosse sfuggito; speravo non fosse una sfumatura linguistica troppo difficile da cogliere)
    Posso sicuramente affermare che il post pubblicato HA sostenuto erroneamente che l’Associazione Artemisia Annua Onlus vuole “convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche”
    Nonostante la sua sicurezza, lei afferma erroneamente che il post pubblicato ha sostenuto che l’Associazione Artemisia Annua Onlus vuole “convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche”.
    E’ Daniela Ferrari ad affermarlo (insieme ad altre cose); il post di Oca Sapiens si limita a riportare le parole di Daniela Ferrari.
    Quello che il post sostiene e’ che “La sperimentazione animale è stata negativa. Nessuna ricerca ha confermato un’efficacia antitumorale dell’Artemisia annua; gli esperimenti clinici riguardano la compatibilità e la tossicità dell’artesunato preso come complemento di altri interventi”, ecc.
    Anche questa e’ una sfumatura difficile da capire?
    Comunque prendo atto, con piacere, che (in base a quanto lei afferma) “l’Associazione Artemisia Annua Onlus [*non*] vuole ‘convincere i pazienti oncologici ad abbandonare le terapie convenzionali per sottoporsi a terapie pseudo-scientifiche'”.
    Spero che questa affermazione sia piu’ affidabile di quelle secondo le quali il dott. Ferri *non* e’ un omeopata e il ministero *non* aveva risposto alla Confesercenti.
    Quanta stizza! Ma non la prenda così sul personale!
    Stizza?
    Personale?
    Ma se io mi sto divertendo!
    Se lei interviene in maniera derisoria per mettere i puntini sulle “i” riguardo a un post e, cercando maldestramente di farlo, fa affermazioni facilmente smentibili come “Il Dr. Ivano Ferri Hammarberg […] non un omeopata!” o “di questa [risposta del Ministero] non c’è traccia per il momento” (e, per di piu’, ironizzando sul fatto che “l’italiano si sa è una lingua difficile e piena di sfumature”, pur dimostrando di essersi persa un certo numero di queste sfumature)… be’… e’ uno spasso mettere i puntini sulle “i” giuste.

  7. illegale da importare? a me risulta che viene importata tranquillamente senza alcun blocco
    e poi …. perchè importarla ? è una pianta che cresce spontanea anche nelle nostre montagne. Fino a 800 metri

  8. Grazie Sylvie per l’articolo sull’artemisia. Quanto meno ha suscitato un po’ di reazioni da parte di FNOMCEO. Più tardi vedo se riesco a coinvolgere Ricciardi a mezzo Twitter / Facebook. E’ sconfortante constatare l’enorme difficoltà nel raggiungere le autorità preposte ai controlli, e la loro assenza di feedback. Di sicuro non incoraggia le persone a fare nuove segnalazioni.

  9. Qualcuno tra i fustigatori antibufala & c è capace di approfondire la vicenda del signor Gioia o è chiedere troppo? Il buon medbunker non c’ha voglia, è troppo stanco e preso tra libri, programmi radio & c.

    1. AleD,
      di leggere quanto scrive il signor Gioia e la risposta dell’oncologo è chiederle troppo, evidentemente.
      Riassunto: il signor Gioia rifiuta di mostrare le sue cartelle cliniche a oncologi. E’ un suo diritto e va rispettato.
      Finché non lo fa però, nessuno sa se è stato “guarito” dagli interventi chirurgici – come il 90% degli uomini ai quali vengono asportate le stesse neoplasie – o se abbia contribuito la sua chemioterapia alternativa a base di “Artemisia a. idroalcolica a 65 gradi”, “superartemisinina”, “fiale di ferro” o altro (dipende dalle versioni date via via dal signor Gioia e dai suoi figli).

  10. @ AleD
    Qualcuno tra i fustigatori antibufala & c è capace di approfondire la vicenda del signor Gioia o è chiedere troppo?
    Si’: e’ chiedere troppo.
    In assenza di pubblicazioni a riguardo, pretendere che venga preso in considerazione l’aneddotica relativa a un caso singolo (per di piu’ presunto, visto che non è pubblica la relativa documentazione) come prova dell’efficacia di un qualsivoglia preparato per una qualsivoglia malattia e’, per lo meno, ingenuo.
    Chiedere agli scettici di approfondire la vicenda e’ un tentativo maldestro di invertire l’onere della prova: sta ai sostenitori delle capacita’ miracolose dell’artemisia annua provare, con tutti i crismi previsti dalla scienza medica, che questa pianta cura tutti i cancri di questo mondo (o anche solo alcuni). In particolare, sta a loro produrre documentazione e pubblicarla su articoli peer review.
    Quando il caso del sig. Gioia sara’ oggetto di un articolo pubblicato su una rivista peer review con un ragionevole impact factor, allora (e solo allora) non sara’ chiedere troppo.

  11. Io ero rimasto alla pagina fb dove il sig Gioia affermava di aver reso pubblica tutta la sua documentazione medica.
    Trattasi di balle? Non avendo un account fb (capita…) non ho verificato.

  12. @ AleD
    Io ero rimasto alla pagina fb dove il sig Gioia affermava di aver reso pubblica tutta la sua documentazione medica.
    Io ero rimasto che coloro che chiedevano di vedere tale documentazione venivano cacciati dal gruppo facebook.
    Trattasi di balle?
    E’ importante?
    Ipotizziamo che Gioia abbia davvero reso pubblica la sua documentazione; facebook e’ semplicemente un posto inaccettabile per farlo e poi pretendere di essere presi sul serio a livello scientifico.
    Ma, in ogni caso, anche se avesse reso pubblica la sua documentazione in maniera accettabile e ammettendo pure che questa dimostrasse inequivocabilmente una remissione… non ha mai sentito parlare di remissioni spontanee?
    Di rado ma a volte accadono.
    Possono certamente essere interessanti ma, singolarmente, non dimostrano nulla.
    Se una persona, che ha avuto una remissione spontanea, aveva l’abitudine di mescolare della birra trappista con del chinotto, oltre a concludere che ha dei gusti tremendi in fatto di bevande, dovremmo anche concludere che il chinotto e la birra, combinati, hanno proprieta’ antitumorali?
    Il fatto e’ che un singolo caso — anche ammettendo che sia reale e non inventato, che costituisca una remissione spontanea e non la conseguenze di terapie — non dimostra assolutamente nulla.
    Per dimostrare che (o meglio: verificare se) una terapia funziona, e’ necessario seguire la solita trafila; non illudersi di evitarla basandosi sull’analisi di un insieme limitato di casi singoli.

  13. @E.K.Hornbeck

    Se una persona, che ha avuto una remissione spontanea, aveva l’abitudine di mescolare della birra trappista con del chinotto, oltre a concludere che ha dei gusti tremendi in fatto di bevande, dovremmo anche concludere che il chinotto e la birra, combinati, hanno proprieta’ antitumorali?

    Ma che discorsi del menga, non si sta dicendo questo, il signor Gioia non ha mai fatto uso di artemisia prima del suo personale tentativo di cura dopo esser stato bollato come spacciato.

    Il fatto e’ che un singolo caso — anche ammettendo che sia reale e non inventato, che costituisca una remissione spontanea e non la conseguenze di terapie — non dimostra assolutamente nulla.

    Ma chi se ne frega se non dimostra nulla, visto che non c’è manco la voglia di approfondire le dinamiche di quel caso.

    Per dimostrare che (o meglio: verificare se) una terapia funziona, e’ necessario seguire la solita trafila; non illudersi di evitarla basandosi sull’analisi di un insieme limitato di casi singoli

    Intanto vediamo di tirarli fuori questi insiemi limitati di casi singoli visto che ogni volta sono bollati come castronerie o giù di lì, o appunto remissioni spontanee. Se quell’insieme limitato di casi singoli ha un pattern è come minimo doveroso prestargli attenzione.
    Se non gli si vuole prestare attenzione adducendo le scuse più disparate, beh, che dire, non stiamo parlando di ne’ di medicina, ne’ di scienza, ma di pura difesa del proprio orticello. Interessante direi, visto l’argomento.
    Per chiudere, dove si trova scritto che il signor Gioia non vuol tirar fuori tutta la sua documentazione medica?

    1. AleD,
      bollato come spacciato.
      Lei lo sa perché da oncologo specializzato ha studiato cartelle cliniche, esami ecc.?
      non c’è manco la voglia di approfondire le dinamiche di quel caso.
      senza un resoconto clinico, cosa c’è approfondire?
      Se quell’insieme limitato di casi singoli ha un pattern è come minimo doveroso prestargli attenzione.
      Se“, ma l’unico caso è quello del sig. Gioia e non è documentato.
      non stiamo parlando di ne’ di medicina, ne’ di scienza
      se un giorno leggerà il post che sta commentando, vedrà che sono linkati articoli scientifici, protocolli e risultati di esperimenti clinici, e pareri di enti di ricerca oncologica.
      dove si trova scritto che il signor Gioia non vuol tirar fuori tutta la sua documentazione medica?
      Se un giorno leggerà il post ecc., vedrà “Rif. anche Butac 2014, Butac 2015“, potrà cliccare sui link e trovare “dov’è scritto”.

  14. La documentazione medica del sig. Gioia è sempre li dove è sempre stata, su fb.
    Si può discutere se sia completa o meno, ma c’è.
    C’è la possibilità di approfondire quindi, perchè non farlo?

    1. AleD,
      la documentazione non é su FB e non è mai stata pubblicata.
      C’è la possibilità di approfondire quindi, perchè non farlo?
      Perché non lo fa lei? Le basta cliccare sui link che ho messo agli “approfondimenti”, e leggere quello che scrive il ministero della Salute, i pareri degli enti di ricerca oncologica e gli articoli scientifici.
      la signora Ferrari … è partita in quarta a gridare lo scandalo
      Giustamente visto che somministrare abusivamente una sostanza pericolosa e illegale è un reato.
      c’è un prof Bizzarri, oncologo al dipartimento di medicina sperimentale alla sapienza a roma che si è interessato al caso.
      Può darsi, ma lei non sa se è vero.
      lavorare sui fatti
      Quali fatti?
      Vien perfino da pensare sul perché mai a qualcuno del mestiere debba venire la voglia di interessarsi a questi casi singoli bollati tanto facilmente come inutili dal punto di vista medico e scientifico per ricevere in cambio perculamenti a vita, anche e soprattutto a livello professionale e quindi di carriera
      Prima di buttarsi nel complottismo, le conviene informarsi sulla carriera dei ricercatori che studiano davvero le proprietà antitumorali dell’A. annua. A me risulta che il prof. Firestone diriga tuttora un laboratorio a Berkeley, e a lei?

  15. Quindi sintetizzando, c’è una certa signora Ferrari dottoranda in farmacologia che è partita in quarta a gridare lo scandalo circa le attività nate intorno al caso del sig. Gioia e contemporaneamente c’è un prof Bizzarri, oncologo al dipartimento di medicina sperimentale alla sapienza a roma che si è interessato al caso.
    Vien perfino da pensare sul perché mai a qualcuno del mestiere debba venire la voglia di interessarsi a questi casi singoli bollati tanto facilmente come inutili dal punto di vista medico e scientifico per ricevere in cambio perculamenti a vita, anche e soprattutto a livello professionale e quindi di carriera.
    Sperando che il prof Bizzarri e magari qualche altro suo collega abbiano la forza e tenacia di accertare e lavorare sui fatti piuttosto che seguire unicamente la strada ufficiale e riconosciuta che garantisce di non venir marcati come ciarlatani ma che contemporaneamente chiude gli occhi sui singoli casi da archiviare semplicemente come non utili da approfondire.

  16. @ AleD
    Ma che discorsi del menga
    Mi spiace che lei non sappia apprezzare un buon paragone.
    Mi spiace per lei.
    non si sta dicendo questo, il signor Gioia non ha mai fatto uso di artemisia prima del suo personale tentativo di cura dopo esser stato bollato come spacciato.
    Evidentemente lei non ha capito il senso dell’intervento.
    Ammesso, e non concesso, che una persona sia guarita dopo essere stata dichiarata spacciata: lei da questo *deduce* che sia guarita *a* *causa* di un qualunque comportamento che ha tenuto in seguito alla dichiarazione?
    Faccia pure ma non pretenda di essere preso sul serio.
    Ma chi se ne frega se non dimostra nulla, visto che non c’è manco la voglia di approfondire le dinamiche di quel caso.
    Chi deve approfondire le dinamiche del caso?
    Chi non crede al miracolo o chi ci crede?
    Secondo lei, noi scettici dovremmo inseguire le cartelle cliniche delle migliaia di sedicenti guariti da cure miracolose?
    Ribadisco: lei sta cercando di invertire l’onere della prova chiedendo a noi di smentire il miracolo anziche’ chiedere ai fedeli di dimostrarlo.
    Intanto vediamo di tirarli fuori questi insiemi limitati di casi singoli visto che ogni volta sono bollati come castronerie o giù di lì, o appunto remissioni spontanee.
    Se lei seguisse i link che le vengono proposti, avrebbe visto che la comunita’ medica non aspetta certo lei o me per analizzare questi casi singoli.
    Se quell’insieme limitato di casi singoli ha un pattern è come minimo doveroso prestargli attenzione.
    Se non e’ soddisfatto dalla ricerca a riguardo, trovi lei il pattern e pubblichi un articolo a riguardo.
    Poi ne riparliamo.
    Se non gli si vuole prestare attenzione adducendo le scuse più disparate, beh, che dire, non stiamo parlando di ne’ di medicina, ne’ di scienza, ma di pura difesa del proprio orticello. Interessante direi, visto l’argomento.
    Se lei ci suggerisce di cercare documentazione medica presentata su facebook, vuol dire che all’idea di parlare di scienza si e’ rinunciato in partenza.
    Quanto alla difesa del proprio orticello, una volta tanto mi sento di condividere la sua espressione, che trovo assolutamente azzeccata, visto che l’intervista a Passini e Hammerberg e’ stata inserita da qualcuno che ha deciso di dare indicazione di un preciso sito che vende un essicato d’artemisia, a 180,00 euro al chilo (lo stesso ordine di grandezza del prezzo dell’argento), come “profumatore d’ambiente” (visto che l’uso alimentare risulta vietato) ma esaltandone le doti antitumorali
    Per chiudere, dove si trova scritto che il signor Gioia non vuol tirar fuori tutta la sua documentazione medica?
    Se lei seguisse i link che le vengono proposti avrebbe visto che in uno dei due post su Butac lo stesso Gioia interviene, gli viene chiesto di produrre la documentazione ma, evidentemente, poi preferisce non rispondere.
    La documentazione medica del sig. Gioia è sempre li dove è sempre stata, su fb.
    C’è la possibilità di approfondire quindi, perchè non farlo?

    Su **Facebook**?!?
    Ma si rende conto o fa finta di non capire il problema.
    Lei sostiene che il la documentazione e’ su facebook. Allora la prenda e la renda pubblica o la pianti di chiedere agli scettici di approfondire quando i fedeli della religione dell’artemisia tengono queste informazioni riservate.
    Dobbiamo essere noi che non crediamo al miracolo a diffondere il verbo quando chi ci crede lo tiene riservato?
    Abbia un minimo di rispetto per i ruoli.
    c’è un prof Bizzarri, oncologo al dipartimento di medicina sperimentale alla sapienza a roma che si è interessato al caso.
    Vien perfino da pensare sul perché mai a qualcuno del mestiere debba venire la voglia di interessarsi a questi casi singoli bollati tanto facilmente come inutili dal punto di vista medico e scientifico per ricevere in cambio perculamenti a vita, anche e soprattutto a livello professionale e quindi di carriera.
    Sperando che il prof Bizzarri e magari qualche altro suo collega abbiano la forza e tenacia di accertare e lavorare sui fatti piuttosto che seguire unicamente la strada ufficiale e riconosciuta che garantisce di non venir marcati come ciarlatani ma che contemporaneamente chiude gli occhi sui singoli casi da archiviare semplicemente come non utili da approfondire.

    Quello che lei non capisce e’ che nessuno chiede di ignorare i casi singoli; anzi. Io chiedo di non dedurre, da un *presunto* caso singolo, chissa’ quali proprieta’ magiche di una pianta ma di fare ricerche *serie* e ben documentate. Se il dott. Bizzarri fara’ una buona ricerca avra’ il mio rispetto e la mia ammirazione.
    Quello che lei non capisce e’ che nessuno sostiene che non si debba fare ricerca sulle proprieta’ antitumorali sull’Artemisia; anzi. Vengono ampiamente fatte e io spero che si continuino a fare secondo gli standard e i protocolli consolidati. Gli unici che potranno, eventualmente, non solo dimostrare l’efficacia antitumorale di questa pianta, ma anche precisare quali tumori possono essere combattuti e con quali posologie e in sinergia con quali altri medicinali.
    Standard e protocolli che non prevedono la pubblicazione della documentazione medica in un gruppo chiuso di facebook, che non prevedono di improvvisare delle cure, o di suggerire pubblicamente l’uso di una medicina, prima che vengano fatti *tutti* gli appositi trial clinici.

  17. @ocasapiens: lascio perdere, non merita una risposta articolata, un suggerimento: segua meno cose e le segua meglio, che più che fare divulgazione scientifica lei sembrerebbe un’artista del gossip, mai partecipato alla scrittura dei testi per Voyager? Passo e chiudo.
    @E.K.Hornbeck: il discorso mi pare molto semplice, gli approfondimenti ovviamente li deve fare chi è del mestiere, il punto è perchè ce ne sono così pochi che si interessano a questi casi singoli, facile, e il complottismo non c’entra proprio nulla. Uno specialista che dichiara di interessarsi ad uno di questi casi viene bollato in 5 minuti come cazzaro/cialtrone, basta vedere gli interessanti rilievi che escono qui e dal buon medbunker (si ricorda diciamo la “sufficienza” dedicata a Villanova e Bach che hanno seguito casi di sma in bambini?). Se qualche specialista si interessa a questi casi deve farlo in sordina, di nascosto, pena la gogna mediatica per essersi interessato ad approfondire le dinamiche attorno a questi casi.
    Ripeto: PER ESSERSI INTERESSATO AD APPROFONDIRE LE DINAMICHE.

    Standard e protocolli che non prevedono la pubblicazione della documentazione medica in un gruppo chiuso di facebook, che non prevedono di improvvisare delle cure, o di suggerire pubblicamente l’uso di una medicina, prima che vengano fatti *tutti* gli appositi trial clinici.

    Yahwnnn, mi fa venire sonno. Quello che dice è ovvio, le manca da porsi la domanda sul perchè quella documentazione sia così poco interessante per chi è del mestiere. Non per tutti per fortuna, e mi fermo qui, chi deve lavorare lo sta già facendo, non ha certo bisogno del rumore di fondo generato da chi senza saperne un beneamato si atteggia a far le crociate per il gusto di sentirsi utile facendo la cosa giusta e investendo 0 in fatica.

    1. un suggerimento: segua meno cose e le segua meglio
      LOL, detto da chi rifiuta di leggere un articolo scientifico, per es. quello di Villanova e Bach…

  18. @ AleD
    il discorso mi pare molto semplice, gli approfondimenti ovviamente li deve fare chi è del mestiere
    Chi le dice che, in questo caso, sia opportuno fare approfondimenti?
    E ammesso, e non concesso, che in questo caso sia opportuno farli: chi le dice che non vengono fatti?
    Per di piu’: e’ stata fondata una Onlus “per divulgare la bellissima vicenda di Amedeo Gioia”, come dicono loro.
    Perche’ non chiede a loro la documentazione medica?
    Perche’ non chiede a loro di fare gli opportuni approfondimenti e, sopratutto, di pubblicare i risultati su prestigiose riviste scientifiche?
    il punto è perchè ce ne sono così pochi che si interessano a questi casi singoli, facile
    Il punto e’ che ci sono *migliaia* di sedicenti miracolati. Ognuno con la propria verita’, la propria terapia in grado di curare ogni tumore, ognuna in contrasto con le altre; qualcuno vero; qualcuno falso; qualcuno illuso e qualcuno pronto a illudere. E lei e’ sempre pronto a dargli credito e chiede a noi di fare altrettanto.
    e il complottismo non c’entra proprio nulla
    Davvero?
    Provi a rileggere i suoi commenti a questo post.
    Uno specialista che dichiara di interessarsi ad uno di questi casi viene bollato in 5 minuti come cazzaro/cialtrone, basta vedere gli interessanti rilievi che escono qui e dal buon medbunker
    E questo non sarebbe complottismo, vero?
    (si ricorda diciamo la “sufficienza” dedicata a Villanova e Bach che hanno seguito casi di sma in bambini?)
    Si ricorda che Vannoni ha patteggiato una condanna per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e che non si e’ mai saputo con certezza cosa e’ stato somministrato a quei bambini?
    Se qualche specialista si interessa a questi casi deve farlo in sordina, di nascosto, pena la gogna mediatica per essersi interessato ad approfondire le dinamiche attorno a questi casi.
    Ripeto: PER ESSERSI INTERESSATO AD APPROFONDIRE LE DINAMICHE

    Qui siamo al complottismo URLATO.
    Yahwnnn, mi fa venire sonno. Quello che dice è ovvio, le manca da porsi la domanda sul perchè quella documentazione sia così poco interessante per chi è del mestiere
    Ancora complottismo spicciolo.
    Chi le dice che quella documentazione non sia gia’ analizzata da chi e’ del mestiere?
    Che ci starebbe a fare, altrimenti, l’Onlus?
    mi fermo qui, chi deve lavorare lo sta già facendo, non ha certo bisogno del rumore di fondo generato da chi senza saperne un beneamato si atteggia a far le crociate per il gusto di sentirsi utile facendo la cosa giusta e investendo 0 in fatica.
    Vede che, se si sforza, ci arriva anche lei.
    L’autoconsapevolezza e’ un ottimo punto di partenza.

  19. @E.K.Hornbeck

    Chi le dice che, in questo caso, sia opportuno fare approfondimenti?

    Il mio criceto.

    Perche’ non chiede a loro la documentazione medica?
    Perche’ non chiede a loro di fare gli opportuni approfondimenti e, sopratutto, di pubblicare i risultati su prestigiose riviste scientifiche?

    Già fatto, e come già detto enne volte, è li su fb.
    E come già scritto, il prof.Bizzarri non è stato citato per caso.

    E questo non sarebbe complottismo, vero?

    Certo che no, evidentemente lei non ha mai provato queste dinamiche sulla propria pelle.
    Ripeto, perché è così:
    Uno specialista che dichiara di interessarsi ad uno di questi casi viene bollato in 5 minuti come cazzaro/cialtrone, basta vedere gli interessanti rilievi che escono qui e dal buon medbunker. E questo non solo su internet ma pure negli ospedali.

    Provi a rileggere i suoi commenti a questo post.

    Già fatto, sono belli limpidi, e di complottismo non c’è proprio traccia.
    Poi se lei e l’oca e altri continuate a voler “discutere” sul nulla di argomenti di cui sapente ZERO, beh, siete voi ad autoqualificarvi.

    Chi le dice che quella documentazione non sia gia’ analizzata da chi e’ del mestiere?

    E’ stata visionata da UN oncologo. Ah, la anticipo, me l’ha detto il gatto questa volta, il criceto ha già dato per la vicenda.

    Che ci starebbe a fare, altrimenti, l’Onlus?

    Ripeto la domanda: perché questi casi attirano così pochi specialisti? E ripeto la risposta: perché agli specialisti non conviene interessarsene. E ripeto: no, il complottismo non c’entra nulla. Se non capisce, pazienza, magari se farà qualche esperienza più o meno diretta qualche punto di vista nuovo le sbucherà in testa.

    Vede che, se si sforza, ci arriva anche lei.
    L’autoconsapevolezza e’ un ottimo punto di partenza.

    Vada a dirglielo all’oca a alla ferrari.

  20. @ AleD
    Il mio criceto.
    Sospettavo fosse lui il suo consulente scientifico.
    Già fatto, e come già detto enne volte, è li su fb.
    Come detto enne volte, proprio questo squalifica tutta la vicenda.
    Certo che no, evidentemente lei non ha mai provato queste dinamiche sulla propria pelle.
    Se vuol dire che non ho mai permesso alla disperazione di sopraffare la razionalita’, ha perfettamente ragione.
    Ripeto, perché è così:
    Uno specialista che dichara di interessarsi ad uno di questi casi viene bollato in 5 minuti come cazzaro/cialtrone, basta vedere gli interessanti rilievi che escono qui e dal buon medbunker. E questo non solo su internet ma pure negli ospedali.

    Questo e’ solo il suo pregiudizio da complottista.
    Il problema non e’ se occuparsi di questi casi o meno. Il problema e’ l’atteggiamento con cui si affrontano. Da believer in servizio permanente effettivo, che crede a tutto quello che gli viene raccontato, o da professionista critico, che pretende di analizzare i dati e che affronta in maniera critica pure quelli.
    Già fatto, sono belli limpidi, e di complottismo non c’è proprio traccia.
    Mai che un complottista ammetta di esserlo.
    E’ stata visionata da UN oncologo.
    Ottimo.
    La valutazione dell’oncologo?
    Puo’ trasmettercela o anche questa e’ riservata a un gruppo di carbonari alla facebook?
    E’ per caso stata oggetto di una pubblicazione su rivista peer reviewed?
    Ripeto la domanda: perché questi casi attirano così pochi specialisti? E ripeto la risposta: perché agli specialisti non conviene interessarsene.
    Si faccia una domanda e si dia una risposta da complottista.
    Risposta che non tiene minimamente conto di quanto puo’ essere conveniente, per molti presunti miracolati e per alcuni dei loro medici/guru, inventare o distorcere le vicende. Complottista che manco e’ disposto a prendere in considerazione l’ipotesi che gli specialisti sappiano valutare adeguatamente se, quando e quanto questi casi meritino di essere approfonditi.
    Perche’, evidentemente, lei ritiene di poter valutare meglio dell’intera comunita’ medica, e degli oncologi in particolare, quali casi meritano attenzione e quali no.

    1. AleD
      perché questi casi attirano così pochi specialisti?
      se un giorno leggerà il post che sta commentando e gli articoli scientifici linkati, vedrà che sono stati attirati migliaia di specialisti e che sono unanimi nel dire che:
      nessun medico oncologo e ricercatore può consigliare una dose, un preparato specifico e una schedula di somministrazione dell’Artemisia Annua che possa essere, su solide basi scientifiche, efficace e sicuro.

  21. @E.K.Hornbeck:

    Complottista che manco e’ disposto a prendere in considerazione l’ipotesi che gli specialisti sappiano valutare adeguatamente se, quando e quanto questi casi meritino di essere approfonditi

    Che idiozia. Gli specialisti pendono dai corsi di aggiornamento, una minima parte è interessata ai casi “strani” e ha tempo/modo/voglia di approfondirli. Se non se ne è accorto è perché non ne ha mai avuto bisogno, e nonostante questo continua a filosofeggiare sul metodo scientifico e i suoi pattern.

    Perche’, evidentemente, lei ritiene di poter valutare meglio dell’intera comunita’ medica, e degli oncologi in particolare, quali casi meritano attenzione e quali no

    No, stiamo parlando di un caso di metastasi diffusa con prognosi di max 2 mesi di vita, praticamente un caso da hospice, che invece è guarito. Perché mai interessarsene?
    @ocasapiens:

    su solide basi scientifiche, efficace e sicuro

    Le speriementazioni che intende fare un malato pronto per l’hospice non sono affari di nessuno, tanto è spacciato. I malati pronti per l’hospice che guariscono dovrebbero avere una stuola di ricercatori attorno.
    Non ce li hanno.
    PUNTO.

  22. @E.K.Hornbeck

    Il problema non e’ se occuparsi di questi casi o meno. Il problema e’ l’atteggiamento con cui si affrontano.

    Ma dai?

    o da professionista critico, che pretende di analizzare i dati e che affronta in maniera critica pure quelli.

    Oibò, certo che per analizzare criticamente i dati magari sarebbero da seguire questi casi?
    Lei che dice, potrebbe essere utile?
    Ah, per seguire non intendo chiudere con la velocissima e sempre valida asserzione: sono casi singoli, quindi non scientificamente utili perchè mai rientrati in trial/pubblicazioni referate. Perché questo tipo di chiusa è un attimo da pirla, converrà, spero.

  23. @ AleD
    Che idiozia. Gli specialisti pendono dai corsi di aggiornamento, una minima parte è interessata ai casi “strani” e ha tempo/modo/voglia di approfondirli.
    Quindi immagino che lei pensi che gli specialisti dovrebbero chiedere a lei cosa sia opportuno o non opportuno approfondire.
    Se non se ne è accorto è perché non ne ha mai avuto bisogno, e nonostante questo continua a filosofeggiare sul metodo scientifico e i suoi pattern.
    Sono felice che lei sia convinto di essere tanto esperto nella comprensione dell’animo umano da pensare di poter capire quali siano le mie vicissitudini a livello medico. Spero pero’ che, come oncologo, se la cavi un po’ meglio.
    Inoltre mi sembra di capire che lei ritenga che l’esperienza personale, o di un familiare stretto, come paziente oncologico sviluppi automaticamente una profonda competenza nel ramo. Competenza tale da permettere di stabilire cosa e’ o cosa non e’ importante per la ricerca scientifica e da consentire anche di pontificare sul relativo metodo.
    Mi dispiace ma la mia esperienza mi dice che e’ vero l’esatto contrario: una grave malattia, propria o di un familiare, tende a ridurre drasticamente quella lucidita’ e quel distacco che sono fondamentali per una serena ed efficace valutazione delle terapie disponibili, dei risultati delle terapie applicate e, per chi ha una solida preparazione nel campo, per poter effettuare una buona ricerca scientifica.
    Se ritiene che questo sia filosofeggiare, forse lei non e’ proprio portato per la ricerca scientifica. Per lo meno, non in campo medico.
    No, stiamo parlando di un caso di metastasi diffusa con prognosi di max 2 mesi di vita, praticamente un caso da hospice, che invece è guarito. Perché mai interessarsene?
    No; stiamo parlando di nulla, visto che la documentazione in questione non e’ pubblica e — come le ho mostrato — e’ stata negata a chi, con spirito critico e interesse, l’ha chiesta.
    Se cosi’ non e’, ci mostri un link pubblico alla documentazione e, sopratutto, lo mostri anche ai ragazzi di Butac.
    Oibò, certo che per analizzare criticamente i dati magari sarebbero da seguire questi casi?
    Lei che dice, potrebbe essere utile?

    Potrebbe essere utile non credere automaticamente e acriticamente a quello che viene raccontato. Potrebbe essere utile prendere in seria considerazione l’ipotesi che la documentazione possa essere falsificata; o selettivamente incompleta; o che possa essere affetta da errori strumentali; o da scambi di esami; o da errate valutazioni.
    Ah, per seguire non intendo chiudere con la velocissima e sempre valida asserzione: sono casi singoli, quindi non scientificamente utili perchè mai rientrati in trial/pubblicazioni referate.
    Perche’ un caso singolo non dovrebbe essere utile?
    Perche’ un caso singolo non dovrebbe entrare in una pubblicazione referata?
    E’ proprio una pubblicazione che descriva il caso in questione che le sto chiedendo per procedere a ragionarci sopra.
    La cosa importante da capire, sui casi singoli, e’ che da questi non si possono trarre conclusioni e comprovare l’efficacia e/o la tollerabilita’ di una terapia.
    Un caso singolo non deve essere usato per diffondere illusioni e proporre l’uso indiscriminato di terapie non comprovate.
    Questo e’ proprio l’errore che viene fatto, in questo come in tanti altri casi. Un errore che, a volte, uccide.
    E non mi venga a dire che sto filosofeggiando sul metodo scientifico. Il problema e’ estremamente concreto.
    Mi ripeto: lei, evidentemente, ritiene di poter insegnare agli oncologi il loro mestiere.
    Inoltre, si e’ convinto che questo particolare caso sia genuino, straordinario e che possa insegnare molto su come curare il cancro in altre persone.
    Bene.
    Stando cosi’ le cose, sia conseguente e si metta in gioco: si faccia dare la documentazione, scriva un articolo e faccia il possibile per pubblicarlo in una rivista del ramo con un minimo di prestigio.
    Faccia questo e avra’ la mia stima. E se riuscira’ a pubblicare l’articolo, e se lo rendera’ disponibile pubblicamente, saro’ anche lieto di leggerlo.
    Ma non continui a chiedere, a chi e’ scettico, di dare l’assalto a questo mulino a vento al posto suo.

    1. I malati pronti per l’hospice che guariscono dovrebbero avere una stuola di ricercatori attorno. Non ce li hanno. PUNTO.(…) sono casi singoli, quindi non scientificamente utili perchè mai rientrati in trial/pubblicazioni referate.
      Così dicono i complottisti, ma è vero il contrario. In media BMJ Case Reports pubblica 1500 casi singoli/anno Clinical Case Studies 800 ecc. Generano ricerche in vitro, in animali, esperimenti clinici e “protocolli compassionevoli”.
      E – ripeto – ci son già esperimenti
      clinici
      con derivati dell’Artemisia annua.

  24. @AleD,
    Puoi fartelo un account Facebook. Anche temporaneo, anche usando una mail “tanto per”, da buttare via subito dopo.
    Fallo e vai su Facebook, là dove quelle cartelle sarebbero.
    Scarica quello che trovi, leggilo e poi, se sei convinto che siano davvero le cartelle cliniche di cui hai parlato, vieni qui e ce lo dici – e le pubblichi su un qualunque sito che accetti allegati (anche EnergeticAmbiente scommetto va bene, ma del caso 22 Passi di certo lo farà volentieri per te) e posti qui il link, così le vedono tutti i lettori di OcaSapiens.
    Ce la puoi fare, prova.

  25. Sylvie: “La sperimentazione animale è stata negativa.”
    Questa affermazione è corretta, ma lo è anche quella di D. Ferrari (cit. verbatim) “[…] o che sia stata fatta sperimentazione animale per determinare la tossicità di tali composti fitoterapici”. La direttiva EU sulla sperimentazione animale è diversa da quella US, per esempio in Italia i farmaci salvavita devono essere sottoposti a sperimentazione animale su due modelli animali differenti (generalmente roditori OGM e loppidi OGM) prima di essere somministrati ai pazienti; va da se che la sperimentazione animale fatta in US non è sufficiente per permettere l’uso in Italia dell’artemisinin come farmaco. Da qui l’ipotesi di D. Ferrari che non ci siano nemmeno le autorizzazioni da parte dei comitati etici mi pare parecchio plausibile.
    Sylvie: “Come si vede dal link a Scholar, non ha [Dr. Ivano Ferri Hammarberg] mai fatto ricerca in oncologia”
    Non solo non ha mai fatto ricerca medica di alcun tipo, ma millanta pure, in un’intervista del 2010 (occhio al rimmel meditativo), di aver fatto ricerca oncologia in trial clinici (cit. verbatim): “So per certo che c’è un’evoluzione in elettrofisiologia e neurologia nonché in cardiologia, ma i dati non sono ancora disponibili, personalmente sto lavorando al progetto di uno studio randomizzato con gruppo di controllo in pazienti oncologici.. Ovviamente di tale studio randomizzato non c’è traccia da nessuna parte nella letteratura scientifica (probabilmente è una roba fatta illegalmente da ARTOI/AMIOT in qualche sottoscala, Vannoni docet).
    Hammarberg sostiene anche di essere docente di microimmunoterapia, ma non è affiliato con nessuna università Europea, quindi il titolo è millantato. In realtà è “docente” dell’associazione AMIOT, cioè è un normale tutor per i corsi triennali di omotossicologia fatti da tale associazione.
    Dora: “Il Dr Hammarberg Ferri era implicato anche nella vicenda Trigno M, ricordi? Anche lì era coinvolta l’ARTOI, oltre all’ISS.”
    Ciò spiega tante cose. Probabilmente ARTOI vuole ripetere la stessa strategia usata dal Trigno anche con l’Artemisia Annua.

    1. Grazie Mauro, non sapevo della differenza UE/USA.
      l’ipotesi di D. Ferrari che non ci siano nemmeno le autorizzazioni da parte dei comitati etici mi pare parecchio plausibile
      Anche a me, vista la decisione del Ministero e il parere degli enti di ricerca.
      Probabilmente ARTOI vuole ripetere la stessa strategia usata dal Trigno anche con l’Artemisia Annua.
      Giusto, il ministero non manda mica i NAS da quelli che sperimentano il Trigno e altri integratori “anti-tumorali” su migliaia di cavie umane.
      E’ successa una cosa buffa. Il dott Passini ha mandato una diffida al Gruppo Espresso con richiesta di ritrattazione, scuse pubbliche e atti di contrizione vari anche se ho precisato che è un erborista, non un medico come scrive Daniela F.
      L’ho messo in grassetto, magari riesce a vederlo.

  26. AleD: ” […] praticamente un caso da hospice
    Le speriementazioni che intende fare un malato pronto per l’hospice […]
    I malati pronti per l’hospice […]”

    Dove è che ho già visto questo uso disinvolto di “hospice”? Ah sì, nell’intervista del 2010 di Ivano Ferri Hammarberg e in quella di Telecor segnalata da Daniela. AleD, è per caso Ivano Ferri Hammarberg sotto mentite spoglie? 😀
    Alessandra: “Daniela sostiene che l’omeopatia è una pseudo-scienza”
    Veramente a sostenere che l’omeopatia non ha alcuna efficacia terapeutica sono proprio gli omeopati stessi. Parola del Manchester Homeopathic Clinic.
    Se non le basta, sappia che gli omeopati ammettono candidamente di non sapere quali principi attivi siano presenti nelle palline di zucchero che vengono somministrate; sono 16 anni che Omeoimprese tenta disperatamente di trovare i principi attivi che i prodotti omeopatici millantano di avere. 16 anni!!! 😀
    Per questo motivo sulla confezione dei preparati omeopatici c’è sempre scritto “1g di prodotto contiene 1g di zucchero”. E’ zucchero e basta, altro non c’è dentro nei preparati diluiti oltre 6CH. Chiunque con un minimo di conoscenze di chimica da liceo è in grado di comprendere che il “simile cura il simile” è pura pseudo-medicina.
    Da qui è poi lecito chiedersi come sia possibile che una persona sia stata in grado di conseguire una laurea in medicina per poi scivolare sull’omeopatia credendola una terapia. Al più l’omeopatia può essere usata in oncologia per trattare lo stress del paziente sfruttando l’effetto placebo; da qui a dire che è un’efficace terapia integrativa, o sostitutiva, per i pazienti oncologici è pura follia.
    A riguardo è doveroso ricordare che quanto sostenuto da Ivano Ferri Hammarberg (e compagni) nell’intervista a Telecor è deontologicamente scorretto; non dovreste stupirvi se poi l’ordine decide di perseguirvi, come sta facendo con il medico alternativo Claudio Sauro. Ci sono delle leggi e regole ben precise che vanno rispettate da tutti i ricercatori e medici che vogliono fare sperimentazione animale/umana; quelle regole esistono per tutelare i pazienti. Perché mai Hammarberg e Bizzarri dovrebbero essere al di sopra della legge ed avere un trattamento speciale rispetto agli altri?

  27. “Giusto, il ministero non manda mica i NAS da quelli che sperimentano il Trigno e altri integratori “anti-tumorali” su migliaia di cavie umane.”
    Son diventati anche più cauti; anziché millantare strani endorsement con l’ISS, hanno ripiegato su un’università per non dare troppo nell’occhio. Come nel caso del Trigno M, ci sono tante domande che restano senza risposta, una fra tutte che l’artemisin (o soluzioni varie idroalcoliche) sia commercializzato ed usato off-label nonostante ci sia il divieto ministeriale; tutto ciò non può avvenire senza la complicità di una rete di para-farmacie (come ipotizzava Dora su HIVForum per il caso Trigno M).
    L’unica consolazione è il caso di Claudio Sauro, che per molti versi è speculare a quello di Hammarberg (specie nell’uso off-label). Spero quindi che il “guizzo” di vita dell’ordine di queste ultime due settimane non sia solo un fuoco di paglia 🙂
    “E’ successa una cosa buffa. Il dott Passini ha mandato una diffida al Gruppo Espresso con richiesta di ritrattazione, scuse pubbliche e atti di contrizione vari […]”
    Ritrattazioni? Spe’ mi sono perso, Passini ha fatto dietro front (come Gava) e si è pentito delle sue affermazioni rilasciate a Telecor e quindi chiede la rimozione del suo nome dell’articolo a mezzo diffida, oppure lui chiede al Gruppo Espresso scuse scritte?

    1. Mauro,
      la sua avvocata scrive che “trattasi di notizie false, esposte con toni allusivi e critici senza fondamento” eppure sembra aver cliccato sui link. Chiede la rimozione dell’articolo, una ritrattazione pubblica e l’inoltro di scuse al dott. Passini – anche perché…
      Wait for it
      sotto il titolo “Quelli dell’Artemisia Annua” è citato il titolo del post sotto il quale D. Ferrari commentava.

  28. @mauro toffanin:

    AleD: ” […] praticamente un caso da hospice
    Le speriementazioni che intende fare un malato pronto per l’hospice […]
    I malati pronti per l’hospice […]”
    Dove è che ho già visto questo uso disinvolto di “hospice”? Ah sì, nell’intervista del 2010 di Ivano Ferri Hammarberg e in quella di Telecor segnalata da Daniela. AleD, è per caso Ivano Ferri Hammarberg sotto mentite spoglie? 😀

    Complimenti se ha lo stesso naso anche sulle altre questioni stia attento, il rischio di uscire con castronerie è molto alto.
    Che dire, un augurio di cuore per poter farsi le ossa sul campo, poi magari capirà.

    1. AleD,
      se ha lo stesso naso anche sulle altre questioni stia attento, il rischio di uscire con castronerie è molto alto.
      la frase si applica al suo naso per l’ironia, temo.
      un augurio di cuore per poter farsi le ossa sul campo, poi magari capirà
      in quale campo dell’oncologia lei si è fatto le ossa per uscire con tante castronerie?
      Se non se le ricorda, me lo dica e le elenco in un post a parte.

  29. @ocasapiens: scusi, dimenticavo di fare gli auguri anche alla padrona di casa, chiedo scusa per l’inqualificabile maleducazione.

  30. Sylvie: “sotto il titolo “Quelli dell’Artemisia Annua” è citato il titolo del post sotto il quale D. Ferrari commentava.”
    hehehehe… è l’accostamento con il titolo che da fastidio. Seems legit 😀
    Davvero alquanto bizzarra come richiesta.
    AleD: “Complimenti se ha lo stesso naso anche sulle altre questioni stia attento, il rischio di uscire con castronerie è molto alto.
    Che dire, un augurio di cuore per poter farsi le ossa sul campo, poi magari capirà”

    Ironia portami via! 😀
    Usa la stessa perspicacia anche quando legge le pubblicazioni scientifiche?

  31. Hornbeck: “Se il dott. Bizzarri fara’ una buona ricerca avra’ il mio rispetto e la mia ammirazione.”
    Ho dei seri dubbi a riguardo. Bizzarri è pure un editor di OMICS, nota rivista predona:
    https://www.omicsonline.org/editor-profile/Mariano_Bizzarri/
    Se uno si fa infinocchiare così facilmente a tal punto da non rendersi conto che è Editor di una rivista predona, nutro seri dubbi sulle sue capacità professionali. Ma voglio comunque concedergli il beneficio del dubbio, potrebbe essere solo un “errore di gioventù” 😉

    1. I lettori scopriranno che il com. stampa non cita nemmeno una (1) ricerca secondo la quale la grappa di artemisia annua propagandata dall’ARTOI eliminerebbe i tumori. Scopriranno pure che almeno 10 dei 13 “Prof. che collaborano con l’ARTOI” elencati fieramente nel com. stampa sono quacks, si comprano pubblicazioni in riviste-spazzatura o falsificano i dati:
      Philip A. SALEM (USA – socio onorario ARTOI)
      Bharat B. AGGARWAL (USA)
      Lorenzo COHEN (USA), il quackademic
      Gary DENG (USA)
      Michael FRASS (Austria)
      Anil KULKARNI (USA)
      Ping Chung LEUNG (Hong Kong)
      Stephen SAGAR (Canada) – dell’International Psycho-Oncology Society…
      Seong Woo YOON (Korea)
      Catherine ZOLLMAN (England)
      L’ideale per costruirsi una più completa opinione.

  32. “Scopriranno pure che almeno 10 dei 13 “Prof. che collaborano con l’ARTOI” elencati fieramente nel com. stampa sono quacks […]”
    E c’è pure una bella lista di professionisti Italiani, che parafrasando Silvestri, ci sono e ci fanno 😀
    Li aggiungo tutti al mio elenco personale di “ricercatori ed esperti della fuffa (non) complementare”, così li tengo d’occhio nel qual caso decidessero di fare “sperimentazione umana” (illegalmente e senza autorizzazioni) di grappe e distillati vari sui pazienti oncologici.

  33. Quindi.. confermato ..che se fosse per certi “dotti”, spientini, gonfi del loro narcisismo ..LA TERRA SAREBBE ANCORA PIATTA !!! .. e tutte le più “grandi” scoperte non si sarebbero mai fatte, “guardando” quello che già si conosceva ..se non si sarebbe guardato ..oltre!
    Cmq.. da povero ignorante e miserabile, non “dotto” ..non medico ..”un nulla” quindi ..da semplice curioso ..cercando sull’artemisia annua ..si scopre che ce ne sono svariati, di studi e sperimentazioni, anche da parte di istituti, università, e dottori, sicuramenti piu’ conosciute/i e “degni di nota” …rispetto a “persone” da trasmissioni tipo “Porta a Portone”, che si è sentito esprimere i loro “orgasmi intellettuali o di saggezza socio-istituzionale” ..precedentemente.
    Si scopre anche che l’artemisia annua, o/e alcuni sui derivati, è un medicinale fitoterapico contro la malaria, riconosciuto a livello mondiale ..con cui “qualcuno” ..forse qualche “inetto” ..ci ha preso anche ..il premio NOBEL !!! ..che SCANDALO!!!
    ..e continuando a cercare, si scoprono anche studi e sperimentazioni per combattere altre malattie “simili” alla malaria, per combattere la leishmania .ed addirittura alcune malattie neurodegenerative!!
    Sicuramente “un branco” ..di inetti ciarlatani e visionari, bufalari e quant’altro .fortunatamente ..o sfortunatamente ..il mondo lo hanno sembre cambiato ..nel bene o nel male ..i folli ..e non ..gli abitanti delle scatole!!
    Che “umani scienziati”..quelli che invece di esultare per un malato “spacciato per la scienza conosciuta” che invece si salva “in modo alternativo” ..si indignano perchè, per sua scelta non ha perseguito gli standard ..per morire!!!
    Io personalmente.. prima di provarla sul mio cane ..l’ho provata su me stesso ..e non sono ne morto ..ne ho avuto ..turbe psichiche o altri disturbi!!! ..anzi ..stavo meglio!
    LA VERITA’ E’ UNA ..CHE LA FITOTERAPIA, LA OMEOPATIA, LA NATUROPATIA, LA DIETA MIRATA CON PRODOTTI BIOLOGICI ..FUNZIONANO ..MA COME LA MEDICINA TRADIZIONALE ..NON E’ DETTO CHE UNA CURA CHE FUNZIONI PER UN INDIVIDUO ..FUNZIONI ANCHE PER L’ALTRO!
    QUELLO CHE MANCA E’ L’INTEGRAZIONE DELLE VARIE “DISCIPLINE” ..PER UN UNICO SCOPO ..IL BENESSERE DELL’INDIVIDUO ..E NON NARCISISMI E PRESUNZIONI SCIENTIFICO INTELLUTTUALI !!! ..NELLA VITA E NELL’UNIVERSO ..NULLA E’ CERTO! ..IN NATURA ..QUELLO CHE E’ CERTO E’ ..IL CAOS !!!
    N.B: ….poi una semplice e stupida domanda ..ma se l’artemisia annua è tossica ..quindi ..un veleno ..istutuzionalmente parlando .. ma i chemioterapici ..cosa sono???? ..veleni legalizzati???
    CMQ ..affidatevi sempre a bravi dottori ..esperti, umani e aperti di mente !!! ..o almeno ..a più “campane” !
    …NON ..SOLO A DEGLI IDIOTI OTTUSI ..ANCHE CONOSCIUTI ..con la calcolatrice in mano!
    Buona vita a tutti.

    1. Alex,
      Io personalmente.. prima di provarla sul mio cane ..l’ho provata su me stesso ..e non sono ne morto ..ne ho avuto ..turbe psichiche o altri disturbi!!! ..anzi ..stavo meglio!
      E’ sicuro? Da come scrive lei sembra molto agitato.
      l’artemisia annua è tossica ..quindi ..un veleno ..istutuzionalmente parlando
      anche parlando al bar. E’ tossica come la cicuta, la digitale, altre piante e “prodotti biologici” da cui si derivano i farmaci, chemioterapici compresi, grazie a “L’INTEGRAZIONE DI VARIE DISCIPLINE”.
      il premio NOBEL
      è stato dato a una farmacologa specializzata in fitochimica e cristallografia, non a un dilettante che beve grappa d’A. annua prima di darla al cane.
      Quale ricerca sull’efficacia di molecole derivate dall’A. annua che lei ha trovato in rete è fatta da omeopati, naturopati o fitoterapisti?

  34. @ Alex
    Quindi.. confermato ..che se fosse per certi “dotti”, spientini, gonfi del loro narcisismo ..LA TERRA SAREBBE ANCORA PIATTA !!!
    Le rivelo un segreto: quando si urla (scrivere parole in maiuscolo equivale a urlare) si risulta piu’ fastidiosi, non piu’ convincenti. Anzi…
    Ma e’ un segreto; non lo dica a nessuno.
    … e tutte le più “grandi” scoperte non si sarebbero mai fatte, “guardando” quello che già si conosceva ..se non si sarebbe guardato ..oltre!
    Siamo alla fiera dell’ovvio?
    Cmq.. da povero ignorante e miserabile, non “dotto” ..non medico ..”un nulla” quindi ..da semplice curioso ..cercando sull’artemisia annua ..si scopre che ce ne sono svariati, di studi e sperimentazioni, anche da parte di istituti, università, e dottori, sicuramenti piu’ conosciute/i e “degni di nota” …rispetto a “persone” da trasmissioni tipo “Porta a Portone”, che si è sentito esprimere i loro “orgasmi intellettuali o di saggezza socio-istituzionale” ..precedentemente.
    Si scopre anche che l’artemisia annua, o/e alcuni sui derivati, è un medicinale fitoterapico contro la malaria, riconosciuto a livello mondiale ..con cui “qualcuno” ..forse qualche “inetto” ..ci ha preso anche ..il premio NOBEL !!! ..che SCANDALO!!!

    Sorvolando sulle sue frustrazioni nei confronti dei dotti, le chiedo: qualcuno, in questo post o nei relativi commenti, ha messo in discussione l’efficacia dell’Artemisia nei confronti della malaria?
    O qualcuno ha criticato il relativo premio Nobel?
    O qualcuno ha negato l’opportunita’ di fare ricerca sulla possibilita’ di utilizzare i derivati dell’Artemisia anche contro altre patologie, ? Anche quelle tumorali?
    Perche’ a me, francamente, non risulta.
    …e continuando a cercare, si scoprono anche studi e sperimentazioni per combattere altre malattie “simili” alla malaria, per combattere la leishmania .ed addirittura alcune malattie neurodegenerative!!
    Quindi?
    L’esistenza di studi e sperimentazioni, secondo lei, sono la dimostrazione dell’efficacia? Se cosi’ fosse, a cosa servirebbero?
    Comunque, le ricordo che qui abbiamo ragionato (lei arriva quando questo post era ormai storia antica) riguardo alle presunte capacita’ di tale pianta di combattere il cancro.
    Le risulta che malaria e cancro siano malattie simili?
    E dall’efficacia dell’artemisina contro la malaria lei deduce anche quella contro il cancro?
    Che “umani scienziati”..quelli che invece di esultare per un malato “spacciato per la scienza conosciuta” che invece si salva “in modo alternativo” ..si indignano perchè, per sua scelta non ha perseguito gli standard ..per morire!!!
    Che un malato “spacciato per la scienza conosciuta” si sia salvato “in modo alternativo” lo dice lei.
    E lo dice anche anche il presunto salvato che, pero’, si rifiuta di fornire la relativa documentazione a chi, medico, vuole capirci qualcosa di piu’.
    Io personalmente.. prima di provarla sul mio cane ..l’ho provata su me stesso ..e non sono ne morto
    Sono felice per lei e spero che anche il suo cane non ne abbia sofferto.
    ..ne ho avuto ..turbe psichiche o altri disturbi!!! ..anzi ..stavo meglio!
    Urlava senza motivo anche prima?
    Urlava anche piu’ forte?
    LA VERITA’ E’ UNA ..CHE LA FITOTERAPIA, LA OMEOPATIA, LA NATUROPATIA, LA DIETA MIRATA CON PRODOTTI BIOLOGICI ..FUNZIONANO ..MA COME LA MEDICINA TRADIZIONALE ..NON E’ DETTO CHE UNA CURA CHE FUNZIONI PER UN INDIVIDUO ..FUNZIONI ANCHE PER L’ALTRO!
    Per favore, non urli.
    Lei sta facendo un calderone pazzesco mettendo insieme fitoterapia, omeopatia, naturopatia e alimentazione con prodotti biologici.
    Prendiamo i primi due.
    Credo che nessuno neghi la potenziale efficacia dei prodotti fitoterapici. Molti medicinali usati dalla medicina scientifica (per favore: non la chiami “medicina tradizionale”, se non vuole fare confusione; l’attuale medicina scientifica e’ tutto tranne che “medicina tradizionale”; e’ la fitoterapia la medicina tradizionale, dalle nostre come da molte altre parti) hanno derivazione fitoterapica.
    L’artemisina, come ci ha ricordato, con la malaria.
    Solo che la medicina scientifica assorbe (quando e’ il caso, ovvero quando funzionano e per le patologie per le quali funzionano) e migliora (quando riesce, cioe’ spesso, come nel caso dell’artemisina) la fitoterapia.
    Quindi lei oggi, in farmacia, trova un prodotto di sintesi, l’acido acetilsalicilico, che e’ molto meno dannoso per lo stomaco del tradizionale fitoterapico, l’acido salicilico.
    Ma l’omeopatia e’ un caso completamente diverso.
    Si tratta di acqua fresca, le piaccia o no.
    L’efficacia e’ limitata all’effetto placebo, che lei ci creda o no.
    Per sostenere l’efficacia dell’omeopatia, puo’ urlare quanto vuole; ma non saranno le esperienze sue o del suo cane a convincere chi conosce l’importanza della statistica e delle verifiche a doppio cieco per validare l’efficacia di una medicina.
    QUELLO CHE MANCA E’ L’INTEGRAZIONE DELLE VARIE “DISCIPLINE” ..PER UN UNICO SCOPO ..IL BENESSERE DELL’INDIVIDUO ..E NON NARCISISMI E PRESUNZIONI SCIENTIFICO INTELLUTTUALI !!! ..NELLA VITA E NELL’UNIVERSO ..NULLA E’ CERTO! ..IN NATURA ..QUELLO CHE E’ CERTO E’ ..IL CAOS !!!
    Per favore, non urli.
    Quello che *le* manca e’ l’umilta’ di accettare il fatto che ci sono migliaia di ricercatori che passano la vita a cercare di valutare l’efficacia dei farmaci. Senza urlare, senza pretendere di insegnare ad altri il loro mestiere e basandosi su valutazioni statistiche di cui lei, sembrerebbe, ha una comprensione pari a quella che io ho del teatro Kabuki.
    N.B: ….poi una semplice e stupida domanda ..ma se l’artemisia annua è tossica ..quindi ..un veleno ..istutuzionalmente parlando .. ma i chemioterapici ..cosa sono???? ..veleni legalizzati???
    “Farmaco” deriva da una parola greca che significa anche “veleno”.
    Non lo sapeva?
    Ogni farmaco con una qualche efficacia ha anche dei rischi e degli effetti collaterali. Solo se crede all’omeopatia o a illusioni analoghe puo’ pensare il contrario.
    Uno dei problemi dei medici — di quelli che fanno bene il loro mestiere, senza spargere illusioni — e’ stabilire se (e quando) i vantaggi di assumere un farmaco superano gli svantaggi.
    Con i chemioterapici ci sono degli studi che dicono quali, e quando, sono maggiori i vantaggi rispetto agli svantaggi.
    Per l’artemisina ci sono degli studi che ci mostrano che, per combattere la malaria, i vantaggi superano gli svantaggi.
    Ma per quanto riguarda l’artemisina e il cancro, le risultano degli studi scientifici degni di questo nome? A me non risultano.
    CMQ ..affidatevi sempre a bravi dottori ..esperti, umani e aperti di mente !!! ..o almeno ..a più “campane” !
    …NON ..SOLO A DEGLI IDIOTI OTTUSI ..ANCHE CONOSCIUTI ..con la calcolatrice in mano!

    I bravi dottori hanno (anche) la calcolatrice in mano.
    O, almeno, si affidano a studi di ricercatori che la calcolatrice (insieme ai metodi statistici) l’hanno usata in precedenza.
    L’umanita’, in un medico, e’ un’ottima cosa.
    Anche l’apertura mentale e’ un’ottima cosa. Ma chi non crede alla statistica, per valutare l’efficacia di un farmaco, non e’ solamente aperto di mente. E’ qualcosa di piu’: e’ un cervello in fuga. Con il resto del corpo lasciato indietro. Sperabilmente, non impegnato a prescrivere terapie e firmare ricette.

  35. PAURA EHHHH….
    VISTO CHE L’ARTEMISIA NON DA NESSUN EFFETTO COLLATERALE E SONO MIGLIAIA DI ANNI CHE
    LA MEDICINA CINESE LA USA CON SUCCESSO ANCHE CONTRO LA MALARIA, È INUTILE CHE FACCIANO INUTILE TERRORISMO SOLO PER DIFENDERE IL LORO FATTURATO MILIARDARIO DELLE CHEMIOTERAPIE CHE A DIRE DELLA ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÁ DICHIARA CHE LE GUARIGIONI DA KEMIO SONO DEL 2% QUINDI NULLE MA NON SOLO LE KEMIO DISTRUGGONO LE DIFESE IMMUNITARIO CONDANNANDO IL PAZIENTE A MORTE SICURA.
    CHI SCRIVE È UN MALATO TUMORALE CHE DAL GIORNO CHE HA COMINCIATO L’ASSUNZIONE DELLA ARTEMISIA HA VISTO DIMINUIRE VISTOSAMENTE I TUMORI E LA CEA DA 17 È SCESA A 1,2
    IL RESTO È MALAFEDE

    1. PAURA EHHHH
      di che cosa?
      LE GUARIGIONI DA KEMIO SONO DEL 2%
      forse dovrebbe procurarsi degli occhiali, così eviterebbe anche di scrivere tutto maiuscolo.
      CHI SCRIVE È UN MALATO TUMORALE
      se è così, mi dispiace per lei ma non ho motivo di crederle sulla parola.

  36. @ mario giorgi
    PAURA EHHHH….
    Be’, si’… quando si ha a che fare con uno scalmanato che sostiene le sue opinioni urlando a squarciagola… un po’ di paura, effettivamente, viene.
    VISTO CHE L’ARTEMISIA NON DA NESSUN EFFETTO COLLATERALE
    Confonde la fitoterapia con l’omeopatia.
    E SONO MIGLIAIA DI ANNI CHE
    LA MEDICINA CINESE LA USA CON SUCCESSO ANCHE CONTRO LA MALARIA,

    I sostenitori della medicina tradizionale cinese sostengono che sono migliaia di anni che usano efficacemente di tutto contro piu’ o meno tutto.
    Che ogni tanto abbiano ragione e’ anche nell’ordine delle cose.
    L’importante e’ capire in cosa, esattamente, hanno ragione.
    Hanno dimostrato che l’artemisina e’ efficace contro la malaria? Ottimo!
    Ma le risulta che la malaria sia una forma di tumore?
    O, secondo lei, dovremmo concludere che un efficace farmaco antimalarico sia, ispo facto, anche un efficace anti-tumorale?
    È INUTILE CHE FACCIANO INUTILE TERRORISMO SOLO PER DIFENDERE IL LORO FATTURATO MILIARDARIO DELLE CHEMIOTERAPIE
    E da cosa dovrebbero difendere il fatturato delle chemioterapie? Dall’artemisina? Prima se ne dimostri l’efficacia contro i tumori, poi vedremmo se le aziende farmaceutiche ne avranno paura o se cercheranno di fare soldi con i derivati dell’artemisia.
    CHE A DIRE DELLA ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÁ DICHIARA CHE LE GUARIGIONI DA KEMIO SONO DEL 2% QUINDI NULLE
    Io direi che lei sta solo rilanciando una vecchia balla che cerca di disinformare giocando sull’ambiguita’ dell’espressione “guarigioni da chemio”.
    E, comunque, a quale dichiarazione dell’OMS si riferisce, esattamente?
    MA NON SOLO LE KEMIO DISTRUGGONO LE DIFESE IMMUNITARIO CONDANNANDO IL PAZIENTE A MORTE SICURA
    Il che e’ in contraddizione con quello che ha scritto prima: se anche fosse vero che solo il 2% dei pazienti trattati con chemio guarisce, e certamente non e’ vero perche’ sono molti ma molti di piu’, allora la morte non sarebbe sicura.
    CHI SCRIVE È UN MALATO TUMORALE CHE DAL GIORNO CHE HA COMINCIATO L’ASSUNZIONE DELLA ARTEMISIA HA VISTO DIMINUIRE VISTOSAMENTE I TUMORI E LA CEA DA 17 È SCESA A 1,2
    Anche fosse vero, spero si renda conto che, da sola, la sua vicenda personale (o quella di chiunque altro) non dimostra assolutamente nulla.
    E, in ogni caso, mi auguro che lei non pretenda di essere creduto sulla parola: gia’ troppe volte degli scettici hanno chiesto le cartelle cliniche di chi faceva affermazioni come le sue senza ottenere nulla. Citofonare Butac per chiarimenti.
    Anzi: visto che prima ci ha raccontato la balla del 2%, spero (per lei) che anche questa lo sia.
    Cioe’: spero che sia una balla che lei sia un malato tumorale.
    Se poi e’ vero, spero che lei stia davvero migliorando.
    IL RESTO È MALAFEDE
    Non saprei.
    La sua affermazione sul 2% di guarigioni da chemio cos’e’?
    Malafede o ignoranza?

  37. leggo molto ma mi hanno insegnato a valutare comparando le “notizie” con riferimenti certi. Io che mi trovo prossimo ai settanta, ne ho viste troppe per poter continuare a credere in personaggi che si onorano del titolo di dottori. Ma sono solo medici, non sono dotti ma indottrinati. A mio parere è dotto chi usa le proprie conoscenze per (almeno) cercare di capire cosa produce un certo effetto.
    Sono stato un bronchitico asmatico serio, mi hanno curato per cinque anni facendomi ingurgitare broncodilatatori e antiinfiammatori! Nessuno ha mai cercato la causa scatenante la mia bronchite asmatica, me la sono dovuta trovare da solo. Era la gattina tanto cara a mia moglie!!! Ma è meno faticoso cercare, nei “protocolli”, qualche prodotto da infilare nel “tubo” o iniettare come si fà con i prosciutti ! Ritengo questo mio risultato (nessun disturbo più ai miei bronchi) solo parzialmente soddisfacente in quanto, ritengo assolutamente neessario capire, per quale motivo reagivo così male alla saliva del gatto (che si lecca per lavarsi lasciando saliva sul pelo, saliva che, si essica e volatilizza nell’ambiente ed è un potente allergene, questa cosa che mi ha detto il veterinario, oltre ad averne verificato la concretezzaè l’ho trovata semplicemente sensata !!!).
    Penso che il mio sistema immunitario abbia bisogno di “mie” maggiori attenzioni. E’ un meccanismo formidabile ma, credo che sia devastato dalla chimica che ci viene propinata. Lo sanno anche i sassi che i chemioterapici fanno disastri ma …… anche tanti soldi.
    Fosse solo questo il caso comparato. Mio padre (56 anni) si ferma al 4° arresto di cuore perchè, il cardio chirurgo non se l’è sentita di fare un intervento rischioso (che gli avrebbe quasi certamente abbassato la media dei “successi”) ma non ha avuto neppure la “correttezza” di informare i famigliari, della reale problematica che, non consisteva nella tracheotomia, a cui era stato sottoposto in quanto durante la coronarografia “qualcosa” non gli aveva più consentito di respirare! ma in una stenosi aorto coronarica del 90% E questa sarebbe la scenza e coscenza di cui si vantano.
    Altre situazioni che ho direttamente conosciuto, meriterebbero che le esponessi ma mi ci vorrebbe molto altro spazio e il dover rivivere situazioni molto tristi.
    Tra l’altro, al settore medico viene affidata anche la funzione istituzionale di vigilanza del territorio per la sicurezza del lavoro. Nel corso della mia attività, ho spesso trovato medici donna a dirigere i “servizi di sicurezza del lavoro” ! Ma non è più sensato metterci delle ingegnere (ce ne sono e ne ho conosciute di bravissime)? La normativa tecnica, che ben ho conosciuto, non si armonizza con la formazione di un medico e questo lo dimostrano le conclusioni di incidenti gravi determinati da mancato cronico e non adeguatamente sanzionato, rispetto del regolamentato.
    Meglio uno stregone che almeno non viene “formato” dall’industria dei quattrini!

  38. Credo che prima di tutto i malati dovrebbero verificare il professionista in questione se é iscritto all’ordine dei medici, e verificare il suo currently su siti ufficiali. Mettere il nome di una società o persona con accanto “ o sinonimi può aiutare nella ricerca su google. E poi visto che il mondo gira per soldi, diffidare di chi consiglia vivamente prodotti costosi e alternativi, farmacie che consigliano dottori e dottori che consigliano farmacie e prodotti non testati. Il malato, specie se oncologico, è una preda facile fragile, lo so purtroppo. E chi promette cure costose, non ha e non avrà la mia stima e nessuna credibilità. Noi malati siamo comunque in un mare incerto, ed difficile scegliere una strada.

  39. Semplice vissuto
    Mia moglie aveva accettato Artemisia Annua idroalcolica e il marcatore 19.9 da 750 si era quasi azzerato a 155 si è fatta convincere da grandi distributori di chemio centro pancreas di Verona ed è passato da 155 a 2000 in 3 mesi …….distruzione delle vene compresa la vena cava. abbandonata da dottori con 2 settimane di vita è ritornata all Artemisia Annua idroalcolica ed ha vissuto una vera buona vita per altri 12 mesi con poi cedimento della vena cava precedentemente distrutta…….
    Mediti Signore …..il cavallo con i paraocchi guarda solo dove le han detto di guardere

  40. Vorrei sapere gentilmente l artemisia si puo assumere prendendo le pillole della pressione Alta. Grazie aspetto vostra risposta. Distinti saluti

    1. Lulu,
      Direi proprio di no! La vendita di rimedi a base di artemisia è vietata perché sono pericolosi per la salute. Siccome quelli che trova in rete sono illegali, nessuno sa cosa ci sia dentro.

  41. Non capisco perché affermiate che i derivati della Artemisia siano illegali. Io ho acquistato qui in una farmacia di Roma un preparato in capsule di Artemisinina, su ricetta veterinaria, da somministrare alla mia cagnolona affetta da tumore non operabile. Ci tengo a sottolineare che anche se ho letto di casi in cui si è dimostrata efficace, so che non ci sono garanzie che funzioni nel mio caso, ma pur senza farmi illusioni ho ritenuto, d’accordo con la veterinaria, di fare un tentativo. Sto anche gradualmente sostituendo i pesanti antidolorifici tradizionali (il tumore è su una vertebra e preme sul midollo) con cannabis terapeutica. Per me la prima cosa è che non vi sia dolore, e che il cane possa fare una vita etologicamente e affettivamente più normale e gradevole possibile, ma se c’è una possibilità di combattere il tumore penso valga la pena tentare.
    E quanto vorrei che ciò che con l’aiuto di una veterinaria sto facendo per il benessere del mio cane, mi fosse stato possibile farlo anni fa, con l’aiuto di un medico, per mia madre, inutilmente massacrata dalla chemioterapia, o per mio padre, imbottito di antidolorifici e morfina.
    È giusto fare degli studi scientifici seri e non di parte, ma la vita passa, e finisce, anche malamente, in attesa che qualcuno si decida a farli.

    1. Blade Runner,
      se fosse vero, lei starebbe facendo soffrire inutilmente la sua cagnolona perché l’artemisinina è efficace contro il plasmodio della malaria, non contro i dolori.
      Chi avrebbe affermato che i derivati dell’Artemisia annua sono illegali?
      È giusto fare degli studi scientifici seri e non di parte, ma la vita passa, e finisce, anche malamente, in attesa che qualcuno si decida a farli.
      Si fanno da 40 anni con un centinaio di derivati. Siccome quelli estratti dalla pianta si sono dimostrati troppo tossici, gli esperimenti clinici attuali riguardano molecole sintetiche quasi uguali che – si spera – uccidano le cellule tumorali ma non i pazienti.

  42. Sig.ra Coyaud, lasci perdere, ed eviti di diffondere ulteriormente la sua incompetenza scientifica. La chemioterapia è stata ormai bocciata anche dall’OMS, dal momento che è efficace solo nel 2% dei casi,
    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15630849/
    oltre a produrre effetti cancerogeni e distruttivi dei tessuti sani, in particolare di quelli cardiaci. Quindi, se lei è contenta di “curare” il cancro assumendo dosi micidiali di veleni che fanno cadere i capelli, vomitare, e che hanno solo effetti temporanei e palliativi, che NON distruggono affatto tutte le cellule cancerose, e che in più le “regalano” un infarto o una cardiopatia, si accomodi. Ce ne faremo una ragione, il mondo è pieno di gente che si si suicida, una in più o una in meno…

    1. suggerisco ai lettori interessati di leggere sia la rassegna linkata da bjorn stockolm su alcuni farmaci usati in USA e Australia nel secolo scorso che le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità
      E magari da farle leggere a chi preferisce “curarsi” con della grappa d’artemisia (assenzio) notoriamente tossica per le cellule, tumorali o meno.

  43. @ bjorn stockolm
    lasci perdere, ed eviti di diffondere ulteriormente la sua incompetenza scientifica
    Ecco un buon consiglio che avrebbe fatto bene a seguire lei stesso.
    Eppure due anni fa l’avevo spiegato a quell’urlatore di Mario Giorgi. E’ in questa pagina. Bastava leggere per evitare di scrivere castronerie.
    La chemioterapia è stata ormai bocciata anche dall’OMS
    Questo lo dice lei e lo diceva anche Mario Giorgi.
    L’avevo chiesto anche al Giorgi ma non ha risposto.
    Riprovo con lei: a quale dichiarazione dell’OMS si riferisce, esattamente?
    dal momento che è efficace solo nel 2% dei casi
    Detto cosi’, e’ una balla.
    Una balla molto diffusa, negli ambienti dei negazionisti dell’utilita’ della chemioterapia, ma una balla ripetuta molte volte e’ pur sempre una balla.
    Nasce proprio dall’articolo che lei cita, ma bisognerebbe anche capirlo.
    Scrivendo che la chemioterapia “è efficace solo nel 2% dei casi”, lei sta cercando di imbrogliarci facendoci credere che nel 98% dei casi nei quali viene usata e’ inutile o persino dannosa.
    Lo fa citando un articolo. Uno solo. Quando la letteratura a riguardo e’ sterminata.
    Lo fa citando l’articolo scritto da un medico (primo autore) che lavorava in un reparto di radioterapia e che (come scritto nell’articolo stesso) ha usufruito di una o più borse di studio pagate da un’azienda che produce software per apparecchiature per radioterapia.
    E’ stato anche solo sfiorato dal sospetto che ci possa essere un conflitto di interesse e che, a causa di questo, l’autore possa aver calcato la mano, contro la chemioterapia, per sostenere la radioterapia?
    Io sospetto di no.
    E, comunque, l’articolo, proprio quello che lei cita, dice ben altro.
    Preliminarmente le faccio osservare che si tratta un articolo di 16 anni fa, quindi tratta dell’efficacia della chemio di 20 anni fa circa.
    E’ stato anche solo sfiorato dal sospetto che, in 20 anni, la ricerca medica (anche nel campo dei chemioterapici) possa aver fatto dei progressi e che, anche avesse capito correttamente cosa scrivono gli autori, al piu’ avrebbe potuto scrivere “dal momento che, circa venti anni fa, *era* efficace solo nel 2% dei casi”?
    Sospetto che la risposta sia “no” anche in questo caso.
    Poi le faccio notare che l’articolo *non* tratta i casi di leucemia, ovvero la forma di tumore contro il quale la chemioterapia e’ piu’ efficace. E gia’ questo la dice lunga sulla serieta’ dell’analisi (che e’ anche stata criticata per aver preso in considerazione studi dove la chemio risultava particolarmente poco efficace e per aver ignorato studi dove invece risultava piu’ efficace).
    Poi, legga cosa scrivono gli autori nell’abstract
    We undertook a literature search for randomised clinical trials reporting a 5-year survival benefit attributable solely to cytotoxic chemotherapy in adult malignancies
    Sottolineo: “*solely*”.
    In altre parole, gli autori cercavano di capire quando le chemioterapie citotossiche (che poi sono un sottoinsieme delle chemioterapie) sono l’*esclusiva* causa di sopravvivenza di un paziente.
    Dagli studi che gli autori analizzarono, risulto’ un 2% di pazienti che sopravviveva, oltre i 5 anni, *esclusivamente* grazie alla chemioterapia citotossica.
    Ma questo non vuol dire che il 98% dei pazienti trattati con la chemioterapia non ne traesse giovamento o che risultasse dannosa.
    Questo perche’:
    1) non c’era (e non c’e’) solo la chemioterapia; c’era anche la radioterapia (come il primo autore ben sapeva); c’era anche la chirurgia; c’erano altre forme di terapia che io manco conosco; c’erano forme di cancro a lenta evoluzione che non richiedevano terapia per periodi anche superiori ai cinque anni; ovvero, c’erano molti casi nei quali la chemioterapia non era neppure usata
    2) c’erano (e ci sono) casi nei quali la chemioterapia era usata in combinazione con altre terapie; quindi c’erano casi nei quali la chemioterapia permetteva la sopravvivenza oltre i 5 anni ma insieme ad altre terapie; quei casi non erano compresi nel 2% e gli autori non li considerano nel conto
    3) c’erano (e ci sono) casi nei quali la chemioterapia (da sola o in combinazione con altre terapie) allungava la vita ma non fino ai 5 anni di sopravvivenza; se la chemio avesse allungato la vita di un paziente di 3 anni, ma senza arrivare a 5, lei ne avrebbe classificato l’uso come “inefficace”
    4) c’erano (e ci sono) casi nei quali nessuna terapia permetteva la sopravvivenza oltre i 5 anni (o anche molto meno); la chemioterapia, in alcuni di quei casi, veniva usata per ridurre le sofferenze dei pazienti e migliorare i loro ultimi giorni di vita; questi casi lei li avrebbe classificati come “inefficaci” poiche’ non permettevano la sopravvivenza fino a 5 anni.
    La verita’ e’ che la chemioterapia e’ *una* delle terapie per il cancro.
    In alcuni casi e’ utile (a volte persino determinante), in altri non serve a nulla.
    L’efficacia deve essere considerata in rapporto all’uso che ne viene fatto, non in rapporto al non uso.
    Sta ai medici decidere se, quando, come e in combinazione con cosa utilizzarla. E, ovviamente, i medici (almeno quelli degni di questo nome) decidono di usarla solo quando sono convinti della sua utilita’.
    E visto che i medici continuano a usarla, e non in pochissimi casi, sostenere che e’ efficace solo nel 2% dei casi e’ pura e semplice disinformazione.

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