Zaccagnini, meglio di Scilipoti

Questo pomeriggio lanti-vax Adriano Zaccagnini –  ex M5s ex SeL ex gruppo misto e ora Mdp – ha organizzato alla Camera la conferenza stampa “Vaccini, l’altra verità” per promuovere nei media i soliti omeo-ciarlatani™. Alla domanda

Lei crede che i vaccini siano collegati all’autismo?

l’ondivago risponde infatti:

Da alcuni dati ufficiali del governo Usa sembrerebbe di sì.

Da tutti i dati ufficiali del governo USA – e non solo – risulta il contrario, ma la fede acceca.

Salvo Di Grazia lamentava ieri il silenzio delle istituzioni, ma forse qualcosa sta cambiando. L’Mpd prende le distanze dall’ondivago credulone, la ministra della Salute se la prende con i “paladini dell’antiscienza e i loro

blitz nelle sedi istituzionali per cercare di dare visibilità a tesi anti-vax basate sul nulla, su dicerie anti scientifiche

così come Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri. E alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici

dispiace che, per la visibilità di un momento, o per interessi che non vogliamo neppure immaginare, si giochi con le paure della gente e con la salute di tutti. Dispiace che, a farlo, siano anche alcuni medici, sempre gli stessi, una minoranza che purtroppo riesce ad apparire e far parlare di sé […]

Dispiace che, per guadagnare in credibilità, si usino strumentalmente le sedi istituzionali, si distorcano a proprio uso e consumo diritti costituzionalmente protetti come quelli alla libertà di stampa e di opinione e quello della tutela della salute. Sui vaccini, sulla scienza, non esiste “un’altra verità”. Esiste la verità che si costruisce passo passo, evidenza dopo evidenza, e che certe iniziative possono avere gli espedienti per dissimulare ma non la forza per distruggere.

Scilipoti ha mai ottenuto un successo simile?

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wikimedia

Poo-shooters’ archeology
In open access su Nature Communications:

Changes in penguin populations on the Antarctic Peninsula have been linked to several environmental factors, but the potentially devastating impact of volcanic activity has not been considered.

Here we use detailed biogeochemical [i.e. strati di guano] analyses to track past penguin colony change over the last 8,500 years on Ardley Island, home to one of the Antarctic Peninsula’s largest breeding populations of gentoo penguins [Pygoscelis papua]. The first sustained penguin colony was established on Ardley Island c. 6,700 years ago, pre-dating sub-fossil evidence of Peninsula-wide occupation by c. 1,000 years.

h/t BBC, Poo sediments record Antarctic penguin ‘Pompei’

Sulla stessa rivista c’è un paper su certi tetrapodi che si presta alle battute, ne parliamo domani seriamente a radiopop. Segnalo en passant da Nature,
editoriale di sostegno alla marcia per la scienza il 22 aprile in oltre 500 città

Nature is delighted to offer its own endorsement of the march and, more importantly, of the movement that the marchers will represent. We encourage readers to get involved, to show solidarity and to speak out about the importance of research and evidence — not just next weekend, but more often and more forcefully.

– editoriale entusiasta sul centenario di Crescita e forma di D’Arcy Thompson (B. Boringhieri, in formato quasi tascabile), occasione da non perdere:

we have also prepared an online collection of research and comment from Nature and the Nature research journals in support of the centenary, some of which we have made freely available to view for one month.

– articolo di Jane Qiu sull’East Antarctic Ice Sheet che da sopra sembra ben attaccata al continente, da sotto invece il Totten… che Jim Hansen abbia ragione un’altra volta?
Anna Birkenbach et al. 

systematically analyse natural experiments to test whether catch shares reduce racing in 39 US fisheries. We compare each fishery treated with catch shares to an individually matched control before and after the policy change.

Dove il pescato è condiviso in base alla quota di ogni peschereccio senza limite di tempo, il “mercato” funziona e la stagione della pesca dura più a lungo senza portare all’esaurimento delle risorse. Mah…

– la corona di spine è la stella marina che, a boom demografici ricorrenti, devasta le barriere coralline nell’Oceano Indiano e nel Pacifico. Cherie Motti e decine di altri ricercatori hanno sequenziato il genoma di varie sottospecie e identificato delle proteine rilasciate dall’A. planci nell’acqua. Catturate dai recettori delle altre, attivano i geni di una riproduzione fin troppo attiva. Conclusione parecchio ottimista:

this study provides insights into COTS  [Crown of thorns]-specific communication that may guide the generation of peptide mimetics for use on reefs with COTS outbreaks.

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Su PLoS One Ke, Ahn e Sugimoto analizzano >270 milioni di tweet di 45.867 scienziati, 30.793 dei quali – quasi metà donne – sono suddivisi per disciplina. I più numerosi sono storici, psicologi, fisici e nutrizionisti; i più rari epidemiologi, matematici, geologi e buon ultimi biologi evoluzionisti. Segnalano pochi articoli scientifici, ma come tutti FaceBook, YouTube, Instagram e come fonte d’informazione soprattutto il Guardian, il New York Times e la BBC.

Divertente, ma non so quanto sia affidabile.

4 commenti

  1. Fa male che si parli a sproposito di “libertà di parola” in questa occasione. E lo fanno professionisti della comunicazione, che dovrebbero conoscere bene i meccanismi di legittimazione e falso senso paritario nel dare risalto in sedi istituzionali a tali falsità. Purtroppo, sono troppo pochi i giornalisti che sanno fare le domande giuste a queste conferenze (certo, se poi a quella conferenza prende la parola un vecchio giornalista in pensione, con un blog in cui difende Stamina e l’omeopatia, non possiamo aspettarci molto).
    La libertà di parola esiste, ma così il dovere dei giornalisti di fornire informazioni documentate che aiutino a capire il contesto di quelle falsità. E invece noto come le echo chambers continuino a rafforzarsi, e che il dialogo sia sempre più difficile. Soprattutto quando il vecchio giornalista, preso in castagna, non sa fare altro che insultare e poi cancellare (vigliaccamente) gli insulti.
    A che servono tutti quei crediti sulla deontologia a cui dobbiamo sottoporci ogni anno, se poi si confonde diritto di opinione con giornalismo? (E comunque, dopo il mio “incontro” con Scilipoti a Mi Manda RaiTre proprio per un suo ‘convegno’ sulle medicine alternative, inclusa la Nuova Medicina Germanica, pensavo di aver visto tutto. E invece.)

    1. Ilario,
      La libertà di parola esiste e anche il reato di procurato allarme, chissà se è mai stato applicato durante un’epidemia di morbillo o casi simili.

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