Meglio bugiardi che ipocriti?

In un saggio sul Guardian, il politologo David Runciman interviene anche lui sulla “politicizzazione” delle scienze del clima. Riassume le attività dei “mercanti di dubbio” da 25 anni a questa parte e passa ai consigli pratici.

Recent research by a group of psychologists shows why this is such a problem: we dislike hypocrites because we hate they way they seem to be signalling their superior virtue. […] Most people respond with relative equanimity to the lie. But they loathe the hypocrisy, because the hypocrite seems to be patronising them.

Posto che una ricerca faccia testo, che la maggioranza perdoni le bugie ma non l’ipocrisia, e sia transitata nell’era anti-esperti:

We live in an age when mistrust of politics has spilled over into mistrust of expertise, and vice versa. To respond with ever-greater certainty in the name of science is a big mistake. Expertise doesn’t just need humility. It also needs to reclaim the idea of scepticism from the people who have abused it. Experts need to find a way of expressing uncertainty without feeling it undermines their expertise. Voicing doubt has been allowed to become a synonym for admitting you were wrong. The way out is to stop insisting that you were right in the first place.

Ne consegue che il consenso sull’effetto serra dei gas serra va taciuto:

But by insisting on its merits for the purposes of politics, its champions have exposed it to ridicule. Political arguments for climate science – indeed, for any science – in the age of Trump should not keep saying that the populists are lying about the consensus. They should say that they are hypocrites about the doubt: they do not practise what they preach because they think they know the answers already. Climate change deniers argue they are only trying to discover the truth. We should all be sceptical about that.

Speravo in meglio. Coincidenza, un IbeC mi ha mandato il paper dello psicologo Dan Johson di cui avevo letto solo l’abstract.

Bridging the political divide: Highlighting explanatory power mitigates biased evaluation of climate arguments

In due sondaggi (via Mechanical Turk) di elettori democratici e repubblicani sulle cause del riscaldamento globale e rimedi, gli argomenti che ne proponevano una spiegazione meccanica e rimedi economicamente vantaggiosi, convincevano i repubblicani ad abbandonare lo “scetticismo” e riduceva la differenza con i democratici. L’effetto è piccolo, ma lo psicologo è ottimista:

The current studies have practical implications by offering a new method of communication for policy makers and communicators of climate information, including educators. Climate science information and pro-environmental messages should consist of short explanations with high explanatory power and communicators should draw attention to the explanatory power of the material. Initial progress has been made on how climate arguments should be framed to circumvent ideological obstacles; that is, gearing arguments toward economic opportunities or patriotism…

Come se non fosse mai venuto in mente a un “policy maker” o un “communicator” di usare spiegazioni brevi e questi argomenti, da Lyndon Johnson e Roger Revelle in poi…

We should all be skeptical

Ah certo. Forse Runciman e Johnson dovrebbero essere più scettici sulle ricerche in psicologia. Rif. Neuroskeptic sul pregiudizio misogino alla base di quelle che vorrebbero dimostrare un deficit cognitivo delle donne, o una sua assenza, durante le mestruazioni.
È anche più facile distinguere le bugie dall’ipocrisia in un test progettato a tavolino che nella realtà. L’azienda “cristiana” Hobby Lobby Stores, per esempio

has agreed to pay a $3 million fine and hand over thousands of ancient Iraqi artifacts — including clay cuneiform writing tablets — that were smuggled from the Middle East, federal prosecutors said Wednesday.

Antichità rubate, acquistate insieme a falsi certificati da un intermediario israeliano, però a fin di bene:

“Developing a collection of historically and religiously important books and artifacts about the Bible is consistent with the Company’s mission and passion for the Bible,” Hobby Lobby wrote. “The goals were to preserve these items for future generations, to provide broad access to scholars and students alike to study them, and to share the collection with the world in public institutions and museums.”

*

A proposito di misoginia, il fondamentalismo cattolico ha poco da invidiare a quello di altre religioni.

***

Sospeso, non radiato

Stando a Riccardo Lautizi che promuove unicamente truffatori e ciarlatani, Claudio Sauro sarebbe

il più grande ricercatore in Italia sulla vitamina D avendone studiato gli effetti positivi su più di 700 pazienti negli ultimi anni.

E avendo nascosto accuratamente tali effetti alla comunità scientifica, chissà come mai.

Nella realtà, il dott. Sauro prescriveva verdure e vitamine al posto della chemioterapia. Ora fa come gli omeopati e sostiene che le suggeriva come cure “complementari” o palliative. La commissione dell’Albo dei medici di Verona non ci ha creduto

ha deciso una sospensione di sei mesi dall’attività professionale…  ritenendo che non potesse non sapere che altri, esplorando il suo profilo Facebook e il gruppo chiuso denominato «Chemioterapia naturale», avrebbero potuto diffondere in rete informazioni ambigue e non supportate da prove scientifiche in materia di cura dei tumori con l’utilizzo della vitamina D.

Ci sono migliaia di ricerche e di esperimenti clinici su vitamina D e tumori (rassegne), e nessuna dimostra che li curi.

***

A gentile richiesta

Nel Parco delle bufale, cerco di spiegare perché è biased la mini-rassegna che Desideri et al. si son comprati da Frontiers, sul cioccolato che migliorerebbe le funzioni cognitive.

Non vuol dire che un gelato al cioccolato fondente faccia male.