Harvey anche nel Bangladesh

Non è solo colpa dei media, immagino che molti di noi abbiano conoscenti tra Texas e Louisiana, ma mi stupisce tanto spazio dedicato al disastro di Houston e poche righe, quando ci sono, su alluvioni ben peggiori, per esempio in India, Nepal e Bangladesh dove sono morte più di 1200 persone e i dispersi sono centinaia di migliaia.
O sulla siccità in metà dell’Africa che spinge milioni di persone a migrare, neppure considerata nel vertice di ieri a Parigi (1), che le trasforma in merci da ammassare in campi disumani… Forse è difficile ammettere che i paesi più poveri sono quelli più colpiti dagli eventi estremi aggravati da un riscaldamento globale ai quali non hanno contribuito?

C’è anche un po’ di  Schadenfreude, penso, perché in USA da decenni i ricercatori avvisano dei rischi e anche se parecchi politici e militari ne tengono conto, il partito dell’effetto serra “truffa dei cinesi” ha vinto le elezioni.
Fra quelli che avvisano e quindi sono accusati di truccare i dati o di costruire “modellini farlocchi”, Michael Mann è il più noto anche per le minacce e le persecuzioni giudiziarie. Con l’equazione di Clausius-Clapeyron al posto della Schadenfreude, è stato il primo a stimare l’incidenza del riscaldamento del mare sulle precipitazioni in Texas e dintorni:

We can’t say that Hurricane Harvey was caused by climate change. But it was certainly worsened by it.

Un uragano è un evento meteo, ma la sua “capacità” dipende anche dalla tendenza climatica. Trump ha deciso di ignorarla eliminando le norme di sicurezza per i nuovi edifici e tagliando i fondi federali per le opere di adattamento. Sempre al servizio di Exxon-Mobil, Rex Tillerson ha fatto altrettanto, licenziando gli “inviati” del Dip. di Stato che rappresentavano gli USA alle trattative sul clima.
Rif. anche Gavin SchmidtThink Progress con i link agli attribution studies più recenti, MIT Technology Review ecc.
Questo è un disastro interamente “antropico”, invece. Come a Myanmar e altrove, le Ong sono ostacolate, i loro ospedali bombardati ecc.
(1) Com. congiunto Action Aid e Amnesty Int.

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Off Topic solo in parte, (Airbnb collega gli evacuati di Houston a chi vuol ospitarli), esce sui PNAS un paper di Bruno Abrahao, Paolo Parigi, Karen Cook di Stanford e Alok Gupta di Airbnb su un esperimento con 8.906 mila utenti.

We present evidence, first, that homophily is at play to a significant extent when participants make trust decisions. Second, we show that the reputation system makes possible the construction of expectations that counterbalance the tendency toward homophily. This results in the extension of trust to dissimilar users in social space. Third, we show a strong inverse relationship between risk aversion and trust in the case of high reputations. Lastly, we used insights gained through the experiment to guide our analysis of Airbnb data containing 1 million real-world interactions. We show evidence that the diversity of users who select others with whom to have a hospitality interaction increases as the reputation of the partners gets higher.

In breve, nella fiducia reciproca una buona reputazione conta più della preferenza per appartenenti a uno stesso gruppo sociale (omofilia).

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Rimmel

“Cartesio-Episteme”, il sito del creazionista Maurizio Blondet – linkato di recente da E. Laureti – ospita saggi di Fabio Cardone del “laboratorio cristiano a maggioranza cattolica” e autori della stessa fede e levatura scientifica. Sul suo blog, Blondet è più esplicito:

Cosa c’entra il clima col gender? Chiedete a Soros..

[…] Sostenere il ‘clima’ è la stessa identica cosa che sostenere Mr Soros, i suoi padrini, i suoi sodali ed i suoi adepti. Se molte persone lo fanno volontariamente a scopo di lucro, una larga massa, pur condannando a parole Mr Soros e ciò che rappresenta, lo supportano e lo finanziano nei fatti. Il tutto fa parte delle incongruenze umane.

Con orrore, ha letto sul sito del Green Climate Fund che “requisiti, ruoli e responsabilità devono tener conto del Gender Policy and Action Plan“, ovvero dei seguenti fatti:

(i) Women’s mortality from climate-related disasters is higher; women are more vulnerable to water-borne diseases.

(ii) Various manifestations of climate change, such as drought, exacerbate fuel wood and water scarcity and add more to women’s domestic burdens than to men’s.

(iii) As women tend to rely more on natural resources for their livelihood, the decline in land and biomass productivity affects women more than men, especially in rural areas, and exacerbates their poverty (women are already amongst the poorest, representing about 70 per cent of the people who live on less than US$ 1 per day (Food and Agriculture Organization of the United Nations, 2011).

(iv) In urban areas, after climate-related disasters, it is harder for poor women than for poor men to recover their economic status and welfare.

(v) Women, as well as men, significantly contribute to combating climate change as knowledgeable small-scale farmers and leaders of climate-change adaptation and mitigation initiatives.

Blondet confonde diritti umani e ruoli socialmente determinati, con la nota bufala dei catto-talebani:

Tradotto in parole poverissime: chi non abbracci la teoria del gender non ottiene alcun finanziamento. Questo è il marchio di fabbrica di Mr Soros, padrini, sodali ed adepti.

Il Green Climate Fund non disporrà di 10 miliardi di dollari entro il 2020, bensì ha già incassato “16.900 miliardi di dollari” stando a Blondet sempre più indignato e in difficoltà con gli ordini di grandezza:

Se fossero spesi in modo decente i negretti della Nigeria [286 milioni] potrebbero girare in Rolls-Royce [$350.000-500.000 cad.].

Anzi, il Fondo non ne dispone più e Soros – ebreo, guarda caso – nemmeno:

Finivano in grande parte nelle tasche dei liberals democratici americani ed in quelle dei socialisti ideologici ed assimilati europei.

D’altronde anche E. Laureti è convinto che il mio blog abbia

il programma cripto bolscevico di riscrivere la storia della fisica in questo suo blog attraverso il dileggio degli scienziati credenti fossero pure nobel prize