Pagnotta

Il Guardian pubblica un reportage su Vietnam City, vicino a Calais, collegato a quello sugli schiavisti che portano i migranti in UK  e li costringono a coltivare (illegalmente) marijuana, un traffico denunciato da France Terre d’Asile e dai volontari locali, senza successo.
Dopo il ministro degli esteri bengalese, anche Amnesty International conferma che, per completare la pulizia etnica dei Rohingya, l’esercito birmano mette mine antiuomo sulla via verso il Bangladesh:

Amnesty International has documented what seems to be targeted use of landmines along a narrow stretch forming part of the north-western border of Rakhine State, where the United Nations estimates 270,000 people have fled a major military operation in the past fortnight.

La petizione per revocare il Nobel per la pace ad Aun San Suu Xyi si può firmare qui.

***

Altra disumanità
Snopes ricostruisce la truffa del GcMAF, ma non il ruolo di Marco “yogurt” Ruggiero (h/t smut clyde, via Retraction Watch).
Aaron Kessler di CNN ha indagato su un’industria farmaceutica che ha contribuito alla “crisi” dell’assuefazione agli oppioidi che in USA fa 10 vittime/giorno.
A fine agosto, Kayser Health News rivelava gli abusi commessi da un gruppo di “ricchi liberisti”:

Defying U.S. safety protections for human trials, an American university and a group of wealthy libertarians, including a prominent Donald Trump supporter, are backing the offshore testing of an experimental herpes vaccine.

The American businessmen, including Trump adviser Peter Thiel, invested $7 million in the ongoing vaccine research, according to the U.S. company behind it. Southern Illinois University also trumpeted the research and the study’s lead researcher, even though he did not rely on traditional U.S. safety oversight in the first trial, held on the Caribbean island of St. Kitts.

The push behind the vaccine is as much political as medical. President Trump has vowed to speed up the FDA’s approval of some medicines. FDA Commissioner Scott Gottlieb, who had deep financial ties to the pharmaceutical industry, slammed the FDA before his confirmation for over-prioritizing consumer protection to the detriment of medical innovations.

“This is a test case,” said Bartley Madden, a retired Credit Suisse banker and policy adviser to the conservative Heartland Institute, who is another investor in the vaccine. “The FDA is standing in the way, and Americans are going to hear about this and demand action.”

Una garanzia… Rif. anche Orac.

Beth Mole di Ars Technica aggiunge altri particolari. William Halford era il responsabile dell’esperimento:

when Halford attempted to publish the results, scientific reviewers were ruthlessly critical of the data and lack of safety precautions. One reviewer concluded: “This manuscript is partly a vision, partly science, and partly wishful thinking.” Another criticized the safety data, calling reported side effects of large patches of inflamed skin “not acceptable.” The reviewer also called out Halford’s discussion of safety issues…

La ditta produttrice fondata da Halford (morto due mesi fa) e dal regista Agustín Fernández III si chiama “Rational Vaccines”…

***

Double facepalm

Nella mente di AleD, esiste un

famoso rapporto reati da stranieri / numero stranieri vs reati da italiani / numero di italiani

che dovrei citare sebbene da ieri rifiuti di dire quale sia. Convinto che io gli legga nel pensiero, con doppio salto logico brematurato a destra – questa me l’ha insegnata un IbeC – ne deduce quanto segue:

Ok, ha ricevuto istruzioni per non parlare dell’argomento. Capisco, bisogna pur portare a casa la pagnotta…

31 commenti

  1. Mi chiarisca lei le idee, ho buttato i miei numeri e attendo i suoi.
    Come fa a non averne viste le sue numerose fonti…
    Attendo con ansia.

  2. “ho buttato i miei numeri e attendo i suoi”
    AleD, quando ad espatriare erano (sono) gli italiani, avevano (avrebbero) ragione quelli che sostenevano (sostengono) che noialtri eravamo (siamo) tutti delinquenti?
    Tanto per sapere…

  3. @ CimPy
    AleD, quando ad espatriare erano (sono) gli italiani, avevano (avrebbero) ragione quelli che sostenevano (sostengono) che noialtri eravamo (siamo) tutti delinquenti?
    Ovviamente no.
    Non hai letto come la pensa AleD ?
    mi terrò la mia convinzione che gli stranieri commettano più reati degli italiani in rapporto alla loro numerosità.
    Il problema, per lui, non e’ un confronto tra immigrati e non immigrati; e’ tra italiani e stranieri. Gli italiani buoni e gli stranieri cattivi (dal punto di vista del codice penale).
    Quindi, presumo, i nostri immigrati saranno stati apprezzatissimi all’estero, quando emigravano in massa spinti dalla fame.

  4. @E.K.Hornbeck :

    Il problema, per lui, non e’ un confronto tra immigrati e non immigrati

    Usi le parole che vuole, il concetto è chiaro.

    1. AleD,
      ho buttato i miei numeri
      Non è vero. Lei ha scritto:
      Chi le vieta di guardare i dati che il ministero dell’interno di certo possiede sulla questione.
      Non faccio parte del Ministero degli Interni
      Dico, in italia chi commette reati rimane nell’anonimato e non se ne sa nulla…?
      I dati ISTAT sono anonimi, infatti
      Vabbe’, mi terrò la mia convinzione che gli stranieri commettano più reati degli italiani in rapporto alla loro numerosità. Come dire che avendo davanti uno straniero e un italiano è più probabile che il primo commetta reati.
      Non è l’unico, nel resto dell’Europa c’è gente che dice degli immigrati italiani “tutti mafiosi”.
      Sa com’è, continuare a non parlare di questi aspetti NON depone a favore della presunta cultura dell’accoglienza…
      “Sa com’è”, non è una cultura ma il diritto nazionale e internazionale finché l’Italia non cambia l’art. 3 della Costituzione e fa parte delle Nazioni Unite.
      Par quasi che non lo si voglia fare per allungare il più possibile i tempi per far girare il business attorno ai famosi migranti che scappano dalla fame e dalle guerre raccontando palle su palle visto che è in gioco il loro futuro.
      Molti italiani, lei compreso, “raccontano palle su palle” qualunque sciocchezza sia in gioco.
      Pensi, qui c’è gente che ci mangia sopra su questo business, i presunti migranti (che sono illegali e clandestini perché senza documenti) tal quale visto che elaborano il loro vissuto per loro tornaconto.
      Pensi che quella gente è italiana e commette un reato.
      Rifugiati, profughi e migranti sono “illegali e clandestini” soltanto se sono stati condannati per un reato. Essere “senza documenti” non è un reato come sa chiunque li abbia persi in qualche incidente.
      Rimangono gli italiani in difficoltà che se la prendono in quel posto e basta. Una cultura dell’accoglienza che riscuoterà sempre più successo, certamente.
      Nella realtà “se la prendono in quel posto” gli abitanti dei paesi poveri che accolgono più migranti di quanti ne arrivino in Europa. I paesi ricchi, tanto più con una popolazione che invecchia e cala come l’Italia, hanno bisogno di migranti per fare i lavori che gli autoctoni rifiutano di fare. Caso raro, su questo punto c’è un consenso “quasi universale” degli economisti.
      La “cultura dell’accoglienza” è meno dannosa di quella che finanzia e arma i governanti e le bande di delinquenti che lucrano sui conflitti e sulle violazioni del diritto nazionale e internazionale.

      E.K.Hornbeck,
      Il problema, per lui, non e’ un confronto tra immigrati e non immigrati, ma tra italiani e stranieri
      E lo scrive a me, LOL! Sarà convinto che in Italia noi francesi commettiamo più reati degli italiani.

  5. No, ho chiesto informazioni che lei non vuole raccogliere per suoi motivi.
    Continuare a non affrontare l’argomento non fa altro che peggiorare l’accettazione della cultura dell’accoglienza, poi fate come vi pare, cioè gli ipocriti, chiesa compresa ovvio.

    1. AleD,
      ho chiesto informazioni che lei non vuole raccogliere
      LOL, non conosce il “famoso rapporto” secondo il quale noi stranieri commettiamo più reati degli italiani e da due giorni raccontava solo “balle su balle”.
      Adesso ho capito.
      Sì badrone, subito badrone, appena finito lustrarle le scarbe cerco rabborto, badrone…

  6. @ AleD
    Usi le parole che vuole
    Uso le sue parole.
    Che pretende di piu’ ?
    il concetto è chiaro
    Altroche’ se e’ chiaro: “gli stranieri commettono più reati degli italiani in rapporto alla loro numerosità”.
    Lei pensa che gli italiani siano buoni e che gli stranieri siano cattivi.
    Piu’ chiaro di cosi’…
    No, ho chiesto informazioni che lei non vuole raccogliere per suoi motivi
    Ha scambiato Oca Sapiens per un servizio di data on demand, a disposizione dei complottisti ostili e scortesi?
    Se le interessano i dati, se li puo’ cercare da solo.
    E se ce li riporta, magari capiamo a quali dati, esattamente, era interessato.
    Reati degli italiani e degli stranieri?
    Dove? Nel mondo o solo in Italia? Le interessano le statistiche dei reati denunciati o le stime dei reati commessi?
    Le interessano anche le condizioni socioeconomiche dei gruppi coinvolti o vuole solo un numero per buttare la croce addosso agli stranieri?
    Continuare a non affrontare l’argomento non fa altro che peggiorare l’accettazione della cultura dell’accoglienza, poi fate come vi pare, cioè gli ipocriti, chiesa compresa ovvio.
    Cultura dell’accoglienza, dice.
    Quale cultura dell’accoglienza?
    La sua?
    Le migrazioni di massa pongono dei problemi tremendi e di estrema complessita’; difficili da affrontare nei paesi governati bene, figuriamoci in un paese che esprime, a ripetizione, governi costituiti da una classe politica interessata piu’ alla sopravvivenza politica personale a brevissimo termine che alla soluzione dei problemi del paese. Classe politica che, del resto, rappresenta perfettamente (in questo come in tanti altri suoi difetti) la popolazione che la elegge.
    Problemi che trovo assolutamente ridicolo pensare di affrontare seriamente con chi e’ cascato nella trappola del “Rimangono gli italiani in difficoltà che se la prendono in quel posto e basta”.

  7. @E.K.Hornbeck

    Altroche’ se e’ chiaro: “gli stranieri commettono più reati degli italiani in rapporto alla loro numerosità”.
    Lei pensa che gli italiani siano buoni e che gli stranieri siano cattivi.
    Piu’ chiaro di cosi’…

    Vede che non ha capito? Oltre a problemi con le operazioni algebriche delle elementari ha seri problemi con l’analisi grammaticale.

    Problemi che trovo assolutamente ridicolo pensare di affrontare seriamente con chi e’ cascato nella trappola del “Rimangono gli italiani in difficoltà che se la prendono in quel posto e basta”.

    Beh certo, non avendo numeri da portare, cosa vuol affrontare seriamente?
    Io non porto numeri perché sarei appunto “ca%%aro” quindi non faccio nemmeno la fatica di cercarli, voi che siete più nobili ed istruiti, li volete cercare e portare in evidenza così fate qualcosina per la cultura dell’accoglienza?

  8. Snopes ricostruisce la truffa del GcMAF, ma non il ruolo di Marco “yogurt” Ruggiero (h/t smut clyde, via Retraction Watch).
    A Snopes hanno recepito almeno una correzione delle diverse imprecisioni che hanno scritto nell’articolo (quella sul trial clinico di Efranat e il GcMAF, magicamente diventato EF-022 quando gli articoli del socio fondatore della ditta sono stati ritrattati).
    Peccato che Ruggiero continui a non sembrare interessante ai commentatori americani, perché potrebbero divertirsi a esplorare il suo ruolo. Ricordo che neppure Orac, quando nel 2015 scrisse del suicidio di Bradstreet e della saga del GcMAF, colse l’importanza della partecipazione di Ruggiero alle molte truffe collegate alla magica proteina.
    Speriamo che almeno il procuratore svizzero Eric Mermoud, che indaga sui morti a quella che tutti i malati conoscevano come la “clinica del Dr Marco” a Bussigny, abbia una visione più ampia della truffa e che il fatto che il nome del Dr Marco non compaia in nessun articolo di cronaca sia solo a causa del segreto istruttorio.

    1. Grazie Dora, segnalato nel post di oggi.
      Ho visto che Noakes si è proclamato profeta e che ogni tanto Dio viene a parlargli della Brexit e dell’UKIP, del GcMAF non ancora…
      Ma è un omonimo…

  9. @ AleD
    Vede che non ha capito? Oltre a problemi con le operazioni algebriche delle elementari ha seri problemi con l’analisi grammaticale.
    Guardi che quello che non riesce neppure a spiegare a quali operazioni algebriche e’ interessato, e’ proprio lei.
    Beh certo, non avendo numeri da portare, cosa vuol affrontare seriamente?
    A parte il fatto che — ribadisco — Oca Sapiens non e’ un servizio di data on demand a disposizione dei complottisti ostili e scortesi, davvero lei ha il coraggio di parlare di algebra e di analisi grammaticale?
    Partiamo da un ragionamento basilare.
    Lei chiede a Oca Sapiens “di guardare i dati che il ministero dell’interno di certo possiede sulla questione”.
    Io, francamente, non ho idea di quali sono i dati che il Ministero mette a disposizione e quali no.
    Ma non importa; i casi sono due: o quei dati sono pubblici o non lo sono.
    Se sono pubblici, se li puo’ cercare direttamente lei e magari puo’ anche riportarceli; cosi’, finalmente, capiamo a quali dati, esattamente, si riferisce.
    Oppure non sono pubblici; in tal caso, non e’ ragionevole chiederli a Oca Sapiens che non ha accessi privilegiati ai dati del Ministero e, anzi — in quanto immigrata straniera (e quindi, secondo lei e forse anche secondo il Ministero, piu’ prona a delinquere), vicina al mondo delle ONG (spauracchio utilizzato proprio recentemente dal Ministero) e, per di piu’, in passato anche indagata per blasfemia (quindi, presumibilmente, considerata una pericolosa sovversiva in quanto ostile alla tradizionale cultura autoctona) –, dal quale potrebbe anche essere vista con sospetto.
    Quindi, se e’ in grado di seguire il ragionamento, non puo’ che rendersi conto che la sua richiesta e’ insensata.
    li volete cercare e portare in evidenza così fate qualcosina per la cultura dell’accoglienza?
    Che lei sia interessato a diffondere la cultura dell’accoglienza non lo crederei neppure se la vedessi portare, sferzato da una bufera di neve in una gelida notte invernale, coperte e minestre calde ai senzatetto stranieri.

    1. AleD,
      le riporto qui il commento di Hydra viridis nel caso le sia sfuggito:
      Inviato il 12/09/2017 alle 12:16
      @AleD:”Ok, ha ricevuto istruzioni per non parlare dell’argomento”
      Ok, Oca sapiens avrà pure ricevuto istruzioni in merito perciò io lo richiedo a lei che
      è libero di scegliere, e lo dico senza intento polemico alcuno: quali sono i rapporti o
      statistiche a cui fa riferimento ?
      Qualche link sarebbe gradito. Grazie.

      Dal suo ultimo commento
      Beh certo, non avendo numeri da portare, cosa vuol affrontare seriamente?
      roflmao. Detto da lei che da una settimana sta cianciando di un “famoso rapporto” senza riuscire a dire qual è, è la barzelletta dell’anno
      Oltre a problemi con le operazioni algebriche delle elementari ha seri problemi con l’analisi grammaticale.
      detto da lei a E.K. Hornbeck, roflmao bis. Continui così per favore, le occasioni di ridere non sono mai abbastanza.

      E.K. Hornbeck,
      in passato anche indagata per blasfemia
      indagata non ancora, ma mi resta una speranza… Comunque ho totalizzato 6 denunce rispetto a 1 o 2 nel caso dei miei co-denunciati. “Con le operazioni algebriche” di AleD, risulta che noi stranieri commettiamo sei volte più reati degli italiani.

  10. Il problema della criminalità delle persone straniere è serio e importante da analizzare e comprendere ma i semplici rapporti che chiede AleD sono buoni solo a spingere alla paura dello straniero (ocasapiens compresa? 🙂 ) senza nemmeno aver capito di cosa si sta parlando.

    1. Riccardo,
      certo che è un problema importante, come la criminalità dei maschi, dei precari, dei finanzieri ecc.
      ocasapiens compresa? 🙂
      cosa ridi, sono la prova algebrica che AleD ha ragione!

  11. @Aled
    Secondo me l’approccio di Reitano è quello giusto.
    io linko questo articolo
    http://openmigration.org/idee/tutti-i-numeri-sugli-stranieri-in-carcere-in-europa-e-in-italia/
    Stando ai dati sulla popolazione carceraria:
    1_in Italia gli immigrati regolari delinquono meno degli italiani.
    2_in paesi come UK e Francia, dove c’è una buona integrazione, gli stranieri delinquono ne più e ne meno che gli autoctoni.
    3_poi c’è il tema della clandestinità
    4_poi c’è il tema della custodia cautelare
    Alla fine, è certo che statisticamente, la propensione alla criminalità degli stranieri non sia determinata dal fatto che siano stranieri, ma da tutta una serie di circostanze che bisogna conoscere.
    Se non parliamo di questi temi, allora siamo portati a pensare che gli stranieri delinquono perchè sono stranieri, e per nessun altro motivo.
    Se ci limitiamo a constatare che in Italia, la percentuale di stranieri in carcere, è superiore alla percentuale degli stranieri presenti in Italia, allora giungiamo a conclusioni che generano paura e pregiudizio.
    Non credo di svelare un gran segreto, visto che ne parlano, abbondantemente ma purtroppo superficialmente, i giornali:
    http://www.iltempo.it/cronache/2014/11/17/news/quei-17-mila-stranieri-nelle-carceri-italiane-960237/
    Non credo proprio che determinerò alcun mutamento nelle convinzioni di AleD,
    ma credo che questa sia la sede per parlare dei fenomeni e comprenderli a fondo, o almeno provarci.
    mW

    1. mW,
      e poi c’è il tema dei provvedimenti applicati più spesso agli stranieri (e ai poveri e ai più deboli) senza i mezzi per difendersi.
      e poi…
      credo che questa sia la sede per parlare dei fenomeni e comprenderli a fondo, o almeno provarci
      Forse bisognerebbe provarci dappertutto, come per altri cambiamenti che fanno paura
      Non credo proprio che determinerò alcun mutamento nelle convinzioni di AleD
      le sue convinzioni mi fanno paura, infatti, o non ne parlerei…

  12. @mW

    Se non parliamo di questi temi, allora siamo portati a pensare che gli stranieri delinquono perchè sono stranieri, e per nessun altro motivo.

    Gli stranieri delinquono qui perché la certezza della pena non esiste, e perché se lo facessero nel loro paese di origine per loro le conseguenze sarebbero peggiori rispetto a qui da noi.
    Mi sembra una motivazione invitante per venire a delinquere qui, non credi?

  13. @ocasapiens

    e poi c’è il tema dei provvedimenti applicati più spesso agli stranieri (e ai poveri e ai più deboli) senza i mezzi per difendersi

    😀

    le sue convinzioni mi fanno paura, infatti, o non ne parlerei…

    Non mi pare che ne stia parlando. Ne sta blaterando, quello si.

  14. @ Oca Sapiens
    indagata non ancora, ma mi resta una speranza…
    Ah, scusi.
    Si vede che ho precorso i tempi.
    Cardone e Carpinteri non le hanno ancora scatenato contro l’inquisizione spagnola cristiana a maggioranza cattolica?
    @ Riccardo Reitano
    spingere alla paura dello straniero (ocasapiens compresa? 🙂
    Paura piu’ che giustificata, se pensiamo a come la nostra Sylvie tratta gli onestissimi italiani che si dedicano alla vendita di yoghurt probiotici, di cerotti biofotonici, di scatolette quantiche, di acqua alcalinizzata, di reattori nucleari al Nichel e di tanti altri simpaticissimi prodotti che tengono alta la bandiera del genio italico e dell’export patrio.
    Mi sorprende che, oltre che nel mirino del Ministero dell’Interno, non sia anche in quello dello Sviluppo Economico.

  15. @AleD,
    innanzitutto vorrei sapere se hai letto e meditato bene l’articolo che ho postato, e vorrei avere una tua opinione.
    Tra l’altro, mi sembra veramente strano che non lo abbia trovato tu.
    Io lo ho trovato in pochi minuti e ho cominciato a farmi una idea, più complessa, con più numeri e meno urlata.
    Torno a dire che:
    1_in Italia gli immigrati regolari delinquono meno degli italiani.
    2_in paesi come UK e Francia, dove c’è una buona integrazione, gli stranieri delinquono ne più e ne meno che gli autoctoni.
    Certezza della pena:
    anche questo è un argomento.
    Anni fa ebbi modo di ascoltare una analisi di Marco Travaglio.
    Travaglio esaminava alcuni casi e illustrava che mentre chi viene in Italia per lavorare è soggetto a una burocrazia davvero snervante, se ipoteticamente una persona venisse qui solo per delinquere, potrebbe farlo praticamente finchè vuole, senza rischio di essere rimpatriato.
    Concludeva quindi che l’Italia premiava chi delinque mentre penalizza chi viene qui per lavorare.
    Quindi si potrebbe dire che chi viene per delinquere si ferma in Italia, mentre chi vuole lavorare va dappertutto.
    Ma a questo punto vi è da considerare un dato importante: chi arriva clandestinamente in Italia cerca sempre di non essere riconosciuto in Italia, perchè altrimenti dovrebbe restare in Italia.
    In pratica, dei “nuovi arrivi”, nessuno vuole restare in Italia.
    Quindi in maggioranza non sono arrivati per delinquere, mi pare, se cercano di andare in luoghi dove è più facile lavorare e più difficile delinquere.
    Attenzione, perchè la certezza della pena è un tema che riguarda anche gli Italiani, specie se in grado di pagarsi un buon avvocato. E’ un problema che vale per tutti.
    @Sylvie,
    e poi c’è il tema dei provvedimenti applicati più spesso agli stranieri (e ai poveri e ai più deboli) senza i mezzi per difendersi*
    Anche questo è un tema da sviscerare, numeri alla mano.
    @AleD su questo* c’è poco da ridere.
    La certezza della pena non c’è, ma specialmente se hai un buon avvocato.
    Altrimenti ti fai la custodia cautelare in carcere, la prescrizione te la sogni, etc.etc.
    Inoltre, cambiando discorso,
    in USA ci sono:
    Mafia Italiana,
    Mafia Russa,
    Mafia Ebrea ( hai presente il film “C’era una volta in America”?)
    Mafia Irlandese.
    Si, sono stati tra i primi ad arrivare, confusi tra tutti coloro che lasciavano casa per sempre alla ricerca del pane.
    Cosa dobbiamo concluderne?
    Forse bisognerebbe provarci dappertutto, come per altri cambiamenti che fanno paura
    Si, lo spero proprio, ma se non ci proviamo qui, non ho speranze che ci si provi altrove.
    mW

  16. mW
    “chi arriva clandestinamente in Italia cerca sempre di non essere riconosciuto in Italia, perchè altrimenti dovrebbe restare in Italia.”
    Ti posso aggiungere che per quanto riguarda gli arrivi via mare siamo praticamente al 100% delle identificazioni. Quindi nessuno di loro è clandestino. E nel momento in cui presentano la richiesta di protezione (la maggior parte) non sono nemmeno irregolari; sono richiedenti asilo regolarmente soggiornanti in Italia fino alla determinazione finale sulla richiesta. Diventano irregolari (non clandestini) se non lasciano il paese dopo il diniego.
    Purtroppo su questa (mancata) distinzione inciampano in molti, anche ad alto livello.

    1. E.K.Hornbeck,
      l’inquisizione spagnola non s’è ancora fatta trovare

      mW,
      In pratica, dei “nuovi arrivi”, nessuno vuole restare in Italia
      Già. Ieri Junker suggeriva “uffici europei” nei paesi di provenienza per rilasciare visti dopo i controlli, creare “corridoi umanitari” e aggirare il traffico di esseri umani. In realtà, dove ci sono conflitti e persecuzioni, i consolati e le ambasciate (se ci sono ancora) dovrebbero già farlo, ma spesso viene loro impedito dai propri governi o dai persecutori. Non vedo perché gli uffici europei sarebbero più efficaci.
      Nell’articolo di Gonnella, l’altro dato interessante è quello svizzero: in Europa è il paese con il più alto tasso di stranieri incarcerati, il più alto tasso di stranieri e il più basso tasso di criminalità.

      Riccardo,
      nel momento in cui presentano la richiesta di protezione
      Di mio, aggiungo che metà dei bambini e dei minorenni che arrivano qui non sono accompagnati, l’anno scorso erano più di 25 mila. Dall’aprile scorso sono protetti per legge ma non quelli “scomparsi” in questi anni.

  17. @Reitano:

    Ti posso aggiungere che per quanto riguarda gli arrivi via mare siamo praticamente al 100% delle identificazioni.

    E com’è che funzionerebbe l’identificazione se non hanno documenti?

  18. AleD
    fotosegnalazione e impronte digitali complete, il tutto inviato al database centrale europeo in tempo reale e incrociato con i dati già presenti. A questo, che ovviamente è quello che conta, si associa l’eventuale documento (qualcuno lo ha, i siriani quasi sempre) o l’autodichiarazione dei dati anagrafici.
    ocasapiens
    purtroppo alcuni minori continuano a disperdersi nella quasi sempre vana speranza di raggiungere parenti o comunità nazionali di riferimento in altri paesi europei.

  19. “Gli stranieri delinquono qui perché la certezza della pena non esiste”
    Te lo hanno già detto tra le righe, ma se la cosa ti è sfuggita, te lo sottolineo:
    cosa che gli italiani d.o.c. sanno da generazioni. In qualche caso, di delinquenti [e parecchio più brutti di quelli stranieri, come tanti piloni (e non solo) possono testimoniare…]
    Dài, molla lì.

  20. ragazzi,qualcuno fermi lineegrigie che sta facendo fronte a una mole di pericolose cazzate quali non si sono mai viste tutte insieme : si va dai greci “razza superiore” (basta vedere che belle colonne che facevano),alle oscillazioni della tre, ai deliri di pennetta.
    c’e’ anche masiero a discettare di microbiologia,e siamo a posto.
    Veramente, ci sarebbe da ridere, se queste asinate non avessero ancora qualche presa presso gli analfabeti istupiditi dalla religione.

  21. @AleD et al:
    Va bene, ho seguito fino qui e saltando da un articolo all’altro potrei essermi perso qualcosa, in particolare oggi è il 21/09 e forse mi sono perso il link a quegli studi e statistiche che chiedevo ad AleD in data 12/09, e che a dir suo dimostrerebbero, numeri alla mano per chi sa fare i conti, che gli immigrati delinquono in proporzione piu’ degli italiani.
    Può essere che me lo sia perso (il link) e nel caso chiedo dove sarebbero questi numeri perchè accusare qualcuno, come ho letto in un commento piu’ sopra, di avere “problemi con le operazioni algebriche delle elementari” non avendo fornito numeri sul quale fare le suddette operazioni pare un pò ridicolo.
    Poi leggo questo:
    “Io non porto numeri perché sarei appunto “ca%%aro” quindi non faccio nemmeno la fatica di cercarli” (AleD)
    e mi chiedo, anzi chiedo ad AleD se non sia mai stato colto dal dubbio che sia proprio il suggerire ad altri di confrontarsi con numeri su cui lui non fa nemmeno la fatica di cercare, ciò che lo classifica come un ca@@aro.
    Voglio dire: com’è che prima aveva i numeri per dimostrare la tesi che gli immigrati delinquono in proporzione piu’ degli italiani ed ora invece non farebbe nemmeno la fatica di cercarli ? Li ha per caso buttati ?

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