"La CO2 è il cibo per le piante"

Così dicono i fautori del riscaldamento globale e delle emissioni di gas serra. L’altro ieri è uscito il rapporto delle agenzie dell’Onu sulla sicurezza alimentare, la denutrizione e la fame aumentate nel 2016 a causa dei conflitti e di “shock” climatici, in particolare del riscaldamento dovuto alla coda del Niño.

Il cibo sarebbe più che sufficiente per 7,5 miliardi di umani e circa 40 miliardi di animali d’allevamento e di compagnia, se venisse distribuito equamente e non se ne sprecasse almeno un terzo.

Una preoccupazione (1) delle Ong – non solo di Action Aid – riguarda la sua qualità, soprattutto quella dei cereali C3 come riso e frumento.

Da 70 anni i cultivar rendono sempre di più, ma hanno una minor concentrazione di nutrienti, su questo punto c’è un “consenso” degli agronomi. Anche se discutono del peso da attribuire alle varie cause, nessuno – che io sappia – sostiene che i cambiamenti climatici in corso aumentino le rese e la qualità del cibo.

Fonte

No free lunch
Gli esperimenti e le immagini satellitarie confermano l’acqua calda: la maggior concentrazione di CO2 atmosferica favorisce la fotosintesi clorofilliana. Dal muschio al fogliame, il “verde” aumenta ma noi mangiamo altro. Per semplificare, a parità di acqua, qualità del suolo e fertilizzanti, e a condizione che non ci siano picchi di temperatura durante la crescita iniziale, l’energia per produrre steli, foglie e certi carboidrati è sottratta a quella necessaria all’assimilazione e alla sintesi di quello che ci serve.

The great nutrient collapse. The atmosphere is literally changing the food we eat, for the worse. And almost nobody is paying attention,

titolava Politico, il giorno prima che uscisse il rapporto. L’ articolo si riferisce a due rassegne:

In realtà, dal 2014 ne sono uscite altre e quelle che ho visto confermano i risultati di Loladze (altri esempi a richiesta). E ci sono anche ricerche su come contrastare il calo dei nutrienti collegato all’aumento della CO2.

Su PubPeer, fra critiche alle esagerazioni di Myers et al., ho visto che un gruppo sta compilando una rassegna aggiornata. La ricerca non basta mai, ovvio, ma gli esperimenti in campo aperto continuano, non direi che “quasi nessuno ci fa caso”.
(1) La prima è riassunta dal rapporto:

Una persona su 113 [64 milioni] è attualmente rifugiata, migrata internamente o richiedente asilo. I conflitti e la violenza causano e allungano l’insicurezza alimentare anche nelle comunità ospitanti. Per esempio la guerra civile in Siria ha costretto 6 milioni di persone a fuggire altrove nel paese e altri 5 milioni nei paesi vicini. Oggi i profughi trascorrono in media più di 17 anni nei campi o nelle comunità ospitanti.

e dall’UNHCR

Ogni anno dal 2008, una media di 21,5 milioni di persone è costretta a migrare da eventi meteo estremi – come alluvioni, tempeste, incendi, temperatura estrema.

4 commenti

  1. La Sicurezza Alimentare è questione strategica, e perciò va garantita, manu militari ove necessario!
    Essa può procedere solo da miriadi di Orticelli Familiari!
    Ma molte persone non sanno nemmeno da che parte incominciare, c’è gente che fa gli Orti Biofotonici, addirittura!
    Perciò verrà istituito il Corpo del Genio Zappato’

    Ops, mi dicono che il Genio Zappatori esiste già

    cosa ci stanno a fare mi domando! Ne va rimodulata l’azione! Immediatamente! COLONNELLO!
    COMANDI SIGNOR GENERALE!

    Ma … ma Colonnello, perché grida?
    In reazione all’enfasi nella sua chiamata, Signor Generale.

    Vabbè, non perdiamo tempo in questioni di galateo, c’è da riorganizzare il Servizio, quanta gente c’è che vorrebbe fare l’orto e non distingue una fava da un baccello? Milioni, ce ne sono! E allora noi faremo legioni di Zappatori Scalzi, che in centurie e manipoli, plotoni e drappelli , squadre e pattuglie combattano per monti e per valli la battaglia della Sicurezza Alimentare! BASTA! con le arance dal Sudafrica! BASTA! col fosfato del Cile! BA’
    Scusi Signor Genera’
    E non mi interrompa caxxo!

    Cmq, cosa vuole?
    Ci vorrà un fottìo di effettì
    Colonnello! Qua siamo allo Stato Maggiore mica in caserma!

    Mi scusi, ero scombussolato all’idea della vastità del compito che ci attende; dicevo, ci vorrà un gran numero di effettivi.
    BRAVO! Si reinstaura la Leva! E poi si mobilita!
    Ma Signor Genera’

    Sììì?
    come facciamo per le risorse econo’
    Risorse economiche? Stiamo andando in Campagna e Lei mi parla di risorse economiche? Bilancio militare, ca … a … àpperi! Requisizioni! Confische! Cmq ora svanisca come è apparso che è l’ora della terapia e in camera non vogliono trovarci nessuno.
    CLACK! (onomatopeia per il saluto militare detto “battitacco”; però eseguito da un Alto Ufficiale suona strano, ndr)

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