Yogurt + antirughe = biologia quantistica dell’immortalità

La settimana scorsa, Smut Clyde ha aggiornato alcune delle notizie che Dora aveva anticipato nel maggio 2015 e confermato tre mesi fa su HIV Forum, quand’era apparso un capolavoro dell’ex prof ed ex medico Marco “yogurt” Ruggiero, editor della rivista spazzatura che lo pubblica e dove risulta “Professor, University of Firenze, Italy” anche se come appartenenza indica la sua ditta, Silver Spring Sagl, nel Canton Ticino
Rullo di tamburi e titolo:

 The Human Microbiota and the Immune System; Reflections on Immortality.

Deliri a parte, Ruggiero vende una miscela di yogurt Bravo e antirughe Rerum sotto il nome di Immortalis Klotho Formula. Non rende esattamente immortale, ma fa vivere per vari secoli come “i nostri antenati” nella Bibbia. Sarà a Berlino in marzo insieme a ciarlatani™ dell’urinoterapia


e altri peggiori, per un congresso organizzato dal boss della Chiesa Genesis II detta anche della candeggina – dal nome della panacea smerciata a disperati.

Manca il suo nuovo datore di lavoro, l’invasato Simon J.P.S. Adams a.k.a. il cantautore fallito Sacha Stone, titolare dell’Immortalis fra altre imprese spennapolli che, diversamente da quelle di Ruggiero e dei ciarlatani ai quali si accompagna da circa dieci anni, non paiono letali per i polli:

Humanitad, the Natural Justice Academy, the International Tribunal for Natural Justice, New Earth Nation, New Earth University…

(Troverete i link da soli, penso. Raccomando, si fa per dire, l’intervista di Stone al “Professor” Ruggiero come profilassi…).
Scriveva Dora:

Basta prendere due volte al giorno questa magica formula, o sotto forma di capsule, o come clistere, o anche come spray sublinguale, per spingere il microbioma intestinale a produrre più klotho  [dal nome di un gene, della sua proteina e di una delle tre Parche], che viene poi assorbita dall'”intero sistema cellulare” ed è così in grado di “invertire ed eradicare il cancro, le malattie neuro-degenerative e gli effetti stessi dell’invecchiamento”. “La formula invertirà questi effetti entropici, ricostruirà e riavvierà ogni aspetto della nostra fisiologia … e tutto in un singolo protocollo”.

In soli tre mesi di utilizzo, la Formula del Mago di Sedona [in Arizona, dove somministrava intrugli in “centri di benessere e medicina alternativa, ndr] riesce a migliorare tutte le funzioni cerebrali, a far aumentare l’energia fisica e mentale, a far scendere la pressione e a diminuire l’infiammazione. Naturalmente, agisce anche sullo spirito, stimolando l’intelligenza spirituale.

Come dimostrato da esperimenti con i topi la cui intelligenza spirituale è decuplicata.

Non ci si promette che assicura anche un posto in paradiso, perché – riuscendo ad abolire la morte – la Formula Magica rende la vita nell’aldilà un problema ormai superato. L’Immortalis Klotho Formula viene prodotta in Svizzera – guarda caso proprio dove la Silver Spring Sagl di Ruggiero produce il mix di batteri che è la base dello yoghurt magico – e per ora viene venduta soltanto a pochi eletti.

Primo scoop: Dora ha ricevuto la formula come regalo di Natale e l’ha già provata…

Secondo scoop. Smut C. ha scoperto che da marzo Stone spaccia anche una keshata* free energy/over-unity sfuggita ad Andrea Rampado e Daniele Passerini: il QT-pi electricity multiplier.

Sembra un trasformatore, scrive il collega che ha letto il manuale tecnico, a me pare un lampadario. Comunque si tratta di

an entertaining rabbit-hole all of its own. Within the Overunity community of SRS perpetual-motion engineers and hobbyists, it is a laughing-stock, and regarded as a cruel parody of the efforts of ordinary decent loons.

Qualcuno la segnali almeno al techunter. Lo smercio esclusivo in Italia potrebbe risollevare le sorti della sua ditta, Kavital S.r.l., il cui risultato netto

durante il 2015, dopo gli oneri finanziari, le tasse e gli ammortamenti è diminuito del 7532,16% rispetto a 2013.

Addirittura peggio della Magnegas di Santilli.

Modello meno kitsch di Mehran Keshe

***

Fermi tutti

Passo alla scienza vera. Su BioRxiv, un gruppo coordinato da Kenneth Weinberg e Matthew Proteus di Stanford, pubblica in bozza i risultati di analisi del sangue di 22 neonati e 12 adulti in buona salute. Cercavano anticorpi per l’enzima Cas9 dello stafilococco aureo e quello dello streptococco pyogenes, che sono le due versioni più utilizzate dalla tecnica CRISPR per “correggere gli errori” nel genoma (“genome editing”). I risultati, non peer-reviewed e quindi da confermare, dimostrano che nella maggior parte dei partecipanti

pre-existing humoral and cell-mediated adaptive immune responses to Cas9 in humans, a factor which must be taken into account as the CRISPR-Cas9 system moves forward into clinical trials.

Circa metà dei partecipanti avevano cellule T che prendono di mira direttamente la proteina Cas9 dello stafilococco. Morale: Cas9 – e Cas12a e forse altri enzimi di batteri che ci colonizzano regolarmente – rischia di innescare una reazione immunitaria pericolosa.  Fra gli esperimenti clinici registrati, quello progettato da Matthew Proteus ancora non c’è: non intende “correggere il genoma”, ma un gene difettoso in cellule staminali, prelevate dal paziente, differenziate in globuli rossi e re-iniettate nel sangue del paziente.

E gli altri?

Se ne discute parecchio, rif. Greg Laden, STATThe Singularity Hub, Nature News ecc.

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