Università tedesche contro Elsevier, cont.

Aggiornamento di Quirin Schiermeier su Nature

The Dutch publishing giant Elsevier has granted uninterrupted access to its paywalled journals for researchers at around 200 German universities and research institutes that had refused to renew their individual subscriptions at the end of 2017.

Accesso gratuito per tre mesi mentre le trattative proseguono.

Globalcoolist

Record di freddo sulla metà est degli USA e di caldo altrove, rif. “A perfect storm” di Michael Mann. Sul Times invece, il visconte Matt Ridley, proprietario di miniere di carbone e attivista della lobby GWPF, annuncia che è iniziata un’era glaciale dovuta all’attività solare avviata verso un nuovo minimo di Maunder. Per fortuna miracoli tecnologici imminenti ci salveranno dall’estinzione per congelamento.

Ne approfitto per segnalare, nel caso sia sfuggito, che stando a disinformati cronici come Ridley e il ten.col. Guidi

Nei modelli di simulazione climatica, che notoriamente funzionano solo a CO2, il ruolo del sole è valutato “ininfluente” in ragione (sragione!) della sostanziale stabilità della radiazione solare totale.

Nella realtà invece, i modelli simulano e simulano e risimulano – altri link a richiesta – le variazioni dell’attività solare:

The solar radiation arriving at Earth (once known as the “solar constant”, now usually referred to as Total Solar Irradiance (TSI)), is the most fundamental of climate parameters as it indicates the totality of the energy driving the climate system.

(link aggiunto). Risultato della simulazione: da qui al 2100 un minimo come quello di Maunder abbasserebbe la temperatura globale di circa 0,3 °C. Nel frattempo, al loro tasso attuale, le emissioni di gas serra l’aumenterebbero di circa 3,5 °C.
Già ora, i coralli si riprendono difficilmente dai picchi di calore, diventati due volte più frequenti di un secolo fa. E negli oceani, la concentrazione di ossigeno continua a calare.
Ma su Nature Climate Change, Elizabeth Wolkovich di Harvard et al. scrivono che i cambiamenti climatici riducono la resa delle vigne perché non si usano le varietà più adatte. Com. stampa.

***

Per una volta, Marco Bella  dà ragione al MIUR – almeno sull’obbligo di scrivere in inglese i progetti PRIN.
Grazie a tutti per l’acqua non Ogm – l’ho messa nel Parco delle Bufale.

3 commenti

  1. Altri link a richiesta (sto preparando dei post…ma il tempo, come sempre, è quello che è):
    uno , due , tre , quattro , cinque ,…
    Quello dei “modelli di simulazione climatica che notoriamente funzionano solo a CO2 e in cui il ruolo del sole è valutato “ininfluente” in ragione (sragione!) della sostanziale stabilità della radiazione solare totale” è un classico straw man argument.
    Certo, il fatto che i modelli simulano e simulano e risimulano le variazioni dell’attività solare e trovano che l’influsso termico sia poco importante (ma occhio all’influenza sui pattern di circolazione atmosferica, vedi link 5) in ragione della preponderanza di altri fattori (e non sto parlando solo del fattore antropico dato dell’accumulo di gas sera: è oramai ben noto che nell’hindcast della variazione termica dell’ultimo millennio il forcing esterno naturale più importante sembra essere quello svolto dalle grandi ma anche frequenti ed ev. ravvicinate eruzioni vulcaniche), non dovrebbe essere interpretato (come fanno i cronici disinformati disinformanti per professione) come una conclusione che precede la premessa.

  2. Grazie Sylvie per la citazione. E’ vero che ha volte ho rivolto critiche propositive verso alcune iniziative del MIUR, ma stavolta hanno ragione. L’onestà intellettuale deve essere la prima caratteristica di chi tenta di fare ricerca.

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