Fuori Tg

(h/t un IbeC) Chi ha detto:

Nulla di male ad essere geometra. Non altrettanto è spacciare un titolo di studio che non si ha. Dico questo solo per dare un elemento utile a valutare la credibilità dell’individuo.

Troppi candidati? Aiutino:

Ripensi a come tutti i parlamentari, su fino al presidente della Repubblica, sono finiti in poltrona proprio in spregio della Costituzione. Torni a quando Grasso, presidente del senato mai eletto da nessuno, vietò la proiezione del film Vaxxed per i senatori.

Ancora no?

Ci sono malattie che esistono solo perché fatte sopravvivere dai vaccini e altre che, grazie ai vaccini, esistono ora come forme nuove, varietà artificiali sconosciute prima, del patogeno.

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maresciallo stefano segnala le perle elargite dalla rubrica “Fuori Tg” ieri su RAI 3, offerte dal “convertito” all’omeopatia Francesco Marini e da Antonella Ronchi, che il dott. Francesco Persicone tentava di arginare.

Ciliegia finale sulla torta, una veterinaria ipotizza che un cane si fosse preso una botta su una zampa, senza controllare se avesse riportato una frattura o una lacerazione o altro, e gli somministrava acqua distillata. Era la “dimostrazione” che l’omeopatia non ha solo un effetto placebo. La dott. Ronchi difendeva del suo meglio gli assurdi criteri della categoria sulla somiglianza fra i sintomi e la sostanza diluita che li avrebbe rimossi.

Per fortuna, dopo che la conduttrice gli segnalava la morte di una bambina la cui otite era stata curata solo con l’omeopatia, precisava che lei l’avrebbe prescritta solo per tre giorni. Poi se la paziente non migliorava, avrebbe prescritto antibiotici, e pazienza se nell’intervallo la bambina aveva sofferto di brutto.

Il dott. Marini versava nel complottismo. Secondo lui, la reputazione dell’omeopatia è infangata da BigPharma che teme per i propri profitti mentre il fatturato di BigHomeo aumenta insieme ai consumi di rimedi omeopatici. La conduttrice non gli faceva notare che nella realtà, sebbene aumenti il prezzo al quale BigHomeo vende acqua distillata o saccarosio industriale, in Italia fatturato e consumi calano:

i dati del 2016 segnano per la prima volta un calo del 7,4% dei prodotti venduti e un calo del 4,8% del fatturato, passato dai 300 milioni annui del 2015 ai 285 del 2016.

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Nel tunnel della Ministra

Sempre a proposito di disservizio pubblico, Marco Bella ha letto la classifica dei 180 migliori dipartimenti universitari d’Italia, pubblicata dall’ANVUR, che si divideranno in cinque anni 1,3 miliardi di euro (una miseria) riservati all’eccellenza:

Primeggiano le università di Padova (13 dipartimenti ammessi al finanziamento) e Bologna (14). Ottima la performance di Firenze(9) e Milano-Bicocca (8). Non al massimo Sapienza (8 dipartimenti dei 67 ammessi, solo il 12%), soprattutto in confronto con il risultato dell’Università politecnica delle Marche (5 dipartimenti ammessi su 12 totali, ben il 42%). Tra le classifiche di area, spicca l’eccellenza assoluta nella Fisica: il dipartimento di Chieti-Pescara.

Un piccolo irrilevante dettaglio: non c’è alcun corso di laurea di Fisica in questo ateneo.

Stranamente ammesso nell’Area 2 Scienze Fisiche insieme ai Dipartimenti di Fisica (“Area” nel caso della SISSA) quello di Chieti Pescara si chiama:

Neuroscienze, imaging e scienze cliniche

Dalle pubblicazioni sembra poco brillante, comunque andrebbe nell’Area 5 “Scienze biomediche” o 6 “Scienze mediche”.  Altra sorpresa:

la miglior ricerca in Fisica sarebbe all’università Kore di Enna, dove di nuovo non c’è il corso di laurea in Fisica

citata da Anna Maria Liguori su Repubblica, insieme a un altro miracolo:

Uno dei casi più clamorosi è quello del dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia: il professor Michele De Luca dirige il Centre for Regenerative Medicine Stefano Ferrari e, insieme a Graziella Pellegrini, ha usato le sue staminali per guarire un “bimbo farfalla” malato di epidermolisi bollosa. Nell’elenco dell’Agenzia questo dipartimento è “mediocre” visto che galleggia a metà classifica.

Da quest’anno andrà ancora meglio. Il presidente dell’Anvur, nonostante abbia superato i limiti d’età, è il prof. Paolo Miccoli che per farsi nominare commissario del direttivo aveva scritto 6 paginette copiando articoli di altri autori. In altri paesi, sospiravano i quotidiani, sarebbe stato costretto a dimettersi.

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Venerdì in radio, Andrea Idini diceva che ora è in “tenure track” all’università di Lund. Bel posto per un teorico che ama gli esperimenti: il Dip. di Fisica ospita il MAX IV e prossimamente la European Spallation Source

2 commenti

  1. Chi ha detto…
    Lo stesso che ha detto:
    “Questo personaggio è fissato con le scie chimiche, una fissazione su cui, sia chiaro, io non ho niente da obiettare e che, anzi, se portasse a qualcosa di condotto in maniera intelligente, troverei utile perché sarebbe interessante sapere che cosa c’è davvero in quelle strisce che, piaccia o no, appaiono ben diverse dalle scie di condensa degli aerei.”
    Lo stesso che con una laurea in farmacia si proclama esperto di vaccini e “nanocose”.
    E che forse ha individuato nelle scie chimiche un’ulteriore fonte di guadagno.
    Ho vinto qualcheccosa? (cit)

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