Leggeva "la mente di Dio"

Se avete tempo di leggere un solo articolo su Stephen Hawking, raccomando quello sul Guardian di un suo amico e co-autore, il matematico Roger Penrose. Spero che qualcuno lo pubblichi in italiano, è il più giusto – “fair” – che ho letto finora.

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Orac è alle prese con la crisi di complottismo suscitata fra gli anti-vax americani dalla perquisizione nella sede della premiata ditta Gatti & Montanari. Mi sembra aver raccolto le informazioni disponibili, comunque conclude con una domanda:

  •  if I have any readers in Italy, fill me in. What have I missed? What is going on, as far as you can ascertain?

Orac festeggia anche una settimana gloriosa per l’omeopatia. Da un lato il National Health Service britannico ha smesso di finanziare il Royal London Hospital for Integrated Medicine, detto un tempo London Homeopathic Hospital e tanto caro al principe Carlo; dall’altro una pubblicazione più disgustosa del solito secondo la quale  un prodotto omeopatico curava il cancro è stata ritrattata dallo spennapolli Hindawi dopo che in India, i due principali autori e forse gli unici erano stati arrestati per pratica abusiva della medicina.

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Non che in Italia vada molto meglio. Dall’ANSA,

  • Smantellata la ‘setta macrobiotica’, adepti affamati e ridotti in schiavitù. Indagato il guru Mario Pianesi. Mario Pianesi dominava il settore dell’alimentazione macrobiotica in Italia, secondo gli investigatori, sfruttando “il lavoro degli adepti impiegati nei numerosi Centri riferibili all’associazione Un Punto Macrobiotico (Upm) sparsi sul territorio nazionale – si legge in un comunicato – che, di fatto, organizzavano un circuito di ristorazione a costo zero”.

Da Repubblica

  • Diete miracolose, tutte a base di cibo macrobiotico, capaci di purificare corpo e anima e soprattutto di guarire malattie incurabili per la medicina ufficiale. Un “maestro”, Mario Pianesi (con laurea ad honorem in Medicina conseguita all’Accademia delle scienze della Mongolia), che teneva conferenze a destra e a sinistra per rastrellare adepti, convincerli a seguire le sue diete (erano 5, una più rigida dell’altra in termini di alimentazione) e poi prendere il controllo delle loro vite. E sullo sfondo, un movimento con 90.000 associati in Italia e una catena di oltre 100 punti vendita e ristoranti, che l’associazione Upm (Un Punto Macrobiotico) riforniva in modo esclusivo di alimenti, saponi e altri prodotti.

Sul sito Un Punto Macrobiotico, gli associati sarebbero 78 mila. Vi prego di ammirare i riconoscimenti istituzionali ricevuti dalla “psico-setta”. Altri qui.

Dal Corriere

  • In una conferenza tenuta a Macerata nel 2016 dall’ambizioso titolo «Cura dell’ambiente, sicurezza agroalimentare e dieto-terapia sostenibile pianesiana» il propugnatore del macrobiotico aveva affermato che «26 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali hanno dimostrato che le diete Ma-Pi sono uno strumento di prevenzione e cura di tutte le malattie croniche».

All’epoca aveva 8 pubblicazioni, ora ne ha undicitre rassegnedue su riviste spazzatura e il resto comprato su riviste di manica larga. I due coautori abituali sono l’emerito Francesco Falluca (occasionalmente con famiglia) della Sapienza e Paolo Pozzilli del Campus Bio-Medico di Roma. 

E un altro omeopata seguace del pluriomicida Hamer uccide una paziente:

  • Per combattere un tumore al seno chiede aiuto ad un naturopata, ma dopo pochi mesi si ritrova in fin di vita e quando finalmente si rivolge agli oncologi è troppo tardi.
  • Toccante l’email che la paziente ha inviato dalla Sicilia al medico dell’Istituto Tumori friulano per presentare il proprio caso. Era l’autunno 2016: “Premetto che sono arrivata al Pronto soccorso in condizioni molto critiche – si racconta – perché avevo seguito i consigli di un naturopata che conoscevo da anni, ma che si è rivelato poi un lupo travestito da agnello, definizione sin troppo generosa per questo personaggio che praticava radioestesia, fiori di Bach, metodo Hamer e poi mi ha ridotta in fin di vita, dolorante, con problemi respiratori, debilitata e sottopeso di 10 chili. Sono precipitata da 42 a meno di 30 in qualche settimana”.

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2 commenti

  1. Suggerirei di rivedere i contenuti di questa pagina, per quanto estratti da stampa indiscutibilmente di regime e come tale “al di sopra di ogni sospetto”. Le accuse nei confronti di Pianesi sono ormai decadute una dopo l’altra, resta in piedi solo quella per eventuale illecito fiscale perchè ha tempi di accertamento più lunghi. In tutto questo tempo, non un solo processo, e neppure nessuna udienza, sono stati portati avanti dalla magistratura. Restano in piedi molte decine (e non certo 11) di contributi scientifici su Nature, Researchgate, DBJ e tanti altri (riviste spazzatura… oh oh oh) e di cui i due succitati Falluca e Pozzilli (vorrei sapere peraltro quali titoli e coraggio abbia l’autrice per ironizzare sul fatto dei “coautori abituali”, visto che uno è Presidente CISD Centro Internazionale Studi Diabete e l’altro Direttore Endocrinologia e Diabetologia del Campus Bio-Medico) solo tra i tantissimi che vi hanno messo firma e faccia sopra. Chiedo se si sia mai provato, prima di riportare tali dotte dissertazioni su questa pagina, a fare la cosa più semplice di tutte: andare a mangiare per qualche giorno di seguito in uno dei 60 ristoranti ancora attivi in Italia del network UPM, magari partendo pure con qualche valore glicemico non proprio a posto. Per poi testarlo nuovamente al termine di tale periodo. P.S.: sono solo un consumatore (molto) informato, vado spesso al ristorante di Bologna, e nulla più di questo. Il ristorante è peraltro frequentato da malati di tumore che riescono ad alimentarsi solo in tale luogo (non per effetto del luogo, ma del tipo di alimenti e della loro preparazione, chiaramente): basta andare e chiedere, alcuni ne parlano apertamente. Ma la cosa che mi fa indignare è quando vedo che ancora permangono in rete giudizi faciloni e del tutto fuori luogo (paragonare Pianesi ad Hamer è una bestemmia) quindi mi sono sentito in dovere di scrivere consigliando di “riconsiderare” i contenuti.

    1. Sergio,
      sono solo un consumatore (molto) informato
      temo che qui non ci creda nessuno. Tre esempi:
      Chiedo se si sia mai provato, prima di riportare tali dotte dissertazioni su questa pagina, a fare la cosa più semplice di tutte: andare a mangiare per qualche giorno di seguito in uno dei 60 ristoranti ancora attivi in Italia del network UPM, magari partendo pure con qualche valore glicemico non proprio a posto.
      Il modo peggiore di fare un esperimento clinico, complimenti!
      (paragonare Pianesi ad Hamer è una bestemmia)
      lei crede che Pianesi sia un medico omeopata, ma l’Accademia delle scienze della Mongolia non dà lauree né honoris causa né di altro tipo. E’ un’accademia, non un’università
      mi sono sentito in dovere di scrivere consigliando di “riconsiderare” i contenuti.

      Guardi la data in cui sono stati scritti.

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