Carità cristiana

Rassegna stampa straripante di Action Aid sui migranti: qualche riflessione sulla necessità di gestire i flussi sul Foglio o sull’allarme di Msf sui campi in Grecia o sul genocidio dei Rohingya documentato dall’Onu. Molta cronaca: manifestazione di Milano, incontro tra i trumpini Salvini-Orban, no di Orban al piano Sophia del governo italiano, incitamenti all’odio razziale del trio Libero/Giornale/Verità.

Cmq complimenti a Fabio Amendolara della Verità: sette mesi dopo il manifesto rivela che la Procura di Padova indaga sugli abusi e sul “bordello” organizzati dalla cooperativa “pigliatutto” Edeco-Ecofficina, con la complicità di funzionari della Prefettura.

Sempre in materia di illegalità: Michela Allegri per Il Mattino e associati scrive che la Procura di Palermo sta indagando sui contatti italiani dei quattro scafisti denunciati da rifugiati eritrei arrivati con la Diciotti.

Antonio Maria Mira dell’Avvenire calcola quanto è costato ai contribuenti tenere in “ostaggio” 177 richiedenti asilo a bordo della Diciotti: oltre 250 mila euro. L’articolo è breve e l’aritmetica elementare, capirebbero perfino AleD e il suo criceto.

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Resto in tema. Le zanzare trasmettono agli esseri umani il virus West Nile portato dagli uccelli migratori o meno, non si trasmette da un essere umano all’altro. Cristina Da Rold su Oggi Scienza spiega che quest’anno le infezioni sono aumentate in tutta Europa perché le piogge primaverili e il caldo hanno favorito la moltiplicazione delle zanzare, non perché sono aumentati i migranti:

Il virus West Nile (WNV) è stato segnalato in Europa a partire dal 1958 ed è considerato il flavivirus più diffuso al mondo, mentre il meno noto virus Usutu (USUV), anch’esso un flavivirus, è stato osservato per la prima volta in Europa nel 1996.

Lo spiegava anche Roberto Burioni in riposta al delirio razzista di Alessandro Meluzzi, psichiatra ex ospite di trasmissioni televisive e vescovo di un’inesistente chiesa ortodossa. Nelle reazioni ai tweet incrociati, compariva la vecchia bufala dell’HIV trasmesso dalle zanzare

(Aggiornamenti sui casi di Ebola nel Nord Kivu, dal Ministero della sanità della R.D. del Congo, via Promedmail. Il Ministero e l’OMS hanno deciso di non somministrare il vaccino, considerato ancora sperimentale, alle donne incinte o che allattano sebbene siano più a rischio. Gli esperti protestano, ma è vero che i dati sulla sicurezza perinatale sono pochissimi.)

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 Rapid Onset Gender Dysphoria” is biased junk science.

“Rapid Onset Gender Dyshphoria” was first proposed as a diagnosis on anti-transgender websites in 2016, and this study appears to be a naked attempt to legitimize anti-transgender animus with a veneer of academic respectability. In the process, however, Littman’s work shreds all standards of academic integrity.

Che sorpresa. Lisa Littman dell’università Brown sostiene che ci sarebbe una “grave epidemia” di una nuova sindrome: la “disforia sessuale accelerata” dall’entusiasta accettazione degli adolescenti transessuali da parte dei genitori e del gruppo dei pari.

Oh yeah…

L’ha scoperto nelle risposte a un suo questionario di 250 genitori reclutati su tre siti fondamentalisti, come ha dovuto ammettere. In compenso ha omesso di mandare il questionario a un gruppuscolo di controllo un po’ meno invasato e magari di intervistare qualcuno del “gruppo dei pari” e dei medici delle presunte vittime del contagio.

I risultati già usciti in un poster a una conferenza hanno trovato ospitalità a pagamento su PLoS One, il 16 agosto dopo molti mesi di peer-review (!), suscitando articoli sui media e commenti di esperti increduli. Per esempio

A closer look at the data would seem to reveal that claim grossly premature: In Littman’s admission, her evidence consists of little more than polls and surveys carried out from three politically bent websites. The websites according to Littman are: “4thwavenow, transgender trend, and youthtranscriticalprofessionals”. A quick check of all websites would let anyone see they have an obvious political bent where all advocate for the criminalization of transition, bathroom bills, and a variety of anti-LGBT stances common to the religious right. Do Littman and the editors believe whatever the surveys there answer would be credible data? If yes, then wouldn’t such a standard also force us to consider what “vaccine critical” websites say about vaccines and autism as proof? To my eyes and just about every other biomedical scientist’s this seems like a gross overreach.

Da notare, sotto, la difesa della psicanalista junghiana Lisa Marchiano, inaffidabile autrice di questa réclame, che ha partecipato alla redazione dell’articolo.

Gli altri commenti sono altrettanto critici. Ora l’università Brown ha ritirato il com. stampa sulla “scoperta” e la rivista sta verificando – h/t Retraction Watch – e i siti fundy stanno raccogliendo firme per obbligare Brown a rimetterlo on-line in nome della libertà di pubblicare pattume…

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OT, una notizia più confortante

Ci hanno messo sei anni e finalmente le collaborazioni ATLAS e CMS del CERN hanno osservato il decadimento del Godd… boson:

This observation is a milestone in the exploration of the Higgs boson. It shows that the ATLAS and CMS experiments have achieved deep understanding of their data and a control of backgrounds that surpasses expectations. ATLAS has now observed all couplings of the Higgs boson to the heavy quarks and leptons of the third generation as well as all major production modes”, said Karl Jakobs, spokesperson of the ATLAS collaboration.

Bravi, bis. Mi spiace un po’ per chi sperava in un risultato più originale di quello previsto dal modello standard.

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Sue Omics…

“India targets universities in predatory-journal crackdown”, scrive Subhra Priyadarshini su Nature, nel senso che il ministro per l’educazione ha ingiunto alle università di eliminare le riviste spazzature dall’elenco di quelle raccomandate. Non basta, dicono i ricercatori, finché il sistema di valutazione si basa sulla quantità invece della qualità.  Ma l’idea di reprimere le frodi che arricchiscono centinaia di editori predoni basati in India, al ministro non viene?

…and boycott Elsevier

In gennaio la Commissione Europea ha incaricato lo strozzino Elsevier di monitorare la qualità dell’editoria in open access (progetto Open Science Monitor). Per evitare domande imbarazzanti, il Direttorato per la ricerca e l’innovazione aveva reso noto il risultato del bando il giorno dopo i due mesi entro i quali sono ammessi ricorsi. Il 5 luglio il paleontologo Jon Tennant (“protohedgehog“) e circa mille firmatari hanno chiesto all’ombudsman come mai il pollaio fosse stato affidato a una volpe:

We, the below signed, wish to raise a formal complaint to the European Ombudsman about the recent announcement that Elsevier, a scholarly publisher and data analytics provider, has been subcontracted to monitor the future progress of Open Science in Europe. We became aware of Elsevier’s involvement in this on March 12, 2018, when information about the Open Science Monitor was first publicised, and then again on May 30, 2018 when further details were released, including the first version of the monitor and the underlying methodologies.

Tre settimane dopo l’ombudsman ha scaricato il barile al Direttorato il quale ha risposto ieri che verificherà e risponderà tra un mese. h/t Tiziana Metitieri

3 commenti

  1. Hanno già fatto la richiesta di asilo in nave? Che efficienza! E con che dati compilano queste richieste?

  2. A gesù, che ha letto quello che lei ha scritto:

    Antonio Maria Mira dell’Avvenire calcola quanto è costato ai contribuenti tenere in “ostaggio” 177 richiedenti asilo a bordo della Diciotti

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