Ocean Cleanup: "Approfondimento"

A seguito del post di ieri, l’oca s. ha ricevuto e volentieri pubblica la missiva di Un Web Reputation Agent (versione aggiornata).

Come già saprà, Signora Oca,
lavoro nel Mondo della Comunicazione, con poco successo economico devo ammettere, forse sbaglio nella scelta del Datore di Lavoro. Del resto, panzane di tale dimensione da darmi nel promuoverle tanta soddisfazione professionale da farmi dimenticare bollette e scadenze non son facili da trovare. In ogni caso, nel MdC l’attendibilità è tutto, insieme alla disponibilità ad adeguare le proprie idee a fatti nuovi, io in questo modestamente sono già bravissimo, per uno stipendio regolare divento flessibile come un giunco, e quindi per lavorare sull’attendibilità mi trovo a scusarmi presso di Lei, Signora Oca, per esser stato così poco particolareggiato e così tanto stringato, qui sopra, tanto nel riferire sull’avaria della Pattumiera Galleggiante, quanto nel dileggiare i rimedi adottati per farle fronte, sia quelli in atto sia quelli in progetto, che mi sento in dovere di rimediare, il che vado a fare qui segui’
°|°

Anche un po’ enfatico, dice? … Poco-poco, via, date le circosta’
o|o
Per la stringatezza, come vedrà nell’ Approfondimento qui di seguito, ci sto lavorando, e penso che non avrà a lagnarsi nemmeno della particolareggiatu’
0|0

ehm … del particolareggiamen
0|0
e insomma la rimpolpo come mi riesce, va bene?
^|^
beh scusi eh! ma allora non è mai contenta! taglio corto e non va bene, la rimpolpo e non va be’
=|=
Ecco. Mi lasci finire il discorso per favore. Naturalmente, certe cose, per particolareggiarle per bene le devo, diciamo così, aggiustare (nel senso dell’aggiustaggio di parti meccaniche leggermente fuori-specifica, niente di riprovevole, quindi), altre avranno bisogno di una lucidatina, e se resta qualche buco, ci metterò una toppa.

Dunque.
A parte che con i link da Lei forniti ogni appassionat di storie di mare e d’avventura può andarsela a vedere da sé, questa Oceancleanup, secondo me la vicenda dovrebbe interessare anche dei bravi alienisti, o almeno qualche Procuratore, cmq per comodità di chi legge riassumo:

Primo Tempo
Questo tubo di plasticaccia lungo seicento metri, tirato da un Rimorchiatore d’Alto Mare, in sette settimane di navigazione arriva in Zona Operativa; dopo un po’ si accorgono che il sistema, di pattume, non ne raccoglie, per almeno trenta motivi diversi.
Dopo un altro po’ se ne stacca un pezzo (niente di che, una ventina di metri), il Rimorchiatore se lo imbarca e lo porta … boh! a qualche migliaio di chilometri di distanza, per vedere se è possibile ripararlo. Nel frattempo la Pattumiera Galleggiante –absit iniuria verbo, è la traduz. letterale dall’inglese- galleggia in mezzo al mare con Guardia Ridotta; un po’ di Marinai/e, un po’ di Tecnic Imbarcat, qualche Specialista di Sistemi, e così via; un piccolo universo nella vastità delle equoree distese, una scintilla di vita in un deserto sconfinato (e magari anche un po’ ostile), con viscidi calamari giganti che nelle notti di luna piena accarezzano languidamente i fianchi tondeggianti del battello della Guar
!
Nelle notti di luna piena, perché almeno ci si vede qualcosa; anche l’occhio vuole la sua parte, eh! Cmq, se mi lasciasse dire …


Dunque, tanto si strusciano questi mostri tentacoluti sui fianchi dell’imbarcazione che qualche Imbarcat, incuriosit, si affaccia al parapetto:  il grande Cefalopode lascia che la mano dell’Uman sfiori il suo tentacolo più grande … oh magic moment! Par di vedere Adamo nell’atto di ricever l’anima da Dio in persona! Il tentacolo freme, dalla punta alla radice il fremito si amplifica, si trasmette all’intero corpo della Creatura Marina, oh! mira! sembra anch’essa (anche ella?) voler ampliare il contatto con quella Creatura Superficiale così alienamente calda-asciutta

con varie pelli di diverse nature sopra parti  … dure! “Parti dure … parti dure … lische? No, lische no, scaglie forse … oppure … oppure … Ossa? … OSSA? MMHHH OSSAAAHH!?” di questo flaccido fantoccio, menomato, poveretto, con i suoi quattro … cinque … beh, con quattro-cinque tentacoli soltanto, con dei … capelli?

“Funzioneranno le mie ventose su questa schifezza?”, si chiede la creatura degli abissi.  “Certamente!”, si risponde-e … SCHLURP-WOOSH! strappa ila malcapitat dal corrimano e lola porta sul fondo del mare per

ehm

secondo me, per quanto se ne sa di come si riproducono i Cefalopodi oltre al fatto che di sicuro c’entrano qualcosa anche le Cefalopode, l’ha portat nella sua tana sul fondo del ma’
?
sì, lo so che ile Cephalopodae non si intanano, e che lì ci sono seimila metri di fondo, e quindi? un calamaro che va su e giù per seimila metri una ragione ce l’avrà, non crede? Cmq secondo me se l’è portat per farci famiglia.
Fine del Primo Tempo

Intervallo

Secondo Tempo
il Rimorchiatore [en passant, questa è una fase molto adatta per modulare quantità e intensità dei riempitivi], passati i guai suoi, arriva, diciamo, a San Francisco, dove in circa sette settimane -per via di ritardi dovuti a guai da determinare durante la lavorazione in cantiere- il pezzo viene riparato e reimbarcato, e dopo altre sette settimane di navigazione (e q.b. di guai) rientra in Zona Operativa, dove si scopre che nei mesi trascorsi ‘n’ Tecnic Imbarcat della Guardia Ridotta è rimasta incinta, e che si è rotto un altro pezzo di Pattumiera… ma ormai i Nostri si sono impratichiti e lo aggiustano seduta stante, lo rimontano, rimontano anche quello che si era rotto per primo, nel frattempo il cuoco per festeggiare la riuscita dell’operazione e il lieto annuncio prepara la pizza, indovina il timing, e quando la Pattumiera Galleggiante riparte, la pizza è pronta, l’equipaggio ci si avventa sopra e Ufficiali, Marinai-e, e Tecnic Imbarcat e Sistemist eccetera si congratulano l’un l’altr, scaricando la tensione in battute e battutacce, rievocando episodi salienti dell’Azione … “e allora io, quando quel bullone non voleva saperne di svitarsi, l’ho minacciato con un grosso martello, ma ancora non cedeva e allora …”, e durante questo bailamme arriva un refolo di vento e la superficie del mare si increspa, mentre l’azzurro del cielo si appanna.
Fine del Secondo Tempo

Intervallo

Terzo Tempo (e, con questo, la questione stringatezza è sistemata, direi -e siamo un pezzo avanti anche con la particolareggiatura)
Il vento rinforza, l’onda cresce, il cielo si incupisce, “Metti in moto ché bisogna manovrare”, tira! – molla! – ulula il vento, frange l’onda, s’oscura il cielo, MOLLA! – TIRA! OH NOOO! una maledetta cima si intrìga nella stramaledetta elica, bloccando anche il maledettissimo timone! Si presagisce disastro e sciagura, quando
Fine del Terzo Te’
@|@

ancora troppo stringato? ochei!

si presagisce, dicevo, sconquasso e catastrofe, quando dal battello della Guardia ‘n’ ardimentos si lancia tra i flutti e, col coltello che ogni marinai-o/a porta sempre con sé -e quello sì che era ‘n’ Marinai-o/a, se mai ne ho visto un in vita mia, ah sì, posso dirlo forte, un Marinai-O/a, sissignora! con la “O” maiu’
#|#
ecco, ecco, si lancia, dicevo, tra i flutti, vedrò poi se farglielo fare a torso nudo o in muta’
$|&
niente, a questo punto Il Marinai-O taglia la maledetta cima, rimettendo così la nave in condizione di manovrare, e risale a bordo accolto da grande ammirazione.
Fi-ne – del – Ter-zo -Tem-po
?
Sì, è un po’ classicheggiante, ma è per sbrigarsi a concludere; in realtà
??
COME SI VEDREBBE nel Quarto Tempo se LEI non mi mettesse fretta, in realtà il Marinai-O, per quanto con la “O” maiuscola, non riesce nel tentativo, e il Rimorchiatore d’Alto Mare, con a bordo equipaggio e passegger -tra’ qual, naturalmente, la sua (del Marinai-O) fidanzata, ‘l’ Tecnic Imbarcat che abbiamo incontrato al ritorno dal cantiere di S. Francisco verso l’inizio del Secondo Tempo), va alla deriva, e di tanto posto che c’è nel mare dove è che va? va a speronare la Pattumiera, mandandola a fondo.
FINE
???
Basta, dài! Se proprio ci tiene, Signora Oca, farò un sequel o due.
x|x

Ochei, niente sequel.

E di un prequel, che ne dice?
w|w

No, scusi, non è possibile fare un prequel con finale aperto …

Uhm. facciamo così: in realtà
?
Non ricominciamo, eh? IN – RE-AL-TA’, OCHEI? In realtà! Se è vera la Pattumiera Galleggiante, può essere vero tutto!
Kribbio!

Dunque!
Quarto Tempo! Kribbio!
Il Rimorchiatore resta tanto gravemente danneggiato nella collisione, che va a fondo anche lui; questo dà agio di inserire innumerevoli atti di abnegazione e di meschinità, di generosità e di grettezza, speranza, abiezione, eccetera, e poi ci sono gli Elicotteri di Salvataggio che non possono intervenire perché non hanno abbastanza autonomia, e allora ci provano con l’idrovolante, lo sa Signora Oca quanti guai possono capitare con l’idrovolante? Ecco, stia tranquilla che non ne mancherà nemmeno uno! E quindi dovranno dirottare, che so, un Sottomarino Nucleare che passava di lì, oppure … ecco, ecco! Ge-nia-le! Elicotteri, sì, ma lanciati da una portaerei! Fabbriche Volanti di guai sesquipedali! Naturalmente, la portaerei era all’estremo limite per arrivare in tempo, e quindi dài a forzare col motore, ma il motore si surriscalda, eccetera.
Fine del Quarto Tempo della Prima Puntata.

Ogni tanto poi si fa un flashback -il Comandante del Rimorchiatore da bambino, la Mamma del Pilota dell’Elicottero nel giardinetto della casetta, il primo bacio tra il MarinaiO e ‘l’ Tecnic Imbarcat, il varo della Pattumiera Galleggiante …- si tira avanti quanto si vuole.

Saluti

UWRA

Risultati immagini per great pacific garbage patch

La “grande macchia di spazzatura” che l’Ocean Cleanup dovrebbe rimuovere dal Pacifico (particolare).

8 commenti

  1. Signora Oca,
    nel ringraziarLa per l’attenzione, sono in imbara’
    o|o
    sì, sono in imbarazzo: per un qui pro quo che per brevità ometto, infatti, Le ho inviato la bozza invece della molto più avvincente Versione Rivista ed A m p l i a t a dell’ Approfondimento nel quale si è poi evoluta; non vorrebbe fare a cambio? Lei toglie la grezza bozza, e ci mette l’opera finita.
    Insomma, “finita”, si vedrà alla prossima puntata.
    Per dare un’idea del pathos che sviluppo, la liaison tra il Marinai-O (sissignora, con la O maiuscola, proprio! un vero Marinai-O se mai ne ho visto uno in vita mi’
    “|”

    E non anticiperò certo qui l’incipit della tempesta: “… e mentre la ciurma perdutamente ubriaca canta le più sconce canzonacce, il cielo si fa di piombo, e il refolo di vento che gentile increspava la superficie del mare presto ulula tra sartie e coffe, rande e trevi, alberi e penno’

    ehm

    e tra i frangenti il potente Rimorchiatore d’Alto Mare perde la propulsione, e anche il timone!
    Come ne uscirà? Male, ne uscirà, questo è logico, ma male come?
    E come si collegherà mai tutto ciò all’amplesso -certo, un amplesso in piena regola, per quanto, come, dire, unilaterale, del Calamaro Gigante?
    E’ possibile imbastire un prequel a finale aperto?
    Questo -e molto altro (come per esempio una love-story tutt’altro che casta – non quella del Calamaro Gigante, un’altra, messa lì apposta per allungare il brodo), nell’Approfondimento Rivisto e A m p l i a t o -se la Signora Oca accetta il patteggiamento, naturalmente.
    Ah! Ci sono anche gli Elicotteri di Soccorso, che pur di compiere l’eroica missione rischiano di restare senza benzina in mezzo al mare

    Non faccio mancare nemmeno un esercizio di lettura del pensiero di un Calamaro Gigante: garantito allucinante! Su, Signora Oca, non pensa che lei Suei Lettricitori ne sarebbero estasiatei? E’ scritto in italiano degenerato, dopotutto, una fatica da non credere!
    Dicevo, si, sono in imbarazzo, è per la ridicola situazione in cui mi sono cacciato, ma vado avanti lo stesso con la Critica Tecnica: la foto in fondo al pezzo non è rappresentativa delle condizioni di progetto del Sistema Oceanclanup, in quanto rappresenta mesoplastica molto concentrata: in quelle condizioni un Battello Scopamare (more on demand) ne raccoglierebbe tanta che potrebbe bruciarne una parte per andare a vapore e pre-trattare il pattume, e gliene avanzerebbe un visibilio da scaricare a terra … solo che in una settimana la finisce e poi aspetta un mese, due … che se ne riconcentri dell’altra.
    La plastica della colorata striscia nella foto, Signora Oca, è un insieme di pezzi relativamente grandi, da taniche a bottiglie, a tappini cotton fioc cannucce accendi’
    0|0
    no, sa, non volevo cadere nell’igniorantia elenchi …

    ehm


    se quella roba non si spiaggia alla svelta, si infragilisce e si sbriciola, pezzettini sempre più fini, a ogni grado di finezza qualche animale li scambia per cibo e li manda giù, quelli che sfuggono a questa sorte vengon popolati da … “organismi incrostanti”, li chiamano: cozze, alghe, pomodori di ma’
    O|O
    sì, è sempre la vecchia abitudine di pararsi il lato B dall’igniorantia elenchi, odierei farmici trovare, insomma alla fine il peso delle cozze li tira a fondo, e insieme proseguono la loro carriera nella catena alimentare sul fondo, appunto, del mare.
    Quei minuzzoli che scampano anche questa, gira gira si “concentrano” in questa zona grande come “Due Texas”, dove ci sono trentatre trilioni di tritume di plasticume, ma quanta ce n’è, in termini di tonnellate?
    E sotto che forma si presenta, all’occhio nudo dell’osservatore disincantato? Si presenta come sbriciolume decolorato, in pezzi fragilissimi grandi da pochi centimetri -salvo qualche macroplastica superstite- fino a decimi di millimetro!.
    Beh, una volta essiccata questa roba è ricicla’AAL tempo! ma cosa vuoi riciclare? Decine di tipi di plastica diversi, di cui almeno sedici incompatibili fra loro, in minutissimi frammenti, tutti incrostati di animalacci e di erbacce, a una diluizione omeopatica, ma chi li vuole?
    *|*
    invoco lo status di absit iniuria verbo, questa è vera! In un metro cubo ce ne sarà due o tre grammi, non c’è filtro ragionevole che li possa trattenere; da soli, grazie al carico di biomassa, vanno a fondo in una ventina d’anni, mi sembra più produttivo non buttare plastica in giro, o di raccoglierla in situazioni come quella della foto, dove l’azione è molto più efficiente. Che poi, quella della foto è situazione costiera, la Pattumiera Galleggiante invece sta proprio in mezzo al Pacifico, fa parecchia differenza.
    Ecco.
    Questa l’ho detta.
    Saluti trepidanti (per la sorte della Versione A m p l i a t a, e anche per quella del Rimorchiatore, attualmente alla deriva in un mare infestato da Calamari Giganti)
    Saluti.
    UWRA
    ———–
    Aggiornamento all’Approfondimen

    No, no, dove scappate? E’ cosa di poco: L’Approfondimento è stato aggiornato, ora è Riveduto e, soprattutto, A m p l i a t o
    .

  2. Nell’ottica di costruirmi una reputazione di grande attendibilità, Signora Oca,
    segnalo che la mia ricostruzione, per quanto estremamente fantasiosa precisa sul resto degli eventi, non riporta proprio-proprio esattamente la storia della riparazione del pezzo rotto; d’altronde questo episodio è molto confuso anche sul sito stesso della Premiata Ditta, anche perché è in inglese e io l’inglese non lo so, ma veniamo al punto: distillando varie entries, pare che tutta la baracca sia in navigazione verso S. Francisco, non “migliaia di miglia” come riferivo in un primo momento, bensì la distanza -mia migliore stima- è intorno alle millecinquecento miglia marine solamente.
    A tre nodi, ci arrivano in cinquecento ore appena, ma per non apparire menagramo diciamo che vanno a cinque nodi, fa trecento ore, salvo i guai che inevitabilmente attendono un convoglio di quella sorta, naturalmente, che aumentano con il cubo della velocità.
    Al suo arrivo al Cantiere Navale la Pattumiera Galleggiante (facendo fede al suo nome, non è andata a fondo come mi era sembrato in un primo momento; nemmeno il Rimorchiatore d’Alto Mare è affondato, grazie all’intervento ardimentoso di un MarinaiO di raro coraggio e di grande prestanza fisica, v. punt. prec.), la Pattmr Gallggnt al suo arrivo dicevo, sarà sottoposta a lifting, restyling, re-design, e improvement: migliore lubrificazione per i robot, due robolavatrici per lavare la “gonna” (vedi sott
    @|@
    ma … ma … sono mortificato … LEI pensa che IO mio metta a fare battutacce su “gonna”, “vedi sotto” … ma per chi mi ha preso? Vedi sotto, certo, perché sottoc’è tutta una discussione su come tradurre l’inglese “skirt”! Kribbio! Ma che reputazione ciò, io?

    Cmq, delle robolavatrici s’è detto, poi cosa, ah sì, tre droni invece di due (servono a rendere più scenografiche le riprese dall’alto: un drone che inquadra un drone che inquadra un drone che inquadra la Pattumie’

    ehm, sarebbe la “Piattaforma Wilson”, direi che nell’ottica di costruirmi una reputazione di equanimità a tutta prova mi posso adeguare, e anche nell’ottica di chiedergli eventualmente non dico uno stipendio, ma un centino ogni tanto me lo potrebbero sganciare, non sanno quanto un gesto così mi galvanizzerebbe.
    Nel redesign immagino ci sia compreso il refitting della gonna, che

    un momento

    gonna


    gon-na
    g-o-n-n-a


    “gonna” in questo contesto non mi piace. Da ora in poi, “barriera” -per la precisione, “barriera porosa”; così in mancanza di riempitivi attacco a descrivere di fino il funzionamento della “barriera porosa”, e ce n’ho per una settimana almeno: Numero di Reynolds, Raggio Idraulico, Perdita di Carico, Moti Viscosi, yummiii! Non torna niente di tutte queste cose, nien-te! Ecco perché hanno bisogno di un serio intervento professionale! Ed ecco perché a me serve una reputazione irreprensibile! Per lavorare! Sennò devo compensare abbassando le pretese … vabbe’, finché non chiedono loro dei soldi a me, continuo a promuoverli pro bono.
    Saluti.
    UWRA

  3. Ciao! C’è qualcuno qui interessato a partecipare a un raduno (sia di fan che di detrattori) organizzato per assistere insieme alla presentazione del 31 gennaio dell’E-cat SK di Andrea Rossi ? Non restate tutti nella vostra stanzetta efebica! Zona Milano, ciao rispondete!!

  4. Ho capito ocasapiens, ma questo chi lo conosce, possibile che con tutte le conoscenze che hai a milano non si riesca a organizzare qualcosa?

I commenti sono chiusi.