Le Oche nella Casa dell'agrobiodiversità

Cari orecchietti di radiopop,

all’inizio del secolo l’oca s. aveva incontrato Riccardo Bocci, all’epoca giovane ricercatore dell’Istituto Agronomico per l’Oltremare, a Firenze, molto stimato da Salvatore Ceccarelli. Riccardo l’aveva ospitata in una fattoria sopra Scandicci, in un magnifico paesaggio antropizzato. Poi on s’est perdu de vue, come dice la canzone.

Insieme al mitico Salvatore, continua a occuparsi di sementi e ricerca partecipata con l’associazione Rete Semi Rurali. Durante l’assemblea – ma quanti soci sono? – che si tiene a Scandicci da giovedì prossimo, sabato 6 aprile verrà inaugurata la Casa dell’agrobiodiversità. Siccome ci siamo ritrovati, per dirla con la canzone, ci farà da guida.

Dev’essere una casa spaziosa perché, soltanto al repertorio della Regione Toscana, sono iscritte

  • 578 di specie legnose e da frutto, 138 erbacee, 114 specie ornamentali e da fiore, 25 di interesse forestale. Infine 24 sono le risorse genetiche animali. Di queste 877 ben 751 sono considerate a rischio di estinzione.

Si può venire solo per curiosare o bisogna aprire un conto alla banca dei semi? Quali specie ospiterà? Ci saranno anche esemplari adulti e fruttiferi? Il tutto di corsa perché deve tornare in assemblea…

A proposito di risorse animali, l’agricoltura e la sua diversità dipendono da insetti che se la stanno passando malissimo. L’Economist di venerdì scorso ci dedicava un editoriale e una rassegna delle ricerche. La conclusione rassicurante era che siamo ancora in tempo a fermare il massacro.

Quella delle Oche è che siamo una specie di procrastinatori. Il libro Primavera silenziosa è del 1963, già allora Rachel Carson spiegava – in sintesi – che se gli insetti declinano del 90%, addio ecosistema…

Nature Communications ha pubblicato l’altro ieri la ricerca di Gary Powney e altri entomologi, su 353 impollinatori – gli “agenti” più redditizi per dirla con l’Economist – nei vari ecosistemi della Gran Bretagna. Ci sono molte differenze da un posto all’altro, ma in media tra il 1980 e il 2015 è scomparso un terzo delle specie, con un’accelerazione dal 2007, quando sono stati introdotti i neonicotinoidi.
Gli autori dicono che i dati sono insufficienti (usano un modello per tappare i buchi). Se ne lamentano sempre, ma hanno potuto contare su volontari che in 35 anni ne hanno raccolti più di 700 mila…

poscritto:
Il cell di Riccardo ogni tanto faceva i capricci, chiediamo scusa. I semi rurali sono le “land races”, autoctoni nel senso che  comprendono gli immigrati. Riccardo ha fatto alcuni  esempi

  • il frumento, immigrato dalla Siria e dall’Etiopia;
  • i pomodori della “passata evolutiva” immigrati dall’America Latina
  • la patata quarantina dell’Appennino ligure, emigrata dall’America  Latina;
  • un riso “lombardo”, estinto in Lombardia, che è riuscito a recuperare all’International Rice Research Institute della CGIAR, nelle Filippine dove aveva ottenuto lo status di rifugiato…

Nel commentare la ricerca di Gary Powney et al., ha citato

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