Dopo un decennio circa di frequentazione, ero certa che Stefano Caserini fosse di una cortesia a prova di bomba, invece i guardoni della ragazzina svedese gliel’hanno fatta perdere: su Climalteranti li chiama addirittura “tromboni”.
Ieri raccontavo come il prode Mariutti si fosse calato l’elmo per combattere una “battaglia” contro la reincarnazione di Susan Sontag: Greta Thunberg, la condottiera reazionaria, paternalistica e terzomondista degli “ambientalisti radicali”. Proprio ieri, alla schiera degli scienziati che li appoggiano, si sono aggiungi gli efferati Noah Diffenbaugh e Marshall Burke dell’università Stanford, meno prestigiosa dell’Istituto virtuale di cui il rampante Mariutti è vice-presidente, e sui PNAS, rivista scientificamente meno prestigiosa di un blog del Sole-24 Ore – va detto.
E’ uno studio di “attribuzione”. Gli autori propongono un sistema per stimare il contributo al PIL pro capite dei consumi energetici e del riscaldamento indotto dalle emissioni di gas serra, negli 86 paesi per i quali sono disponibili i dati economici – in particolare per la produzione agricola – senza interruzione dal 1961 al 2010. Ne mancano 112 quindi, ma anche così l’articolo è costellato di margini di incertezza, livelli di probabilità e inviti a prendere i risultati con le pinze:
- The increase in inequality between countries has resulted primarily from warming-induced penalties in poor countries, along with warming-induced benefits in some rich countries. We find that the poorest half of the population-weighted country-level economic distribution has become relatively more poor over the 1961–2010 period, including a median impact of ?17% at the poorest decile, and ?30% to ?31% at the next three poorest deciles. In contrast, the top half of the population-weighted country-level economic distribution has likely suffered much less—and has a much higher likelihood of having benefited—than the bottom half of the distribution…
Preso con le pinze, conferma quanto osservato dalle agenzie dell’Onu e dalle Ong internazionali: i paesi più vicini all’Equatore sono i più danneggiati. Però Diffenbaugh e Burke stimano una divergenza molto maggiore di quanto immaginavo (fig. 2). Dipende dal “peso” statistico attribuito agli investimenti nei paesi ricchi per accrescere la produttività, l’efficienza energetica ecc.?
Insomma ci sarebbe da discutere parecchio.
La cosa interessante, trovo, è che per vincolare le incertezze fanno un esperimento contro-fattuale con 21 modelli climatici. Ne tolgono l’aumento antropico della temperatura per vedere cosa sarebbe successo al PIL pro capite (curva A, nella figura 4).
Rif. anche l’articolo di Warren Cornwall su Science.
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“Just say in mice”
Su Scientific Reports (mi fido poco) e con un finanziamento della fondazione Templeton (idem, ma qui non vedo il conflitto di interessi!) esperimenti sui ratti del gruppo di Michael Skinner all’università del Washington confermano quelli ottenuti dall’Istituto Ramazzini con lo studio pilota uscito il mese scorso: il glifosato sembra proprio un interferente endocrino (terza conferma).
Le mutazioni epigenetiche si accumulano su più cromosomi, e i problemi dell’apparato riproduttivo diventano evidenti dalla seconda generazione in poi, sia per i maschi che per le femmine (Fig. 1 e 2). Come la terza, non è stata esposta al glifosato.
- In summary, glyphosate was found to promote the epigenetic transgenerational inheritance of disease and pathology through germline (i.e. sperm) epimutations. Negligible pathology was observed in the F0 and F1 generations, while a significant increase in pathology and disease was observed in the F2 generation grand-offspring and F3 generation great-grand-offspring.
h/t Paul Thacker via Leonid Schneider. (Questo commento
- No pesticides, including organic, have been tested as you request.
è sbagliato. Gli effetti epigenetici dell’atrazina, per esempio, sono stati testati su più generazioni, rif. nota 45 del paper di Skinner et al. Ma nessuno legge i paper prima di parlarne? A proposito…)
Nota mia: Cari Roberto Defez e Giovanni Tagliabue,
questo post non è un saggio sull’innocuità o meno del glifosato dai tempi di Cesar Chavez in poi, ma la segnalazione di articoli scientifici usciti di recente. Per favore, cliccate sui link in grassetto e ditemi dove sono sbagliati prima di criticare quello che non ho scritto.
Agg. 2 maggio
Ricercatori del SeTA, tra cui i fidatissimi Enrico Bucci e Mauro Mandrioli, hanno demolito la ricerca, rif. anche “Glifosate e bugie” di Enrico Bucci su Cattivi Scienziati:
Morale: fidarsi poco di Scientific Reports e della Templeton.
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- We develop Bayesian methods for Sex Ratio Balance estimation for all countries from 1950 to 2017. … The estimated regional reference levels range from 1.031 (95% uncertainty interval [1.027; 1.036]) in sub-Saharan Africa to 1.063 [1.055; 1.072] in southeastern Asia, 1.063 [1.054; 1.072] in eastern Asia, and 1.067 [1.058; 1.077] in Oceania. We identify 12 countries with strong statistical evidence of SRB imbalance during 1970–2017, resulting in 23.1 [19.0; 28.3] million missing female births globally. The majority of those missing female births are in China, with 11.9 [8.5; 15.8] million, and in India, with 10.6 [8.0; 13.6] million.
h/t Nature.
Non solo Caserini, anche Pasini..:
http://pasini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2019/04/24/la-vicinanza-tra-ragazzi-e-scienziati-del-clima/