E in Italia?

Weleda, la multinazionale della cosmesi e della “medicina” antroposofica, continua a spacciare in Francia una merce illegale dal 2018. Cito da Science et Avenir che lo ha scoperto, ma ci sono altri articoli:

  • Stando a uno studio recente le fiale iniettabili a base di estratto di visco [fermentato, così è ancora più tossico, ndr] non avrebbero alcuna efficacia contro la malattia e potrebbero essere addirittura pericolose per i pazienti.

Stando migliaia di studi, il vischio è velenoso – ovviamente – per le cellule in vitro. A dose non letale, è privo di efficacia negli animali. Ma

  • stando a Rudolph Steiner, sarebbe una “pianta animale” dotata di “forze astrali” le quali sarebbero in grado di fermare la propagazione delle cellule tumorali. 

In versione anche omeopatica, il “farmaco” è prodotto da Iscador AG, altra multinazionale basata in Svizzera e molto redditizia. In Italia è distribuito dalla Iscador S.p.A., e viene promosso da antroposofi, omeopati, decine di siti e farmacie on-line e dalla solita Gioia Locati.

In Francia come in Germania e in Svizzera, le vittime erano quasi tutte donne che soffrivano di un tumore al seno asportabile e curabile nel 95% dei casi, ma preferivano “cure naturali” – come se nessuno fosse mai stato morto avvelenato da cicuta o arsenico o Amanita muscaria o…

h/t Medbunker che gongola sotto i baffi per il declino in borsa della Boiron.

In un comunicato stampa congiunto con le multinazionali concorrenti Weleda e Lehning, Boiron ha annunciato l’altro ieri che “sospendeva la vendita delle proprie azioni per via di un “eccessivo ribasso” in borsa. Era dovuto a “indiscrezioni” del quotidiano pro-omeo Libération sul parere “confidenziale” che la Haute Autorité pour la Santé (HAS) doveva mandare alla Ministra della sanità entro il 15 maggio. Siccome la HAS si era già detta contraria in precedenza, era facile ipotizzare che non aveva cambiato idea.

Adesso Boiron e concorrenti hanno dieci giorni presentare osservazioni ed essere ascoltati dalla Commissione sulla trasparenza.

Dopo il parere altrettanto negativo arrivato dalle Accademie di medicina e di farmacia, la ministra non ha più alternative – né altre istituzioni sulle quali scaricare la patata bollente. Entro giugno dovrebbe pertanto revocare il rimborso parziale dei prodotti da parte della Sécurité sociale: una sovvenzione per merci inutili e/o dannose pari a 160 milioni di euro.

Senza contare il 20% in più speso dalla Sécu per curare il paziente di un omeopata dopo che la malattia si è aggravata. E i rimborsi da parte delle mutue complementari, alcune obbligatorie e altre volontarie, che pagano il 67-70% restante.
A occhio, circa un miliardo all’anno di cui due terzi per la Boiron.

In un altro comunicato, ieri Boiron ripeteva che il parere della HAS è inficiato da una procedura irregolare – il non rispetto della confidenzialità che da estraneo alla procedura, Libération non può aver inficiato. Al contempo conferma che la “raccomandazione” della HAS è “sfavorevole”, ma lesiva per l’economia del paese perché

  • Boiron genera il 60% del proprio fatturato in Francia e un de-rimborso mette a rischio un migliaio di lavoratori.

Sembra un’esagerazione. Se, come scrive, il 74% dei francesi sente almeno una volta all’anno il bisogno di saccarosio industriale o di acqua distillata e il 33% ne consuma abitualmente, lavoreranno come prima. Semmai avrà bisogno di più “promotori” di quanti ne ha oggi.
Soprattutto nel Québec dove l’Association des bannières et chaînes de pharmacies distribuisce 6000 cartelli da affiggere sugli scaffali dei prodotti omeopatici con la scritta

  • l’efficacité des produits homéopathiques n’est généralement pas soutenue par des données scientifiques probantes.

L’Associazione ha anche chiesto all’equivalente canadese della HAS di valutarne l’efficacia insieme a quella di rimedi naturali che dovrebbe essere pubblicata l’anno prossimo. Secondo il presidente dell’Ordine locale dei farmacisti, se uno di loro viene sorpreso

  • mentre suggerisce l’uso di prodotti che non rispettano lo stato della scienza, potrebbe dover tornare in perfezionamento*

* québécois per formazione professionale.

 *

Su Menace théoriste, c’è una bella analisi di come i media francesi parlano dell’omeopatia da quando “L’appel de 124 professionnels de la santé contre les «médecines alternatives»” è uscito sul Figaro il 18 marzo 2018. Dovrebbe interessare i firmatari del Patto per la scienza di Enrico Bucci, Roberto Burioni. Guido Silvestri et al. E i cronisti, penso, perché la conclusione “i nostri media non sanno trattare correttamente l’argomento” vale per molti altri temi. Per ora la ricopio, poi se ho tempo traduco

  • Sur des questions qui touchent à ce que la science sait éclairer, les médias devraient avoir pour rôle principal de distinguer clairement la polémique de la controverse. La polémique est un désaccord consommé, cultivé, porté en place publique, motivé par des intérêts divergents, par une stratégie partisane ou par l’engagement de personnalités. Sa dimension est politique. Elle est différente de la controverse scientifique dont le périmètre est épistémique (ce que l’on sait, ce qui est « vrai »). La controverse est simplement une question scientifique sur laquelle deux ou plusieurs avis en présence n’ont pas réussi à trancher qui aurait plus raison, ou moins tort, que les autres.
  • Il y a des controverses sur l’efficacité de certains médicaments, sur la position taxonomique de certains groupes de plantes ou d’animaux, sur la balance bénéfice/risque du nucléaire, sur le statut de certaines théories cosmologiques, etc. Mais il n’y a plus de controverse scientifique sur l’efficacité de l’homéopathie, sur le changement climatique ou sur l’importance de la couverture vaccinale. Laisser penser le contraire à répétition, ce n’est pas aider le public à se forger une opinion éclairée par les faits les plus pertinents dont nous disposons. 

E in Italia? Il Ministero della salute e l’ISS hanno finalmente scoperto che sono tossici certi integratori alimentari a base di curcuma – prescritti a man bassa da “medici” ayurvedici, tradizionali cinesi, naturopati ecc.
Per l’omeopatia, lascio rispondere Medbunker.

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A proposito di polemica travestita da controversia scientifica, sul Guardian c’è un estratto del prossimo libro di Angela Saini: SuperiorThe Return of Race Science.

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