Brevimiranza

Lo speciale di Science sulla chimica per un mondo più verde e pulito andrebbe fatto leggere a chi nega 1) i risultati di ricerche sperimentali e teoriche (modelli); 2) gli effetti sull’ambiente di miliardi di tonnellate/anno di composti multicolori; 3) la creatività dei loro produttori nel raccontare frottole ed evitare controlli; 4-40) omissis.

Fuori dallo speciale, segnalo:

– la Perspective “Ripensare la chimica in un’economia circolare”. Leitmotiv: le materie prime non sono infinite, il pattume ci intossica, perché buttar via la roba invece di riciclarla? Seguono suggerimenti pratici per i metalli soprattutto, e un programma di ricerche per semplificare il processo di sintesi e limitare l’energia necessaria a scomporre i composti sintetici prima del riciclaggio. (La termodinamica la smetta di remare contro…)
– l’articolo di Natasha Gilbert sulle 18 aziende farmaceutiche che su base volontaria si erano impegnate a ridurre gli antibiotici che finiscono nelle acque circostanti. Stando al loro progress report, sono soddisfatte dei progressi anche se

  • soltanto poco più di metà dei prodotti fatti negli stabilimenti di loro proprietà raggiungeranno gli obiettivi entro tre anni e l’88% dei prodotti entro sette anni.

Brevimiranti, mica riducono gli antibiotici nelle proprie acque reflue le quali contengono batteri resistenti, i quali si diffondono più degli altri nelle acque circostanti e rendono i prodotti sempre meno utilizzabili.

– il Policy forum sulla valutazione, da riformare d’urgenza, dei rischi ambientali da fitofarmaci. Per ora il rischio di una sostanza è valutata su una pianta, non quello del cocktail sull’ambiente. Gli autori paragonano la procedura in vigore in USA e quella della UE usata come modello da molti paesi terzi. Risulta che la UE avrà tanti difetti, ma si è data gli strumenti per una valutazione meno semplicistica. Chissà perché i ministeri dei singoli paesi non autorizzano i valutatori a usarli…

Incisa: dopo la Brexit, le sovvenzioni britanniche per l’agricoltura non saranno più elargite per ettari coltivati, come nella UE, ma per i “beni comuni” forniti: aria e acqua pulita, suoli sani e habitat per specie selvatiche. Per ora è una proposta di legge, se approvata sarà interessante vedere con quali criteri la fornitura sarà misurata.

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radioprozac ha notato che nei Darwin days organizzati dal 6 febbraio al 5 marzo a Bologna dall’Alma Mater e dalla Fondazione Golinelli, interverrà un’unica donna. Una dottoranda di Ferrara parlerà per ultima, l’ultimo giorno, nella sessione per le scuole  intitolata “Natura e cultura: evoluzione culturale”. Se per l’occasione le scolaresche volessero indossare una pettorina sobria ed elegante, suggerirei la scritta

Darwinisti italiani

Evoluzione culturale 1809-2019

O%

Par condicio…
Più trumpista di Trump, l’altro ieri Bolsonaro ha nominato Benedito Guimarães Aguiar Neto, un ingegnere metodista e creazionista, tendenza Disegno Intelligente, direttore della CAPES, l’Agenzia brasiliana che valuta i programmi universitari di dottorato, finanzia bandi di ricerca, borse di masterizzandi e dottorandi e provvede alla formazione degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie. E’ la seconda volta, scrive Herton Escobar su Science:

  • Nel gennaio 2019 Damares Alves, appena nominata ministra per le donne, la famiglia e i diritti umani era stata criticata per aver detto, in un video del 2013, che le chiese evangeliche brasiliane avevano perso influenza sulla società per aver lasciato gli scienziati “prender il controllo” dell’insegnamento dell’evoluzione nelle scuole. I cristiani evangelici del Brasile sono fra i più grandi sostenitori di Bolsonaro.