Se un'oca dice di sentirsi spennata finisce a…?

Prima di scordarle, metto qui un po’ di domande forse non solo mie. Alle prime due sta iniziando a rispondere Enrico Bucci su “Cattivi scienziati”.

Quali università italiane hanno corsi o master in cui si insegna pseudoscienza o pseudomedicina? In quali ospedali e strutture pubbliche si erogano servizi che non hanno nessuna evidenza clinica a favore e si basano su teorie pseudoscientifiche? 

Se avete risposte inedite, potete metterle nei commenti agg. da “Cattivi scienziati“.

Ne ho parecchie sull’editoria scientifica, suscitate dalla lettura occasionale dei tweet di Richard Poynder, anche lui a favore dell’open access e contro gli spennapolli, anche lui tampinato da Sergio Stagnaro, inventore della Semeiotica biofisica quantistica e conseguenti diagnosi acustico-quantistiche e terapie mitocondrial-quantistiche…

  • La cOAalition S  – nata per realizzare il piano S accelerando l’open access, preferibilmente comprato da Frontiers, dei risultati della ricerca europea  – è una succursale della European Science Foundation?
  • Se la cOAlition S riceve 2 milioni di euro prelevati dal budget della ESF e ne spende uno per la propria gestione, per quanto tempo finanzierà l’open access di 600 mila ricercatori accademici UE?
  • Con una media di 3 paper/anno da 3000 euro/cad più IVA con 6 autori/paper = 10 mila euro x 100 mila = più o meno del milione di euro restante?
  • Noi contribuenti sentivamo molto la mancanza, tra i ricercatori e l’editoria scientifica, di uno strato di burocrazia che campa sui loro finanziamenti?
  • Si può dire che finora il piano S è stato una stangata senza rischiare di finire a San Vittore?

Adesso che Donatella Caruso, Edoardo Chiti, Silvana Sciarra e il resto dei comitati editoriale e consultivo più i due direttori si sono dimessi dallo European Law Journal si può dire “Boycott Wiley” senza rischiare ecc.?

Se Oncotarget rifiuta di analizzare il riciclaggio di immagini e prende per i fondelli la mitica Elisabeth Bik, si può aggiungere “and Oncotarget” a “Boycott Wiley” senza ecc.?

Se un editore rifiuta di rispondere a chi gli segnala che ha pubblicato paper taroccati firmati da autori cinesi che non li hanno scritti, si può dire “Boycott all for-profit publishers” senza… ?

Se il ciarlatano anti-vax Larry Cook e i suoi 138 mila donatori e/o propagandisti su FaceBook causano in pochi mesi la morte di due bambini, oltre a firmare l’appello su Change org, si può dire “Boycott FB” senza ecc. o bisogna aspettare che aumenti il numero delle vittime?

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Se Roger Pielke Jr. mente su quanto Skeptical Science scrive delle disinformazioni diffuse da lui, suo padre, Judith Curry e altre fonti di “climate misinformation” (informazioni sbagliate, non deliberatamente false) utilizzando frasi rubate da un forum privato e mentendo pure su quelle, nella mailing list riservata ai Climalteranti si può dire “Roger Pielke Jr is a misinformer”?

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Quando finirà l’epidemia di nCov-2019, Xi Jinping si attribuirà il merito di aver finanziato opere faraoniche in altri paesi con la Belt and Road Initiative, ma non la sanità pubblica in Cina? E di aver decretato la superiorità della medicina tradizionale cinese?

Se la Libera università di Berlino sta in Europa, perché applica la legge cinese al programma di formazione di 20 insegnanti cinesi che ha stabilito in cambio di 420 mila euro rateizzati su 5 anni per il titolare dell’apposita cattedra?

Quante università italiane ospitano, e in cambio di che cosa, un Istituto Confucio in cui fedelissimi propagandano il Xi Jinping-pensiero, compreso quello sulla superiorità della medicina tradizionale cinese e dell’etnia Han?

La maggior parte dei risultati della ricerca bio-med sono falsi, ok, ma quanti servono gli interessi degli autori o dei loro sponsor come nel caso dei prodotti alimentari o della “indoor tanning industry“?

3 commenti

  1. @ Oca Sapiens
    Se avete risposte inedite, potete metterle nei commenti.
    Anche se la lista che propone Bucci mi sembra angosciantemente lunga, con qualche ricerca con google si trovano altri esempi.
    Eccone qualcuno (non dico che meritino tutti di finire nel censimento, ma almeno di essere presi in considerazione):
    – UniTo: ADE – Medicine complementari e alternative, corso per la laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, 2019/2020
    – UniTo: Introduzione alle medicine non convenzionali – ADE, corso per la laurea in Infermieristica, 2019/2020
    – UniTo: Interazione tra farmaci e elementi delle terapie complementari – ADE, corso per la laurea in Infermieristica, 2019/2020
    – UniBo: Agopuntura nella terapia del dolore, 2018/2019
    Interessano anche le università private?
    Nel caso, ho trovato un master in “Terapie integrate nelle patologie oncologiche femminili“, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che si propone si associare alla “terapie convenzionali” “i più aggiornati e scientificamente validati trattamenti complementari (agopuntura, riflessologia, fitoterapia, pratiche body-mind, omeopatia)”.

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