L'Ordine dei biologi ha perso la testa

Il suo presidente Vincenzo D’Anna aveva organizzato per giovedì scorso un coronavirus-party travestito da “corso”, allo scopo di facilitare il contagio fra i biologi della Campania e del Molise. Doveva aiutarlo il compare Giulio Tarro, “pruricandidato” al premio Nobel per aver confermato che l’urina di capra era una terapia oncologica.
Subissato di fischi, il 3 marzo l’ex senatore pruripartitico annunciava che il corso di fantascienza era “stato rinviato a data da definirsi”. I suoi seguaci e beneficiati erano rimasti delusi e temo che oggi lo siano ancora di più.

D’Anna ha scritto di aver

  • rassegnato le dimissioni dalla carica, con una lettera indirizzata ai Componenti del Consiglio Direttivo, per divergenze sulla linea politica, con particolare riguardo al ruolo ed alla funzione che l’Ente deve svolgere in relazione agli eventi di particolare rilevanza scientifica e sociale. […]

A difesa dei Componenti del Consiglio e soprattutto del suo presidente Erminio Torresani, va detto che si son lasciati umiliare e discreditare per anni senza mai uno squittio di dissenso.

  • Nel corso di una Conferenza Stampa, che sarà indetta appena possibile, presenterà il resoconto dei due anni di Presidenza e renderà note le cause della decisione che, è bene ribadirlo, riguardano solo ed esclusivamente l’operatività dell’Ente verso l’esterno ed il rapporto con iscritti ed istituzioni sanitarie.

Tradotto: le cause non riguardano né i miei conflitti d’interesse né le indagini della magistratura sul mio presunto “mandato elettorale”, ma soltanto le bufale omeopatico-complottiste che diffondo in tempi di pandemia.

Agg. 16/03
Ieri sera, D’Anna ha annunciato di aver cambiato idea

  • dopo aver ricevuto “petizioni plurime” da parte di colleghi biologi

Soci in affari o altrettanto anti-vax, misogini, ignoranti e complottisti di lui?

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Ieri Steph sembrava dire che contro l’epidemia di coronavirus dalle sue parti è popolare il jamu, un insieme di rimedi tradizionali indonesiani a base di svariate parti di piante e animali. Sono raccomandati anch’essi dal capo del governo, con un impegno molto inferiore a quello di Xi Jinping e di Narendra Modi per simili prodotti cinesi e indiani.
In Italia, credo che siano venduti soprattutto integratori a base di curcuma la quale risulta efficace contro alcuni disturbi solo nelle riviste riservate ai credenti nelle cure naturali.

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Per i docenti on-line che faticano a intrattenere gli studenti, lo Heartland BigOil & Coal Institute ha creato un sito di falsità sul clima di cui ogni pagina si presta a una caccia a menzogne, distorsioni e “mercanti di dubbi” che le ripetono in Italia. (h/t radioprozac)
Agli studenti conviene formare squadre con competenze diverse. Oltre a un minimo di fisica e chimica, servono una buona conoscenza dell’inglese e dell’economia statunitense. Nel caso delle distorsioni più subdole, per esempio, conviene sapere che nel Texas, uno stato repubblicano in mano ai petrolieri, c’è il maggior aumento nei consumi di elettricità eolica e solare perché costa meno di quella da fonti fossili, e che anche in USA gli economisti e gli industriali (Exxon Mobil compresa) sono favorevoli a una carbon tax.

Lo scopo del sito non è didattico, ma di trovare finanziamenti dopo il flop dell’investimento nell’influencer neo-nazista Noemi Seibt – anche per colpa del coronavirus.

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4 commenti

  1. “In Italia, credo che siano venduti sopratutto integratori a base di curcuma la quale risulta efficace […]”
    … solo se presa assieme alla piperina, altrimenti “non si metabolizza”. Così spiegano due noti anti-vaccinisti di Modena (i cui non nomino le generalità per puro pietismo) ed esperti di tossicità.
    L’ilarità di tale affermazione sta nel fatto che “curcuma+piperina” viene reclamizzato come metodo privo di effetti collaterali, ma secondo gli esperti il 5% delle persone che consumano integratori a base di curcuma riportano epatotossicità, soprattutto quando sono assunti per più di un mese. Aumentare l’assorbimento della curcuma con il pepe nero porta dunque a casi gravi di epatite autoimmune.
    Giusto l’anno scorso il Ministero della Sanità richiamava svariati integratori a base di curcuma proprio per i numerosi casi di epatite: http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsp?menu=notizie&id=3842
    Come bonus, anche i due sopracitati Modenesi si sono messi a fare la reclame di prodotti-fuffa a base di vitamine ed alghe come booster per il sistema immunitario.

  2. Ciao Oca,
    mi fa sorridere quella dell’integratore a base curcuma. Stiamo usando la curcuma come rinforzo nelle plastiche e vediamo un debole effetto, soprattutto contro E. coli. Con grosse quantità di rinforzo. Mi chiedo come ci si possa aspettare un effetto più potente da un integratore alimentare.

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