OMGs!

Dall’altro ieri il cardiologo Dhanunjaya Lakkireddy dello Heart Rhythm Institute, a Kansas City, sta reclutando negli ospedali statunitensi 1000 pazienti affetti da covid-19 grave per un esperimento clinico che valuterà l’efficacia di un intervento non invasivo.
Titolo ufficiale:

  • Impact of Multi-Denominational Prayer on Morbidity and Mortality of Patients Admitted to the Intensive Care Unite (sic) With Corona Virus Infection

Riassunto (link aggiunti):

  • E’ uno studio multicentro controllato randomizzato in doppio cieco per indagare il ruolo della preghiera intercessoria multi-confessionale a distanza sugli esiti clinici nei pazienti  COVID-19+ in unità di cure intensive. Tutti i pazienti arruolati saranno randomizzati per l’uso della preghiera rispetto alla non preghiera in un rapporto 1:1. Ogni paziente randomizzato nel gruppo preghiera riceverà una preghiera “universale” offerta da 5 denominazioni religiose (Cristianità, Induismo, Islam, Giudaismo e Buddismo) in aggiunta alle cure standard.  I pazienti randomizzati nel gruppo di controllo riceveranno le cure standard previste dalla loro équipe medica. Durante il soggiorno in UCI, ai pazienti verrà effettuata una valutazione seriale della funzione multi-organi e dei punteggi APACHE-II/SOFA quotidianamente fino alla dismissione.

Segue bibliografia molto selettiva. Il decesso non è contemplato e prima nessun tormento sarà risparmiato.

La preghiera “universale” sarà offerta dal dott. Lakkireddi in persona:

  • … si ritiene in grado di pregare in cinque dimensioni poiché è nato indù, ha studiato in scuole cattoliche e ha assistito a preghiere in sinagoghe, monasteri buddisti e moschee. Lo studio ha suscitato reazioni perplesse fra i suoi colleghi medici. Secondo quanto riferito da News18, Lakkireddy ha detto di non esser certo del risultato, di non far correre rischi a nessuno e che c’è sempre la possibilità che avvenga un miracolo.

(h/t Mathieu Rebeaud)

*

Nei topi…
Contrariamente all’opinione di Jean-Pierre “BigTobacco” Changeux, fumare aumenta il rischio di morire di covid-19. Essere anziani pure, ma – stando all’articolo citato nella nota 141 di uno “studio di Harvard” a cura di David Sinclair – per quello basta prendere la metformina.

Per ora quel farmaco per il diabete fa ringiovanire solo i topi perché l’esperimento clinico TAME annunciato nel 2016 non è ancora iniziato e nel microscopico esperimento MILES è solo diminuita l’attività genica nei tessuti adiposi e muscolari.

5 commenti

  1. studio multicentro controllato randomizzato in doppio cieco random per indagare il ruolo della preghiera intercessoria multi-confessionale a distanza sugli esiti clinici nei pazienti COVID-19 + in unità di cure intensive
    Non faccio in tempo a finire di esclamare “non c’e’ piu’ religione” che la realta’ mi smentisce platealmente.
    Meno male che non ho fatto l’indovino.
    Comunque, rimanendo in tema di contrasto al covid-19, la credulita’ riguardo alle doti taumaturgiche dell’artemisia colpisce ancora.
    Questa volta dal Madagascar, con l’appoggio delle istituzioni.

    1. Grazie E.K. Hornbeck, va aggiunta ai rimedi tradizionali cinesi raccomandati da Xi, alla medicina astrologica indiana raccomandata da Modi, alla clorochina, alla varechina e alla sonda anale a raggi UV raccomandate da Trump…

    1. Grazie Mauro, poi me lo leggo tutto, dici che il lievito funziona perché è diploide?
      In cambio, come fare anticorpi efficaci nei topi contro virus “modello” (leggevo bunnyvirus!)

  2. Sarei curioso di sapere quale sia il placebo, indistinguibile dalla preghiera, somministrato al gruppo di controllo, se esiste tale gruppo.

I commenti sono chiusi.