Valutazione dei danni e dei rimedi

L’oca riceve e volentieri pubblica l’iniziativa di una sua amica nonché titolare della gatta Jerry. Si chiama Raffaella Rumiati, è prof di neuroscienze cognitive alla SISSA di Trieste (tuttora chiusa), per ora bloccata a Roma come vice-presidente dell’Anvur.
Milita anche lei per la riforma del sistema sanitario. Con due ricercatrici precarie e una dottoranda, ha iniziato l’indagine PsyMed19 prima di sapere se il progetto riceverà finanziamenti perché è un po’ urgente. In fondo c’è un’aggiunta, perché l’oca s. aveva chiesto un “chiarimento”.

Il benessere mentale di medici e operatori sanitari impegnati nella lotta alla pandemia COVID-19 

L’epidemia di COVID-19 in Italia sta imponendo un enorme carico di lavoro e oneri emotivi agli operatori sanitari in prima linea nella lotta contro l’epidemia fin dagli inizi dell’emergenza sanitaria. La letteratura sullo stress lavorativo conferma la presenza di fattori di rischio psicosociale nel settore sanitario collegati alle condizioni di lavoro, sicurezza e salute del personale, fattori che l’emergenza sta certamente amplificando. Lo stress psicologico e fisico degli operatori sanitari potrebbe anche venire amplificato dall’isolamento sociale, derivante dal distanziamento sociale, dalle misure di quarantena e dalla mancanza di sostegno familiare.
Di conseguenza, essi potrebbero provare sentimenti di rabbia, ostilità e frustrazione, provare sintomi di depressione o ansia accompagnati da disturbi fisici e del sonno. In Italia, oltre ai professionisti della salute mentale che si sono messi a disposizione negli ospedali e nelle strutture sanitarie, sono stati attivati ??anche vari numeri di ascolto e supporto psicologico e altri servizi di teleconsulto.
Abbiamo avviato un’indagine che permette di rilevare il bisogno di supporto psicologico espresso dagli operatori sanitari durante l’epidemia di COVID-19 nel nostro Paese, il tipo e la frequenza degli interventi psicologici offerti loro attraverso i diversi canali, le modalità di accesso e fruizione del sostegno ricevuto, i dispositivi e i  mezzi a supporto di tali interventi. Il progetto comprende tre brevi questionari somministrati online in forma anonimizzata, con domande relative all’esperienza vissuta dai sanitari durante l’emergenza.
Il primo questionario è rivolto ai medici, il secondo a tutte le professioni sanitarie (il link ‘infermieri’) e il terzo a professionisti della salute mentale quali psicologi, psicoterapeuti e psichiatri delle organizzazioni di salute mentale e delle strutture universitarie e ospedaliere.
L’obiettivo finale è identificare le migliori pratiche implementate e sviluppare un protocollo che consenta di intervenire in modo più efficace nell’eventualità di una futura emergenza sanitaria. Per iniziare la compilazione è sufficiente un click su uno dei link qui sotto

Firmato Raffaella Rumiati, Annalisa Di Benedetto, Maria Rita Infurna (ricercatrici precarie) ed Elisabetta Pisanu (dottoranda) che stanno già raccogliendo le risposte.

Chiarimento
Il secondo è rivolto anche ai volontari di associazioni o a cooperative, il terzo a anche agli psicologi e psichiatri che hanno aperto “sportelli” di sostegno psicologico nelle varie regioni d’Italia per aiutare il personale sanitario.

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Calma piatta nel quartiere, rumore di fondo urbano appena un po’ più alto di ieri. Sosta nel bar-tabacchi deserto come tutta la strada, per due espressi in bicchierino di carta, uno per l’angelo custode, il rito quotidiano è stato quasi “come prima”. Ci siamo chiesti se qui abitano soltanto i bastian contrari e adesso che possono uscire e riaprire i negozi hanno deciso di restare casa?