Ebola, di nuovo

Ieri durante la sua conferenza stampa Tedros Ghebreyesus, il direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha confermato che nella R.D. del Congo c’erano nuovi casi di Ebola non solo nelle due province del nord-est, Nord-Kivu e Ituri, dove l’epidemia era stata bloccata nel giro di pochi mesi nel 2018, ma a Mbandaka, a nord ovest, nella provincia dell’Equateur, una città-porto di circa 400 mila abitanti sul fiume Congo, a 50 km dalla frontiera con la Repubblica del Congo (h/t Marco Balzarini) Guinea Equatoriale.
“Doctor Tebros” ha anche detto che, dopo la sospensione temporanea per una verifica dei rischi dell’idrossiclorochina alle dosi previste, il trial “Solidarity” ricominciava a reclutare volontari.

  • Sulla base dei dati mortalità disponibili il [Data Safety and Monitoring Committee] non raccomanda di modificarne il protocollo.

Oggi tre degli autori del paper sul Lancet che ha causato la sospensione, ne hanno chiesto la ritrattazione, tra cui due co-autori abituali di Desai, il proprietario di Surgisphere e dei presunti dati dell’analisi perché

  • Our independent peer reviewers informed us that Surgisphere would not transfer the full dataset, client contracts, and the full ISO audit report to their servers for analysis as such transfer would violate client agreements and confidentiality requirements.

Senza il data-set completo, che cosa avrebbero analizzato, di preciso? Rif. anche i risultati di questo trial “in remoto”, randomizzato, in doppio cieco, con gruppo placebo in USA e Canada, sull’efficacia o meno dell’idrossiclorochina come profilassi dopo l’esposizione al contagio.

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Nel paper richiamato in copertina di Nature, ricercatori cinesi, di Hong Kong e finlandesi coordinati da Xu Deng e Robin Ras, descrivono una superficie “super-idrofobica” che, anche con le foto, sembra incredibile.

Di solito imita una foglia di loto, un po’ cerata, invece è una microstruttura rugosa bucherellata da “tasche” foderate di nanostrutture idrofobiche. Si può progettare con la stessa geometria la superficie del silicio, di una ceramica, un metallo o un vetro. La rugosità fa da “armatura”, scrivono gli autori. Resiste sia all’abrasione con la carta vetrata e addirittura ai graffi della lama di un coltello. A qualsiasi aggressore che abbia dimensioni superiori a quelle micro-strutture:

  • Suggeriamo che questo vetro trasparente, meccanicamente robusto e auto-pulente potrebbe contribuire ad annullare il problema della contaminazione da polveri che fa perdere efficienza alle celle solari. La nostra strategia di progettazione potrebbe anche portare allo sviluppo di altri materiali che devono conservare efficaci proprietà auto-pulenti e anti-incrostazioni o la capacità di trasferire calore in ambienti operativi difficili.

Hanno cotto i loro materiali a 100 °C per settimane, lasciati a bagno in acidi corrosivi, torturati in tutti i modi e ne uscivano sempre puliti e asciutti. Nella descrizione della copertina, Nature parla di applicazioni in medicina e biotecnologie, ma ci metterei anche il fondo delle padelle, finestre, lavandini, scaffali, satelliti e sonde spaziali, gli specchi di Virgo e i pannelli solari dei rover.

Se la vecchia Oppy li avessi avuti, starebbe ancora esplorando Marte…

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L’editoriale riguarda l’urgenza di provvedimenti per il clima da inserire nei finanziamenti per la ripresa e la World View di Diane Coyle che chiede agli economisti di avere coraggio. Devono uscire cautamente dal proprio recinto e collaborare con esperti di altre discipline per tracciare linee-guida per la ripresa, perché le domande sono molte e i dati “raccolti al volo” pochi e inaffidabili.

Non che gli altri esperti cerchino abitualmente lumi nelle scienze sociali, anche perché non giova alla carriera, però

  • la pandemia sta cambiando tutto. E’ diventato ovvio che la ricerca di uscite viabili ha bisogno di biomedicina, epidemiologia, sanità pubblica, psicologia comportamentale e sociale, ingegneria, economia, diritto, etica, scienze politiche e dei rapporti internazionali. Senza il contributo di tutte quante, navigare verso esiti men che disastrosi per il benessere umano e planetario sarà impossibile. 

Tanto più che i governi di USA e Cina approfittano della pandemia per peggiorare i rapporti internazionali…

Rif. anche il corposo sondaggio delle opinioni di 230 economisti su quali sarebbero le misure men che disastrose, fatto da alcune celebrità per la Oxford Review of Economic Policy. Sintesi dei risultati da Carbon Brief.

7 commenti

  1. Penso che Idrossiclorochina funzioni come prevenzione o nelle fasi iniziali, in base al fatto che sono stati pochissimi i pazienti finiti in ria che già la assumevano cronicamente. Del resto sembrano promettenti i risultati ottenuti in Piemonte curando la gente a domicilio in questo modo. Il resto sono cazzate di gente che non ha visto un malato Covid neanche da lontano, pur esibendo curriculum inspiegabili da far invidia a Einstein.

  2. Perché mi hai censurato il commento ? Andavo bene solo quando c’era da rischiare la ghirba mia e di mio figlio quando ero nei reparti Covid ? Ah ah ah….hai perso la bussola….ci vediamo a settembre, anzi no, per allora io e molti altri saremo già lontani. E buona fortuna con la tachipirina :)))) Ah ah ah !!!

    1. M’arrazzo,
      Perché mi hai censurato il commento ?
      Quando usa un IP diverso, i suoi commenti sono sospesi automaticamente e lo restano finché non li approvo.

  3. “Penso che Idrossiclorochina funzioni come prevenzione”
    Tutto può essere, ma serve qualcosa di più di quel che pensi, specie se lo pensa anche anche Trump
    (non è per buttarla in caciara: a quanto sembra ancora oggi le notizie sono confuse e non esisterebbe alcun farmaco certo da prendere prima o durante)

  4. “ma a Mbandaka, a nord ovest, nella provincia dell’Equateur, una città-porto di circa 400 mila abitanti sul fiume Congo, alla frontiera con la Guinea Equatoriale.”
    Segnalo un piccolo errore geografico.
    Mbandaka non è sulla frontiera con la Guinea Equatoriale, anche perché la Repubblica Democratica del Congo (RDC) non confina con la Guinea Equatoriale. È vicino (50 km di distanza, per l’immensità della RDC poca cosa) alla Repubblica del Congo.

    1. Grazie, Marco, meno male che mi hai corretta. La “vedevo” proprio nel nord-ovest del Congo con il virus pronto a colpire la Guinea.

      Cimpy,
      nel trial USA-Canada, per ora l’unico fatto bene, non ha funzionato come prevenzione. Si sta provando qualunque farmaco abbia un effetto in vitro sulle cellule polmonari, ma dalle autopsie si comincia a capire che il virus attacca molti organi. Così per analogia si fanno altri tentativi, a volte proprio dissennati.
      Perfino i ricercatori che hanno costruito un anticorpo monoclonale che blocca la riproduzione del virus non se la sentono di dire che potrebbe essere efficace da solo.

      M’arrazzo
      senza un trial, non penso sia possibile sapere se è efficace: la maggior parte delle persone guarisce spontaneamente e quelle con la maggior probabilità di ammalarsi gravemente assumono già altri farmaci.

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