E sono tre

Pioggia di comunicati stampa sui vaccini anti-Covid 19. Moderna annuncia un accordo di fornitura con il governo britannico mentre la European Medicine Agencies (EMA) sta esaminando i risultati degli esperimenti clinici. Pfizer e BioNTech chiedono alla Food & Drug Administration e all’EMA l’autorizzazione per un uso emergenziale; l’università di Oxford e AstraZeneca pubblicano risultati provvisori della fase II per un vaccino più tradizionale dalla “protezione” inferiore.

“Ti vaccinerai?” si chiedono amici e conoscenti anche davanti al bar sotto casa dove non dovremmo più sostare a bere il caffè nel bicchiere di cartone… Nel mio caso la domanda sottintende “alla tua età” (avanzata), “leggi le riviste scientifiche” (in realtà pochissime) o “sei più scientista del prof. Crisanti” (il quale sarebbe diventato improvvisamente un no-vax).
Non lo so. Aspetto che ci siano dei dati non rivolti agli investitori, la loro valutazione da parte di esperti, e secondo me Crisanti ha ragione.
“Ma se eri entusiasta!”

Lo sono ancora.

I ricercatori hanno condiviso “piattaforme standard”, così si son messi al lavoro appena pubblicato il genoma del virus all’inizio di gennaio. I governi – cioè noi contribuenti – hanno investito decine di miliardi. Insieme all’Organizzazione mondiale della sanità, la rete CEPI e altre ancora, noi delle Ong sosteniamo l’iniziativa COVAX dell’Alleanza per i vaccini, perché vorremmo un prezzo e una distribuzione solidale.
Lo facciamo con riserve e critiche. Gli accordi COVAX non sono trasparenti; gli alleati GAVI e gli enti donatori difendono i brevetti nonostante intralcino lo sviluppo e la produzione di nuovi vaccini e li rendano sempre più costosi; non tutti i paesi aderenti rispettano i diritti umani ecc.

Ma almeno mezzo milione di persone stanno partecipando ai trial clinici sapendo che potrebbero ricevere un placebo e ammalarsi. Mezzo milione… E non dovrei essere entusiasta?

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Oggi anche Radio popolare danno la notizia che negli allevamenti danesi sarebbero stati uccisi 17 milioni di visoni. In realtà, il governo ha fermato la strage perché l’ordine dato dal ministero della sanità era illegale e si possono uccidere solo i visoni degli allevamenti contagiati o nelle immediate vicinanze (?).

Per info sulla pericolosità o meno del Sars-Cov2 trasmesso dai visoni, rimando a un post di Enrico Bucci – è dell’8 novembre, ma è stato confermato poco dopo da un articolo su Nature.

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Nettascienza (O’s digest)

Visto il putiferio online, ho guardato anch’io il paper di tre iranian* uscito su Nature Communications secondo il quale la carriera della giovani ricercatrici viene danneggiata quando hanno una “mentore” al posto di un mentore. Secondo la redazione della rivista, verrebbe criticata per “l’interpretazione” dell’autrice e dei due co-autori, compreso il suo mentore.

In realtà, le critiche riguardano il metodo dilettantesco – ricorda parecchio quello usato da Alessandro Sturioni Strumia (h/t radioprozac), in cui Nicola e Andrea sono nomi maschili, per sostenere che in fisica delle alte energie le donne sono negate – e gli errori statistici. La cosa notevole è che molte critiche erano state spiegate agli autori che hanno risposto aggiungendo un mini-sondaggio ancor più dilettantesco.

Per chi ha fretta, Antonella Succurro di Science for Democracy segnala le fallacie principali. Mi chiedo come sarebbe stata accolta in Iran un’interpretazione diversa.

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Per farsi benvolere, Leonid Schneider riassume un po’ di “errori” bio-med che non inficiano in alcun modo i risultati ottenuti da ricercatori italiani e non, già segnalati su PubPeer.

3 commenti

  1. “ricorda parecchio quello usato da Alessandro Sturioni in cui Nicola e Andrea sono nomi maschili per sostenere che in fisica delle alte energie le donne sono negate”
    Strumia! 🙂

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