Che cosa c'è in un nome, cont.

Il Tascabile pubblica un bell’articolo di Stefano Dalla Casa sull’ecofascismo, una parola “usata in maniera incoerente, più per colpire un avversario che per definirlo politicamente”. Nonostante i manifesti di suprematisti bianchi, stragisti e aspiranti tali che di recente “univano tutela ambientale ed estrema destra”, preferisce “un concetto che è spesso del tutto sovrapponibile, ma forse suona meno problematico da usare: ecoautoritarismo”.

  • L’ecoautoritarismo è più temibile e diffuso dell’ecofascismo, perché può essere anche (provvisoriamente) lontano dall’estremismo. Può sembrare addirittura ragionevole, persino in contesti democratici. Se l’ambiente che ci sostiene è in pericolo, se siamo in un’emergenza ecologica, non dovremmo essere disposti a soluzioni imposte dall’alto, purché radicali? […] Nel caso dell’ambiente, però, questo decisionismo può diventare pernicioso, perché tende a ignorare, o sopprimere, le lotte sociali a esso collegate.

Per esempio sopprime Chico Mendes,

  • sindacalista e ambientalista brasiliano il cui pensiero è spesso riassunto con la massima “L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio”,

assassinato nel 1988. Da allora succede ogni anno a centinaia di attivisti come lui, anche in “contesti democratici”.
Più che un articolo è un saggio, un invito a ripensare la storia di un’idea e delle sue espressioni politiche dall’Ottocento a oggi. Aggiungo solo che negli ultimi anni un concetto più inclusivo di giustizia – sociale, ambientale, climatica ecc. – cerca superare il conflitto tra difesa dell’ambiente e difesa dei diritti umani.

3 commenti

  1. Grazie! 🙂
    Prima o poi forse arriva una seconda parte sul capitalismo verde, mi è stato fatto giustamente notare che avevo messo un po’ troppa carne al fuoco

    1. Radioprozac,
      un po’ troppa carne al fuoco
      Sì… ma non mi sembra un difetto.
      Capitalismo verde, sviluppo sostenibile, economia ecologica ecc.: qualunque cosa pur di non cambiare i rapporti di potere.
      – – –
      maresciallo stefano,
      è spacciata dai soliti noti anche qui senza che nessuno li fermi. Ogni tanto uno spaccio on-line viene chiuso, e subito sostituito da un altro.

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