A un centinaio di immunologi, infettivologi e virologi che lavorano sul coronavirus, Nature ha chiesto se riusciremmo a liberarcene nel caso il mondo adottasse la strategia zero Covid, come nel Western Australia. e con l’aiuto dei vaccini.
- Un bel sogno, ma la maggior parte degli scienziati pensa che sia improbabile… Quasi il 90% di quelli che hanno risposto ritiene che diventerà endemico, nel senso che continuerà a circolare negli anni a venire in alcuni settori della popolazione globale.
Il consenso sembra robusto per dirla con i climatologi.
Ma improbabile perché?
Qui le risposte degli scienziati intervistati variano di più, insieme alle previsioni, le conoscenze sui quattro coronavirus endemici e quelle insufficienti e incerte sul covid, sulla durata dell’immunità dopo un’infezione o una vaccinazione, sulla capacità dei vaccini di ridurre/prevenire i contagi da asintomatici ecc. Il 71% dei sondati pensa che il virus muterà, sfuggirà alle nostre difese immunitarie e magari diventerà ancora più virale, e il 59% che l’immunità scemerà.
Il modello resta l’influenza, insomma, non il vaiolo o il morbillo.
Poi vengono i motivi umani:
- la copertura vaccinale sarà disuguale (45%)
- l’esitazione vaccinale (39%)
- l’assenza di volontà politica (29%);
- l’esistenza di serbatoi animali (14%)
(Metto i serbatoi animali nei motivi umani perché gli spillover dipendono dai nostri comportamenti.)
L’esitazione vaccinale esiste da quando esistono i vaccini, a volte per buone ragioni. Nelle riviste scientifiche escono di continuo articoli che la misurano, e su come identificarla e superarla. Campagne anti-vax a parte, resta il fatto che non esistono vaccini anti-covid pediatrici mentre esistono persone con svariate patologie che non possono essere vaccinate.
Sempre su Nature, raccomando l’articolo “explainer” di Ariana Emmel sugli effetti collaterali dei vaccini anti-Covid in USA e in Gran Bretagna. Non so perché, manca Israele (Jon Cohen ne parla su Science, ma a proposito della domanda “Quando i vaccini ci faranno tornare a una vita normale?”). Cmq ho visto che Eran Segal del Weizmann Institute ne parla ogni tanto mentre aggiorna sui dati del primo paese dove il 1 febbraio
- We say it with caution, the magic has started.
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Ieri l’oca ha scritto che in Texas alcune turbine eoliche erano rimaste bloccate dal gelo. Vari amici le ingiungono di precisare che funzionano a temperature ben al di sotto di quelle texane attuali. Basta dotarle di un sistema antigelo. Il Texas essendo uno dei pochi stati dov’è non è obbligatorio nemmeno per le centrali a gas, le pale sono state fermate dall’ideologia del “meno stato, più libero mercato“.
L’oca ubbidisce e chiede scusa.