Per Carnevale XII – fine

Concludo il feuilleton con le ultime avventure della TdE. Ieri Nature parlava dell’evoluzione di una certa pratica sessuale, rimando qui per i particolari, oggi Science di quella del bipedalismo, tanto per rovinare la festa ai creazionisti di Cinisello.

Matthew Bennett et al. hanno studiato le impronte lasciate dall’Homo erectus a Ileret, in Kenya, tra 1,9 e 1,5 milioni di anni fa. Paragonate con quelle dell’Australopithecus 3,75 milioni di anni fa, forniscono una crono-anatomia della camminata  ominide. Prima fase: a piedi piatti, alluce all’infuori, ginocchia piegate. Seconda: il tarso s’incurva e l’alluce si allinea, il bacino si raddrizza. Terza: arriviamo noi giù di calcagno e metatarso, pelvi e spalle dritte.

La colonna essendo sempre quella, con la posizione eretta alle donne – pelvi più larga e pesante da raddrizzare – viene la lombaggine. Agli uomini meno e mai, si presume, a quelli fatti dal Creatore a sua immagine e somiglianza.