Se non ci fossimo noi

ipotesi della nonna

Su Scientific Reports, una in open access del gruppo Nature, due autori che non conoscevo – Vasyl Palchykov e Kimmo Kaski – e tre superstar – Janos Kertész, Albert-László BarabásiRobin Dunbar – pubblicano

Differenze sessuali nei rapporti intimi

Hanno frugato in 1,95 miliardi di telefonate e 489 milioni di sms per estrarne con i soliti trucchi matematici di Kertész e Barabási:
– un campione di 1,8 milioni di uomini e 1,4 milioni di donne
– le coppie di “ego – migliore amico/amica”
– le coppie “ego – secondo/a migliore amico/a”
– tutti quanti suddivisi per fascia di età.

Robin Dunbar voleva verificare la (discussa) ipotesi della nonna, il fatto che nelle specie +/- monogamiche, passato il periodo riproduttivo le femmine spostano il proprio investimento affettivo dal partner alle discendenti e contribuiscono al maggior tasso di sopravvivenza dei nipotini.

Dall’intensità delle telefonate e dei messaggi, il campione risultava composto da 1,4 milioni di “migliori amici” e da 800 mila “secondo migliori”. Tra i 20 e i 40 anni, tutti gli ego avevano “migliori amici” del sesso opposto a suggerire che amici è la parola sbagliata, e “secondi migliori amici” del proprio sesso. Ai quali confidare i rapporti con il/la migliore, presumo.

Dopo la mezza età, gli uomini sono sempre meno assidui ma continuano a chiamare, e mandare sms a, “migliori amici” femmine per il resto della vita. Alle donne succede il contrario. Dopo la menopausa, i “migliori amici” sono donne giovani, presumibilmente le figlie e i maschi coetanei perdono importanza. Conclusione degli autori:

A parte l’aspetto puramente metodologico, le nostre analisi identificano differenze sessuali notevoli nelle strategie sociali e riproduttive dei due sessi, che prima non erano state identificate.

Euh già… Sono identificate almeno dai tempi di Omero. Conclusione dell’Economist:

Le donne più anziane sembrano proprio investire di più nel benessere e nel successo riproduttivo delle figlie, e meno nei rapporti con il marito, senz’altro con gran dispiacere di quest’ultimo. Robusta evidenza quindi per l’ipotesi della nonna. E forse una spiegazione per la crisi maschile della mezz’età.

Conclusione dell’oca:  vedi titolo.