Prima o poi


A proposito della fede nell’e-cat, per esempio,

  • Well September is nearly upon us. Hopefully we will see the article in Nature Chemistry next month, or something as well respected.

e altri casi di trasmutazione e transustanziazione (h/t E C), E.K.Hornbeck scrive

  •  Prima o poi dovremo rassegnarci a prendere atto del fatto che sono gli psicologi e sociologi, e non fisici e chimici, gli scienziati che dovrebbero occuparsi della vicenda

e Nasturzio concorda. L’agiografia di Mats Lewan (ma che fine ha fatto?) e altre Leggende dorate contribuiscono alla diffusione del culto. Non alla sua longevità, penso, perché in passato durava addirittura secoli e suscitava identiche spiegazioni e sbufalamenti.

Prima erano le autorità religiose a occuparsi delle credenze infondate. Il secondo Concilio di Lione aveva vietato le pratiche superstiziose. Inutilmente. Infastidito dai supplicanti che turbavano la quiete del monastero venendo a implorare il defunto Etienne de Muret, sulla sua tomba l’abate di Grandmont aveva fatto incidere

  • Crediamo che sei santo senza le loro prove. Per favore, smettila. Se non lo fai, ti ammonisco, porteremo via da qui le tue ossa e le butteremo nel fiume (cit. in The Way to Heaven, p. 17)

Salto la Riforma e altri passaggi, poi ci provarono gli Illuministi, e oggi psicologi (1), sociologi ed economisti indagano sulla permanenza di certe convinzioni, a dispetto dell’evidenza che le falsifica (2). Sembrano onnipresenti, qualunque sia la religione e pure in sua assenza. Esempi di lavori  in corso:

– Nicholas Epley, Mindwise, abbiamo una teoria della mente, ma non siamo bravi a usarla così sbagliamo a giudicare gli altri e non ci accorgiamo dei nostri errori. Rimedio: mettersi nei panni altrui, migliorare la comunicazione e tenere sotto controllo la tendenza all’antropomorfismo(3);
– Andreas Wilke et al., altri primati credono di imbroccare serie vincenti, come i giocatori d’azzardo, siam fatti così;
– Utval Bhattarcharya et al., “Do Superstitious Traders Lose Money” quando puntano su numeri fortunati, nelle culture del sud-est asiatico? O sulle cifre tonde, un po’ in tutte? All’inizio sì, poi si accorgono di rimetterci e ci puntano meno. Come se l’Homo oeconomicus tendesse comunque alla razionalità, ma le crisi ricorrenti allora?
– altri a richiesta.

Preoccupano anche i confirmation bias degli scienziati, in un’epoca di “big data” dai quali con un po’ di scioltezza statistica, è facile estrarre la conferma dei propri pregiudizi e cause certe da mere correlazioni. I lavori in corso sui metodi statistici anti-illusione saranno per un’altra volta.

(1) Sono stati ritrattati 54 papers dello psicologo Diederik Stapel che s’inventava i dati: c’è chi ha confrontato 49 papers di cui 24 falsificati, per identificare “tracce linguistiche di frode scientifica”. Risultati su PLoS One.
(2) Mi era sfuggito che la varechina cura Ebola, papillomavirus, micosi ecc., gioverebbe pure all’epidermide. E altri otto link a sciacalli, per la collezione di Bombarda e mia; ancora nessuno spacciatore in loco…
(3) In luglio, astrobiologi della NASA prevedevano un incontro con alieni entro 20 anni, urge sviluppare una teoria della mente extra-terrestre, tecniche per inibire l’antropomorfismo e forme di comunicazione non ambigue. L’oca se n’era preoccupata nel 2010. Risultato da aggiornare  (i pianeti attorno a Gliese 581 sono un’illusione ottica…)

6 commenti

  1. Belli i risultà di venticinque – novanta anni di FuF:
    “the quantity of energy is incompatible with chemistry, it is nuclear or even more alien”.
    Giusto,
    ma che stiamo a fare appresso a nuclei neutrini e quark e quanti, macchè ZPE etere e fluttuaziò del vuoto,
    è energia aliena.
    Essendo aliena, non si misura in joule ma in jabberwock.

  2. ehm

    transustanzazione —>tran-su-stan-zia-zio-ne.
    Segue fattura.
    Saluti venali.
    EC

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