Terra sventurata

Se servono eroi siam messi male, diceva all’incirca Bertolt Brecht. Abbondano di questi tempi. Medici e infermieri applauditi durante il primo lockdown e non più; Aleksej Navalny che rientra in Russia; democratici arrestati a Hong Kong; volontari delle Ong nel Tigray e in mezzo mondo. Oggi Aung San Suu Kyi. Per non parlare di attivisti, testimoni… Continua a leggere Terra sventurata

La neurobiologia delle parole tabù – e della jihad

Nelle altre lingue le parolacce danno poca soddisfazione, trovo, da un lato il senso del proibito si forma durante l’infanzia, dall’altro è difficile capire il livello di offensività e di volgarità percepito dagli autoctoni . In tutte le culture, le parole “socialmente inappropriate” sono riferite a sesso, escrementi e organi associati, e sono appropriate in… Continua a leggere La neurobiologia delle parole tabù – e della jihad

MUSE

Non so se il nuovo quartiere delle Albere, a Trento, si riempirà – sembra che gli appartamenti siano molto cari – ma in 21 mesi il Museo delle scienze, ex Museo di Storia Naturale (spettacolare e piacevole), ha avuto un “effetto Bilbao” notevole: un milione di visitatori paganti. L’avevo visto nel primo bozzetto fatto da… Continua a leggere MUSE

Prima o poi

A proposito della fede nell’e-cat, per esempio, Well September is nearly upon us. Hopefully we will see the article in Nature Chemistry next month, or something as well respected. e altri casi di trasmutazione e transustanziazione (h/t E C), E.K.Hornbeck scrive  Prima o poi dovremo rassegnarci a prendere atto del fatto che sono gli psicologi… Continua a leggere Prima o poi

Statistica e grammatica da giornalisti

Con pochi caveat ci è cascato pure l’Economist, un incidente strano perché di solito i redattori sono “statistically literate”. Martedì scorso, sui PNAS era uscito uno di quei papers che stanno discreditando la psicologia. Riguarda la maggiore letalità degli uragani con un nome femminile. Motivo: fanno meno paura di quelli con un nome maschile e la… Continua a leggere Statistica e grammatica da giornalisti

Tra albero biblico e catena razzista

David Penny elenca su PLoS Biology i malintesi suscitati dall’espressione “albero della vita” che Darwin aveva usato non per classificare gli organismi, ma come “analogia utile” per descrivere, nel corso dell’evoluzione, la competizione tra specie e gruppi di specie come germogli che nel crescere danno luogo a nuovi germogli e questi, se vigorosi, si diramano… Continua a leggere Tra albero biblico e catena razzista

Chaperon(e)

. Murillo, Joven y su dueña . Sotto il post precedente, Juhan protesta, mazzetta pure e Claudio Della Volpe dice giustamente che certe proteine sono chiamate chaperones perché fanno da “garanti dell’integrità” cellulare per analogia con chi garantiva quella delle fanciulle. Come sempre nella scienza, il nome dev’essere preciso: serve a distinguere quella famiglia di molecole… Continua a leggere Chaperon(e)

Mini-ciclotrone 18 – Cibo per i vostri pensieri

Da Agrippine déconfite, per ascoltatori di pop network Ricerca della settimana: Le metafore con le quali pensiamo e il loro ruolo nel nostro ragionamento. E’ la scoperta dell’acqua calda, se volete, e la ricerca ha alcuni limiti, ma indica quanto il tema sia “caldo”. Paul Thibodeau e Lera Boroditsky, di Stanford, hanno chiesto a 1.485 volontari –… Continua a leggere Mini-ciclotrone 18 – Cibo per i vostri pensieri

Si può fare anche col kren?

A proposito della “marcia delle cozze”, Maurizio suggerisce di servire le Dreissena zebrate e quagga con ketchup. Da tener presente: è appena uscito il rapporto biennale sul cibo nel mondo, dell’International Food Policy Research Institute. Per quello di base, dal 2000 a ieri i prezzi sono aumentati del 53%. p.s.  mi sembra un bene che il prezzo del… Continua a leggere Si può fare anche col kren?