"So you are the little woman…"

Sui quotidiani italiani stanno uscendo necrologi di Ruth Bader Ginsburg, d’altronde le sue battaglie per i diritti umani e contro le leggi discriminatorie e misogine – da prima che Bill Clinton la nominasse alla Corte suprema americana – hanno avuto ripercussioni anche qui. Per chi vuole conoscerla meglio e ha esaurito gli articoli gratuiti del Washington Post, suggerisco di leggere prima il Guardian e poi l’Atlantic che sembra parlare solo di RBG “icona pop” e invece:

  • Dopotutto si può leggere il lavoro della Ginsburg come l’asserzione — fatta per decenni nei tribunali fino a quello di più alto grado del paese – che la legge in sé è molto più personale di quanto implichino le tradizioni compassate della Corte. La Corte Suprema degli Stati Uniti emette decisioni sul corpo delle persone. Arbitra sulla mente delle persone. La partecipazione civica, la privacy, l’identità, la genitorialità, la famiglia, l’amore non sono dispute: sono i fatti caldi della vita delle persone. A modo loro i fan di RBG riconoscevano questa intimità. In un’era in cui troppi leader americani trattano le vite umane come astrazioni, i fan – anche i più scherzosi – sottolineavano che il personale è anche giuridico.

(“So you are the little woman who wrote the book that started this great war,” è la frase che Lincoln [non] ha detto a Harriet Beecher Stowe, l’autrice della Capanna dello zio Tom.)

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Selezione dell’O’s digest
Oltre alla già citata storia genetica dei Vichinghi, su Nature raccomando “Study the role of hubris in nations’ Covid-19 response” dell’antropologa Martha Lincoln sui paesi che vantano un “eccezionalismo” nell’affrontare meglio degli altri la pandemia. Da accompagnare al paper di Ruktanonchai et al. su Science: il loro modello epidemiologico (della mobilità, innanzitutto) suggerisce ai paesi europei di coordinare i propri interventi per limitare le nuove ondate dell’epidemia.

Holden Thorp, il direttore di Science, è sempre più incavolato. Titolo del suo editoriale: “Trump lied about science“:

  • Un presidente degli U.S.A. ha mentito deliberatamente sulla scienza in un modo che metteva in pericolo imminente la salute umana e ha portato direttamente alla morte di molti americani. Questo momento potrebbe essere il più vergognoso nella storia della politica scientifica statunitense. 

La copertina rimanda a due paper sull’inquinamento da plastiche. Quello di Winnie Lau et al. valuta l’efficacia di cinque scenari socio-economici che dovrebbero ridurre l’aumento delle microplastiche disperse nell’ambiente tra il 2016 e il 2040. Vanno dal Business As Usual (BAU) al System Change, passando da Collect and Dispose, Recycling, Reduce and Substitute.
Nel caso migliore, un “cambiamento di sistema” concertato e applicato subito globalmente,

  • 78% of the plastic pollution problem can be solved by 2040 through the use of current knowledge and technologies and at a lower net cost for waste management systems compared with that of BAU. However, with long degradation times, even a 78% reduction from BAU pollution rates results in a massive accumulation of plastic waste in the environment.

Tra vent’anni, avremo aggiunto altri 720 milioni di tonnellate “negli ecosistemi marini e terrestri”.
Invece Stephanie Borelle et al. valutano tre strategie – riduzione della produzione di rifiuti in plastica, gestione dei rifiuti e ripristino ambientale (ecosistemi acquatici) – per stimare che in un anno solo, il 2016, 173 paesi hanno rilasciato nell’ambiente 19-23 milioni/tonn di plastica, l’11% di tutta quella prodotta. Al ritmo di produzione attuale e

  • nonostante impegni ambiziosi stabiliti dai governi, le emissioni annue potrebbero arrivare a 53 milioni di tonnellate nel 2030.

Il paper di Wenbo Wu et al. mi sembra fantastico, ma devo ancora finire di leggerlo. Hanno usato le variazioni delle onde sonore T generate da 4272 terremoti nell’Oceano indiano equatoriale – per dedurre quelle della temperatura a varie profondità tra dicembre 2004 e giugno 2016. Il loro “termometro sismico” avrebbe un margine d’errore di soltanto 0,0060 kelvin.
Ottengono un aumento medio della temperatura superiore a quelli stimati con le boe Argo e con il sistema Ecco (0,026 K e 0,039 K per decennio), ma l’importante è che hanno inventato un nuovo sistema di misura usando gli idrofoni che già ci sono.

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L’altro ieri sera dal palco del Sanders Theatre di Harvard e a ore diverse nel resto del mondo, si è svolta la prima 30ma cerimonia di assegnazione annua dei premi IgNobel sul tema “Bugs” (insetti, parassiti, difetti). E’ stata la prima soltanto in streaming e anche con un premio in denaro: una banconota da 10 trilioni di dollari dello Zimbabwe.
Il premio materiale, per così dire, era un pdf che, una volta stampato diventava un cubo con su ogni faccia un bug diverso: una pulce, uno scarafaggio, un norovirus gastrico e una coccinella Volkswagen. Sul sesto lato c’erano le istruzioni per assemblare il premio.
Al rituale on-line hanno partecipato sei premi Nobel e i premiati in toto o in parte. Si sono astenuti unicamente i destinatari dell’IgNobel per l’Educazione medica:

  • Jair Bolsonaro del Brasile, Boris Johnson del Regno Unito, Narendra Modi dell’India, Andrés Manuel López Obrador del Messico, Alexander Lukashenko della Bielorussia, Donald Trump degli USA, Recep Tayyip Erdogan della Turchia, Vladimir Putin della Russia e Gurbanguly Berdimuhamedow del Turkmenistan per aver usato la pandemia virale Covid-19 per insegnare al mondo che i politici possono avere sulla vita e la morte un effetto più immediato di quello di scienziati e medici.
  • REFERENZA: Numerosi notiziari.
  • NOTA: E’ il secondo premio Ig Nobel assegnato ad Alexander Lukashenko. Nel 2013 il premio Ig Nobel per la Pace era stato dato congiuntamente ad Alexander Lukashenko per aver decretato illegale applaudire in pubblico E alla Polizia Statale della Bielorussia per aver arrestato per applauso in pubblico un cittadino con un braccio solo. 

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