Metà del premio Nobel per la fisica è stato assegnato a Roger Penrose, 89 anni, per aver “scoperto” nel 1965, con “metodi matematici ingegnosi” che “la formazione di buchi neri è una previsione robusta della teoria della relatività generale” e che la teoria smette di essere valida nella singolarità, la forza di gravità infinita al centro di un buco nero. Insieme a Stephen Hawking.
E l’altra metà a Reinhard Genzel e alla giovane Andrea Ghez (55 anni) per la “scoperta di un oggetto compatto supermassiccio al centro della nostra galassia” – il buco nero Sagittarius A* ipotizzato 60 anni fa.
Con un vasto gruppo di collaboratori, hanno osservato per quasi 30 anni le orbite delle stelle circostanti più luminose, Reinhard Genzel usando i telescopi dello European Southern Observatory a La Silla, in Cile, e Andrea Ghez il Keck di Mauna Kea, nelle Hawaii.
Andrea Ghez ha colto di sorpresa gli addetti alle previsioni. Donna Strickland l’aveva ricevuto nel 2018 dopo 55 anni senza una fisica, la prossima doveva attendere qualche decennio. Hamish Johnston di Physics World aveva sbagliato tutte le previsioni e stimato, da frequentista, che uno dei premiati sarebbe stato un emigrante. La redazione di Inside Science aveva azzeccato il tema, ma né il buco né i premiati.
I modelli vanno migliorati…
“Ma il Nobel interessa ancora?” chiedeva ieri un’amica. “Ormai i premi sono tanti, anche miliardari e nessuno fa più ricerca da solo. Che senso ha dargli tutto questo spazio sui media e agli altri no?” In parte ha ragione, ci sono sempre più spesso contestazioni su non premiat* che se lo meritavano ugualmente se non di più.
Sarà il fascino della tradizione, un po’ come il Natale.
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Su Scientific Reports, otto data scientists coordinati da Walter Quattrociocchi scrivono che, in base al loro modello epidemiologico, su Twitter, Instagram, YouTube, Reddit e Gab l’infodemia di Covid-19 si diffonde nello stesso modo che le fonti siano affidabili o meno.
Il Professor Penrose è membro dell’Advisory Board della rivista internazionale con revisione dei pari Universe
https://www.mdpi.com/journal/universe/editors#advisoryboard
Insieme al Professor George F. Smoot III, è il secondo Premio Nobel in Fisica nel Comitato Editoriale di Universe.