Donne, sesso, spazio e ciao

Se siete a Milano lunedì 8, alla Statale – Sala Napoleonica in via S. Antonio 12 – c’è una giornata “La scienza delle donne”, su come e dove fanno differenza.  Son dispiaciuta di perdermela. La organizza Pia Locatelli del gruppo socialista europeo, una che nella commissione ricerca del Parlamento europeo dice e fa cose sensate. E non fa parte degli assenteisti congeniti.

Invece se siete liberi tra  il 7 e l’11 novembre, vi segnalo che la Società americana per lo studio scientifico della sessualità festeggia i propri cinquant’anni con un super convegno – www.sexscience.org – e valanghe di sponsor, allo Hyatt di Indianapolis.

Verranno presentati nuovi dati, in particolare sulla sessualità femminile. In “Smooth Thinking about Sexuality”, Robert Epstein ne anticipa qualcuno su Scientific American tanto per pepare il dibattito.  E’ lo psicologo di Harvard che ha messo a punto l’Esoi (Epstein Sexual Orientation Inventory), con il quale si può sapere a che punto si sta nel continuo che va da maschile a femminile e vice versa.

Oggi – 50mo anniversario dello Sputnik, l’Agenzia spaziale europea mette in linea un documentario e il solito Sostero del gruppo di astronomi e astrofili friulani scopre (con altri) un nuovo pianeta che eclissa la sua stella. La notizia è fresca, non ancora sul sito dell’osservatorio di Remanzacco, ma ci arriva di sicuro www.afamweb.com.

E Nature esce con uno speciale sulla scienza post-sovietica curato da Alison Abbott, tanto per continuare a elogiare le competenti.

Sarò assenteista io: domani vado a fare il giorno del mondo. Ciao.