Rientro dal Cremasco in pullman, almeno a Treviglio non c’è da aspettare per i soliti 45-65 minuti il treno Verona-Milano. Salgono e scendono mamme con bambino e giovani emigrati, i soli ai quali il conducente – immagini di padre Pio e rosario in bella vista – dica “biglietto”. Sullo sfondo Radio Italia, il cui notiziario riferisce “dell’esame di dialetto”. Faccio tre colonne sul notes e da Spino d’Adda a San Donato Milanese conto 142 scritte pubblicitarie. Con parole dialettali: 0. Con parole inglesi tipo supermarket, system, service, design, center, garden ecc.: 43.
Secondo gli organizzatori del festival della valle dell’Oglio, l’età dei lombardofoni – tutti i dialetti inclusi – va dai sessanta in su. Le fasce meno prossime all’estinzione ne conservano alcune espressioni per “rendere il concetto al risparmio, come quando dici o tempora.”
Sono delusa dall’opposizione della ministra Gelmini alla proposta del Carroccio. Per fortuna vedo che per la deputata leghista Paola Goisis, “ex insegnante, livornese di nascita e padovana d’adozione”, la lotta continua:
il test è considerato irrinunciabile dal partito di Umberto Bossi.
Speriamo sia vero e l’idea si diffonda nell’italica penisola con la rapidità dell’H1N1 nell’isola britannica, ci sarà da ridere. Conviene aiutare la signora Goisis a tener su per una volta le brache del partito del ragioniere, preparandole il test nelle materie che le/gli sono estranee. Per la scienza, per es., si potrebbe cominciare alla fisica:
La particela che ghe da la mass a l’electrùn se ciam
inflatùn
bosun de Higgs
assiùn ?
La dimensiùn del bus negher Sagittarius A* l’è
1 miliùn de m/s
2 miliùn
pusè ?
La 2a legg de la termodinamic…
Nient’ de fa, Juhan, sun minga buna…
Passando alle cose serie
La giovane signora preoccupata perché i trattamenti contro la diabrotica del mais uccidono gli animali ha scritto a un consigliere regionale. A lui erano già arrivate segnalazioni di cadaveri, li aveva fatti portare l’ASL, aveva avvertito l’ARPA e fatto un’interpellanza. Ha promesso di tenerla informata, e lei me. (Segue).